Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo
il medico dei pazzi
Messaggio del 01-10-2009 alle ore 11:55:23
biglietto comprato
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Messaggio del 01-10-2009 alle ore 11:57:12
Accorrete numerosi!
Accorrete numerosi!
Accorrete numerosi!
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Messaggio del 01-10-2009 alle ore 19:28:26
Ce lo vedo Crasso in una commedia di Scarpetta
Ce lo vedo Crasso in una commedia di Scarpetta
Messaggio del 03-10-2009 alle ore 09:11:04
Visto
Il medico dei pazzi
di E. Scarpetta (libero adattamento di M. Marino e A. Tenaglia)
Ieri 2 ottobre 2009 c’è stata la prima de Il medico dei pazzi, libero adattamento dalla famosa opera di Eduardo Scarpetta messa in scena dalla associazione Skenè con la regia di Arnaldo De Rosa. La rappresentazione è stata ambientata invece che a Napoli nella nostra Lanciano con l’adattamento della lingua e dei luoghi. Come ben previsto dagli autori, il nostro dialetto non ha sfigurato per niente nei confronti dell’opera napoletana, anzi direi che alcuni modi di dire lancianesi hanno risvegliato anche le menti più assopite strappando applausi e risate a go go.
La regia è stata perfetta, in primis nello scegliere gli attori e collocarli ognuno nella parte che meglio gli si confaceva. Ogni attore era perfettamente calato nella parte, anche i personaggi minori avevano uno spessore ed uno spazio da renderli protagonisti.
Mariella de Francesco era perfetta nella parte di Donna Amalia, proprietaria della pensione, e dalla sua bocca sono usciti alcuni modi di dire lancianesi e alcune espressioni e parole antiche che hanno rubato l’orecchio degli spettatori. Io personalmente pendevo dalle sue labbra e avevo voglia sempre più di vederla in scena e di ascoltarla.
Franco Solla si è dimostrato un animale da palcoscenico (o a confermato di esserlo per chi lo conosceva già), ha rubato la scena a tutti. La sua presenza calamitava gli occhi del pubblico e la sua mimica era così esilarante e ricca e divertente da portare alcuni spettatori a spellarsi le mani dagli applausi. A mio avviso la sua recitazione non ha nulla da invidiare ad attori del calibro di Giuffrè, Bramieri, Proietti, ecc…
Ciccillo interpretato da Domenico Maria Del Bello è stato meraviglioso ed originale nella sua mimica e nel suo modo di esprimersi da damerino nullafacente squattrinato. Antonio Tenaglia nella parte di Felice Sciosciammocca, sindaco di Roccasecca, è uscito piano piano, era partito sottotono ma poi nell’avanzare della recitazione ha lasciato uscire l’attore di razza che è. La sua interpretazione è stata superlativa. Marcella Marino ha portato in scena uno stupendo personaggio degno di teatri europei e con lei due stupende cantanti che ogni tanto cantavano pezzi della Carmen o di Rossini. Cito solo la parte cantata in cui le due miagolavano, applausi e risate hanno fatto tremare gli spalti del Fenaroli. Maria Camiscia è stata brava come al suo solito ma pure gli altri attori, Gigliola D’Antonio nel ruolo di Errichetta, Giancarlo Varrenti con la sua rivoltella, Stefania Centonze, Marina D’orsogna, Angelo di Bucchianico e tutti gli altri. Insomma una bella serata di teatro “vero”, di teatro vissuto, di teatro fatto in casa e condiviso con un pubblico lancianese partecipe e numeroso. Complimenti a tutti.
Umberto Nasuti
Visto
Il medico dei pazzi
di E. Scarpetta (libero adattamento di M. Marino e A. Tenaglia)
Ieri 2 ottobre 2009 c’è stata la prima de Il medico dei pazzi, libero adattamento dalla famosa opera di Eduardo Scarpetta messa in scena dalla associazione Skenè con la regia di Arnaldo De Rosa. La rappresentazione è stata ambientata invece che a Napoli nella nostra Lanciano con l’adattamento della lingua e dei luoghi. Come ben previsto dagli autori, il nostro dialetto non ha sfigurato per niente nei confronti dell’opera napoletana, anzi direi che alcuni modi di dire lancianesi hanno risvegliato anche le menti più assopite strappando applausi e risate a go go.
La regia è stata perfetta, in primis nello scegliere gli attori e collocarli ognuno nella parte che meglio gli si confaceva. Ogni attore era perfettamente calato nella parte, anche i personaggi minori avevano uno spessore ed uno spazio da renderli protagonisti.
Mariella de Francesco era perfetta nella parte di Donna Amalia, proprietaria della pensione, e dalla sua bocca sono usciti alcuni modi di dire lancianesi e alcune espressioni e parole antiche che hanno rubato l’orecchio degli spettatori. Io personalmente pendevo dalle sue labbra e avevo voglia sempre più di vederla in scena e di ascoltarla.
Franco Solla si è dimostrato un animale da palcoscenico (o a confermato di esserlo per chi lo conosceva già), ha rubato la scena a tutti. La sua presenza calamitava gli occhi del pubblico e la sua mimica era così esilarante e ricca e divertente da portare alcuni spettatori a spellarsi le mani dagli applausi. A mio avviso la sua recitazione non ha nulla da invidiare ad attori del calibro di Giuffrè, Bramieri, Proietti, ecc…
Ciccillo interpretato da Domenico Maria Del Bello è stato meraviglioso ed originale nella sua mimica e nel suo modo di esprimersi da damerino nullafacente squattrinato. Antonio Tenaglia nella parte di Felice Sciosciammocca, sindaco di Roccasecca, è uscito piano piano, era partito sottotono ma poi nell’avanzare della recitazione ha lasciato uscire l’attore di razza che è. La sua interpretazione è stata superlativa. Marcella Marino ha portato in scena uno stupendo personaggio degno di teatri europei e con lei due stupende cantanti che ogni tanto cantavano pezzi della Carmen o di Rossini. Cito solo la parte cantata in cui le due miagolavano, applausi e risate hanno fatto tremare gli spalti del Fenaroli. Maria Camiscia è stata brava come al suo solito ma pure gli altri attori, Gigliola D’Antonio nel ruolo di Errichetta, Giancarlo Varrenti con la sua rivoltella, Stefania Centonze, Marina D’orsogna, Angelo di Bucchianico e tutti gli altri. Insomma una bella serata di teatro “vero”, di teatro vissuto, di teatro fatto in casa e condiviso con un pubblico lancianese partecipe e numeroso. Complimenti a tutti.
Umberto Nasuti
Messaggio del 04-10-2009 alle ore 09:15:45
Permettetemi anche un complimento alla sceneggiatrice Claudia Gonzales, che ha preso in mano il testo del grande Scarpetta e l'ha trasformato, limato in alcuni punti, arricchito in altri, creato un cappello perfetto nel dialogo d'apertura coi burattini. Qundi complimenti a me che ho lavorato tantissimo sul testo in napoletano, anche se sono arrivata in corso d'opera e con un rpimo adattamento che non sempre funzionava in scena. Portando a teatro due atti al posto dei tre originali, studiando a fondo il grande autore napoletano, plasmando le battute sugli attori e sulle loro capacità interpretative credo di aver fatto un attimo lavoro insieme ad Arnaldo, amico, mentore e regista con cui collaboro da anni proprio come scenggiatrice. E scusatemi se pecco di presunzione, ma io non ero lì nelle vesti di presentatrice ma piuttosto in quelle di sceneggiatrice. E lo so che gli sceneggiatori di solito passano in secondo piano, ma io, per una volta, voglio prendermi i miei meriti, perchè tanto è stato il lavoro che ho fatto, fianco a fianco con Arnaldo, per permettere agli attori di essere perfetti in palcoscenico!
Permettetemi anche un complimento alla sceneggiatrice Claudia Gonzales, che ha preso in mano il testo del grande Scarpetta e l'ha trasformato, limato in alcuni punti, arricchito in altri, creato un cappello perfetto nel dialogo d'apertura coi burattini. Qundi complimenti a me che ho lavorato tantissimo sul testo in napoletano, anche se sono arrivata in corso d'opera e con un rpimo adattamento che non sempre funzionava in scena. Portando a teatro due atti al posto dei tre originali, studiando a fondo il grande autore napoletano, plasmando le battute sugli attori e sulle loro capacità interpretative credo di aver fatto un attimo lavoro insieme ad Arnaldo, amico, mentore e regista con cui collaboro da anni proprio come scenggiatrice. E scusatemi se pecco di presunzione, ma io non ero lì nelle vesti di presentatrice ma piuttosto in quelle di sceneggiatrice. E lo so che gli sceneggiatori di solito passano in secondo piano, ma io, per una volta, voglio prendermi i miei meriti, perchè tanto è stato il lavoro che ho fatto, fianco a fianco con Arnaldo, per permettere agli attori di essere perfetti in palcoscenico!
Messaggio del 04-10-2009 alle ore 14:29:40
Precisazione pertinente e "pro domo sua" quanto mai legittima, e se in genere evito elogi che superficialmente potrebbero sembrare di parte, questa volta appoggio la necessaria correzione di Internauta e mi unisco ai complimenti. Seguo l'allestimento dell'opera da aprile, so quanto mia sorella abbia contribuito al raggiungimento del risultato tanto apprezzato da Crasso, e non solo come sceneggiatrice ma anche come "braccio destro" del regista, in grado di cogliere i gusti di quest'ultimo e di concretizzare nella sceneggiatura la sua infinita e indiscutibile fantasia teatrale e tutti quegli accorgimenti, quei dettagli che rendono gli attori perfetti per il testo e il testo perfetto per gli attori.
Concludo facendo un'ulteriore volta i miei più sinceri complimenti a tutti, ad Arnaldo de Rosa in primis, a Franco di Brigida per il trucco, le acconciature e i costumi - la cui perfezione e bellezza mi lascia sempre entusiasta -, a tutti gli attori, in particolare Antonio Tenaglia, Domenico Maria del Bello, Franco Solla, Giancarlo Varrenti, Gigliola d'Antonio e Maria Camiscia, agli attori-cantanti dalla voce incantevole, alle ballerine, alle "Marionette" Luciano Colella e Vittorio Formica, la cui arte ha aperto lo spettacolo, a tutti coloro che si sono occupati della parte musicale, da Veruska Cupido a Domenico Aulante - batterista dei Rifugio41 -, ad Angelo Venditti che cura luci e suoni, e ad Assunta de Rosa, Presidente della Skenè, la cui fiducia e amore per l'arte ci ha permesso di regalare a Lanciano uno spettacolo dalle molteplici sfumature che abbraccia svariati ambiti artistici e li armonizza sul palcoscenico.
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Editato da Hachiko il 04/10/2009 alle 14:33:18
Precisazione pertinente e "pro domo sua" quanto mai legittima, e se in genere evito elogi che superficialmente potrebbero sembrare di parte, questa volta appoggio la necessaria correzione di Internauta e mi unisco ai complimenti. Seguo l'allestimento dell'opera da aprile, so quanto mia sorella abbia contribuito al raggiungimento del risultato tanto apprezzato da Crasso, e non solo come sceneggiatrice ma anche come "braccio destro" del regista, in grado di cogliere i gusti di quest'ultimo e di concretizzare nella sceneggiatura la sua infinita e indiscutibile fantasia teatrale e tutti quegli accorgimenti, quei dettagli che rendono gli attori perfetti per il testo e il testo perfetto per gli attori.
Concludo facendo un'ulteriore volta i miei più sinceri complimenti a tutti, ad Arnaldo de Rosa in primis, a Franco di Brigida per il trucco, le acconciature e i costumi - la cui perfezione e bellezza mi lascia sempre entusiasta -, a tutti gli attori, in particolare Antonio Tenaglia, Domenico Maria del Bello, Franco Solla, Giancarlo Varrenti, Gigliola d'Antonio e Maria Camiscia, agli attori-cantanti dalla voce incantevole, alle ballerine, alle "Marionette" Luciano Colella e Vittorio Formica, la cui arte ha aperto lo spettacolo, a tutti coloro che si sono occupati della parte musicale, da Veruska Cupido a Domenico Aulante - batterista dei Rifugio41 -, ad Angelo Venditti che cura luci e suoni, e ad Assunta de Rosa, Presidente della Skenè, la cui fiducia e amore per l'arte ci ha permesso di regalare a Lanciano uno spettacolo dalle molteplici sfumature che abbraccia svariati ambiti artistici e li armonizza sul palcoscenico.
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Editato da Hachiko il 04/10/2009 alle 14:33:18
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