Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

Il mondo dei replicanti
Messaggio del 25-01-2010 alle ore 06:54:12
In un mondo in cui i media ci hanno inculcato la paura del diverso prende corpo il concetto di stare comodamente seduti a casa al “sicuro” e vivere la propria vita collegati cerebralmentea delle macchine replicanti in grado di svolgere tutte le proprie funzioni umane; i “surrogati”, inizialmente concepiti per dare una vita migliore a persone disabili, prendono man mano il posto dei “sacchi di carne” fino a diventare i principali artefici della società moderna. Parallelamente nascono colonie di dissidenti che si insediano in zone off-limits e combattono ideologicamente questa ondata robotica.
Il film in buona sostanza è una trasposizione in pellicola di second life, con le solite riflessioni su quali debbano essere i confini da non valicare in materia di scienza. Manca secondo me qualche passaggio, 20/30 minuti di pellicola in più sarebbero potuti servire a sviluppare meglio alcune situazioni, si ha la sensazione che tutto accada troppo in fretta. Comunque discreto nel complesso.
Non riesco a togliermi dalla testa l’idea che se esistesse una tecnologia simile prenderebbe corpo in pochi anni, e l’idea, ovviamente, non è piacevole per niente.

“Tu sei un abominio”
Messaggio del 25-01-2010 alle ore 13:57:25
Tratto dall'ottima Grapich Novel "Surrogates" ma trasformata dalla Walt Disney che ne è produttrice in un filmetto poco pretenzioso, della durata di 80' minuti.

Peccato.

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