Messaggio del 10-05-2006 alle ore 21:08:32
sì..si tratta proprio di due paesi differenti..anzi..mondi..
non entro nel merito, Dimas, del significato delle parole (che ho usato)..
meglio di no
e comunque sto ancora aspettando la spiegazione della lapide..
a quelle sole tre pagine, avrei preferito il Manzoni de I Promessi Sposi più tutto il Fermo e Lucia ( che, tra l'altro, è meglio..)!!!!
..qst per me è un giudizio..poi non so tu come lo chiami..
..in ogni caso non voglio creare polemica..ma solo far presente che spesso chi lo sminuisce (o tenta di farlo) e proprio chi ha letto "solo 3 pagine" o solo un libro..per questo Mr. Home ha aperto un post..
..infine se avessi letto qualche pagina in più avresti compreso il motivo della mia frase "vuota e retorica" e no credo che un libro vada "giustificato" in quanto non si tratta di un processo.. ma amato e "vissuto" in un certo senso..
..per il "politichese" non mi esprimo in quanto la trovo fuori luogo e solo una provocazione..
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 20:28:27
Dimas, come al solito..
io non ho giudicato nessuno, sia ben chiaro ed evita perciò, per tua personale acrimonia, di attribuirmi azioni e reazioni inesistenti.
Ho semplicemente comunicato la mia personale esperienza, ritenendo ci fossero persone con le quali CONDIVIDERLA in tutti i sensi.
Forse tu non sei tra quelle o forse non hai mai letto Eco e per questo ti concedi di parlare così.
Non lo so.
In ogni caso, vorrei che tu giustificassi, a questo punto, Baricco alla mano, l'espressione " nella sua scrittura è la forma che diventa sostanza", poichè, lasciata così come una lapide nel cimitero della Letteratura, è sì pretestuosa e presuntuosa, ma anche vuota e retorica..
quasi uno slogan politico, un fantastico esempio di politichese!!..
ci starai mica prendendo gusto!!!???
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 18:40:14
sulla seconda considerazione concordo pienamente bak, giusto.
vada per eco, ma camilleri boh, non saprei. ammetto di non averlo letto tantissimo, ma non riesco a farlo essere un "grandissimo".
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 16:26:39
umberto eco e camilleri, questi di sicuro
la fama nn sempre si acciompagna all'importanza...tutti conoscono proust e kafka ora, ma ai loro tempi nessuno sapeva ki fossero..idem x broch gombrowicz o hasek ke a momenti nemmeno oggi sono conosciuti
nn passerà certo alla storia della letteratura, mi sento di dirlo
ne parlavo con dean tempo fa: ma dei contemporanei (o per estendere un po' la cosa, anche chi è morto solo da qualche decennio) italiani, chi entrerà nella storia della letteratura?
oltre calvino al momento non mi sento di far nomi.
scusa mr home per la domanda extra post.
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 15:39:59
Francamente a me baricco nn dice nulla…scrive bene indubbiamente, ma la forma è sempre sostanza? Nel suo caso direi di no..nn passerà certo alla storia della letteratura, mi sento di dirlo
Mentre, x quotare merlyne, il nome della rosa io direi ke sarà ricordato anke per le sue qualità letterarie, oltre ke per aver fatto da soprammobile in migliaia di case italiane
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 15:28:48
come scritto ieri, la convergenza su un calo di emozioni e "stile" (virgolette d'obbligo, lungi da me il giudicarlo sotto questo aspetto) è un qualcosa di abbastanza condiviso e diffuso.
comunque è altrettanto vero che è un po' diffusa una facile critica, che ben venga se articolata, ma no se sciatta e massimalista.
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 14:06:03
concordo cn dean sull'atteggiamento ke ha, xò è indubbio ke scrive benissimo!!!
fino a senza sangue l'ho letto assiduamente, poi cn senza sangue è finito un po l'entusiasmo ke avevo, ma cmq oceano mare rimane uno dei miei libri preferiti e l'unico ke ho riletto + d una volta!!!
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 11:43:27
Sottoscrivo quanto dice Dean.
E sono assolutamente d'accordo con Atelkin a proposito delle prime letture e poi gli scritti successivi.
Secondo me dopo aver trovato una formula di successo ci ha indugiato su un po' troppo. La conclusione è che rimane freddo, tutto calcolato. Non parla al cuore!
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 00:56:29
Baricco ambisce ad essere il nuovo d'annunzio, tutto stile, nessuno mette in dubbio che le sue capacità, ma contenuto scarsino, anzi l'unico contenuto che si percepisce è
"Ma quanto sono figo, ma quanto scrivo bene, vi scopo tutte"
Messaggio del 09-05-2006 alle ore 21:35:14
de gustibus..
di fatto, ho letto soltanto la riscrittura dell'Iliade e per motivi didattici, insegno Italiano in un liceo.., e non è male, ma dietro c'è Omero..
sotto suggerimento..ho avuto fra le mani Castelli di rabbia..
bene: dopo tre pagine, l'ho chiuso.
non sono novella alle letture, Mr Home, ti dico che, a quelle sole tre pagine, avrei preferito il Manzoni de I Promessi Sposi più tutto il Fermo e Lucia ( che, tra l'altro, è meglio..)!!!!
anzi..in quelle tre pagine, ho intravisto la volontà di potenza di un nuovo Manzoni..( ma di ben altra levatura e cultura..)
per il resto, leggete chi vi pare..
ho sempre la mia rosa libertaria da darvi..
Messaggio del 09-05-2006 alle ore 20:16:27
..tutto ciò che dice Mr. Home è vero..i gusti possono anche non essere discussi..ma ultimamente è diventata un'attività gratuita sparare a zero contro questo scrittore..che nonostante tutto portò aria fresca nelle narrativa italiana degli anni 90..
..forse risulta antipatico lui come personaggio..forse nei suoi ultimi libri è stato intravisto un cullarsi sugli allori che ha amareggiato i suoi lettori..non saprei dire..
..ma nonostante l'analisi personale di Atelkin che mi è sembrata (pur non condividendo) quantomeno esaustiva..trovo il denigrare i suoi libri o il suo modo di scrivere eccessivo e offensivo..
Messaggio del 09-05-2006 alle ore 17:24:27
ho espresso già altrove cosa penso di lui ma sintetizzo qui per amore di mr home allora, di baricco mi sono innamorato anni fa con i vari city, castelli di rabbia, oceano mare, novecento; lo consideravo immenso, al pari di altri italiani come benni o tondelli, che mi stavano facendo scoprire, da immaturo qual ero in tutti i campi dell'esistenza - letteratura compresa, come lo scrivere non fosse solo "quel ramo del lago di como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti..." ma anche ben altro: una struttura particolare, un azzardo, un controsenso, assenza di linearità, ecc. che forse davano a me, più ragazzo, anche più emozioni. poi con le letture che aumentavano, mi sono un po' distaccato da baricco, pur conservandone il ricordo e facendo tesoro di quanto mi aveva dato. la lettura di seta mi aveva sì preso ma senza esaltarmi come gli altri, senza sangue e questa storia mi hanno deluso, soprattutto il primo. non lo giudico male ora ma allo stesso tempo non lo esalto come un tempo. non so perchè molti gli dicono male; non ne conosco tanti a dire il vero: la linea che molti seguono è quella mia, cioè esaltazione per i primi libri, delusione per questi ultimi, riconscendo quanto ha dato in passato e quanto magari può dare ancora. unico appunto: non mi piace il fatto che abbia pubblicato questa storia con la commercialissima fandango, che ha sguazzato parecchio nel successo, facendo ad es. quattro copertine diverse per il libro. ------------ Editato da Atelkin33 il 09/05/2006 alle 17:26:53
Messaggio del 09-05-2006 alle ore 17:14:34
Premesso che non l'ho mai letto e che presto lo farò, perchè c'è tanta gente che ce l'ha a morte con lui? ... nel senso che lo detesta! Insomma, o lo si ama o lo si odia? Come mai?
Io credo che la cosa stia diventando un po' un luogo comune che autorizza anche i meno dediti alla lettura a buttare fango su uno scrittore. Infatti ho avuto modo di parlare a proposito di Baricco con persone che hanno letto un solo libro negli ultimi 3 anni (Il codice Da Vinci) e ne parlavano veramente male... da veri critici stroncatori! Boh... vorrei capire.
So, ad esempio, che Baricco piace moltissimo a Dimas ed a Jun e, dato che non si tratta di due novelli lettori, la cosa mi incuriosisce...
ma perchè voi due non fate pagare il biglietto?
