Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo
Invito alla riflessione...
Messaggio del 11-11-2003 alle ore 15:32:16
fonte: http://forum.ngi.it/showthread.php?s=&threadid=264890
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Messaggio del 11-11-2003 alle ore 15:24:32
«MatriX La Trilogia
Chiariamo subito che questa nostra interpretazione non nasce con lo scopo di far rivalutare i FILM (RELOADED E REVOLUTIONS in particolare): ha casomai la speranza di far comprendere meglio il CONTENUTO dei film stessi, sperando che SOLO CHI è INTERESSATO possa integrare e migliorare il mosaico della compresione. Cercheremo di dare spiegazioni alle scene basandoci quasi INTEGRALMENTE su dati che i film stessi ci hanno dato, senza quindi fare troppe ipotesi senza fondamento, e cercheremo di far capire che, a nostro avviso, l’unico modo per farsi VERAMENTE emozionare da Matrix, è SCEGLIERE se fermarsi ad un primo livello visivo, forse questo sì veramente banale e scontato ma secondo noi cmq valido anch’esso, oppure se andare a CAPIRE il perché di certe scene e discorsi APPARENTEMENTE senza senso, per avere una visione di insieme della storia molto diversa. Per carità le critiche sui mille modi in cui i fratelli Wachowski avrebbero potuto rendere molto più chiara la vicenda e far apprezzare il valore filosofico della trilogia sono assolutamente legittime, tuttavia è stato un loro preciso intento far capire il minimo necessario fin dall’inizio (anche per fare aumentare a dismisura flame e hype sul film in tutta la rete) in modo che solo chi lo desiderava poteva dar senso a molte scene. Venendo in pace quindi, senza il minimo interesse a evangelizzare (o meglio matrixizzare) nessuno, andiamo a analizzare la storia.
Ovviamente per ovvie ragioni di quantità di dati, questa interpretazione si arricchirà nel corso del tempo. Grazie a chi vorrà collaborare e a chi ha già collaborato.
n.b.: Le “..” indicano citazioni dai films di MatriX o Dagli Animatrix
(Per chi ha visto Animatrix non necessario)
All’inizio c’era l’uomo, e per un lungo periodo tutto andò bene…
Gli umani dopo la costruzione delle macchine e della loro IA, visserò a lungo felici CONTROLLANDO le loro azioni per il miglioramento della loro vita. “L’uomo creò le macchine a sua immagine e somiglianza.” “Le macchine lavoravano senza sosta per esaudire i desideri dell’uomo”.”B166ER la prima macchina che si ribellò al suo padrone.”
Tuttavia quando la prima macchina si ribellò al trattamento schiavista del suo padrone umano, la macchine furono quasi totalmente sterminate dall’uomo. Si riorganizzarono però e fondarono una città in Arabia Saudita chiamata 01 la città delle macchine, un vero e proprio Stato. La valuta di 01 acquisì sempre più potere e con essa lo stato delle macchine. Così gli uomini decisero di bombardare la città ma le atomiche risultarono inefficienti perchè le radiazioni finivano per alimentare stesse macchine. L’estrema decisione dell’uomo fu allora quella di oscurare il cielo, per togliere alle macchine l’energia del Sole. Ma la battaglia fu favorevole alle macchine. “Le macchine inflissero enormi sofferenze ai loro vecchi padroni per analizzare i vari composti chimici”. Finito lo studio, le M. capirono che potevano sopravvivere solo sfruttando l’energia biochimica dell’uomo stesso. “La vostra carne è una reliquia, un mero contenitore, rinunciate alla vostra carne, un mondo meraviglioso vi aspetta, è un ORDINE”. Grazie alla “neurosimulazione interattiva” Matrix, e all’immissione degli innesti Elettronici (i fori sulla schiena degli umani imprigionati) che fanno da convertitori tra impulsi elettrici e biochimici (come si intuisce dalle scene di Animatrix) le macchine imprigionano l’uomo in una realtà fittizia, al solo scopo di alimentarsi. Gli umani quindi vengono coltivati, per poi essere interfacciati a Matrix, codificando le loro caratteristiche umane innate (personalità, sensazioni, scelte, amore, ecc) in linee di codice: in sostanza l’essenza umana viene algorittimizzata e ridotta ad un’ equazione. Architetto:“La tua vita è un prodotto del residuo non compensato del bilanciamento delle equazioni inerenti alla programmazione di Matrix.”
Spiegazione Basilare della trilogia di MaTriX
Le macchine hanno bisogno che il sistema MaTriX sia accettato dagli uomini. La prima Matrix è il mondo matematicamente perfetto: non è ben chiarito come venga realizzato ma è presumibile che le vite degli uomini prive di scelta, siano predeterminate per non soffrire. Questo universo è stato realizzato dall’Architetto, senza la collaborazione di altri programmi intuitivi; la natura umana lo rifiuta (suicidio o risveglio non definito). Architetto:” L'inevitabilità del suo destino, mi è ora evidente quale conseguenza dell'imperfezione intrinseca dell'essere umano”
La seconda versione di Matrix si basa sulla storia dell’uomo stesso, tuttavia anche questa fallisce. Architetto:
“Perciò la riprogettai basandomi sulla vostra storia, per rispecchiare con accuratezza le espressioni grottesche della vostra natura. Tuttavia venni di nuovo frustrato dal fallimento.” Dalla terza Matrix in poi, grazie all’intuizione di un programma intuitivo chiamato Oracolo (nome che viene utilizzato per realizzare l’ennesima procedura di controllo sulla mente degli umani), viene inserita la scelta, la quale è scoperta per caso dalle stesse macchine e che, quindi, non ha origine umana. Si può fare un paragone con gli automi non deterministici, nei quali dopo uno stato iniziale Q1, non segue necessariamente uno stato Q2 ma possono seguire una serie di stati non determinabili a priori, la quale rappresenta l’idea informatica più vicina alla concezione umana della scelta e più microscopicamente dell’irrazionalità. Ricordiamoci, inoltre, che la scelta che possono dare le macchine agli uomini è sempre inconscia, in quanto è comunque controllata dal sistema. In pratica, l’uomo, sottoposto ad un’interrogazione, può rispondere in tanti modi diversi, ma che comunque sono già preprogrammati. La macchina non sa quale di questi sarà il prescelto, ma ha comunque la rosa completa di tutte le scelte possibili. Quindi, non si esce dal meccanismo della causa-effetto. La scena del bacio tra Neo e Persephone in Reloaded ci fa capire come Neo sia l’unico ad andare al di là della causa-effetto, in quanto fa provare, in quell’istante, il vero amore a Persephone. A causa dell’introduzione della scelta, si crea così un’anomalia sistemica che si manifesta nelle persone che si liberano del sistema e vanno su Zion. Questa situazione, essendo fuori controllo alle macchine, li porta ad ideare ed appliccare la figura dell’Eletto (Architetto: “coloro che lo rifiutavano, e parliamo sempre di una minoranza, lasciati senza controllo potevano costituire una crescente probabilità di disastro”). Dalla quarta Matrix, infatti, viene scelto, fra i tanti individui presenti su Matrix, un umano dalla spiccata sensibilità (l’Eletto), la quale sensibilità probabilmente potrà offrire un nuovo spunto per rendere il sistema stesso ancora più “umano”, cioè avere la maggiore probabilità possibile che Matrix sia accettata da chi vi è collegato. La sensibilità che ha l’Eletto si ripercuote sul codice che lui stesso riporterà dentro la simulazione, cosa che avverrà qual’ora questo codice non sia già presente nel sistema. Il compito dell’Eletto è quello di riportare il suo codice alla sorgente. Tuttavia, non tutti gli Eletti hanno codice “utile” per l’evoluzione della simulazione, e quindi al suo cambio di versione, passando ad una Matrix migliore per l’uomo. Anzi, probabilmente l’unico che aderisce a quanto detto è lo stesso Neo. Infatti, i cinque precedenti eletti hanno semplicemente riconfermato la Matrix preesistente ricaricandola così com’era (reloaded).Architetto:”I tuoi cinque predecessori erano di proposito costruiti intorno alla comune attribuzione di una sensibilità positiva, allo scopo di creare un profondo attaccamento al resto della tua specie per facilitare il compito dell'eletto” .Sostanzialmente, nella stanza dell’Architetto hanno scelto la porta alla loro destra, la quale provoca la distruzione di Zion (che quindi non rappresenterà più un pericolo per le macchine) e alla riconferma della Matrix corrente. Tornando al codice, questo è legato alla sensibilità dell’Eletto di turno, e nel caso di Neo è l’amore (nel caso specifico per Trinity, che può essere inteso anche come speranza, fede, irrazionalità, MANCANZA DI SCOPO o pura EMOZIONE) L’Oracolo, dicendo a Trinity che si sarebbe innamorata dell’Eletto, ha “rischiato” fidandosi dell’uomo Neo per vedere se tra i due riusciva a nascere il sentimento dell’amore, che le macchine sarebberò così riuscite a codificare dentro Matrix. Le macchine non avrebbero potuto codificare autonomamente questo sentimento che, essendo esclusivamente umano, non poteva appartere loro. Vedendo che Neo sceglie la porta di sinistra, e prendendosi il rischio di sacrificare tutta l’umanità per la sua amata, l’Architetto capisce che è proprio l’amore il sentimento che manca in Matrix, che sarà poi simulato nella bambina SATI(che guarda caso significa perfezione assoluta) e introdotto attivamente nella simulazione grazie al sacrificio (o meglio adempimento al suo scopo) di Neo e conseguente “Reloaded” di matrix.
Quindi, l’Eletto parte come estremamente umano e finisce dentro un grande scopo, assolutamente programmato dalle macchine e da loro controllato tramite tanti sistemi di controllo più o meno visibili all’interno dei tre film. Quindi, le macchine sfruttano l’Eletto come debug (un debug è un software che deve facilitare il compito di trovare errori in un programma in modo da correggerli) in questo caso un debug-uomo, per vedere se migliora la matrice. Neo quindi ha uno scopo come qualsiasi altra macchina presente su Matrix e questo lo porta ad un processo che, alla fine, lo renderà una macchina a tutti gli effetti. D’altra parte, quello che succede a Neo è rispecchiato dalle parole del Merovingio che, quasi sicuramente, ha percorso lo stesso cammino di Neo (anche se non porta ad un cambiamento di Matrix). L’assonanza tra i due viene confermata da tantissimi elementi principali e non che vediamo nei film. Il più lampante è il 101 che vediamo sia nella porta di Neo nel primo Matrix, sia nella porta del ristorante del Merovingio del secondo. Il 101 è l’unione di 1 e di 01. 1 si rapporta all’inglese “One”, anagramma di Neo, ovvero l’Eletto. Il nome Neo, inoltre, è la cosa che lega più di ogni altra Neo alla sua natura umana. Lo 01 è il nome della città delle macchine e, quindi, ad un qualcosa che vincola in maniera inconfutabile all’essere una macchina. L’unione dei due, quindi, ci suggerisce la realtà di uomo-macchina dell’Eletto, e in quest’ottica si inserisce il suo potere sulle sentinelle nel mondo reale: esse esplodono davanti a lui perché egli deve arrivare alla sorgente. In realtà si autodistruggono e il suo cammino è già memorizzato dentro di lui, (ecco il perché delle sue visioni in Revolutions, e il perché il Deus Ex Macchina finale lo lascia deliberatamente vivo, e lo fa interagire con matrix).
Inoltre, tornando alla sorgente sarà risolto anche il problema Smith. Inizialmente Smith era un agente e quindi aveva un preciso scopo. Tuttavia, qualcosa in lui è diverso agli altri programmi e lo dimostra nel primo Matrix, quando parlando con Morpheus, gli confida la sua voglia di libertà. Tutto questo è causato dalla scelta che è stata introdotta nel sistema, quindi è propria anche dei programmi (essi possono infatti scegliere una volta terminato il loro scopo, di rimanere in Matrix illegalmente, o tornare alla sorgente per la cancellazione). Alla fine del primo matrix, immergendosi dentro Smith, Neo lascia qualcosa di lui dentro il codice di Smith, che diventa quindi una sorta di Eletto dal punto di vista delle macchine. Egli infatti può adesso entrare nel mondo reale, anche se solo come forma di coscienza,(caratteristica acquisita dalla “condivisione” del codice umano di Neo). Cosi come Neo ha la funzione di dover bilanciare l’equazione del sistema, cosi Smith adesso desidera essere a tutti i costi libero, e come un virus, si espande sbilanciando il sistema (ritrovare il tema degli opposti eterni è molto semplice). Perdendo il suo scopo originario, lui intravede la possibilità di liberasi soltanto raggiungendo il grado di consapevolezza che ha già Neo. Egli, nonostante ciò, è ,come Neo, sotto il completo controllo delle macchine, e quindi è inserito nel loro progetto (nella fattispecie è l’elemento che inconsciamente Neo scambia con la pace).
Tutto ciò si evince dal dialogo tra l’oracolo e Smith, nel quale quest’ultimo si impossessa dell’oracolo (che guarda caso lo aspetta li senza lottare) : qui succede qualcosa di imprevisto per Smith, in quanto il nuovo Smith ha il controllo sugli altri, che sembrano meravigliati.
Tornando a Matrix, lo scopo finale delle macchine è quello di renderla il più possibile aderente alla sensibilità e ai desideri dell’uomo (ricordiamo che i collegati sono assolutamente umani così come lo siamo noi che scriviamo e voi che leggete). Più gli uomini si sentiranno “appagati” in questo senso, meno uomini sentiranno la necessità di uscire dal sistema o di cercare disperatamente qualcosa che non ritrovano in esso. In questo possiamo riconoscere il concetto di Nietzsche del “Freigeist” (ovvero spirito libero) . Lo spirito libero non crede ciecamente alla ragione, ma diffida e pone interrogativi (“La domanda è il chiodo fisso” è la frase che usa Trinity per descrivere lo stato di Neo all’inizio del suo cammino, quando ancora non è riuscito a liberarsi dal sistema). Tuttavia, il Freigeist è ben diverso dal Superuomo (per capirci, Trinity, Morpheus, Switch, Epoc sono dei Freigeist, ma Neo è l’unico e solo Superuomo). E’ per questo che introduce diverse procedure di controllo (tramite cose tipo la Profezia), tese a convincere l’uomo di alcuni ideali precostituiti, ideali che però li rendono sempre più schiavi. Dopo Matrix Revolutions, infatti, gli uomini si trovano in un mondo perfetto dal loro punto di vista e, soprattutto, assolutamente migliore di qualsiasi altro perché, tramite le procedure che abbiamo sin qui descritto, è stato inserito l’amore. Uscire da Matrix, adesso, sarà molto difficile, in quanto si avvicina moltissimo alla perfezione per l’uomo. Chi vorrebbe abbandonare un mondo perfetto per un mondo che invece li vede in prigionia? Tuttavia, si tratta semplicemente di un’illusione, così come lo era prima. Così le macchine hanno ottenuto che gli uomini non sono più indotti a lasciare Matrix e a non contribuire più alla crescente probabilità di disastro che la loro diffusione su Zion avrebbe causato nei confronti delle macchine. Questo si rapporta ad un ennesimo concetto filosofico che riguarda l’autovolontà di illudersi piuttosto che di conoscere la vera essenza delle cose. Come nella realtà, si possono trovare delle “spiegazioni facili” nella religione (cosa che fanno molti umani come Link, Morpheus, Niobe, e tutti quelli che in qualche modo credono in Neo) o andare oltre e cercare di conoscere la vera realtà. Il tutto ricorda ancora Nietzsche e la teoria dell’eterno ritorno all’uguale (tra l’altro esplicitata in diversi momenti in Revolutions, ad esempio nella scena della stazione ferroviaria del Limbo in Revolutions, Neo cerca di uscirne ma si ritrova sempre al punto di partenza). Gli uomini sono dentro una struttura circolare che mai li libererà, ma che adesso è assolutamente perfetta. L’uomo, così, non può pretendere di meglio in quanto è completamente felice e, se anche questa sensazione è ciclica, è il massimo che può avere. L’unico pensiero che Nietzsche lancia oltre l’eterno ritorno all’uguale è la volontà di potenza, ma questo concetto non è stato (ancora) inserito nella saga.
Questi sono i concetti di base, secodo noi, tuttavia speriamo presto di integrare e spiegare meglio scena per scena, dialogo per dialogo, questa teoria. Confidiamo nell’aiuto di tutti voi per continuare a capire. Troppe coincidenze nel film fanno capire che ogni scena nasconde un significato ben preciso. Tuttavia tante prospettive diverse possono coesistere, rispondendo ad un preciso progetto dei registi. Vi invitiamo calorosamente di smentire alcune tesi, ovviamente in maniera costruttiva e documentata e a proporre nuove metafore e simbologie che possano smentire o confermare questa nostra interpretazione.
Cmq torneremo presto sull’argomento.
To be concluded…
pWi
XanTriX»
«MatriX La Trilogia
Chiariamo subito che questa nostra interpretazione non nasce con lo scopo di far rivalutare i FILM (RELOADED E REVOLUTIONS in particolare): ha casomai la speranza di far comprendere meglio il CONTENUTO dei film stessi, sperando che SOLO CHI è INTERESSATO possa integrare e migliorare il mosaico della compresione. Cercheremo di dare spiegazioni alle scene basandoci quasi INTEGRALMENTE su dati che i film stessi ci hanno dato, senza quindi fare troppe ipotesi senza fondamento, e cercheremo di far capire che, a nostro avviso, l’unico modo per farsi VERAMENTE emozionare da Matrix, è SCEGLIERE se fermarsi ad un primo livello visivo, forse questo sì veramente banale e scontato ma secondo noi cmq valido anch’esso, oppure se andare a CAPIRE il perché di certe scene e discorsi APPARENTEMENTE senza senso, per avere una visione di insieme della storia molto diversa. Per carità le critiche sui mille modi in cui i fratelli Wachowski avrebbero potuto rendere molto più chiara la vicenda e far apprezzare il valore filosofico della trilogia sono assolutamente legittime, tuttavia è stato un loro preciso intento far capire il minimo necessario fin dall’inizio (anche per fare aumentare a dismisura flame e hype sul film in tutta la rete) in modo che solo chi lo desiderava poteva dar senso a molte scene. Venendo in pace quindi, senza il minimo interesse a evangelizzare (o meglio matrixizzare) nessuno, andiamo a analizzare la storia.
Ovviamente per ovvie ragioni di quantità di dati, questa interpretazione si arricchirà nel corso del tempo. Grazie a chi vorrà collaborare e a chi ha già collaborato.
n.b.: Le “..” indicano citazioni dai films di MatriX o Dagli Animatrix
(Per chi ha visto Animatrix non necessario)
All’inizio c’era l’uomo, e per un lungo periodo tutto andò bene…
Gli umani dopo la costruzione delle macchine e della loro IA, visserò a lungo felici CONTROLLANDO le loro azioni per il miglioramento della loro vita. “L’uomo creò le macchine a sua immagine e somiglianza.” “Le macchine lavoravano senza sosta per esaudire i desideri dell’uomo”.”B166ER la prima macchina che si ribellò al suo padrone.”
Tuttavia quando la prima macchina si ribellò al trattamento schiavista del suo padrone umano, la macchine furono quasi totalmente sterminate dall’uomo. Si riorganizzarono però e fondarono una città in Arabia Saudita chiamata 01 la città delle macchine, un vero e proprio Stato. La valuta di 01 acquisì sempre più potere e con essa lo stato delle macchine. Così gli uomini decisero di bombardare la città ma le atomiche risultarono inefficienti perchè le radiazioni finivano per alimentare stesse macchine. L’estrema decisione dell’uomo fu allora quella di oscurare il cielo, per togliere alle macchine l’energia del Sole. Ma la battaglia fu favorevole alle macchine. “Le macchine inflissero enormi sofferenze ai loro vecchi padroni per analizzare i vari composti chimici”. Finito lo studio, le M. capirono che potevano sopravvivere solo sfruttando l’energia biochimica dell’uomo stesso. “La vostra carne è una reliquia, un mero contenitore, rinunciate alla vostra carne, un mondo meraviglioso vi aspetta, è un ORDINE”. Grazie alla “neurosimulazione interattiva” Matrix, e all’immissione degli innesti Elettronici (i fori sulla schiena degli umani imprigionati) che fanno da convertitori tra impulsi elettrici e biochimici (come si intuisce dalle scene di Animatrix) le macchine imprigionano l’uomo in una realtà fittizia, al solo scopo di alimentarsi. Gli umani quindi vengono coltivati, per poi essere interfacciati a Matrix, codificando le loro caratteristiche umane innate (personalità, sensazioni, scelte, amore, ecc) in linee di codice: in sostanza l’essenza umana viene algorittimizzata e ridotta ad un’ equazione. Architetto:“La tua vita è un prodotto del residuo non compensato del bilanciamento delle equazioni inerenti alla programmazione di Matrix.”
Spiegazione Basilare della trilogia di MaTriX
Le macchine hanno bisogno che il sistema MaTriX sia accettato dagli uomini. La prima Matrix è il mondo matematicamente perfetto: non è ben chiarito come venga realizzato ma è presumibile che le vite degli uomini prive di scelta, siano predeterminate per non soffrire. Questo universo è stato realizzato dall’Architetto, senza la collaborazione di altri programmi intuitivi; la natura umana lo rifiuta (suicidio o risveglio non definito). Architetto:” L'inevitabilità del suo destino, mi è ora evidente quale conseguenza dell'imperfezione intrinseca dell'essere umano”
La seconda versione di Matrix si basa sulla storia dell’uomo stesso, tuttavia anche questa fallisce. Architetto:
“Perciò la riprogettai basandomi sulla vostra storia, per rispecchiare con accuratezza le espressioni grottesche della vostra natura. Tuttavia venni di nuovo frustrato dal fallimento.” Dalla terza Matrix in poi, grazie all’intuizione di un programma intuitivo chiamato Oracolo (nome che viene utilizzato per realizzare l’ennesima procedura di controllo sulla mente degli umani), viene inserita la scelta, la quale è scoperta per caso dalle stesse macchine e che, quindi, non ha origine umana. Si può fare un paragone con gli automi non deterministici, nei quali dopo uno stato iniziale Q1, non segue necessariamente uno stato Q2 ma possono seguire una serie di stati non determinabili a priori, la quale rappresenta l’idea informatica più vicina alla concezione umana della scelta e più microscopicamente dell’irrazionalità. Ricordiamoci, inoltre, che la scelta che possono dare le macchine agli uomini è sempre inconscia, in quanto è comunque controllata dal sistema. In pratica, l’uomo, sottoposto ad un’interrogazione, può rispondere in tanti modi diversi, ma che comunque sono già preprogrammati. La macchina non sa quale di questi sarà il prescelto, ma ha comunque la rosa completa di tutte le scelte possibili. Quindi, non si esce dal meccanismo della causa-effetto. La scena del bacio tra Neo e Persephone in Reloaded ci fa capire come Neo sia l’unico ad andare al di là della causa-effetto, in quanto fa provare, in quell’istante, il vero amore a Persephone. A causa dell’introduzione della scelta, si crea così un’anomalia sistemica che si manifesta nelle persone che si liberano del sistema e vanno su Zion. Questa situazione, essendo fuori controllo alle macchine, li porta ad ideare ed appliccare la figura dell’Eletto (Architetto: “coloro che lo rifiutavano, e parliamo sempre di una minoranza, lasciati senza controllo potevano costituire una crescente probabilità di disastro”). Dalla quarta Matrix, infatti, viene scelto, fra i tanti individui presenti su Matrix, un umano dalla spiccata sensibilità (l’Eletto), la quale sensibilità probabilmente potrà offrire un nuovo spunto per rendere il sistema stesso ancora più “umano”, cioè avere la maggiore probabilità possibile che Matrix sia accettata da chi vi è collegato. La sensibilità che ha l’Eletto si ripercuote sul codice che lui stesso riporterà dentro la simulazione, cosa che avverrà qual’ora questo codice non sia già presente nel sistema. Il compito dell’Eletto è quello di riportare il suo codice alla sorgente. Tuttavia, non tutti gli Eletti hanno codice “utile” per l’evoluzione della simulazione, e quindi al suo cambio di versione, passando ad una Matrix migliore per l’uomo. Anzi, probabilmente l’unico che aderisce a quanto detto è lo stesso Neo. Infatti, i cinque precedenti eletti hanno semplicemente riconfermato la Matrix preesistente ricaricandola così com’era (reloaded).Architetto:”I tuoi cinque predecessori erano di proposito costruiti intorno alla comune attribuzione di una sensibilità positiva, allo scopo di creare un profondo attaccamento al resto della tua specie per facilitare il compito dell'eletto” .Sostanzialmente, nella stanza dell’Architetto hanno scelto la porta alla loro destra, la quale provoca la distruzione di Zion (che quindi non rappresenterà più un pericolo per le macchine) e alla riconferma della Matrix corrente. Tornando al codice, questo è legato alla sensibilità dell’Eletto di turno, e nel caso di Neo è l’amore (nel caso specifico per Trinity, che può essere inteso anche come speranza, fede, irrazionalità, MANCANZA DI SCOPO o pura EMOZIONE) L’Oracolo, dicendo a Trinity che si sarebbe innamorata dell’Eletto, ha “rischiato” fidandosi dell’uomo Neo per vedere se tra i due riusciva a nascere il sentimento dell’amore, che le macchine sarebberò così riuscite a codificare dentro Matrix. Le macchine non avrebbero potuto codificare autonomamente questo sentimento che, essendo esclusivamente umano, non poteva appartere loro. Vedendo che Neo sceglie la porta di sinistra, e prendendosi il rischio di sacrificare tutta l’umanità per la sua amata, l’Architetto capisce che è proprio l’amore il sentimento che manca in Matrix, che sarà poi simulato nella bambina SATI(che guarda caso significa perfezione assoluta) e introdotto attivamente nella simulazione grazie al sacrificio (o meglio adempimento al suo scopo) di Neo e conseguente “Reloaded” di matrix.
Quindi, l’Eletto parte come estremamente umano e finisce dentro un grande scopo, assolutamente programmato dalle macchine e da loro controllato tramite tanti sistemi di controllo più o meno visibili all’interno dei tre film. Quindi, le macchine sfruttano l’Eletto come debug (un debug è un software che deve facilitare il compito di trovare errori in un programma in modo da correggerli) in questo caso un debug-uomo, per vedere se migliora la matrice. Neo quindi ha uno scopo come qualsiasi altra macchina presente su Matrix e questo lo porta ad un processo che, alla fine, lo renderà una macchina a tutti gli effetti. D’altra parte, quello che succede a Neo è rispecchiato dalle parole del Merovingio che, quasi sicuramente, ha percorso lo stesso cammino di Neo (anche se non porta ad un cambiamento di Matrix). L’assonanza tra i due viene confermata da tantissimi elementi principali e non che vediamo nei film. Il più lampante è il 101 che vediamo sia nella porta di Neo nel primo Matrix, sia nella porta del ristorante del Merovingio del secondo. Il 101 è l’unione di 1 e di 01. 1 si rapporta all’inglese “One”, anagramma di Neo, ovvero l’Eletto. Il nome Neo, inoltre, è la cosa che lega più di ogni altra Neo alla sua natura umana. Lo 01 è il nome della città delle macchine e, quindi, ad un qualcosa che vincola in maniera inconfutabile all’essere una macchina. L’unione dei due, quindi, ci suggerisce la realtà di uomo-macchina dell’Eletto, e in quest’ottica si inserisce il suo potere sulle sentinelle nel mondo reale: esse esplodono davanti a lui perché egli deve arrivare alla sorgente. In realtà si autodistruggono e il suo cammino è già memorizzato dentro di lui, (ecco il perché delle sue visioni in Revolutions, e il perché il Deus Ex Macchina finale lo lascia deliberatamente vivo, e lo fa interagire con matrix).
Inoltre, tornando alla sorgente sarà risolto anche il problema Smith. Inizialmente Smith era un agente e quindi aveva un preciso scopo. Tuttavia, qualcosa in lui è diverso agli altri programmi e lo dimostra nel primo Matrix, quando parlando con Morpheus, gli confida la sua voglia di libertà. Tutto questo è causato dalla scelta che è stata introdotta nel sistema, quindi è propria anche dei programmi (essi possono infatti scegliere una volta terminato il loro scopo, di rimanere in Matrix illegalmente, o tornare alla sorgente per la cancellazione). Alla fine del primo matrix, immergendosi dentro Smith, Neo lascia qualcosa di lui dentro il codice di Smith, che diventa quindi una sorta di Eletto dal punto di vista delle macchine. Egli infatti può adesso entrare nel mondo reale, anche se solo come forma di coscienza,(caratteristica acquisita dalla “condivisione” del codice umano di Neo). Cosi come Neo ha la funzione di dover bilanciare l’equazione del sistema, cosi Smith adesso desidera essere a tutti i costi libero, e come un virus, si espande sbilanciando il sistema (ritrovare il tema degli opposti eterni è molto semplice). Perdendo il suo scopo originario, lui intravede la possibilità di liberasi soltanto raggiungendo il grado di consapevolezza che ha già Neo. Egli, nonostante ciò, è ,come Neo, sotto il completo controllo delle macchine, e quindi è inserito nel loro progetto (nella fattispecie è l’elemento che inconsciamente Neo scambia con la pace).
Tutto ciò si evince dal dialogo tra l’oracolo e Smith, nel quale quest’ultimo si impossessa dell’oracolo (che guarda caso lo aspetta li senza lottare) : qui succede qualcosa di imprevisto per Smith, in quanto il nuovo Smith ha il controllo sugli altri, che sembrano meravigliati.
Tornando a Matrix, lo scopo finale delle macchine è quello di renderla il più possibile aderente alla sensibilità e ai desideri dell’uomo (ricordiamo che i collegati sono assolutamente umani così come lo siamo noi che scriviamo e voi che leggete). Più gli uomini si sentiranno “appagati” in questo senso, meno uomini sentiranno la necessità di uscire dal sistema o di cercare disperatamente qualcosa che non ritrovano in esso. In questo possiamo riconoscere il concetto di Nietzsche del “Freigeist” (ovvero spirito libero) . Lo spirito libero non crede ciecamente alla ragione, ma diffida e pone interrogativi (“La domanda è il chiodo fisso” è la frase che usa Trinity per descrivere lo stato di Neo all’inizio del suo cammino, quando ancora non è riuscito a liberarsi dal sistema). Tuttavia, il Freigeist è ben diverso dal Superuomo (per capirci, Trinity, Morpheus, Switch, Epoc sono dei Freigeist, ma Neo è l’unico e solo Superuomo). E’ per questo che introduce diverse procedure di controllo (tramite cose tipo la Profezia), tese a convincere l’uomo di alcuni ideali precostituiti, ideali che però li rendono sempre più schiavi. Dopo Matrix Revolutions, infatti, gli uomini si trovano in un mondo perfetto dal loro punto di vista e, soprattutto, assolutamente migliore di qualsiasi altro perché, tramite le procedure che abbiamo sin qui descritto, è stato inserito l’amore. Uscire da Matrix, adesso, sarà molto difficile, in quanto si avvicina moltissimo alla perfezione per l’uomo. Chi vorrebbe abbandonare un mondo perfetto per un mondo che invece li vede in prigionia? Tuttavia, si tratta semplicemente di un’illusione, così come lo era prima. Così le macchine hanno ottenuto che gli uomini non sono più indotti a lasciare Matrix e a non contribuire più alla crescente probabilità di disastro che la loro diffusione su Zion avrebbe causato nei confronti delle macchine. Questo si rapporta ad un ennesimo concetto filosofico che riguarda l’autovolontà di illudersi piuttosto che di conoscere la vera essenza delle cose. Come nella realtà, si possono trovare delle “spiegazioni facili” nella religione (cosa che fanno molti umani come Link, Morpheus, Niobe, e tutti quelli che in qualche modo credono in Neo) o andare oltre e cercare di conoscere la vera realtà. Il tutto ricorda ancora Nietzsche e la teoria dell’eterno ritorno all’uguale (tra l’altro esplicitata in diversi momenti in Revolutions, ad esempio nella scena della stazione ferroviaria del Limbo in Revolutions, Neo cerca di uscirne ma si ritrova sempre al punto di partenza). Gli uomini sono dentro una struttura circolare che mai li libererà, ma che adesso è assolutamente perfetta. L’uomo, così, non può pretendere di meglio in quanto è completamente felice e, se anche questa sensazione è ciclica, è il massimo che può avere. L’unico pensiero che Nietzsche lancia oltre l’eterno ritorno all’uguale è la volontà di potenza, ma questo concetto non è stato (ancora) inserito nella saga.
Questi sono i concetti di base, secodo noi, tuttavia speriamo presto di integrare e spiegare meglio scena per scena, dialogo per dialogo, questa teoria. Confidiamo nell’aiuto di tutti voi per continuare a capire. Troppe coincidenze nel film fanno capire che ogni scena nasconde un significato ben preciso. Tuttavia tante prospettive diverse possono coesistere, rispondendo ad un preciso progetto dei registi. Vi invitiamo calorosamente di smentire alcune tesi, ovviamente in maniera costruttiva e documentata e a proporre nuove metafore e simbologie che possano smentire o confermare questa nostra interpretazione.
Cmq torneremo presto sull’argomento.
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