Amici a 4 zampe
In ricordo di Pira
Messaggio del 02-01-2006 alle ore 12:08:13
Questa, per me, è una giornata di merda. Oggi infatti ricorre l’anniversario della morte di Pira, la mia gatta di 11 anni e mezzo scomparsa esattamente due anni fa, il 2 gennaio 2003. Al di là dell’età, la sua è stata una scomparsa inattesa, visto che godeva di ottima salute. E invece, un’edema polmonare se l’è portata via così, da un momento all’altro, lasciandomi un vuoto nel cuore che nessuno (è brutto dirlo ma è così) è riuscito a colmare: nè mia moglie, né la mia famiglia e nemmeno Zico, il suo “fratellino” di 5 anni che vive tuttora con noi e per fortuna sta benissimo. Pur non avendo una memoria ferrea, di quella giornata (sicuramente la più brutta della mia vita) ricordo precisamente ogni istante. La sera prima (ma sarebbe meglio parlare di notte, visto che non vado mai a letto prima delle 4 - 4.30), senza immaginare minimanente che sarebbe stata l’ultima, l’avevo trascorsa guardando la tv a letto, con Pira accanto, come sempre. Negli undici anni e passa trascorsi assieme eravamo praticamente inseparabili: dov’ero io si trovava lei, persino in bagno mi seguiva…
Lavoro prevalentemente a casa, per cui trasscorrendo qui gran parte del mio tempo stavo con lei sempre: se scrivevo al computer, ce l’avevo o in braccio o sdraiata sul tavolo di lavoro: quando mi occorreva più spazio, le “liberavo” una delle mie pantofole e lei ci si sedeva dentro: l’importante era tenermi sotto controllo… Anche quando ero più libero e mi capitava (vito l’ora tardi) di guardare la tv in un’altra stanza da letto, i due gatti erano con me: a zico bastava accoccolarsi ai miei piedi, mentre pira pretendeva di sdraiarmisi accanto, col suo muso appoggiato alla mia spalla. Solo così si addormentava. Capite bene cosa voglia dire non avere più quella presenza in casa… Agli inizi pensavo di non riuscire ad andara avanti, ma poi le cose sono migliorate, col tempo, anche se in questi due anni, non è passato un solo giorno in cui non abbia pensato a lei. Non ho figli, né li voglio (mia moglie la pensa come me, al riguardo), ma credo che il dolore provato il 2 gennaio 2003 sia lo stesso di quando si perde un figlio. So che in molti penseranno che sia un’esagerazione, ma ho scelto non a caso questa sezione, che vedo frequentata da gente che potrebbe comprendere quanto dico. Dicevo di quel giorno, iniziato con un risveglio precipitoso: era passato da poco le 9, quando mia moglie mi fa sobbalzare dal letto avvertendomi che il gatto stava male. Era capitato altre volte che miagolasse in modo strano: succedeva quando, avendo ingerito qualche pelo di troppo, era necessario darle un po’ di olio per liberarle lo stomaco. Stavolta però non era così: appena la presi in braccio mi accorsi che non aveva più alcuna mobilità alle zampe posteriori. Da quel momento è stato tutto un susseguirsi di cose: la corsa dal veterinario, la somministrazione dell’ossigeno, la raccomandazione di tenerla al caldo, in casa, l’acquisto di una bombola di ossigeno da utilizzare a domicilio… Tutto inutile, purtroppo. Intorno alle 14, pira ha iniziato a rantolare (non lo dimenticherò mai…): sembrava uno di quei pesci che fuor d’acqua boccheggiano. Abbiamo subito chiamato il veterinario, col quale avevamo appuntamento intorno alle 16 per un nuova visita di controllo, ma Pira è morta proprio appena messo piede nel suo ambulatorio. Quando la dottoressa me lo ha detto (al momento infatti non me ne ero ancora reso conto), mi si è annebbiata la vista ed ho avvertito una fitta lancinante al petto, tanto che pensavo di aver avuto un infarto o una cosa del genere. Ho raccolto in una coperta il suo corpo e da lì sono andato direttamente nel luogo in cui è tuttora sepolta. Un vero strazio per me. A volte mi chiedo se non sia meglio che sia morta in così poco tempo, senza soffrire, ma non posso fare a meno di pensare quanto altro tempo avremmo potuto passare assieme. Il fatto poi di aver vissuto passo passo gli ultimi istanti della sua vita mi ha segnato, nel senso che spessissimo, e nelle occasioni più disparate, mi torna in mente la scena del momento in cui ha iniziato a respirare a fatica. E pensare, che poco prima l’avevo anche sgridata, perché non voleva assolutamente saperne di restare nella cuccetta sigillata (per fare entrare da una cannula l’ossigeno, secondo quanto prescrittoci dal veterinario) che in fretta e furia le avevamo preparato. Tentava in continuazione di uscire, per infilarsi nell’altra cuccetta adibita a lettiera. Solo dopo ho compreso il motivo di questo suo comportamento, legato al fatto che, quasi sempre, sul punto di morire, gli animali domestici (cani e gatti, da quanto ne so) non vogliono avere vicini i loro padroni e tentano di nascondersi o allontanarsi il più possibile. A lei però è andata male. E’ morta tra le mie braccia e forse, col senno di poi, sarebbe stato meglio (per entrambi) assecondarne i desideri… Beh, credo di aver detto abbastanza: forse anche troppo. Volevo sfogarmi in qualche modo, per iniziare questa brutta giornata nel migliore dei modi, ovvero dedicando un pensiero alla mia Pira. Adesso l’ho fatto e non è che stia molto meglio, però sentivo il bisogno di farlo ed ho voluto rendere partecipi di questa sensazione le persone che, come detto, possono capire certe cose.
Buon anno a tutti-e.
Questa, per me, è una giornata di merda. Oggi infatti ricorre l’anniversario della morte di Pira, la mia gatta di 11 anni e mezzo scomparsa esattamente due anni fa, il 2 gennaio 2003. Al di là dell’età, la sua è stata una scomparsa inattesa, visto che godeva di ottima salute. E invece, un’edema polmonare se l’è portata via così, da un momento all’altro, lasciandomi un vuoto nel cuore che nessuno (è brutto dirlo ma è così) è riuscito a colmare: nè mia moglie, né la mia famiglia e nemmeno Zico, il suo “fratellino” di 5 anni che vive tuttora con noi e per fortuna sta benissimo. Pur non avendo una memoria ferrea, di quella giornata (sicuramente la più brutta della mia vita) ricordo precisamente ogni istante. La sera prima (ma sarebbe meglio parlare di notte, visto che non vado mai a letto prima delle 4 - 4.30), senza immaginare minimanente che sarebbe stata l’ultima, l’avevo trascorsa guardando la tv a letto, con Pira accanto, come sempre. Negli undici anni e passa trascorsi assieme eravamo praticamente inseparabili: dov’ero io si trovava lei, persino in bagno mi seguiva…
Lavoro prevalentemente a casa, per cui trasscorrendo qui gran parte del mio tempo stavo con lei sempre: se scrivevo al computer, ce l’avevo o in braccio o sdraiata sul tavolo di lavoro: quando mi occorreva più spazio, le “liberavo” una delle mie pantofole e lei ci si sedeva dentro: l’importante era tenermi sotto controllo… Anche quando ero più libero e mi capitava (vito l’ora tardi) di guardare la tv in un’altra stanza da letto, i due gatti erano con me: a zico bastava accoccolarsi ai miei piedi, mentre pira pretendeva di sdraiarmisi accanto, col suo muso appoggiato alla mia spalla. Solo così si addormentava. Capite bene cosa voglia dire non avere più quella presenza in casa… Agli inizi pensavo di non riuscire ad andara avanti, ma poi le cose sono migliorate, col tempo, anche se in questi due anni, non è passato un solo giorno in cui non abbia pensato a lei. Non ho figli, né li voglio (mia moglie la pensa come me, al riguardo), ma credo che il dolore provato il 2 gennaio 2003 sia lo stesso di quando si perde un figlio. So che in molti penseranno che sia un’esagerazione, ma ho scelto non a caso questa sezione, che vedo frequentata da gente che potrebbe comprendere quanto dico. Dicevo di quel giorno, iniziato con un risveglio precipitoso: era passato da poco le 9, quando mia moglie mi fa sobbalzare dal letto avvertendomi che il gatto stava male. Era capitato altre volte che miagolasse in modo strano: succedeva quando, avendo ingerito qualche pelo di troppo, era necessario darle un po’ di olio per liberarle lo stomaco. Stavolta però non era così: appena la presi in braccio mi accorsi che non aveva più alcuna mobilità alle zampe posteriori. Da quel momento è stato tutto un susseguirsi di cose: la corsa dal veterinario, la somministrazione dell’ossigeno, la raccomandazione di tenerla al caldo, in casa, l’acquisto di una bombola di ossigeno da utilizzare a domicilio… Tutto inutile, purtroppo. Intorno alle 14, pira ha iniziato a rantolare (non lo dimenticherò mai…): sembrava uno di quei pesci che fuor d’acqua boccheggiano. Abbiamo subito chiamato il veterinario, col quale avevamo appuntamento intorno alle 16 per un nuova visita di controllo, ma Pira è morta proprio appena messo piede nel suo ambulatorio. Quando la dottoressa me lo ha detto (al momento infatti non me ne ero ancora reso conto), mi si è annebbiata la vista ed ho avvertito una fitta lancinante al petto, tanto che pensavo di aver avuto un infarto o una cosa del genere. Ho raccolto in una coperta il suo corpo e da lì sono andato direttamente nel luogo in cui è tuttora sepolta. Un vero strazio per me. A volte mi chiedo se non sia meglio che sia morta in così poco tempo, senza soffrire, ma non posso fare a meno di pensare quanto altro tempo avremmo potuto passare assieme. Il fatto poi di aver vissuto passo passo gli ultimi istanti della sua vita mi ha segnato, nel senso che spessissimo, e nelle occasioni più disparate, mi torna in mente la scena del momento in cui ha iniziato a respirare a fatica. E pensare, che poco prima l’avevo anche sgridata, perché non voleva assolutamente saperne di restare nella cuccetta sigillata (per fare entrare da una cannula l’ossigeno, secondo quanto prescrittoci dal veterinario) che in fretta e furia le avevamo preparato. Tentava in continuazione di uscire, per infilarsi nell’altra cuccetta adibita a lettiera. Solo dopo ho compreso il motivo di questo suo comportamento, legato al fatto che, quasi sempre, sul punto di morire, gli animali domestici (cani e gatti, da quanto ne so) non vogliono avere vicini i loro padroni e tentano di nascondersi o allontanarsi il più possibile. A lei però è andata male. E’ morta tra le mie braccia e forse, col senno di poi, sarebbe stato meglio (per entrambi) assecondarne i desideri… Beh, credo di aver detto abbastanza: forse anche troppo. Volevo sfogarmi in qualche modo, per iniziare questa brutta giornata nel migliore dei modi, ovvero dedicando un pensiero alla mia Pira. Adesso l’ho fatto e non è che stia molto meglio, però sentivo il bisogno di farlo ed ho voluto rendere partecipi di questa sensazione le persone che, come detto, possono capire certe cose.
Buon anno a tutti-e.
Messaggio del 02-01-2006 alle ore 19:33:15
Pira, per la cronaca, è il mio nuovo papozzo...
Pira, per la cronaca, è il mio nuovo papozzo...
Messaggio del 02-01-2006 alle ore 21:57:55
Credo che solo chi ha avuto almeno una volta nella vita un amico a 4 zampe possa comprendere il dolore della scomparsa di esseri cosi legati alle persone e alla loro famiglia "umana"....La mia Nikita era malata:un cancro l'ha portata via in meno di 2 mesi,lei non si e' mai lamentata ed e' morta praticamente fra le braccia di mio padre cmq anche lei come Pira ha cercato alla fine di nascondersi sotto un tavolo e sfuggire cosi alla sua vista....l'unica fortuna e che fino alla mattina ha dato fastidio come suo solito agli altri 4 cani che abbiamo in casa e credo sia morta serena consapevole di essere stata parte di un "branco",dal suo punto di vista,che le ha dato amore fino alla fine....Ora riposa in pace in un bosco splendido vicino ai suoi padroni....
Credo che solo chi ha avuto almeno una volta nella vita un amico a 4 zampe possa comprendere il dolore della scomparsa di esseri cosi legati alle persone e alla loro famiglia "umana"....La mia Nikita era malata:un cancro l'ha portata via in meno di 2 mesi,lei non si e' mai lamentata ed e' morta praticamente fra le braccia di mio padre cmq anche lei come Pira ha cercato alla fine di nascondersi sotto un tavolo e sfuggire cosi alla sua vista....l'unica fortuna e che fino alla mattina ha dato fastidio come suo solito agli altri 4 cani che abbiamo in casa e credo sia morta serena consapevole di essere stata parte di un "branco",dal suo punto di vista,che le ha dato amore fino alla fine....Ora riposa in pace in un bosco splendido vicino ai suoi padroni....
Messaggio del 03-01-2006 alle ore 01:43:56
Posso immaginarlo Dekkard, avendo, sia pur indirettamente, vissuto un’esperienza molto simile alla tua. La mia attuale moglie nel ’97 (all’epoca non eravamo ancora sposati) ha perso il suo “Alex” per un male analogo, che se l’è portato via in poco più di sei mesi e dopo ben tre operazioni. Ma la cosa più incredibile, almeno stando a quanto sosteneva il veterinario che l’aveva in cura, è che, pur avendo a che fare con un male assai doloroso per la zona in cui lo aveva colpito (i testicoli), Alex non appena vedeva qualcuno della sua famiglia adottiva (in casa non c’erano altri animali, se non un paio di gatti, tra i quali la mamma della mia Pira) cominciava a giocare, saltare e a scodinzolare, come se niente fosse. Lo ha fatto anche quando, col degenerare della malattia, non aveva più le forze, e questo per tutti coloro che gli stavano vicini era uno spettacolo ancor più angoscioso. Negli ultimissimi tempi la sua situazione era ulteriormente peggiorata, tant’è che, per evitargli sofferenze ulteriori, si era pensato di farla sopprimere, visto che dopo l’ultima visita gli erano stati pronosticati non più di 3-4 giorni di vita. Alex però ha preceduto tutti, e la notte di Natale ci ha lasciato. Me lo raccontò poi mia moglie (io infatti abitavo da un’altra parte), svegliata la mattina del 25 dicembre ’97 dai singhiozzi del padre, che alzandosi lo aveva trovato, morto da qualche ora, in giardino, sotto l’albero decorato con le luci di Natale… E tanto per confermare quanto ribadito anche da te, va tenuto presente che il cane è stato ritrovato in una zona del giardino nella quale andava di rado, e praticamente mai negli ultimi mesi, non avendo più le forze per saltare un piccolo steccato che divideva in due il prato di casa…
Personalmente sono ateo, e dunque non credente, ma mi piace pensare che un domani, dopo la nostra esistenza terrena, ci si possa ritrovare da qualche altra parte (sicuramente migliore di questa), ognuno con gli animali ai quali ha voluto bene, e con i quali ha condiviso gioie e dolori, al pari (se non di più) dei familiari più cari…
Posso immaginarlo Dekkard, avendo, sia pur indirettamente, vissuto un’esperienza molto simile alla tua. La mia attuale moglie nel ’97 (all’epoca non eravamo ancora sposati) ha perso il suo “Alex” per un male analogo, che se l’è portato via in poco più di sei mesi e dopo ben tre operazioni. Ma la cosa più incredibile, almeno stando a quanto sosteneva il veterinario che l’aveva in cura, è che, pur avendo a che fare con un male assai doloroso per la zona in cui lo aveva colpito (i testicoli), Alex non appena vedeva qualcuno della sua famiglia adottiva (in casa non c’erano altri animali, se non un paio di gatti, tra i quali la mamma della mia Pira) cominciava a giocare, saltare e a scodinzolare, come se niente fosse. Lo ha fatto anche quando, col degenerare della malattia, non aveva più le forze, e questo per tutti coloro che gli stavano vicini era uno spettacolo ancor più angoscioso. Negli ultimissimi tempi la sua situazione era ulteriormente peggiorata, tant’è che, per evitargli sofferenze ulteriori, si era pensato di farla sopprimere, visto che dopo l’ultima visita gli erano stati pronosticati non più di 3-4 giorni di vita. Alex però ha preceduto tutti, e la notte di Natale ci ha lasciato. Me lo raccontò poi mia moglie (io infatti abitavo da un’altra parte), svegliata la mattina del 25 dicembre ’97 dai singhiozzi del padre, che alzandosi lo aveva trovato, morto da qualche ora, in giardino, sotto l’albero decorato con le luci di Natale… E tanto per confermare quanto ribadito anche da te, va tenuto presente che il cane è stato ritrovato in una zona del giardino nella quale andava di rado, e praticamente mai negli ultimi mesi, non avendo più le forze per saltare un piccolo steccato che divideva in due il prato di casa…
Personalmente sono ateo, e dunque non credente, ma mi piace pensare che un domani, dopo la nostra esistenza terrena, ci si possa ritrovare da qualche altra parte (sicuramente migliore di questa), ognuno con gli animali ai quali ha voluto bene, e con i quali ha condiviso gioie e dolori, al pari (se non di più) dei familiari più cari…
Messaggio del 03-01-2006 alle ore 22:19:07
io sn stata accusata di preferire la compagnia dei miei animali a quella delle persone...devo essere sincera, a volte è così...xkè le persone possono deluderti e qualche volta ti fanno stare male di brutto,invece gli animali ti sn vicini smp e ti sn grati x quello ke fai,x questo li amo tanto!
io sn stata accusata di preferire la compagnia dei miei animali a quella delle persone...devo essere sincera, a volte è così...xkè le persone possono deluderti e qualche volta ti fanno stare male di brutto,invece gli animali ti sn vicini smp e ti sn grati x quello ke fai,x questo li amo tanto!
Messaggio del 15-01-2006 alle ore 18:08:04
io solo leggendo ste cose ho gli occhi lucidi
fateli dire
fateli parlare sdegnosi e indignati
fateli criticare
a me non interessa +
so come sono gli uomini
credo di sapere anche come sono gli animali
dignità, lealtà, amore nemmeno paragonabili a chiunque
così come l'amore e il rispetto che provo per loro non può essere descritto, am solo capito da persone come voi...non è catalogabile, non è paragonabile all'amore che posso provare per altri uomini o donne...
e per me solo ki ama VERAMENTE gli animali (e non parlo di quelli che dicono "mi piacciono i cani!" poi "ma davvero hai un cane in casa?ma davvero dorme accanto ai tuoi?ma no, che schifo le metti la faccia vicino!!!!")merita altrettanto rispetto da parte mia
io solo leggendo ste cose ho gli occhi lucidi
fateli dire
fateli parlare sdegnosi e indignati
fateli criticare
a me non interessa +
so come sono gli uomini
credo di sapere anche come sono gli animali
dignità, lealtà, amore nemmeno paragonabili a chiunque
così come l'amore e il rispetto che provo per loro non può essere descritto, am solo capito da persone come voi...non è catalogabile, non è paragonabile all'amore che posso provare per altri uomini o donne...
e per me solo ki ama VERAMENTE gli animali (e non parlo di quelli che dicono "mi piacciono i cani!" poi "ma davvero hai un cane in casa?ma davvero dorme accanto ai tuoi?ma no, che schifo le metti la faccia vicino!!!!")merita altrettanto rispetto da parte mia
Messaggio del 15-01-2006 alle ore 19:07:20
Stè ti avevo detto di aver letto questo post, ma in realtà nn ero riuscita a leggere più di tre righe...
ora ho trovato il coraggio...(visto che ho vissuto questa esperienza più di una volta)
Sto piangendo a singhiozzi...il dolore che si prova in questi casi nn si può descrivere...
è bellissimo che tu la ricordi con così tanto amore!!!
Stè ti avevo detto di aver letto questo post, ma in realtà nn ero riuscita a leggere più di tre righe...
ora ho trovato il coraggio...(visto che ho vissuto questa esperienza più di una volta)
Sto piangendo a singhiozzi...il dolore che si prova in questi casi nn si può descrivere...
è bellissimo che tu la ricordi con così tanto amore!!!
Messaggio del 15-01-2006 alle ore 19:09:13
Ariel..condivido in pieno tutto ciò che hai scritto...
Ariel..condivido in pieno tutto ciò che hai scritto...
Messaggio del 15-01-2006 alle ore 19:50:46
quindi posso invitarti a casa mia anche se è piena di peli neri di anastasia???
quindi posso invitarti a casa mia anche se è piena di peli neri di anastasia???
Messaggio del 16-01-2006 alle ore 15:51:13
Una cosa simile alla tua, caro straniero, è successa al mio Pippo, il gatto ke avevo prima di Garibaldi. Anke lui un brutto giorno si ammalò e kiedeva con insistenza di uscire di casa, consapevole della sua malattia...la cosa curiosa è ke anke Udo, il mio boxer allora cucciolo, si accorse della sua malattia e spesso li trovavo allungati l'uno accanto all'altro con Udo ke gli accarezzava la coda...puoi immaginare il casino ke combinavano un boxer ed un gatto in giro x casa tutti i giorni, ma durante la malattia erano inseparabili
Una cosa simile alla tua, caro straniero, è successa al mio Pippo, il gatto ke avevo prima di Garibaldi. Anke lui un brutto giorno si ammalò e kiedeva con insistenza di uscire di casa, consapevole della sua malattia...la cosa curiosa è ke anke Udo, il mio boxer allora cucciolo, si accorse della sua malattia e spesso li trovavo allungati l'uno accanto all'altro con Udo ke gli accarezzava la coda...puoi immaginare il casino ke combinavano un boxer ed un gatto in giro x casa tutti i giorni, ma durante la malattia erano inseparabili
Messaggio del 19-01-2006 alle ore 03:47:32
Ale e Lauretta vi voglio bene (e non da oggi). Non avevo alcun dubbio sul fatto che questo racconto vi avrebbe toccato. Purtroppo chi ha in casa degli animali è condannato a vivere, prima o poi, un’esperienza del genere. A volte mi chiedo perché gli animali non possano avere il nostro stesso ciclo vitale: pensate che bello sarebbe invecchiare con loro…
Ho notato tra l’altro con piacere (ma anche su questo non avevo dubbi..) che non sono l’unico ad amare i miei animali più degli essere umani a me più cari. Non è facile far accettare agli altri certi discorsi, ma da questo punto di vista sono fortunato, visto che sia i miei genitori che mia moglie Simona (ovvero le persone a me più vicine) l’hanno presa bene quando, affrontando il discorso, gliel’ho detto.
E cmq, dato che non si sa mai, credo proprio che farò leggere questo post a Simona….
Un bacione ad entrambe.
PS: Druso, a te il bacio non lo do, ma il tuo gatto è davvero spettacolare!! tra l'altro assomiglia vagamente alla mia Pira...
Udo ce l'hai ancora? Il boxer è la razza che più mi piace anche se credo che nel momento in cui avrò la possibilità di averne uno, andrò a prenderlo al canile.
Ale e Lauretta vi voglio bene (e non da oggi). Non avevo alcun dubbio sul fatto che questo racconto vi avrebbe toccato. Purtroppo chi ha in casa degli animali è condannato a vivere, prima o poi, un’esperienza del genere. A volte mi chiedo perché gli animali non possano avere il nostro stesso ciclo vitale: pensate che bello sarebbe invecchiare con loro…
Ho notato tra l’altro con piacere (ma anche su questo non avevo dubbi..) che non sono l’unico ad amare i miei animali più degli essere umani a me più cari. Non è facile far accettare agli altri certi discorsi, ma da questo punto di vista sono fortunato, visto che sia i miei genitori che mia moglie Simona (ovvero le persone a me più vicine) l’hanno presa bene quando, affrontando il discorso, gliel’ho detto.
E cmq, dato che non si sa mai, credo proprio che farò leggere questo post a Simona….
Un bacione ad entrambe.
PS: Druso, a te il bacio non lo do, ma il tuo gatto è davvero spettacolare!! tra l'altro assomiglia vagamente alla mia Pira...
Udo ce l'hai ancora? Il boxer è la razza che più mi piace anche se credo che nel momento in cui avrò la possibilità di averne uno, andrò a prenderlo al canile.
Messaggio del 19-01-2006 alle ore 12:07:16
Stè... per fortuna che ci sono persone come te
Ariel... ma certo... cmq se vieni tu a casa mia nn vestirti mai di nero io miei gatti so tutti chiari
Stè... per fortuna che ci sono persone come te
Ariel... ma certo... cmq se vieni tu a casa mia nn vestirti mai di nero io miei gatti so tutti chiari
Messaggio del 19-01-2006 alle ore 14:00:15
Ed io non avrei mai accettato un bacio da te
a parte questo, Garibaldi in effetti è simile a Pira...cmq Udo ce l'ho ancora, ha circa 10 anni e non smette mai di giocare.
Apprezzo molto la tua decisione di adottare un cane, quando ne avrai l'opportunità, in un canile. Nel caso mio volevo un boxer e questa razza è molto difficile da trovare nei canili..
Ed io non avrei mai accettato un bacio da te
a parte questo, Garibaldi in effetti è simile a Pira...cmq Udo ce l'ho ancora, ha circa 10 anni e non smette mai di giocare.
Apprezzo molto la tua decisione di adottare un cane, quando ne avrai l'opportunità, in un canile. Nel caso mio volevo un boxer e questa razza è molto difficile da trovare nei canili..
Messaggio del 19-01-2006 alle ore 16:13:10
azz...laura io ho solo roba nera nell'armadio ma è una figata vedermi invasa di pelucchi
stefano...ripeto, per me è un test, so che il mio sposo non ama gli animali quanto me, cioè si gli piacciono ma è il tipo che dice...gli animali restano fuori casa ()(lo viene a dire a me che mi son sempre fatta i pisolini pomeridiana abbracciata ai miei cani, io son sempre stata la fase gioco per loro, mia madre è la madre di tutti, li nutre e li fa uscire, mio padre è la fse disciplina, mio fratello peggio ancora)
non so come farò quando avrò un figlio
parlane a chi ami, ma non te ne fare un problema se non capiscono...per me è così...e credo che anche la differenza di durata di vita serva a farci capire quanto importante sia la loro presenza, e la nostra vita
azz...laura io ho solo roba nera nell'armadio ma è una figata vedermi invasa di pelucchi
stefano...ripeto, per me è un test, so che il mio sposo non ama gli animali quanto me, cioè si gli piacciono ma è il tipo che dice...gli animali restano fuori casa ()(lo viene a dire a me che mi son sempre fatta i pisolini pomeridiana abbracciata ai miei cani, io son sempre stata la fase gioco per loro, mia madre è la madre di tutti, li nutre e li fa uscire, mio padre è la fse disciplina, mio fratello peggio ancora)
non so come farò quando avrò un figlio
parlane a chi ami, ma non te ne fare un problema se non capiscono...per me è così...e credo che anche la differenza di durata di vita serva a farci capire quanto importante sia la loro presenza, e la nostra vita
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