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Gialli italiani o americani?
Messaggio del 22-09-2008 alle ore 11:03:06
Io sono un modesto lettore ma ultimamente mi è capitato di leggere parecchi gialli. Ero curioso di leggere alcuni autori americani, quelli che vendono più libri al mondo, tipo james patterson o Ablow Keith o Follett Ken o Clive Cussler. A volte ho avuto l'impressione che noi, italiani ed europei, avremmo da imparare dagli scrittori americani molto. Poi mi sono messo e ho letto molti gialli italiani, tipo De Cataldo, Marenzana, Lucarelli, ... . Poi mi sono riletto alcuni autori del passato, tipo Agatha Cristie.

In definitiva devo dire che i giallisti americani sono proprio bravi, scrivono in modo meraviglioso, ti tengono attaccati al libro con una suspance e una trama avvincente. I personaggi sono sempre dipinti bene e gli ambienti e le notizie e le curiosità e i misteri ma, ma...
... ma i personaggi sono sempre uguali a loro stessi (ad esempio 007), il percorso dell'eroe è sempre uguale, cambiano gli scenari ma il percorso è sempre quello. Il poliziotto, il ladro, il giovane, il vecchio, il mentore, sono tipi.
I gialli italiani invece sono diversi, spesso sono una descrizione di una società più che di uno scenario, il percorso potrebbe pure essere simile ma c'è più approfondimento. Nei gialli americani non c'è mai un andicappato mentre in un bellissimo giallo di De Cataldo c'è una bellissima storia con il protagonista che è padre di un bambino andicappato. Ho letto un altro giallo, di Marenzana, che è ambientato nel periodo fascista, e la ricostruzione del clima dell'epoca è così reale che pare scritto in quell'epoca ma con la coscienza di oggi. Nei gialli americani la storia è stereotipo.

Io vedo oggi una rinascita del giallo all'italiana, vedi Camilleri o alti, vedo un "nuovo" tipo di giallo. Nuovo fra virgolette perché i padri di questi gialli di oggi sono Gadda, Sciascia e altri, scrittori che usano termini dialettali, scrittori che descrivono i quartieri, le borgate, le regioni, i luoghi italiani (tutti diversi e tutti caratteristici).
Messaggio del 22-09-2008 alle ore 11:16:12
Leggo su wikipedia una classificazione di gialli:
- Giallo deduttivo o giallo classico, cioè chi l'ha fatto, chi è stato, alla Agatha Christie
- Hard boiled, Il giallo hard boiled è il genere americano per eccellenza, quello in cui il crimine viene combattuto da un detective privato
- Noir, quella vista dalla parte del criminale
- Poliziesco
- Giallo psicologico
- Thriller, detto giallo a suspense o d'azione (quello che vende)
- Legal thriller, quello con gli avvocati
- Medical thriller, quello con il medico legale
- Action e Techno thriller
- Giallo storico
- Serial killer, nel quale filone si è inserito Giorgio Faletti.

io aggiungerei il giallo italiano.

Che ne pensate?
Messaggio del 22-09-2008 alle ore 13:23:41
Il giallo europeo e il giallo italiano in particolare sono profondamente diversi da quello americano. Nei nostri gialli gli "eroi" non sono perfetti, non sono coraggiosi fino alla pazzia, non si lanciano in inseguimenti mozzafiato. Inoltre c'è molta mano violenza gratuita nei nostri gialli, mentre in america il sangue scorre a iosa. Senza nulla togliere ai vari Robert Crais (forse oggi tra i più grandi) a Peter May e via dicendo, autori che riescono a tenere incollati milioni di lettori in tutto il mondo, il giallo italiano ha in sè quel velo di malinconia che lo rende unico. A me piacciono entrambi, ma se vuoi davvero toccare con mano i nostri luoghi, la nostra storia, ritrovarti nel racconto dell'autore devi leggere il giallo italiano, è impareggiabile nel descrivere le emozioni.

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