Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo
Ali il magnifico
Messaggio del 04-10-2007 alle ore 22:16:24
Ali il magnifico di Paul Smail.
Ha fatto discutere prima ancora di uscire: ritirato in extremis dalla casa editrice Calmann-Lévy a causa, pare, dei troppo feroci e violenti attacchi all'establishment culturale e politico non solo francesi, è stato successivamente pubblicato dalla Denoel, casa editrice storica e nota per aver pubblicato i migliori scrittori stranieri e non (da Philip K. Dick a Ray Bradbury, da Jack Kerouac a Norman Mailer sino a Arto Paasilinna).
In Italia da Feltrinelli.
Sid Ali, francese di origini algerine, ha poco meno di vent’anni. Vive in una delle tante periferie di Parigi. È bello, intelligentissimo, raffinato lettore, perfettamente padrone delle più sottili sfumature della lingua francese. Ha ucciso quattro donne ed è in un carcere di Lisbona, in attesa di essere estradato in Francia. Decide di scrivere la sua storia, alla rinfusa, “senza montaggio”, in un torrenziale monologo. Scorrono schegge di vita della periferia: il branco, il bullismo, i “fuck you”, le canne, la desolazione, i vagabondaggi....
STUPENDO!
Qualcuno lo ha letto?
Ali il magnifico di Paul Smail.
Ha fatto discutere prima ancora di uscire: ritirato in extremis dalla casa editrice Calmann-Lévy a causa, pare, dei troppo feroci e violenti attacchi all'establishment culturale e politico non solo francesi, è stato successivamente pubblicato dalla Denoel, casa editrice storica e nota per aver pubblicato i migliori scrittori stranieri e non (da Philip K. Dick a Ray Bradbury, da Jack Kerouac a Norman Mailer sino a Arto Paasilinna).
In Italia da Feltrinelli.
Sid Ali, francese di origini algerine, ha poco meno di vent’anni. Vive in una delle tante periferie di Parigi. È bello, intelligentissimo, raffinato lettore, perfettamente padrone delle più sottili sfumature della lingua francese. Ha ucciso quattro donne ed è in un carcere di Lisbona, in attesa di essere estradato in Francia. Decide di scrivere la sua storia, alla rinfusa, “senza montaggio”, in un torrenziale monologo. Scorrono schegge di vita della periferia: il branco, il bullismo, i “fuck you”, le canne, la desolazione, i vagabondaggi....
STUPENDO!
Qualcuno lo ha letto?
Messaggio del 05-10-2007 alle ore 08:38:39
Io l'ho letto qualche anno fa e mi era piaciuto molto, come tutti i libri che parlano di integrazione, disadattamento, conflitto culturale, razziale, generazionale.
Le vi capita leggetelo era interessante anche linguisticamente!
Renton, penso ti potrebbe piacere!
Io l'ho letto qualche anno fa e mi era piaciuto molto, come tutti i libri che parlano di integrazione, disadattamento, conflitto culturale, razziale, generazionale.
Le vi capita leggetelo era interessante anche linguisticamente!
Renton, penso ti potrebbe piacere!
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