Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo
Badlands - La Rabbia giovane
Messaggio del 08-09-2004 alle ore 08:43:50
Skin sulla rabbia giovane Long John ti aveva anticipato
Skin sulla rabbia giovane Long John ti aveva anticipato
Messaggio del 08-09-2004 alle ore 01:34:17
grazie hell
grazie hell
Messaggio del 07-09-2004 alle ore 22:46:50
vedete che vuol dire nn leggere i post seri???
andate in fondo alla pagina.....
clicca quì
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andate in fondo alla pagina.....
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Messaggio del 07-09-2004 alle ore 10:12:52
ankio dico
non trovo genialità, non lo definirei capolavoro...non me lo rivedrei, vabbeh una volta, se volete vi dico pure ke ho fatto caso a dei particolari gesti fatti dai due pazzi, se volete cerco di tracciare un profilo psicologico, se volete vi dico ke mi son incantata parekkie volte a guardare i paesaggi.....ma......
ankio dico
non trovo genialità, non lo definirei capolavoro...non me lo rivedrei, vabbeh una volta, se volete vi dico pure ke ho fatto caso a dei particolari gesti fatti dai due pazzi, se volete cerco di tracciare un profilo psicologico, se volete vi dico ke mi son incantata parekkie volte a guardare i paesaggi.....ma......
Messaggio del 07-09-2004 alle ore 09:34:26
Signorina siamo in ritardo, dove sono le considerazioni a caldo?
Mi avevano parlato molto di questo film, il primo dei soli tre film di quello che è considerato un genio assoluto e dopo aver visto La Sottile Linea Rossa questa attesa era diventata spasmodica.
Dopo averlo visto boh
Mi ha lòasciato un senso di straniamento, probabilmente simile a quello dei 2 protagonista e probabilmente è quello che mallick voleva.
Impressionanate la rappresentazione della natura, della sconfinata prateria a cospetto della quale quanto povere cose siamo, magistralmente rappresentato dai vertiginosi campi lunghi, in cui persino un treno è poco più di un giocattolo.
In mezzo a tanta potenza si dipana la storia allucinata di Kit e Holly, una piccola storia di ordinaria follia.
Per mallick la natura è cio che per Stone (Natural Born Killer) sono i mass media, naturalmente la prospettiva è diversa ma il messaggio simile, l'uomo è poca cosa, una rotellina in un ingranaggio più grande.
Sicuramente questo film ha del genio, ma forse va rivisto più volte
Signorina siamo in ritardo, dove sono le considerazioni a caldo?
Mi avevano parlato molto di questo film, il primo dei soli tre film di quello che è considerato un genio assoluto e dopo aver visto La Sottile Linea Rossa questa attesa era diventata spasmodica.
Dopo averlo visto boh
Mi ha lòasciato un senso di straniamento, probabilmente simile a quello dei 2 protagonista e probabilmente è quello che mallick voleva.
Impressionanate la rappresentazione della natura, della sconfinata prateria a cospetto della quale quanto povere cose siamo, magistralmente rappresentato dai vertiginosi campi lunghi, in cui persino un treno è poco più di un giocattolo.
In mezzo a tanta potenza si dipana la storia allucinata di Kit e Holly, una piccola storia di ordinaria follia.
Per mallick la natura è cio che per Stone (Natural Born Killer) sono i mass media, naturalmente la prospettiva è diversa ma il messaggio simile, l'uomo è poca cosa, una rotellina in un ingranaggio più grande.
Sicuramente questo film ha del genio, ma forse va rivisto più volte
Messaggio del 07-09-2004 alle ore 09:25:18
ma non stava cronometrando quanto ci mettevano i poliziotti ad arrivare?
io ci penso ancora un po' e posto
ma non stava cronometrando quanto ci mettevano i poliziotti ad arrivare?
io ci penso ancora un po' e posto
Messaggio del 07-09-2004 alle ore 09:17:42
Di Terrence Malick, 1973, che poi dirigerà La sottile linea rossa.
Visto ieri sera con alcuni forumiani in dvd, un road movie attraverso un America (South Dakota) di natura selvaggia che sfuma da una sorta di Eden verso terre sempre + desolate e desertiche.
Kit (Martin Sheen, giovanissimo) e Holly (Sissy Spacek, + che giovane, dal fascino alieno e sottile come la canna al vento che dimostra di essere caratterialmente), e il loro viaggio in fuga dai cadaveri che la rabbia innocente di Kit lascia sul cammino, sono giovanissimi amanti in fuga dopo l'omicidio del padre di lei.
Lui, una sorta di ironico monumento a James Dean, uccide chi gli si para sul cammino senza cattiveria, conservando sempre una sorta di innocenza, e persino simpatia (esemplare la cattura quando tutti i soldati si raccolgono a ridere e scherzare con lui come tra compagni di bevute).
Lei, un monumento alla passività e all'innocenza incosciente e quasi crudele, si consegna nelle mani degli eventi senza opporre alcuna resistenza, sfiorata a malapena da assassinii che normalmente (se esiste una normalità in questo ambito) dovrebbero come minimo shockarla e la lasciano invece sempre più assente, se un paio di lacrime la solcano distrattamente alla morte del padre, non ne vedremo altre da quel momento in poi.
Tratto da una storia vera che verrà riproposta anche in Natural Born Killers, questo film paradossalmente è quasi dolce. Dolci le musiche, ad occhi chiusi sembra di assistere alla proiezione di un film estivo sulle vacanze e lo sbocciare dei primi amori.
Dolcezza che si unisce al deserto, quello naturale del South Dakota, disperato e affascinante, e morale.
Piaciuto. Molto.
(qualcuno però mi spieghi Kit che si prende le pulsazioni prima di essere catturato)
Di Terrence Malick, 1973, che poi dirigerà La sottile linea rossa.
Visto ieri sera con alcuni forumiani in dvd, un road movie attraverso un America (South Dakota) di natura selvaggia che sfuma da una sorta di Eden verso terre sempre + desolate e desertiche.
Kit (Martin Sheen, giovanissimo) e Holly (Sissy Spacek, + che giovane, dal fascino alieno e sottile come la canna al vento che dimostra di essere caratterialmente), e il loro viaggio in fuga dai cadaveri che la rabbia innocente di Kit lascia sul cammino, sono giovanissimi amanti in fuga dopo l'omicidio del padre di lei.
Lui, una sorta di ironico monumento a James Dean, uccide chi gli si para sul cammino senza cattiveria, conservando sempre una sorta di innocenza, e persino simpatia (esemplare la cattura quando tutti i soldati si raccolgono a ridere e scherzare con lui come tra compagni di bevute).
Lei, un monumento alla passività e all'innocenza incosciente e quasi crudele, si consegna nelle mani degli eventi senza opporre alcuna resistenza, sfiorata a malapena da assassinii che normalmente (se esiste una normalità in questo ambito) dovrebbero come minimo shockarla e la lasciano invece sempre più assente, se un paio di lacrime la solcano distrattamente alla morte del padre, non ne vedremo altre da quel momento in poi.
Tratto da una storia vera che verrà riproposta anche in Natural Born Killers, questo film paradossalmente è quasi dolce. Dolci le musiche, ad occhi chiusi sembra di assistere alla proiezione di un film estivo sulle vacanze e lo sbocciare dei primi amori.
Dolcezza che si unisce al deserto, quello naturale del South Dakota, disperato e affascinante, e morale.
Piaciuto. Molto.
(qualcuno però mi spieghi Kit che si prende le pulsazioni prima di essere catturato
)
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