Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

J.Edgar
Messaggio del 11-06-2012 alle ore 17:32:25
Sono più vicino al parere di Balilla che a quello di Atelkin33.

Finalmente sono riuscito a vederlo.

Questo è un film che è un bel pezzo che tentavano di fare e il mio parere, lo era già prima, è che Di Caprio ha voluto fare il passo più lungo della gamba. Ha preso il regista più bravo della piazza e i migliori tecnici. Ha indossato la giacchetta del protagonista (l'ennesimo) pensando di spaccare hollywood (come aveva fatto Kostner con balla con i lupi) ma il tiro non gli è riuscito (come al solito) facendo quasi fare brutta figura a Eastwood.
Comunque fra le righe di una sceneggiatura sfilacciata e raffazzonata si leggono i suoi temi di sempre e quelli di questi ultimi anni, cioè: l'amicizia virile, la vecchiaia, l'amore irraggiungibile, il silenzio di alcune persone che però sorreggono il mondo.
Lo stile del regista americano è ben riconoscibile nonostante tutto, basta coglierlo.
Messaggio del 19-01-2012 alle ore 01:10:46
Torno adesso dalla visione di J.Edgar. Non è tra annoverare tra i suoi migliori film, non ti colpisce al cuore come Changeling, Gran Torino, Invictus o Mistic River, ma è più che godibile. Mi aspettavo molto di più dagli attori: Di Caprio è bravo nel suo ruolo, ma il film ricade tutto sulle sue spalle, troppo piccole per supportare il tutto, in quanto gli altri attori sono semplici comparse che non lo sostengono . Comunque un buonissimo spaccato degli Stati Uniti e, soprattutto, di un personaggio megalomane che ne ha fatto la sua storia, con tutti i suoi timori e le sue incertezze. Voto: 7,5
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Editato da Balilla il 19/01/2012 alle 01:11:55
Messaggio del 14-01-2012 alle ore 12:02:24

Ti ringrazio, dolce Mida



Don giovanni da strapazzo...
Messaggio del 11-01-2012 alle ore 16:15:03
Drusiano!!!
la calat li si fatt tu fidati!!!
Messaggio del 11-01-2012 alle ore 16:00:44
Mida e ci sei arrivata fino a Spoltore??? che calata!!!
Messaggio del 11-01-2012 alle ore 15:57:18
si ate, lo vedrò.
sarei andata ieri, ma poi ho preferito arrivare fino a spoltore per vedermi the artist: correvo il rischio di perdermelo sicuro se non andavo ieri..
qualcuno lo ha visto?
vorrei conoscere il vostro parere!
il mio? diciamo che non mi ha entusiamato! alcune cose molto molto carine, ma l'ho trovato alla fine un po' troppo lungo. cmq un bell'esercizio di stile, diciamo. un po' troppo fine a se stesso, secondo me
Messaggio del 11-01-2012 alle ore 09:19:29
Ti ringrazio, dolce Mida
Se ti può "consolare", finora non ho letto/sentito pareri positivi dalle persone che, cinematograficamente o meno, stimo. Guardalo comunque, perchè comunque il cinema vive dei nostri biglietti. Buona visione e grazie ancora.
Messaggio del 10-01-2012 alle ore 11:38:42
ate, non sei nuovo a recensioni e a commenti metaforici, evocativi e suggestivi, e anche questa volta ti confermi - a mio parere - un ottimo critico e un originalissimo commentatore!!!
il film non l'ho ancora visto, purtroppo, ma sono sicura che mi troverò molto d'accordo con te... anche perchè avevo già questa sensazione di un film non totalmente convincente; sensazione indotta dalle varie critiche e recensioni lette...
cmq sarò curiosa di vederlo
Messaggio del 09-01-2012 alle ore 22:51:36
Avete presente i rotoli di spago, quelli grossi e grossolani, che si vendevano in merceria prima ed ora, sporadicamente, si possono ancora trovare in qualche Iper? Bene. Ora: vi è mai caduto di mano, uno volta slegato, e ha percorso qualche mezzo metro in casa vostra, per terra, srotolandosi? Bene. L'avete infine raccolto da terra e provato a rimettere intorno alla sfera stessa di spago? Vi resta sfilacciata, raffazzonata, impossibile da sigillare come era prima, staccata e con una trama estetica che non ripercorre quella creata dalla macchina che l'ha creata. Ecco, guardando questo film stasera, questa è la sensazione che ho avuto: un rotolo di spago ben acquistato, aperto con fiducia, messo sotto la luce per guardarlo al meglio e puff, maldestramente caduto a terra, rotolando e perdendosi per uno spazio troppo grande, troppo ampio per potersi dare una strada, una via, una vita. Eastwood ha perso la metrica e la metratura del filo, l'ha fatto cadere e, nel rimetterlo su, ha fatto sì che noi vedessimo solo l'apparenza del ricostruito e non quello che, realmente, c'era sotto: l'operato di una persona primaria del '900 americano e non la sua vita privata.
Messaggio del 02-01-2012 alle ore 11:27:14
sono certo che la grinta di Di Caprio e la sua volgia di affermarsi non solo al botteghino e sopratutto la bravura, la calma, l'esperienza, la maturità di Eastwood hanno portato alla realizzazione di un grande film.

Il tema è ambizioso, sono anni, anzi decenni, che qualcuno tenta di fare un ul film su J.Edgar, ma tutti ne erano spaventati. Andrò presto a vederlo.
Messaggio del 02-01-2012 alle ore 11:16:52
Di Caprio - Eastwood

penso proprio che l'accoppiata sia vincente

aspetto questo film

sono certo che questa volta il buon Di Caprio possa aspirare alla statuetta e lo spero anche per Eastwood

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