Amici a 4 zampe

Vorrei parlare d'amore...
Messaggio del 27-05-2007 alle ore 18:12:54
Vorrei parlare d’amore…..
….quello che penetra nel cuore senza che possiamo rendercene conto, quello che fa vibrare la nostra pelle, quello che non fa dormire, che accompagna le nostre giornate….quello lontano da ogni possibile comprensione umana…..quello che rende unico il rapporto tra un essere umano ed un animale…..quello che lega me e la piccola Cleo, con un vincolo indissolubile, con un filo invisibile a tutti ma ben chiaro ai nostri occhi….

La incontrai una sera in cui gironzolavo a Pescara, entrando ed uscendo dai vari negozi d’animali, alla ricerca di una femma per Filippo (il mio parrocchetto dal groppone rosso – n.d.a. )….la vidi, in una gabbietta poggiata a terra, abbastanza nascosta, dietro un criceto ed una cocorita…Non attirò subito la mia attenzione, sebbene fosse di un bel giallo acceso, Chiesi perché fosse là e la proprietaria del negozio mi disse che la teneva lontana dalla portata dei bambini e degli altri clienti, perché il vistoso pennuto aveva la piacevole abitudine di lasciare un suo ricordo a tutti coloro che tentassero un approccio.Beccava!!!! Raccontò un paio di aneddoti e poi ci disse che, se volevamo, dicendole un paio di volte la parola “piano”, potevamo avvicinare il dito alla gabbia sperando che non decidesse di omaggiarci con il suo becco…ma non andò proprio così….anzi, per meglio dire, l’unica a non venir punita fui io….appoggio delicatamente il becco sul mio dito stringendolo dolcemente…..e scoccò la scintilla!
Uscita dal negozio, telefonai ai miei per raccontar loro di questo incontro….
Trascorsero i giorni…il sabato successivo, vidi tornare i miei con una gabbia….ma non era lei….La piccola belva gialla, di cui non conoscevo il nome, era ancora là, nella sua bottega…I miei avevano optato per due Roselle…
Giunse il sabato successivo e……ancora una gabbia, ed un sorriso incredibile sul viso di mia madre! Questa volta, avevano scelto lei!!
Ero felice, lei mi piaceva, aveva qualcosa di speciale eppure non sapevo ancora di cosa si trattasse….Cominciai a chiamarla da subito “patata”, un vezzeggiativo che trovavo le si addicesse…Qualche giorno dopo mia mamma scoprì, andando da lei, che non era nella gabbia…era riuscita ad aprirla e se ne era andata in giro per il bagno, fermandosi ad osservare tutto dalla tenda…dopo vari tentativi, riuscimmo a recuperarla e la rimettemmo in gabbia….ma ci frullava per la testa una cosa che l’ex proprietaria ci aveva detto: LEI era abituata ad uscire….e, così, decisi di tentare, le diedi la possibilità di venir fuori…all’inizio non fu proprio un’esperienza piacevole, perché la signorinella amava orecchie e naso e si divertiva a beccarli…così, prima di dal libero sfogo alle sue svolazzate, ci armavamo di accappatoio, cappelli vari, od asciugamani a mò di turbante e…via!! Questo accadeva a dicembre…I mesi scorrevano lenti, ma non altrettanto era la sua capacità di apprendimento e l’amore mio per lei….Già dopo pochi giorni, aveva cominciato a riprodurre lo stesso suono che la parola “patata”produceva…e capimmo fin dall’inizio che era il suo modo di chiamarmi…lo faceva ogni volta che mi sentiva, con modulazioni diverse, a seconda di ciò che volesse…Diventammo grandi amiche, il mio pomeriggio era dedicato esclusivamente a lei…Era parte attiva di ogni cosa che io facessi, dallo studio, al ricamo, al mio spuntino pomeridiano….alternava moment in cui era tutta intenta a fare il bagnetto a grandi slanci di tenerezza nei miei confronti, dandomi baci di continuo, coccolando me e lasciando che io facessi lo stesso con lei…



Arrivò luglio, uscii per comprarle una vaschetta nuova, perché potesse divertirsi meglio, giocando nell’acqua (eh già, la mia pappagallina ama fare il bagno). Uscii in terrazzo, sapendo che mi avrebbe raggiunta, dopo aver sciacquato i suoi piumosi arti…lei veniva spesso con me, anche in giardino, senza mai allontanarsi; ma quel giorno, quel maledetto giorno, la tenda era alzata, lei sbagliò a planare e finì oltre la mia testa, al di là della tenda, al di là del terrazzo, nel cortile davanti casa….Urlava, volava ovunque, disperatamente tentando di tornare sula mia testa, sulla mia spalla, al sicuro, ma non ci riusciva…provò diverse volte finchè…..finchè….finchè non la vidi più!
Andai in crisi, mi sentivo come se mi avessero dato una coltellata alle spalle, come se mi stesse crollando il mondo addosso, rividi in un brevissimo lasso di tempo tutti i mesi accanto a lei, tutti i nostri baci, le nostre chiacchierate, i nostri gesti d’affetto…presa dal panico, mi precipitai sulla ferrovia, dietro casa, convinta di averla vista volare in quella direzioni…
Il nulla, per 5 giorni e 4 notti….Avevo stampato dei volantini, con cui avevo tappezzato cabine telefoniche, lampioni, banconi di negozi e bar, studi veterinari….ma nulla, non una notizia, non un’informazione, se non un paio di segnalazioni che si rivelarono delle bufale…
La domenica mattina, ormai in preda alla disperazione ed allo sconforto assoluti, decisi di chiamare la redazione del Centro, il quotidiano locale…dissi loro di aver smarrito la mia amica e feci notare che non volevo che la cosa finisse in un trafiletto nella bacheca “annunci”; mi dissero che non correvo questo rischio perché una cosa del genere non accadeva tutti i giorni e, poiché volevano davvero aiutarmi, le avrebbero dedicato un articolo nella pagina della cronaca locale….e così fu; il lunedì apparve l’articolo intitolato: Pappagallo in fuga sui tetti della città.
Improvvisamente, una telefonata: una ragazza mi disse che, forse, la mamma aveva il mio pappagallo e mi fece una serie di domande sul colore del becco, del piumaggio, del perché avesse l’anello alla zampetta….e capii che, questa volta, l’avrei rivista davvero!

Mi precipitai dove mi fu detto di andare…La vidi, tutta spaventata, in una gabbietta appesa ad un albero, con in testa una brutta ferita dovuta ad una testata data alla saracinesca di un garage…Non so spiegare ciò che provai, mi sentii felice, come fossi nata nuovamente…Mi allontanai, mi diressi verso la macchina per prendere la borsa e la sentii…..a-ah-a….pa-ta-ta….
Senza parole, davvero!

Non vedevo l’ora di riportarla a casa, per stare con lei, per farle sentire che c’ero, che le volevo ancora bene….ma la signora che l’aveva trovata doveva raccontarmi tutto, vita, morte e miracoli….descrisse nel dettaglio tutte le fasi della cattura della mia dolce amica, mi fece vedere un buco che Cleo le aveva lasciato, beccandola, sulla mano…mi disse che sapevano che il piccolo condor fosse mio, perché avevano letto i vari volantini, anche dal veterinario, e loro avevano la mia pennuta compagna di giochi da sabato………eeeeeeeeeeeeeh!! Un momento……da quando???? Da sabato!!! Avevano deciso di rendermela quando hanno letto che offrivo una ricompensa, quando hanno scoperto che l’anellino indicava il proprietario ed altre informazioni….

Non m’importava, perché adesso era di nuovo con me…In macchina non fece altro che parlottare, mentre io le facevo le domande lei sembrava rispondesse a ciò che le chiedevo e si avvicinava alla gabbia alla ricerca dei miei baci…

E’ trascorso quasi un anno, da allora…..il mio amore per lei è cresciuto, è diventato sempre più forte, continua a chiamarmi patata a modo suo, mi dà la sveglia tutte le mattine ed i miei baci sono la cosa che desidera di più, insieme alle mie carezze….

Penso che non ci sia altro da dire….ho solo la speranza che qualcuno, leggendo questo racconto, possa comprendere meglio i propri amici, andando al di là dell’idea comune….saranno anche animali, ma hanno un cervello ed un cuore…..soffrono come noi, ma amano molto meglio di noi!


Messaggio del 28-05-2007 alle ore 15:26:51
senza parole Valentì.... (Giulio capirà )
Messaggio del 29-05-2007 alle ore 16:12:19
senza parole bis.............
La tua ultima frase è una di quelle poche verità vere!!!!
Grande Valentina!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Messaggio del 29-05-2007 alle ore 16:16:41
io avevo un rapporto simile con la mia dolce bengalina cip l'ho scelta perchè era la più indifesa..era tutta spelata ma lo amata da subito.. le ho insegnato ad uscire fuori dalla gabbia e a passare del tempo con me..e quando era stanca se ne tornava zitta zitta nella sua gabbietta.un giorno ha voluto provare a guardare il mondo al di fuori di casa nostra ed è scappata... i miei genitori erano a fare le corserve di pomodori dietro casa di mia nonna che abitava di fronte casa nostra.. e lei mi è venuta a cercare li dietro.. mi cinquettava... si era messa su un ramo e "chiamava"..mio cugino ha cercato di prenderla ma non si è fatta prendere..poi sono arrivata e io e subito si è fatta prendere e l'ho riportata a casa.. quando è morta è andato via anche un pezzo del mio cuore insieme a lei.. _
Messaggio del 29-05-2007 alle ore 18:36:07


Avrei potuto e dovuto raccontarla meglio ma mi sono già dilungata troppo e molti, me compresa, trovano noiosi i papiri!
Messaggio del 02-06-2007 alle ore 19:35:01
Mi sono commossa!!!! L'amore degli animali è infinito e noi solo in parte sappiamo contraccambiare tutti i doni che ogni giorno sanno in maniera disinteressata farci!!!
Messaggio del 02-06-2007 alle ore 23:20:13
Messaggio del 02-06-2007 alle ore 23:22:49
Costy, tranquilla, sta benissimo ed è felice....e sempre più chiacchierona!!!


Mi sono accorta solo adesso di aver scritto "femma", anzichè "femmina"
Messaggio del 03-06-2007 alle ore 20:59:18
Messaggio del 03-06-2007 alle ore 21:02:30
anche io amo le passere


valentì è tutto meraviglioso quello che hai detto

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