Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

Il cinema di "destra"
Messaggio del 18-10-2005 alle ore 22:48:17
dean, alle 11 su sky classic danno i 3 giorni del condor(in questo caso un film liberal, di quelli di classe)
Messaggio del 18-10-2005 alle ore 22:46:27
negli stressi momenti in cui dekkard guardava top gun, su rai cinema world trasmettevano "La liberazione, attacco finale" filmone sovietico sulla caduta di berlino, tutto ultimi respiri di valori tovarisc che morivano pensando alla Gran Madre Volga e che si concludeva con una lunghissima sequenza sulle celebrazioni della vittoria a Mosca, con tanto di internzaionale, generali a cavallo che rendono omaggio alle truppe, vessili nazisti buttate alle fiamme.
Non sarà di destra ma è stato fantastico
Messaggio del 18-10-2005 alle ore 22:45:49
Sauron, purtroppo a quelli di dx non interessano ste cose(cvd)
Messaggio del 18-10-2005 alle ore 22:25:30
Oggi su Studio universal mi so rivisto la parte finale di Top-Gun classico video-movie,esempio di edonismo reganiano applicato alla cinematografia,rivedendolo col senno di poi ci sente rente conto del machismo imperante e del complesso di valori con cui la mia generazione e' venuta su.Il film e' una continua pisciata sui manuali di combattimento aereo e sulle SOP della marina statunitense.Fantastici i riferimenti al caso della Pueblo catturata dai nord coreani mischiati ai duelli del Golfo della Sirte con il colonello...I Mig 28 non sono mai esistiti hanno usato caccia dello squadron aggressor F5 fredoom fighter per simulare i comunistoni.FANTASTICO
Messaggio del 18-10-2005 alle ore 15:16:36
satrapo la cosa carina di questo cineforum è che i film cosiddetti di dx sono scelti dalla sx
Messaggio del 18-10-2005 alle ore 00:03:03
"Pomi d'ottone e manici di scopa", "Biancaneve e i sette nani", quelli sì che sono film di destra
Messaggio del 18-10-2005 alle ore 00:00:32
frechete... super-sponsorizzato da reagan
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 23:57:55

“Rambo” (1982) di Ted Kotcheff.

è un film di destra?
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 23:53:41
ci siamo incontrati stasera. Abbiamo deciso 2 tematiche e 2 serie di film. Mo aggiorniamo il post di bak
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 23:38:23
Scusami non avevo capito per il cineforum come si rimane?
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 23:26:10
Dekkard, ma inffatti su Starship Truopers sono perfettamente d'accordo con te, parlavamo proprio di questo io e dean su un altro post. L'ho messo li nella lista con ironia.
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 22:31:23
Non concordo su Starship Troopers forse il libro puo' essere considerato reazionario e di destra ma il film,come le altre pellicole di Verhoen e' di certo sarcasmo puro nei confronti del militarismo e dell'idelogia di destra.Gli stessi protragonisti sembrano volutamente appena usciti da un manifesto d'arrulamento delle waffen SS,cosi come le divise e l'ironia sui mutilati che sembrano usciti da un opera del mai troppo grande Otto Dix,che personalmente adoro.Non parliamo poi della spettacolarizzazione della violenza e del ruolo dei media nel villaggio globale preconizzato dove gli argentini sono fiki come i newyorkesi e dove una negrona del Burundi diviene un ammiraglio supremo della flotta scalzando un fallito ammiraglio WASP bianco come il latte....Quel film e' splendido,peccato che il 90% del suo pubblico non l'abbia capito....
Su Alba Rossa concordo parzialmente:le tematiche care a Milius tornano prepotenti e le tue osservazioni sono chiare e corrette:ma il film fu prodotto anche grazie a finanziamenti governativi e il piano d'invasione sovietico era un war games e uno scenario reale preso in prestito su consiglio CIA,inoltre l'equipaggiamento sovietico presente nel film dimostra una cura fenomale il perche' mi fu oscuro per anni,poi venni a sapere che ad esempio lo Shilkas,semovente antiaereo che si vede in una scena era davvero uno Shilkas catturato dagli israeliani nello Yom Kippur e portato in USA a scopo esercitativo e di analisi nel deserto nel Nevada ed usato dalle unita' Op-for unita' che simulano unita' sovietiche in ogni aspetto dalla tattica passando per le divise e l'equipaggiamento.La stessa cosa si puo' dire di un paio di blindati BRDM e delle uniformi perfette degli Spetnaz.Il film fu pensato con molta probabilita' anche allo scopo di rinverdire l'amore patrio affondato nella palude vietnamita in un periodo in cui se l'URSS avesse attaccato sulla soglia di Fulda probabilmente avrebbe fatto polpette di un esercito USA demoralizzato,obsoleto e in fase di profonda riorganizzazione....Quel film e' splendido,solo per le immagini della natura statunitense e quella iniziale DEVE passare alla storia del cinema anni 80.
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 20:54:44
E perchè mai? Solo che un film che hanno visto tutti
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 20:33:23
skin ma hai tanta paura a mettere AHX?
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 13:44:44
a sto punto aggiungerei anche un mercoledì da leoni, sempre per quanto riguarda il rapporto con la natura
Messaggio del 17-10-2005 alle ore 13:43:42
Ci siamo skin stasera portiamo la lista
Messaggio del 16-10-2005 alle ore 03:43:30
1) alba rossa
2) starship troupers
3) conan il barbaro
4) l'anno del dragone
5) una 44 magnum per l'ispettore callaghan
6) una calibro 20 per lo specialista
7) cane di paglia(grazie walk che me l'hai ricordato)

dean, ci siamo?
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Editato da Skin il 16/10/2005 alle 03:45:02
Messaggio del 16-10-2005 alle ore 03:40:02
voglio la rassegna
Messaggio del 30-08-2005 alle ore 02:18:15
dean forse lo hai sentito perchè in America è scoppiato il putiferio tra il popolo, tra i convinti ostegiatori ed estasiati spalleggiatori. Per respingre le numerose accuse di razzismo mosse da mezz'America, Griffith intraprende Intolerance, del 1916, inno pacifista contro il razzismo, che fu divulgato in maniera più ampia dai movimenti sessantottini... oppure può essere ke hai sentito Griffin, e sono la famiglia di quel bambino cattivo dei cartoni animati ps. scemenze a parte, Via col Vento fu la risposta tardiva, e sicuramente più apprezzata, alle teorie di Griffith sulla guerra di secessione. Il film ripristina un ordine voluto dagli americani stessi: la libertà degli stati uniti fu decisa dalla guerra contro l'Inghilerra e non dalla guerra civile come il cinema di Griffith afermava da ormai 25anni. (via col vento '39).
Messaggio del 29-08-2005 alle ore 21:26:05
Skin eastwood regista reazionario?
Profeta avevo sentito parlare di quel film anche se non ricordo in che contesto
Messaggio del 29-08-2005 alle ore 21:01:40
"In una 44 magnum" è possibile percepire il conflitto ideologico tra regista(di sinistra) e gli sceneggiatori(reazionari), senza contare che lo stesso Clint Eastwood, di destra, intraprenderà la sua carriera registica partendo proprio da Siegel ma seguendo una direzione più reazionaria.
Messaggio del 29-08-2005 alle ore 19:56:20
Skin, ti ho promesso ke sarei intervenuto e lo faccio il primo film di destra della storia è "nascita di una nazione" (the birt of a nation) del 1914. Non mi soffermo sulle innovazioni cinematogafiche introdotte, tipo montaggio parallelo, 2 milioni di $ spesi, ma considero solo la destrosità del film. Nascita di una nazione(140 minuti per coloro ke volessero vederlo, merita), sviluppa un idea personale di Griffith(regista tuttofare), che a fondare gli stati uniti sia stata la fratricida guerra di secessione e non la guerra d'Indipendenza vs l'Inghilterra. Nel film il sudismo è esaltato mente vediamo consumarsi la demonizzazione dei nordisti e dei neri. E' inoltre esaltato il potere del ku klux klan cui il regista fa spesso riferimento e a cui non disdegna di mostrare la sua ammirazione. Memorabile la cavalcata verso la fattoria dei neri accompagnata dalla "cavalcata delle valkirie" che ne sottolineava la grandiosità filmica e l'importanza storica di quell'infausto evento. Mi fermo qui sennò esagero cmq mi pareva giusto menzionare il primo dei film di "destra", per come ho potuto intuire intendiate voi il "film di destra".
Messaggio del 29-08-2005 alle ore 19:04:48
Non dimenticherei neanche:
“L’anno del dragone” sempre di Cimino (personalissima riflessione sui sotto-universi metropolitani, in questo caso quello della comunità sino-americana)
“Una 44 magnum per l’ispettore Callaghan” di Don Siegel se non sbaglio, sceneggiato, credo, proprio da Cimino con Milius (impedibile il formidabile cinismo infuso al protagonista).
Quindi, “Cane di paglia” di Peckimpah (anche se sono altri i film diretti da lui che preferisco).
Infine, un tantino di destra mi sembra pure “Taxi Driver” (Travis è un individualista che si fabbrica un arsenale, si addestra facendo pratica davanti allo specchio, cura minuziosamente tutti i dettagli, finanche la vestizione, in modo da calcare alla perfezione il ruolo di angelo sterminatore, deciso a castigare la feccia della società).
Per finire, voglio fare un cenno ai più brutti e in capo alla lista non faccio fatica a mettere “Soldato Jane”, in cui un’irriconoscibile Ridley Scott fa la parte di un orribile mutante che si trasforma in un imbarazzante trombone guerrafondaio. Più che altro, un brutto Horror di serie B.
Messaggio del 29-08-2005 alle ore 11:23:32
Ho anche letto anche una recensione che accusa il film di prendersi troppo sul serio, forse nn tendendo conto della sua poesia.
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Editato da Skin il 29/08/2005 alle 11:25:22
Messaggio del 29-08-2005 alle ore 11:16:45
In un altra scena, dopo un attacco dei Wolverine, il colonnello cubano si rivolge al generale sovietico e gli dice:
"Una volta anch'io ero un partigiano"
e poi pieno di amerezza aggiunge
"Ora sono un poliziotto"
Messaggio del 29-08-2005 alle ore 11:04:18
In effetti l’uscita del film coincide con la vittoria elettorale di Ronald Reagan, ma credo le intenzioni di Milius(almeno le sue) vadano ben al di là della propaganda bellicista.
Ho appena visto Alba Rossa, e in effetti non mi sembra un film anti-comunista. Piuttosto, ho ritrovato la costante di tutti i film di Milius: il rapporto tra la violenza degli uomini e la bellezza della natura, l’amicizia virile, le difficoltà e le disillusioni della vita, l’idillio adolescenziale stroncato dalla crudeltà degli uomini.
Nei suoi film non esistono buoni e cattivi: quando 2 teppistelli si trovano l’uno di fronte all’altro, non possono far altro che picchiarsi. La sua è una “destra” utopistica e individualista, ma che ha poco da spartire con la propaganda repubblicana.
Anzi, Milius sembra denunciare il genocidio dei nativi americani, la cui lunga e valorosa resistenza sulle montagne rocciose viene ripetuta dai giovani partigiani. Nel film, i nemici sono gli invasori, i sovietici e i cubani, che non sono poi tanto diversi dagli americani in Vietnam o dai coloni in America. Emblematica è la scena finale del soldato cubano che risparmia i 2 protagonisti: la guerra fa parte (forse) del dna degli uomini, ma questi a un certo punto possono anche rendersi conto della sua inutilità.
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 18:30:28
America History X inizialmente nell'idea del regista/sceneggiatore aveva un finale alternativo cattivissimo,in cui E.Norton davanti al cadavere del fratello tornava a casa si ri-rapava i capelli e andava a fare strage di negretti,che come tutti sappiamo sono "sempre dietro al grilletto".Credo inoltre che Alba Rossa sia stato un progetto finanziato direttamente dalla casa Bianca in un periodo in cui il rischio di olocausto nucleare era concreto e in cui il gap convenzionale,ma forse anche nucleare,con i sovietici era marcatissimo.
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 13:09:34
ce ne sono altri su tutti uno del passato rarissimo da trovare "Suss l'ebreo" di propaganda nazista... e "American History X" per tornare ai giorni nostri...

Il problema è la scarsa letteratura di dx e di rimando le scarse idee x film nn allineati...
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 13:05:11

il valore dell'uomo si misurava solo di fronte alla natura


concetto che meriterebbe un'ampio approfondimento nella storia del cinema. ci pensavo proprio a proposito di fuga da los angeles, come ti dicevo qualche sera fa "live", del fatto che k.russell facesse tutte quelle azioni da solo, contro un muro chiamato natura ( e non solo, anche contro l'uomo e le sue creazioni: sport, elicotteri, ecc ).
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 13:01:44
Dean, cmq Milius era un nichilista, per lui il valore dell'uomo si misurava solo di fronte alla natura(vedi un mercoledì da leoni)
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:51:06
trovato, "certi piccoli amori"


Libro: Certi piccoli amori. Dizionario sentimen...
Autore: Veltroni Walter
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: spettacolo

€ 11,36

Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:47:38
"100 amori" o qualcosa del genere
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:47:04
beh non l'ho visto
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:46:49
ok dean, merci, provvedo
skin, qual è il titolo del libro di veltroni?
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:46:31
Penso dovrebbe guardarsi "Ombre rosse", che tra l'altro mi manca
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:43:57
quando ho sentito quel dibattito ho dovuto fermare la macchina e controllare che stessi fumando una sigaretta e non altro
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:41:27
ate se vuoi vedere gli indiani dipinti nel peggior modo possibile guardati dsentieri selavaggi
cmq un grandissimo film
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:41:20
Poi lo sai, veltroni da pure lezioni di liberismo a Tremonti Non sono io che son drogato, è la realtà che supera la finzione
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:39:44
quest'ultimo da te citato skin visto qualche sera fa, purtroppo parzialmente, su sky. confermo la visione negativa degli indiani, come sempre del resto. vorrei rivederlo per intero per apprezzare a pieno redford.


Skin ma non ti sembra che i film che hai citati vengano riproposti molto poco in televisione?


rambo e rocky li passano puntualmente una volta l'anno; apocalypse è un discorso a sè, vista la durata del film: si azzardano a mettere film lungi in prima serata solo se sicuri del successo ( vedi signore degli anelli ), quando hanno provato a farlo hanno preso batoste in audience ( vedi vi presento joe black ); idem per il cacciatore. conan invece è davvero parecchio che non lo vedo in tv, verissimo. sentieri selvaggi non l'ho mai visto, provvedo appena posso.
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:38:06
Veltroni ha scritto un bellissimo libro sulla storia del cinema, ci passai un intero pomeriggio dentro feltrinelli a bologna
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:33:23

Skin sono 2 giorni che mi perplimi con notizie sconvolgenti, priam che Nanni Moretti è liberale e poi che Veltroni ama milius io farei un'analisi del'acqua che bevi

NB Ho letto l'intervista a Moretti
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:30:25
Per forza, sono tutti film amatissimi da Walter Veltroni. Finchè non torna al Governo dobbiamo accontentarci delle fiction
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:28:09
Sono d'accordo con te, ma anche col cinema di sinistra è facile fare brutti scivoloni, si sa che l'antiretorica spesso diventa retorica. Dovrei segnalare anche "Corvo rosso non avrai il mio scalpo", scritto da un progressista(Pollack) ma sceneggiato da Milius. Gli indiani sono sempre stereotipati in negativo, anche se sono i primi ad essere offesi. Ma il personaggio di Robert Redford, che ripudia la civiltà, è molto bello.
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:27:07
Skin ma non ti sembra che i film che hai citati vengano riproposti molto poco in televisione?
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:19:45
In generale il cinema di destra, quello fatto bene ovviamente, risulta sempre molto complesso e sfaccettato e per questo affascinante.
Prendendo ad esempio i film di guerra o i western, mentre nel cinema di sinistra viene analizzato il "nemico" musi rossi o musi gialli che siano, in quelli di destra il nemico viene appena abbozzato e lasciato cattico ed è l'eroe stesso che viene sviscerato ed analizzato in tutta la sua complessità.
Nel cacciatore i charlie sono cattivi, ma la loro cattiveria viene utilizzata da reagente per studiare la personalità dei 3 protagonisti, come la fantastica scena della roulette russa testimonia: il viet si limita ad urlare "Mau", mentre il dialogo tra De niro e walken ha un che di shakesperiano
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:10:19
Ma quel film non l'ho visto
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:08:16
Skin hai dimenticato l'ultra reazionario Alba Rossa sempre di Milius, mitica la scena del colonnello cubano che dopo un'attacco dei Wolverin, rivolgendosi al generale russo gli dice
"Una volta anch'io ero un partigiano" e poi con disgusto aggiunge
"ora sono un poliziotto"
Messaggio del 12-08-2005 alle ore 12:03:22
Ho sempre pensato che fare un buon film “di destra” è molto più difficile perché facilmente l'esaltazione del MITO tende a tramutarsi in parodia(involontaria).
Sono questi i miei film preferiti del filone:

“Sentieri selvaggi” (1956) di John Ford.
Gli indiani sono sempre i cattivi, ma il personaggio di John Wayne diventa qui 1 eroe complesso, tormentato, selvaggio e crepuscolare. Un grande film.

“Il cacciatore” (1978) di Michael Cimino.
Non era ancora iniziato il filone dichiaratamente anti-militarista e soprattutto anti-vietnam(avviato poi, 10 anni più tardi, dal reduce Oliver Stone con Platoon) e il film in questione scatenò molte polemiche, che collocarono il regista Cimino “alla destra di John Wayne”(parole dell’ultra attivista Jane Fonda). Ma il film fu anche frainteso: Cimino conferma l’amore per il suo paese, anche sulle note(sofferte) di God Bless America, ma sposta il malessere dei reduci all’interno della società americana, soprattutto proletaria, che non sarebbe mai stata più la stessa. Ma come si fa a criticare un simile capolavoro?

“Apocalypse now” (1979) di F.F.Coppola.
E’ il film che chiude il decennio dell’impegno politico e civile, aprendo l’epoca della disillusione. Come ebbe modo di precisare il suo regista, “Non è un film sul Vietnam, è il Vietnam, l’ultimo viaggio verso l’incubo del presente”. Scritto da un grande regista-sceneggiatore(John Milius), un reduce che non ha mai nascosto la sua indole reazionaria, rimane uno dei più grandi film della storia del cinema.

“Rocky” (1976) di John G.Avildsen.
Nulla a che vedere coi successivi(palesemente ruffiani) è il film che è riuscito a riabilitare, in anni piuttosto tormentati, il “sogno americano”, estrinsecato nella carriera del protagonista. Sylvester Stallone, ancora mingherlino, attore abbastanza sfigato e vittima di una paralisi facciale post-parto, scrisse, tra 1 comparsa e l’altra in film pornografici, la sceneggiatura e tormentò quasi tutte le case di produzione per ottenere i finanziamenti del film. La regia fu infine affidata a un regista di solido mestiere e il film si avvalse di un ottimo cast: il risultato fu un successo clamoroso, tanto da permettere a Rocky di soffiare(certo, discutibilmente) l’oscar a Taxi Driver di Scorsese, che invece trionfò a Cannes. Nella sceneggiatura originale(di Stallone) Rocky moriva. Avremmo visto una altro film ed evitato 4 sequel.

“Rambo” (1982) di Ted Kotcheff.
Il film che apre il filone dell’uno contro tutti, punto di forza della propaganda dell’allora presidente Ronald Reagan. L’America è stata sconfitta in Vietnam e le ferite sono ancora aperte: il protagonista ricombatte la guerra e riproduce la giungla in casa propria. I seguiti diventeranno ottuse propagande belliciste.

“Conan il barbaro”(1981) di John Milius.
Trionfa l’eroe che, scampato da bambino alla sanguinosa strage della sua famiglia e della sua tribù, consuma tutta la sua rabbiosa e muscolare vendetta. Il risultato qualitativo è alto e il film aprirà un nuovo sottogenere. Primo film per Arnold Schwarzennegger e passo decisivo nella sua rincorsa al sogno: da giovane culturista immigrato a Mr.Olimpia, da icona del cinema di fantascienza(Terminator) a Governatore della California. Curiosità: cosceneggiatore di Conan è Oliver Stone.

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Editato da Skin il 12/08/2005 alle 12:12:00

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