Messaggio del 01-02-2010 alle ore 17:10:54
In un paese che sta bene le persone leggono, scrivono, ascoltano musica, si divertono e guardano film che abbiano una decenza
Messaggio del 03-02-2010 alle ore 12:08:22
In un paese che sta male le persone leggono Fabio Volo, scrivono con la k, ascoltano Amici, "ci-stanno-dentro" e guardano film di Muccino.
siamo spacciati Penelope. la soluzione è l'isola personale, chiusa tra quattro mura a difendersi dagli zombie sociali in agguato.
auguri.
Messaggio del 03-02-2010 alle ore 13:01:11
Ma se uno vive per rinchiudersi in un'isola personale perché il mondo non è come piace a lui, che campa a fare?
Messaggio del 03-02-2010 alle ore 13:18:35
sopravvive per puro istinto e si lascia andare ad euforie di bassa lega in altre circostanze, ma non in quelle letterarie et similia.
Messaggio del 03-02-2010 alle ore 18:18:12
Atelkin,
io aggiungerei che in un Paese che sta male i cittadini votano Di Pietro e Berlusconi, ossia il populismo di destra. Naturalmente meno leggi e più li voti. ------------ Editato da Il Piccioso il 03/02/2010 alle 18:19:00
Messaggio del 03-02-2010 alle ore 18:28:45
comunque una cosa del genere si faceva anche tempo fa, partita forse da Roma dove ero o non so dove...
si prendeva un libro e lo si lasciava casualmente da qualche parte, con la preghiera dentro di leggerlo e di lasciarlo a tua volta casualmente altrove...
far circolare libri (possibilmente di buon valore letterario) insomma casualmente...
ma oggi come oggi se lasci un libro magari grandicello in giro come minimo ti arrivano polizia carabinieri e finanza addosso pensando che è una bomba
Messaggio del 03-02-2010 alle ore 18:59:43
No, io metterei per caso su un tavolo Socialismo liberale di Carlo Rosselli. Pur avendo 80 anni il libro credo che sia ancora molto attuale.
pensavo si parlasse di sigarette 
