Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

FUORI FUOCO
Messaggio del 31-05-2006 alle ore 02:09:54
up
"battaglia nel cielo" è l'ultimo, si presuppone, bellissimo film di questa rassegna dai titoli eccezionali. Imperdibile direi come tutte le altre pellicole proiettate sino ad oggi......
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 19:23:56
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Messaggio del 27-04-2006 alle ore 12:48:46

Giovedì 27 aprile orari: 17,50 – 20,20 – 22,40

IL SUO NOME E’ TSOTSI Sud Africa 2005, dur. 91’

Regia: Gavin Hood; con Presley Chwenewyagae, Terry Pheto, Kenneth Nkosi.
Tsotsi è un giovane e spietato capo gang (tsotsi significa infatti gangster) che vive in
una baraccopoli alla periferia di Johannesburg. La sua vita, fatta di rapine e di pestaggi,
cambia improvvisamente quando, dopo aver rubato l’auto ad una donna a cui in
occasione di una rapina ha sparato, trova sul sedile posteriore un bebè. Costretto, per
non farsi scoprire ed arrestare, a doversene prendere cura, Tsotsi farà dell’occasione il
pretesto per la sua redenzione.
Faccia a faccia che zittiscono, volti impenetrabili, montaggio veloce ed energetico
(tracce del brasiliano City of God), occhiolino strizzato al noir, Tsotsi ha ricevuto l’Oscar
2006 per il miglior film straniero.


Giovedì 4 maggio, orari: 17,50 – 20,20

FERRO 3
Corea del Sud 2004, dur. 95’

Regia: Kim Ki-Duk; con Lee Seoung-Yeon, Jae Hee, Kwon Hyuk-Ho.
Tae-suk gira la città cercando case dove stabilirsi temporaneamente in assenza dei
proprietari. Entra nelle case ma non ruba nulla. Vive gli appartamenti in cui si introduce
facendo le pulizie e riparando gli oggetti rotti. Un giorno, mentre è in cerca di una
nuova sistemazione, incontra Sun-hwa, una giovane moglie reclusa e maltrattata dal
marito ricco e arrogante.
Leone d’Argento per la regia alla 61ma Mostra di Venezia, “Ferro 3” mette in scena un
racconto intelligente, imprevedibile ed intrigante, mescolando insieme fisico e metafi-
sico, fluidità narrativa ed eleganza scenografica, senza tralasciare una vena di umorismo.
Un’altra grande opera del regista coreano secondo cui: « siamo tutti case vuote e
aspettiamo che qualcuno ci apra la porta e ci liberi».
Dopo la proiezione delle 20,20 incontro con: Valentina Verrocchio (studiosa ed
esperta di cinema dell’Estremo Oriente, abruzzese di nascita, vive e lavora a Dusseldorf
dove cura i reportage dai festival cinematografici per il Sinnflut Projekt
Kino Seiten).

Giovedì 11 maggio, orari: 17,50 – 20,20 – 22,40

TRANSAMERICA
USA 2005, dur. 103’

Regia: Duncan Tucker; con Felicity Huffman, Kevin Zegers, Graham Green
A Los Angeles Bree è un transessuale in attesa dell’operazione “definitiva”, quando scopre
di avere avuto, da una lontanissima relazione, un figlio, che oltretutto gli telefona
dal carcere di New Yok. Inquadrandone l’evoluzione, tutto il film si dispiega sul rapporto
padre/figlio lungo le peripezie del viaggio di ritorno da New York a Los Angeles.
Il tema affrontato da Tucker è decisamente delicato e spesso fautore di scomodi equivoci,
soprattutto dovendo scavare, in un divenire non semplice, nella personalità di due
individui così vicini ma anche così lontani.
Ad una sottile ironia che pervade tutto il film, si accompagna l’ottima performance
degli attori che, mai sopra le righe, è misurata e credibile. Golden Globe alla Huffman.

Giovedì 18 maggio, orari: 17,50 – 20,20

PRIVATE
Italia 2004, dur. 90’

Regia: Saverio Costanzo; con Mohammad Bakri, Lior Miller, Areen Omari, Hend Ayoub.
Protagonista della storia è la famiglia B., la cui casa si trova tra gli insediamenti
israeliani ed i territori arabi. Quando il capofamiglia, Mohammad, si rifiuta di consegnare
la casa all’esercito israeliano che vuole espropriarla per ragioni di sicurezza,
la famiglia si trova a convivere forzatamente con un manipolo di soldati.
Private è il debutto del 28enne Saverio Costanzo, premiato a Locarno. Come in uno
psicodramma guidato, attori israeliani e palestinesi hanno condiviso il set e le scelte
creative, spesso riscrivendo dialoghi e situazioni.
Tutto il film si svolge dentro mura domestiche trasformate in prigione. Tra un piano
terra dove è stata costretta la famiglia di Mohammad, e una scala che conduce al
piano superiore dove alloggiano i soldati israeliani. La scala come confine, limite
invalicabile tra le due comunità.
Dopo la proiezione delle 20,20 incontro con: Francesco Calandra (laureato
in storia del cinema con una tesi su Woody Allen è regista e sceneggiatore,
svolge la sua attività principalmente nel campo della documentaristica).


Giovedì 25 maggio, orari: 17,50 – 20,20 – 22,40
OGNI COSA E’ ILLUMINATA
USA 2005, dur. 102’

Regia: Liev Schreiber; con Elijah Wood, Eugene Hutz, Laryssa Lauret, Jonathan
Saffran Foer.
Tratto dal romanzo di Jonathan Safran Foer, caso editoriale del 2001, è la storia di
un maniacale ragazzino ebreo americano che accumula in sacchetti di plastica sassi,
ritratti, grilli, anelli appartenuti alla famiglia e che decide di andare in Ucraina
per incontrare la donna che in tempo di guerra salvò suo nonno. Nel suo viaggio
tragi-comico indietro nel tempo, in compagnia di un vecchio, suo nipote ed un cane
dagli strani comportamenti, il ragazzo accumula oggetti per la sua collezione della
memoria.
Il tema della Shoah si riempie di nuova bellezza. Nello stupore della scoperta di
persone, sguardi, fotografie, tracce, si ricompone un passato che non “deve” essere
ricordato, ma è semplicemente una parte di noi, un tassello indispensabile per completare
il mosaico della nostra vita.


Giovedì 1 giugno, orari: 17,50 – 20,20 – 22,40
BATTAGLIA NEL CIELO
Belgio/Francia/Germania/Messico 2005, dur. 95’

Regia: Carlos Reygadas; con Marcos Hernandez, Anapola Mushkadiz, Berta Ruiz.
A Citta Del Messico una guardia giurata, Marcos (Marcos Hernandez, attore non
professionista), grasso e sempre sudato, rapisce un neonato a scopo di estorsione
assieme alla moglie (grassa e sempre sudata anche lei). Accidentalmente il neonato
muore e lui, logorato dal senso di colpa, rivela questa circostanza ad Ana che lavora
in una casa di tolleranza di un ricco uomo d’affari, per il quale Marcos lavora. Battaglia
nel cielo è un film che lascia una traccia nella memoria non facile da cancellare:
le immagini che il regista ci propone sono forti, soprattutto nella ripresa dei corpi
nudi dei protagonisti che, a parte le belle fattezze di Ana (Anapola Mushkadiz),
sono tutt’altro che avvenenti. Al contempo Reygadas si dimostra un vero maestro
della macchina da presa, capace di ariose carrellate, di passaggi impercettibili da
panoramiche a soggettive, di riprese che testimoniano sempre un’alta attenzione
agli angoli di visuale, alla luce, alla intrinseca dinamicità dell’azione. Provocatorio e
irreale, il film di Reygadas non poteva mancare di dividere pubblico e critica presenti
a Cannes in occasione del Festival Internazionale del Cinema.
Dopo la proiezione delle 20,10 incontro con: Camillo D’Alessandro (esperto
di linguaggio del cinema è il direttore artistico del festival internazionale
di cinema di animazione “Matita Film Festival”, è stato docente del corso sul
linguaggio cinematografico promosso dall’Associazione L’Altritalia tenutosi
quest’anno a Lanciano tra il 17 gennaio e l’11 aprile).


Le proiezioni e gli incontri avranno luogo presso il cinema
CiackCity di Lanciano (ex Maestoso)
Abbonamento all’intera rassegna € 20, singolo ingresso € 5.
Gli abbonamenti sono in vendita presso la Libreria Barbati, c.so
Trento e Trieste, Lanciano e presso il botteghino del Cinema.
La partecipazione agli incontri è libera.
Per ulteriori informazioni
Associazione Culturale L’Altritalia
vico I Corsea 10 Lanciano
e mail: [email protected]


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Editato da Barbablues il 27/04/2006 alle 12:51:13
Messaggio del 27-04-2006 alle ore 12:37:39
ma perché di giovedì? Io sono a lanciano solo il fine settimana!! Mi perdo sempre tutte le iniziative!!
Messaggio del 27-04-2006 alle ore 12:36:58
ma perché di giovedì? Io sono a lanciano solo il fine settimana!! Mi perdo sempre tutte le iniziative!!
Messaggio del 27-04-2006 alle ore 11:44:39
Al cinema maestoso.
Messaggio del 27-04-2006 alle ore 11:36:26
FUORI FUOCO
Rassegna ed Incontri con esperti ed operatori
del mondo cinematografico

La rassegna che vi presentiamo scaturisce dall’epilogo molto
felice del corso sul linguaggio cinematografico che l’Associazione
ha recentemente portato a compimento. E’ stato proprio
l’entusiasmo e l’incoraggiamento ricevuto dai numerosi partecipanti
che ci ha spinto a costruire e presentare questa rassegna,
che non si limita a proporre una semplice serie di titoli ma che
è volta a creare anche delle occasioni di incontro (e di dialogo)
tra chi opera nel cinema, o per il cinema lavora, e chi sente vivo
il desiderio di mettere meglio “a fuoco” quello che il cinema è in
grado di evocare e di farci attraversare.
Buona visione


Giovedì 27 aprile orari: 17,50 – 20,20 – 22,40

IL SUO NOME E’ TSOTSI

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