Messaggio del 17-02-2010 alle ore 16:58:29
Bello il nuovo film di Peter Jackson, peccato per un paio di banalità e "carinerie" assolutamente gratuite in cui lo stesso Jackson si è lasciato prendere la mano dal buonismo a tutti i costi e che ne inficiano la qualità complessiva.
Se non fosse stato per questi episodi davvero stucchevoli e smileosi oltre ogni limite, e il finale un pò troppo da happy ending da favola politically correct, Amabili resti sarebbe stato davvero un visionaria favola amara sul tema dei serial killer pedofili.
Messaggio del 18-02-2010 alle ore 12:46:15
la visione di questo film, ieri sera,è durata meno di un secondo,tempo che la cassiera ci dicesse che c'erano problemi tecnici e che quindi il film non sarebbe partito............ciak city suck!!!!!!!!!
Messaggio del 18-02-2010 alle ore 13:12:53
Tempo un 5 o 6 minuti che la cassiera si presentasse alla cassa per soddisfare la fila titubante che si chiedeva se ci fosse qualcuno nei dintorni, per dire che non funzionava non so che.
peccato per un paio di banalità e "carinerie" assolutamente gratuite
solo un paio ?
io ne ho viste molte di più e purtroppo non me la sento di dire che vale il prezzo del biglietto (seppure era di 4 euro )
il peggio è che stavolta non posso nemmeno dare la colpa a Divo
peccato davvero perchè le potenzialità nella storia c'erano tutte.
Messaggio del 25-02-2010 alle ore 08:23:39
ecco, "siamo in paradiso" è stata la frase che ha fatto crollare il valore di questo film, unitamente ad altri atteggiamenti "volemose bene" fastidiosi ma non di per sè, ma perchè inseriti in un contesto che stava esaminando altri aspetti visionari, lontani da considerazioni del genere.
anche se, volendo provare a pensarla intelligentemente, magari l'ingenuità della considerazione paradiso è dettata dalla giovane età della protagonista e dell'amica in quello spezzone, che ne pensate?
comunque ottima idea trattare la tematica dell'omicidio seriale in questo modo (ricordiamoci comunque che l'idea non è di Jackson), soprattutto la Susan Sarandon che con il suo grottesco e volgarotto vivere è l'elemento di disturbo decisivo per la comprensione del film.
?
e purtroppo non me la sento di dire che vale il prezzo del biglietto (seppure era di 4 euro 
)
