Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo
Il Pasto Nudo
Messaggio del 11-11-2003 alle ore 18:34:54
bread nn solo.....anche eroinomane, ma cosa importa? io leggo cosa ha scritto non cosa ha fatto.
Certamente conoscere l'autore fà capire molte cose, ma nulla toglie alla sua genialità!
bread nn solo.....anche eroinomane, ma cosa importa? io leggo cosa ha scritto non cosa ha fatto.
Certamente conoscere l'autore fà capire molte cose, ma nulla toglie alla sua genialità!
Messaggio del 11-11-2003 alle ore 17:45:46
Burroughs era 1 alcolizzato! punto & basta!
Burroughs era 1 alcolizzato! punto & basta!
Messaggio del 11-11-2003 alle ore 17:43:33
finalmente ho finito di leggere il libro di Burroughs.......per la serie come è sottile la differenza tra genialità e follia!!!!!
finalmente ho finito di leggere il libro di Burroughs.......per la serie come è sottile la differenza tra genialità e follia!!!!!
Messaggio del 29-04-2003 alle ore 12:25:22
Visto per ben quattro volte....
Che dire? E' "The naked Lunch"...e basta!!
Io farei un curioso abbinamento: Il pasto Nudo seguito da Brazil...
Visto per ben quattro volte....
Che dire? E' "The naked Lunch"...e basta!!
Io farei un curioso abbinamento: Il pasto Nudo seguito da Brazil...
Messaggio del 10-04-2003 alle ore 22:02:38
se vuoi skin ti presto la VHS....è giunta l'ora di rivederlo....non è una minaccia ma quasi
se vuoi skin ti presto la VHS....è giunta l'ora di rivederlo....non è una minaccia ma quasi
Messaggio del 29-03-2003 alle ore 02:43:47
dovrei rivederlo ma non mi capita mai l'occasione.
Ma perchè usare il termine "coleotteri"? Ke ca**o sono? Parla italiano, si chiamano shkarrafoni!!!
dovrei rivederlo ma non mi capita mai l'occasione.
Ma perchè usare il termine "coleotteri"? Ke ca**o sono? Parla italiano, si chiamano shkarrafoni!!!
Messaggio del 28-03-2003 alle ore 14:45:37
Ragazzi ho visto da poco un film davvero incredibile, un film dove cade la barriera tra finzione e realtà, un film ispirato al primo “infilmabile” romanzo di William Burroughs, si intitola “Il Pasto Nudo” ed il regista poteva essere solamente il visionario David Cronenberg.
Il film è sconsigliabile a tutti coloro che cercano in un film una sequenza logica di immagini e situazioni, qui non troverete nulla di tutto ciò, ogni frase od oggetto non ha nessun nesso apparente, qui si parla di paura, follia, viaggio nei meandri mentali sotto influenza di droghe lattiginose, assunte attraverso i peni di alieni, si vive in un continuo stato di allucinazione (macchine da scrivere che diventano enormi coleotteri parlanti…). Durante il film il protagonista, senza una motivazione plausibile, mentre parla con due omosessuali, racconta questa storia:
L’uomo che insegnò al suo culo a parlare
Tutto il suo addome si muoveva su e giù e scoreggiava parole, non avevo mai sentito una cosa così, un suono denso, gorgogliante, stagnante, un suono che potevi odorare.
Quest’uomo lavorava in un Luna Park, all’inizio si esibiva in un numero come ventriloquo, dopo un po’ il culo cominciò a parlare da solo, lui entrava in scena senza prepararsi niente, il suo culo improvvisava, rispondeva alle sue battute tutte le volte.
Poi gli si svilupparono dei piccoli uncini rasposi, simili a denti ed incominciò a mangiare.
L’uomo pensò fosse una bella cosa e ci mise su un numero, ma il culo si mangiò i pantaloni e cominciò a parlare per la strada, gridando che voleva l’uguaglianza dei diritti…..si ubriacava anche, quando era sbronzo piagnucolava che nessuno gli voleva bene e che desiderava essere baciato come le altre bocche.
Finì per parlare di continuo, giorno e notte, potevi sentire l’uomo a isolati di distanza che gli gridava di stare zitto.
Provò perfino a prenderlo a pugni e ad infilargli dentro grosse candele, ma non servì ad un accidente, anzi il culo gli disse “alla fine sarai tu che starai zitto, non io, perché non abbiamo più bisogno di te da queste parti, posso parlare, mangiare e cagare da solo”.
Dopodiché la mattina cominciò ad alzarsi con una gelatina trasparente, simile alla coda di un girino, che gli copriva la bocca. L’uomo tentava di strapparla, ma i brandelli rimanevano appiccicati alle mani come pezzi di catrame infuocato e crescevano.
Con il tempo la bocca si chiuse ermeticamente…finchè la testa si sarebbe amputata da spontaneamente, se non fosse stato per gli occhi, capisci? Se c’era qualcosa che il culo non poteva fare era vedere, gli servivano gli occhi. Le connessioni nervose vennero bloccate ed infiltrate ed atrofizzate, finchè il cervello non poteva più dare ordini.
Era prigioniero in un teschio chiuso ermeticamente.
Per un po’ si potè vedere la silenziosa, disperata sofferenza del cervello, attraverso gli occhi.
Alla fine il cervello dovette essere morto, perché gli occhi si spensero, non vi erano più sentimenti che nell’occhio del granchio all’estremità del peduncolo.
…..questo racconto vi dà solamente una mezza idea a cosa andate incontro accendendo il vhs….
Buona visione ai temerari del video….
Ragazzi ho visto da poco un film davvero incredibile, un film dove cade la barriera tra finzione e realtà, un film ispirato al primo “infilmabile” romanzo di William Burroughs, si intitola “Il Pasto Nudo” ed il regista poteva essere solamente il visionario David Cronenberg.
Il film è sconsigliabile a tutti coloro che cercano in un film una sequenza logica di immagini e situazioni, qui non troverete nulla di tutto ciò, ogni frase od oggetto non ha nessun nesso apparente, qui si parla di paura, follia, viaggio nei meandri mentali sotto influenza di droghe lattiginose, assunte attraverso i peni di alieni, si vive in un continuo stato di allucinazione (macchine da scrivere che diventano enormi coleotteri parlanti…). Durante il film il protagonista, senza una motivazione plausibile, mentre parla con due omosessuali, racconta questa storia:
L’uomo che insegnò al suo culo a parlare
Tutto il suo addome si muoveva su e giù e scoreggiava parole, non avevo mai sentito una cosa così, un suono denso, gorgogliante, stagnante, un suono che potevi odorare.
Quest’uomo lavorava in un Luna Park, all’inizio si esibiva in un numero come ventriloquo, dopo un po’ il culo cominciò a parlare da solo, lui entrava in scena senza prepararsi niente, il suo culo improvvisava, rispondeva alle sue battute tutte le volte.
Poi gli si svilupparono dei piccoli uncini rasposi, simili a denti ed incominciò a mangiare.
L’uomo pensò fosse una bella cosa e ci mise su un numero, ma il culo si mangiò i pantaloni e cominciò a parlare per la strada, gridando che voleva l’uguaglianza dei diritti…..si ubriacava anche, quando era sbronzo piagnucolava che nessuno gli voleva bene e che desiderava essere baciato come le altre bocche.
Finì per parlare di continuo, giorno e notte, potevi sentire l’uomo a isolati di distanza che gli gridava di stare zitto.
Provò perfino a prenderlo a pugni e ad infilargli dentro grosse candele, ma non servì ad un accidente, anzi il culo gli disse “alla fine sarai tu che starai zitto, non io, perché non abbiamo più bisogno di te da queste parti, posso parlare, mangiare e cagare da solo”.
Dopodiché la mattina cominciò ad alzarsi con una gelatina trasparente, simile alla coda di un girino, che gli copriva la bocca. L’uomo tentava di strapparla, ma i brandelli rimanevano appiccicati alle mani come pezzi di catrame infuocato e crescevano.
Con il tempo la bocca si chiuse ermeticamente…finchè la testa si sarebbe amputata da spontaneamente, se non fosse stato per gli occhi, capisci? Se c’era qualcosa che il culo non poteva fare era vedere, gli servivano gli occhi. Le connessioni nervose vennero bloccate ed infiltrate ed atrofizzate, finchè il cervello non poteva più dare ordini.
Era prigioniero in un teschio chiuso ermeticamente.
Per un po’ si potè vedere la silenziosa, disperata sofferenza del cervello, attraverso gli occhi.
Alla fine il cervello dovette essere morto, perché gli occhi si spensero, non vi erano più sentimenti che nell’occhio del granchio all’estremità del peduncolo.
…..questo racconto vi dà solamente una mezza idea a cosa andate incontro accendendo il vhs….
Buona visione ai temerari del video….
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