Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

La Ricerca della Felicità
Messaggio del 23-01-2007 alle ore 13:47:48
..non ritengo appartenga al mainstrem hollywoodiano (almeno per ora)..e non è neanche un regista indipendente..

..intendo questo
Messaggio del 23-01-2007 alle ore 10:53:36
cos'hai contro il grande Jerry?
Messaggio del 23-01-2007 alle ore 09:38:42
ok per la prima affermazione dimas, ma la seconda? come si fa a definirlo non appartenente? più di will smith come hollywood-dipendente ci mancava solo bruckheimer...
Messaggio del 23-01-2007 alle ore 01:36:20
..il film risulta pesante per gli amanti dei blockbuster film...mentre troppo ruffiano e finto moralista per i cinefili..

..ottimo lavoro direi per Muccino..come sempre sul confine..impertinente ossia "non-appartenente"..un merito a mio modo di vedere..
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 22:54:08
Quanto siete pesanti
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 21:43:53
Sn d'accordo cn Tata...un film se ti piace ti piace a pelle e basta...che importa di chi sia l'erede il regista
in ogni caso...il film è stato carino...anche se dopo la prima ora mi è venuta un'ansia pazzesca
io l'avrei fatto più corto...dopo un pò, essendo le scene piuttosto ripetitive...ho iniziato ad annoiarmi...
...parlo da profana cmq...nn mi intendo di cinema e aggiungo anche che 7, 50 per vedere un film sn un'abusoe mi fa ancora più riflettere chi qst soldi li va a spendere per vedere i film di natale che da 20 anni sn sempre uguali, cioè di una tristezza unica...
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 20:23:11
Dean, è tanto che non te lo dico
Preparati....
















SPARATI


Messaggio del 22-01-2007 alle ore 19:00:31
chi non piangerebbe vedendo un cagnolino agonizzante su un mare di immondizia?
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 18:07:43
Ah, il tocco made in italy
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 18:02:32
Non solo skin, ma essendo ruffiano nell'animo ci ha messo il bambino per strappare la lacrimuccia all'italiano
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 17:41:09
Oggi leggevo un articolo di un giornalista americano, piuttosto critico con la "morale" del film: secondo Muccino la "felicità" la si troverebbe diventando broker di successo

In realtà basta leggere le dichiarazioni del regista per comprendere la sua "immoralità": ha semplicemente contribuito alla realizzazione di un prodotto su misura per gli americani... praticamente, un blockbuster. E poi c'è chi lo paragona a De Sica
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 16:35:18
Solo che dopo quello là si è fatto i milioni e milioni di dollari
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 16:34:06

diamine esci dal cinema e a momenti di senti in colpa di guidare la tua utilitaria..



è vero Io mi sono sentita strafortunata di essere andata a dormire nel mio bel lettino caldo
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 16:17:25
mh..l'ho visto ieri..sorvolando sulla proiezione in ritardo di 20 minuti..
devo dire che si..è un bel film..Smith ha degnamente interpretato la sua parte..però..decisamente troppo..troppo..ma proprio troppo triste..
..diamine esci dal cinema e a momenti di senti in colpa di guidare la tua utilitaria..
Cosa aggiungere?..un film toccante..ma credo poco più di questo!
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 10:51:06
ben venga parlare di sensazioni, emozioni, eccetera, certamente, ma non sono d'accordo con il fatto di non valutare il regista o chi per lui: io ad esempio un film drammatico/serio/... diretto e interpretato da de sica figlio col piffero che me lo andrei a vedere, e comincerei da prima a chiedermi, scandalizzato, "il perchè di tanta inciviltà" (per citare elio).
e non vedo perchè non si possa interrogarsi preventivamente sui contenuti del cinema di muccino, ripeto a mio avviso volutamente di facciata, creatori e portatori di falsa morale e falsi valori.
Messaggio del 22-01-2007 alle ore 00:58:27
A me ha fatto letteralmente SBARELLARE!!!
Anche se il messaggio implicito che passa alla fine è che sono i soldi a fare la felicita'!!!
Messaggio del 20-01-2007 alle ore 20:11:03
Ma siete solo una massa di criticoni

Io giudico un film in base al mio gradimento, non in base al regista o a ciò che gli sta attorno
L'ho visto l'altro giorno e, sebbene non mi abbia fatto piangere anche se intorno a me piangevano mille persone, io ritengo che sia stato un film soddisfacente.
La tensione me l'ha trasmessa, ogni tanto mi ha fatto ridere, inoltre mi è piaciuto il finale. Il messaggio che si voleva trasmettere cioè: "se vuoi una cosa vai e prendila", credo che sia stato trasmesso.

Ora, quando un film mi mette noia, quando dovrebbe farmi ridere e non mi fa ridere, quando dovrebbe farmi immedesimare nella situazione ma non ci riesce, allora sì, lo critico! Ma siccome tutte queste qualità ci sono state, non vedo perchè denigrarlo. Non mi frega se è stato copiato, se il regista è uno scemo, se l'attore fa ridere o chissà che altro volete dire.

Le critiche le lascio ai critici...io mi limito a dire di averlo gradito
Messaggio del 20-01-2007 alle ore 14:47:51
..ma guardatelo prima almeno, no?
Messaggio del 20-01-2007 alle ore 14:32:59

Mi piace la recensione di Dimas...
così come m'è piaciuto il film


dopo queste due gravissime affermazioni non rivolgermi più la parola
Dimas appena finisco di scaricare il film, col cazzo che gli regalo i soldi!!!! ti cito in giudizio
Messaggio del 20-01-2007 alle ore 14:06:15

"La ricerca della felicità" è una storia tipicamente americana a cui il regista Gabriele Muccino dà un tocco personale, trattandola con la sobrietà tipica del neorealismo italiano. "Ho temuto - ci dice Muccino in conferenza stampa - di fare un film troppo sdolcinato, allora ho usato una forma di realismo che esiste nel cinema del nostro Paese, tutti gli homeless sono veri, così come i posti dove abbiamo girato sono quelli in cui i senza casa cercano rifugio. In più il vero Chris Gardner era con me ogni giorno e il fatto di avere a fianco la persona che aveva realmente vissuto tutto quello che io stavo raccontando mi ha aiutato molto".

Messaggio del 20-01-2007 alle ore 12:19:26
non ho visto questo, ma nel cinema di muccino proprio non riesco a trovarci nulla di de sica o chi per lui, e poco dell'italia che vorrei: vedo solo tant odell'italia che detesto, quella di facciata.
Messaggio del 19-01-2007 alle ore 14:06:02
Mi piace la recensione di Dimas...
così come m'è piaciuto il film.
Messaggio del 19-01-2007 alle ore 14:02:27
Dimas, Ladre di biciclette e Miracolo a Milano li hanno scopiazzati cani e porci, Spielberg compreso.
Messaggio del 19-01-2007 alle ore 13:56:44
..non sono l'unico certo ad averlo affermato..anche in altri siti di recensioni noto con piacere che le sfumature del vecchio cinema realista italiano riaffiorano nella pellicola mucciniana..e questo è innegabile..non è un paragone ci mancherebbe, semplicemente è intuibile l'ingrediente italiano, affermato dall stesso muccino che insieme a Will Smith hanno ripassato la lezione desicania
Messaggio del 19-01-2007 alle ore 11:29:44
E magari il fratello è il nuovo Sordi
Messaggio del 19-01-2007 alle ore 11:27:39
skin


Muccino che impartisce lezioni di realismo in salsa hollywoodiana di DeSICAnia memoria



dimas, ti prendi la responsabilità storica e cinematografica di questa affermazione?
Messaggio del 19-01-2007 alle ore 09:24:24
Ammazza, Muccino erede di Vittorio De Sica:rotlf: se leggono Dean e Atelkin partono gli hezbollah
Messaggio del 19-01-2007 alle ore 03:25:44
..ed ora massacratemi pure
Messaggio del 19-01-2007 alle ore 03:24:02
..questa parte della mia personale recensione si chiama "ringraziare"..
.. Muccino , perchè a dispetto delle manie di grandezza si eclissa quasi, dirigendo una storia vera e commovente, in punta di dita, delicatamente, riesce dove altri registi europei all'esame hollywoodiano fallirono

..WILL SMITH in stato di grazia, interpretazione intensa da oscar, ottimamente diretto e credibile nel ruolo ed ottimamente calato nella parte..
..il piccolo JADE che sin dalla prima inquadratura, fa mettere da parte ogni presunto sospetto di nepotismo..
..ad ANDREA GUERRA per le musiche toccanti e deliziose..
..a RICHARD GARDNER per il suo coraggio ed il suo esempio straordinario di amore e determinazione..

..questa parte della mia piccola recensione si chiama "meriti.."

..Muccino che impartisce lezioni di realismo in salsa hollywoodiana di DeSICAnia memoria..accantona ruffianerie e sdolcinerie e racconta con occhio maturo una tipica storia americana..ritmo lento sincopato ma efficace nelle narrazione altalenando con parsimoniosa maestrie debolezza e forza..sconforto e speranza..determinazione e umiliazione..dolcezza e crudeltà..

..SMITH che ha creduto nel progetto e nella scelta di affidarlo ad un regista outsider semi-sconosciuto..un personaggio perfetto riuscendo a rendere vere le debolezze e l'angoscia, la fiducia e la conclusiva gioia..

..un film da groppone alla gola..che riappacifica col cinema da blockbuster con il nuovo corso cinematografico di impronta italiana..

..che sia l'inizio di una grande carriera per il nostro Gabriele con la speranza che apra la strada ad altri giovani cineasti italiani verso i cancelli dorati di Hollywood..

voto 8
Messaggio del 14-01-2007 alle ore 03:34:47
xkè a molte persone nn è piaciuto questo film?

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