Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

Elephant
Messaggio del 13-10-2003 alle ore 14:01:00
che ne pensate? lo avete svisto?
io l'ho svito ieri sera e mi è piaciuto solo che me l'avevano come al solito preposto come la nuova rivoluzione cinematografica e non mi è sembrato tale
Messaggio del 13-10-2003 alle ore 14:46:51
qui non è ancora arrivato, ho letto la recensione online e mi ha ispirato.. Ci andrò.. e Poi ri-posto
Messaggio del 14-10-2003 alle ore 01:51:24
lecter maledetto mi hai anticipato!!!
Appena esce qui si parte, lo voglio vedere perkè qualke particolarità c'è:
1) dialoghi improvvisati, privi di sceneggiatura
2) lunghi piani sequenza alla "shining"
3) totale assenza di giudizio sui famigerati fatti
Messaggio del 14-10-2003 alle ore 12:22:37
prima di vedere elephant, vi consiglio (se mi pemettete) di vedervi "Bowling Columbine" di Michael Moore, poi comparate i due film.
stessi luoghi, stesso contesto, ugualmente di taglio documentaristico ma diversa lettura.
Messaggio del 17-10-2003 alle ore 09:44:11
non sono d'accordo ma non argomenterò adesso
Messaggio del 18-10-2003 alle ore 00:25:21
cmq è arrivato, vediamo di andarci così diamo il via a sto thread
Messaggio del 20-10-2003 alle ore 08:59:24
Non ho visto Bowling in Columbine perchè Moore era apertamente schierato (non travisato quell'uomo mi fa morire) e poi volete mettere Van Sant? film premiato a Cannes palma d'oro e miglior regia, non succede mai!! Come minimo è una rivoluzione! Bhe 3/4 del film se li poteva risparmiare. Che diavolo cercava di dimostrare raccontando la vita di chi ho veniva ammazzato al primo colpo, vedi Michelle, mla mormona, personaggio degno di Carrie lo sguardo si Satana, le mancavno solo le mestruazioni nella doccia, oppure di jhonn, con il padre con il kiovo addosso alle 8 di mattina! che manco c'era dentro la scuola? O il campionato mondiale di vomito delletre lobotomizzate? Per non parlare della conferenza sul montone omosessuale!!
Esileranti i piani seguenza delle camminate lungo i corridoi della scuola, ma quelli mezz'ora di lezione no? Bella ma del tutto inutile la scena dell'incontro tra Jhon ed Elias ripresa per 3 volte da 3 punti di vista quella di jhon quella di Elias e quella di Michelle che passa di la per caso!!! Che significa? e la scena Clou del film? e perchè i2 dementi non erano ancora entrati!
Bella la sequenza dell'incontro tra i due stragisti con la telecamera che gira intorno e mostra tutti gli oggetti della stanza di un mostro ed in sottofondo "Per Elisa", ma anche qui nulla di nuovo, i semplici oggetti di una stanza di un teenager a sottolineare la banalità del male, concetto che va bene in qualsiasi salsa, dai campi di concentramento ai serial killer, a questo viene aggiunto il solito refrain dell'incomunicabilità con i genitori, tesi già contenuta nel titolo, notato che lui non saluta il padre a colazione?
Quando è successo il fatto i giornali hanno riportato la notizia che i due erano nazisti, Van sant smontà quest'idea mostrando le loro reazione infantili al documentario, penso che ogni teenager nostrano abbia reazioni un po più consapevoli sul nazismo? ma a questo possono rispondere le varie Nirvana o Janis o gli altri.
Infine devo ammettere che la sequenza della strge è davvero agghiacciante e rende la follia allucinata, il protagonista dice, prima di inuiziare "L'importante è divertirci in questa giornata".
In definitiva penso che Van Sant non sia riuscito ad identificare l'Elefante. Si, il titolo deriva da una storia in cui dei ciechi tastano un elefate e non riescono a riconoscerlo, e l'elefante diventa la metafora di una generazione e gli "adulti" odio questo termine, sono i ciechi che non riescono a riconoscerli, bhe anche Van sant
non si è tolto la benda!!
Messaggio del 21-10-2003 alle ore 03:43:45
Ho visto il film in un cinema romano stracolmo: come spesso succede quando vado a vedere film interessanti, al momento dell'uscita il 98% della sala bestemmiava per i soldi buttati al cesso (quello che invece succede a me quando vado, contro la mia volontà, a vedere cagate come "We were soldiers", "American beauty" o "Red dragon").
Comunque, credo che Van Sant abbia raggiunto il suo scopo: nessuna narrazione, nessun giudizio, nessuna ricerca di cause scatenanti: solamente due ragazzi con tante armi in una scuola pubblica.
Eccezionale la scena di loro, armati fino ai denti e in tenuta mimetica, che camminano per gli atri vuoti, quasi sconsolati di non aver ancora incontrato nessuno.
Più che un film, lo definirei un volontario non-film, come a dire: è successo, punto e basta, tutto il resto sono chiacchiere fumose da caffè. Interessante, pudico, sconvolgente nella sua semplicità.
Vi consiglio comunque di vederlo solo dopo aver ammirato il capolavoro di Moore, che invece scava fino in fondo nel marcio della società americana, nel tentativo di capacitarsi di quello che è accaduto. Moore Schierato? Forse sì, ma dopotutto, essendo iscritto all'NRA praticamente dalla nascita, non si può dire che non abbia un quadro completo della situazione.



Messaggio del 21-10-2003 alle ore 09:32:07
Non critico moore ho appena comprato il libro è cattivo come piace a me
Messaggio del 21-10-2003 alle ore 19:45:27
Tarzanello vai a cagare,come al solito sfrutti al meglio le nuove tesi autopreparanti,bravo bravo pomposo.
Messaggio del 22-10-2003 alle ore 14:50:42
Caro amico Dekkard, so che sei invidioso che io posso stare a Roma (dove succedono le cose) e vedere un film 2 settimane prima di te, ma non preoccuparti: 1 film su 100 arriva pure nella SPLENDIDA CORNICE delle meravigliose sale di LANGIANE...
Così anche tu puoi prendere il carrettino, attaccarci il mulo e andare al CINEMATOGRAFO... oooohhh!!! Che paura !!! E'come una foto però si muove !!!!!!
Messaggio del 22-10-2003 alle ore 17:45:33
eheh
Messaggio del 22-10-2003 alle ore 18:29:03
Tarzanello sta storia e' vecchia,aggiornati sembri Nonno Simpons,con ste cagate su Roma ecc..hai passato 8 anni barricato in casa con il pigiama e le ciabatte acido come Dinamite Bla ad accoppiarti con la tua megera,vai a cagare di nuovo,vai.
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Editato il 18:29:46 22/10/2003 da dekkard
Messaggio del 22-10-2003 alle ore 18:29:54

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Editato il 18:30:32 22/10/2003 da dekkard
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 00:52:31
ma è possibile ke uno debba sempre cercare l'uovo nel pelo?(citazione da george best ndr). I collegamenti, i significati delle scene e dei dialoghi e tutto il resto appresso?
Questo film è un chiaro esempio di esercizio di stile, cosa ke gus van sant aveva già iniziato col ramake di psyco.
Tutto il dialogo del film è volutamente superfluo, così come la citazione dei nazisti è superflua.

Per me il film è assolutamente geniale, e ancor di più lo è stato il finale
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 08:32:46
Sul finale sono daccordo ed infatti, se guardi, l'avevo detto 3/4 del film sono inutili, il finale merita
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 09:00:40
infatti per tutto il film mi son kiesta
"ma dove vuole andare a parare?ma ke significa?ma ke vuol dire?...eppoi...possibile ke sti ragazzi son tutti belli??????????!!!!!!!!!!!(tranne quel mostro di michelle)"
alla fine ho capito ke non dovevo kiedermi nulla, non c'è nulla da capire, il male è imparentato col caos, con l'irrazionalità...tutto è superfluo, ma non per questo necessariamente geniale...mi piace la definizione di non-film...anke amleto è stato definito non-personaggio, ma lì lo spessore c'era
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 11:35:13
...e il binomio Beethoven=ultraviolenza di kubrickiana memoria?
Geniale
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:25:28
si tratta di rappresentare un fatto di cronaca, nella maniera più oggettiva possibile, dove nessuna spiegazione è possibile.
Risultato: l'esplosione di follia diventa ancora più agghiacciante.
Con alcune intuizioni geniali come quella sottolineata da barbablues.
Ma anke i 2 pazzi vestiti da marines, le armi acquistate su internet, la perfetta circolarità della soggettiva, che poi è la circolarità della follia.
Superbo.

per Ariel: devi purtroppo sapere ke gus van sant è gay
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Editato il 14:26:50 23/10/2003 da skin
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:28:40
Ok ma il primo tempo a che serve?
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:32:38
3/4 del film nn sono inutili, ma sono un modo per farci vedere una certa realtà in modo oggettivo. I dialoghi, i movimenti, corrispondono a quelli della vita reali, quindi assolutamente routinari.
Sarebbe un po presuntuoso in effetti dare una spiegazione a un strage simile.
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:34:10
se kiedi a cosa serve il primo tempo dovrai kiederti a cosa serve un film
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:38:03
capita di vedere un film con un approccio sbagliato, e cmq i gusti entrano sempre in gioco
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:39:07
L'ìntenzione di Vant Sant è chiara, ma mette in campo tutta una serie di strumenti che sono fini a se stessi, magari anche belli, ma del tutto inutili, il famoso piano sequenza lunghissimo della camminata in tutti i corridoi della scuola, cosa vuol essere la presentazione dei luoghi del crimine?
La scena ripresa sotto diversi punti di vista, di solito indica la scena clou, in questo caso non indica un bel niente
I personaggi non sono appena abbozzati quasi a livello di macchiette
il ragazzo con i problemi familiari, l'artista, le ragazze bulimiche, la bruttina complessata e poi Benny il personaggio più assurdo del film si va a cercare la fucilata in faccia senza alcun motivo
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:40:13
gia se ti dico ke per tutti gli 80 minuti sono rimasto incollato allo schermo, completamente coinvolto nella vicenda, vuol dire ke gus van sant almeno con me ha raggiunto il suo scopo
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:46:13
non si tratta di makkiette ma di persone della vita di tutti i giorni, coi dialoghi di tutti i giorni, viste da un punto di vista oggettivo.
Come se tu percorressi il corridoio di una scuola, sentiresti cose ke nn hanno alcun senso.
Ma perkè hai il vizio di voler dare una spiegazione a ogni cosa? O di sforzarti a fare analogie?
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:46:20
Se ti è piaciuto ti è piaciuto c'è poco da discutere ma voglio capire se è sfuggito a me qualcosa, mi aspettavo molto di più. Ripeto da quando il ragazzo torna a casa il film è piciuto anche a me ma prima.... volevo chiedere indietro metà del biglietto
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:52:57
a me è piaciuto perkè mi aspettavo un documentario, e l'ho visto fatto in maniera geniale!
Questa è la definizione esatta del film!
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:55:44
nn penso ti sia sfuggito qualcosa, l'hai solo visto con un approccio sbagliato, troppo intellettualmente ambizioso!
Messaggio del 23-10-2003 alle ore 14:58:08
Io mi aspettavo qualcosa di più semplice una nuda e cruda rappresentazione dei fatti e invece mi è sembrato che Vant Sant abbia voluto giocare a fare un po Kubrick ed un po Lynch
Messaggio del 24-10-2003 alle ore 08:50:28
Voglio solo rispondere alla domanda di skin:
Un film serve a raccontare una storia
Messaggio del 24-10-2003 alle ore 09:22:32
art's for art's sake, forever....
Messaggio del 24-10-2003 alle ore 12:48:34
Riflessione:
non ritengo inutile la prima parte del film.

Se Gus van Sant ha voluto fare un quadro di una generazione ha rispettato pienamente le proporzioni: una 99% di ragazzi più o meno normali, con i loro problemi, complessi e normali attività, e l'1% folle e imprevedibile.. Mostrare solo quell'1% (ovvero seconda parte del film, l'unica che alcuni di voi considerano valida) vorrebbe dire perdere di realismo.. Se la pellicola dev'essere "oggettiva" "realistica" e "amorale" (ke non vuol dire "immorale"), le proporzioni sono giuste..

Se il film è lento, è perchè i tempi sono reali, non cinematografici. Se un ragazzo impiega tre minuti ad attraversare i corridoi, per tre minuti lo seguiamo nel percorso.. non ci sono accelerazioni nè rallentamenti (a parte quel paio di geniali riprese rallentate che incorniciano i momenti chiave).

L'unico genere di strappo temporale non è nella durata delle azioni ma nell'ordine cronologico, con i flashback e flashforward inevitabili per mostrare la stessa scena da ciascun punto di vista.

A me è piaciuto tanto, per quanto sia possibile dire che mi è piaciuto assistere ad una strage

Mi piacerebbe sapere se i dettagli psicologici dei killer sono tratti da fonti reali o se Gus van Sant ha lavorato di fantasia..

Mi fa un pò ridere, amaramente, che si sottolinei il videogioco ammazzatutti, tanto per alimentare le teste bacate che ritengono che videogiochi, fumetti e mass-media in genere siano responsabili della violenza reale.. Come se tutti quelli che vanno a vedere Terminator siano potenziali assassini (vero Dekkard? ).. Bah..

In + non è il primo film (anke se cazzarola nn mi ricordo l'altro che ho visto di recente) dove vige l'equazione molto americana gay=cattivo (deviato, folle, crudele).. x questo vorrei sapere se è un dettaglio reale o se mr Van Sant se l'è inventato..

(offtopic: Dekkard che ca22o ti sei andato a ricordare, Dinamite Bla!! Mitico! )
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Editato il 12:50:54 24/10/2003 da jun
Messaggio del 24-10-2003 alle ore 17:24:36
Il film nn l'ho ancora visto...spero di farlo presto e poi vi dirò la mia.
Il film che indica Jun credo sia American Beauty
Messaggio del 25-10-2003 alle ore 02:55:45
Il primo tempo non è inutile, in quanto appunto primo tempo di qualcosa; sono daccordo con chi lo ritiene semplicemente un pezzo di vita quotidiana infilato all'interno di una cinepresa.
Come si cattura la quotidianità? Forse così, riprendendo momenti futili con piani sequenza in tempo reale. Mi piace pensare che la caratterizzazione dei personaggi sia soltanto accennata, in quanto non era necessario narrare una storia specifica, ma solo mostrare alcuni personaggi esistenti in tutte le scuole del mondo: il fico che sta con la fighetta, le troiette, la cessa secchiona, il ragazzino coi probelmi a casa, ecc.
Poi BOOM !!! Uno muore, l'altro no, quella ci si trova in mezzo, quell'altro se la va a cercare. Dov'è il disegno? Qual è il piano? Non c'è, non chiedetelo a van Sant, lui non se lo domanda nemmeno, a che pro.
Per quanto riguarda il bacio, non credo si tratti di un'espressione di orientamento sessuale. Semplicemente non l'avevano mai fatto, sono loro a dirlo, e quindi sperimentano. Semplice come entrare in una scuola e sparare a tutti: non l'ho mai fatto, proviamo, magari è divertente.
Magari è come un videogame (c'è un'inquadratura in soggettiva che emula perfettamente la visione del videogame, molto bella).
Una riserva invece sul finale: perchè non mostrare il suicidio? Non l'ho davvero capito.
Un saluto a Nonno Dekkard e a Flexo, loro sì legati invece da una forte attrazione equivoca.
Messaggio del 25-10-2003 alle ore 13:11:26
Il discorso di tarzanello è assolutamente impeccabile, ma vorrei aggiungere qualcosa da rivolgere a Jun

Per me forse hai enfatizzato alcuni particolari isolandoli dal contesto... Il regista non indica quelle ke possono essere le eventuali spiegazioni della vicenda, ma fa semplicemente vedere quello ke i ragazzi fanno.
E' chiaro ke nn può essere il videgiochi la causa di tutto. Magari però il sadismo con cui ci si immedesima nel gioco rispecchia un certo disturbo mentale.
Riguardo alla scena gay nn si può dire ke gus van sant attacchi i gay, in quanto è gay lui stesso.
Cmq a mio avviso il regista in quella scena tende più a evidenziare l'omosessualità repressa.
Infine, credo ke se il film sia stato capace di alimentare un dibattito così interessante, lo si può ritenere un film riuscito
Messaggio del 26-10-2003 alle ore 17:57:32
claro skin, le mie erano solo domande che mi ponevo ho un pò la coda di paglia nei confronti di alcuni topoi ottusi che ricorrono e magari li vedo anche dove non ci sono e mi indigno a vanvera (vedi videogioco, omosessualità, etc.) Soffro di una sorta di pregiudizi al contrario

Penso sempre + spesso che il modo ideale (e impossibile) di vedere un film sarebbe quello di essere mentalmente "vergini"..
Messaggio del 27-10-2003 alle ore 08:41:49
Sui topoi, azzo quanto sta diventando colta sta discussione , visto che sono un bastian contrario difendo vant sant, non credo siano delle prese di posizione ma semplicwemente sottolineano la confusione mentale, è un eufemismo, infatti i videogiochi, come le chat ed internet in generale, rappresentano l'unica lente, distorta, attraverso la cui i ragazzi americani, spero, ma purtroppo non ne sono certo, osservano la realtà; naturalmente non è che tutti quelli che giocano con il pc o chattano siano dei potenziali seriel killer, altrimenti Lanciano avrebbe 2700 killer psicopatici a piede libero , oddio sugli psicopatici si potrebbe anche discutere .
Per quanto riguarda l'omosessualità i due ragazzi non sono omosessuali, ma solo "sfigati", cioè soli, infatti non dicono di provare attrazione l'uno per l'altro, ma solo di non aver mai baciato e questo che per rendere ancora più squallido il ritratto, un attestazione di omosessualità avrebbe dato spessore, una volontà ai due che invece così rimangono due "lobotomizzati"
Messaggio del 27-10-2003 alle ore 09:53:37
domanda
perchè ci son tante inquadrature alle spalle dei ragazzi?e poi il videogame mostra la stessa inquadratura?perchè incitano ad ammazzare alle spalle?...perchè alla fine il "lobotomizzato-gay-di-prova" spara, vantandosene in seguito, al preside (credo) soltanto dopo avergli fatto credere ke lo lasciava andare dopo la "ramanzina"??????
Messaggio del 27-10-2003 alle ore 09:57:06
Perchè sono dei lobotomizzati
Messaggio del 27-10-2003 alle ore 15:14:08
ammazzare alla spalle... magari è questo l'aspetto più atroce della vicenda, uccidere solo per il gusto di uccidere.
Messaggio del 29-10-2003 alle ore 11:19:32
D'accordo con Tarzanello. Un film deve trasferirmi qualcosa: un'emozione, una riflessione. Quello di Vant Sant non mi trasferisce nulla di tutto ciò. Non fornisce alcuna chiave di lettura, come invece fa Moore. Inutile. Anche le inquadrature ed il montaggio sono aria fritta (vedi Kubrick per le riprese in continua e Tarantino per l'asincronia della narrazione).
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Editato il 10:28:15 31/10/2003 da prillosio
Messaggio del 13-08-2004 alle ore 08:32:02
ieri ho visto su sky
ban bang sei morto...titolo e attori e regista non dicono nulla, alla fine, sul filone l'america si interroga ossia elephant insegna, è stata un'oretta e mezza passata piacevolmente...è la storia del solito sfigato ke non fa parte dei gruppetti di football della scuola ke pensa bene di usare il suo tempo ad informarsi su come fabbricare una bomba ...e ke poi si ritrova, grazie ad un professore illuminato ad interpretare il protagonista di un dramma teatrale...anke le musiche son piacevoli, peccato ke alla fine del film non ci siano titoli e autori, credo di aver sentito pearl jam...per ki non ha capito il senso di elephant, per ki non ha voglia di sentirsi tutte le menate di bowling a colombine, un film molto + fruibile a proposito della faccenda armi-teenager-disagio adolescenziale
Messaggio del 12-09-2004 alle ore 00:47:44
nn ho ancora visto Elephant, ma cmq x rispondere a Dean Corso, Moore si è skierato adesso cn Fareneigth 9/11 molto + ke cn Bowling at Columbine, ke anzi è semplicemente d inkiesta, in quel film lui fa domande, kiede il xkè d certe cose e si vede in una delle ultime scene ke nn è lui ke ha torto, infatti quando intervista Chalton Easton alla fine n sapendo come rispondere il vekkio pistolero scappa come un bambino!!!!!
Messaggio del 12-09-2004 alle ore 12:29:03
era meglio l'atteggiamento precedentemente adottato, adesso sfiora il fastidioso...anke oggi pomeriggio su sky trasmettono elephant...ieri poi ho visto per puro caso cowgirl di Gus Van Sant...credo sia un grande...per non parlare di belli e dannati

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