Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

Lord of war
Messaggio del 06-10-2006 alle ore 21:34:25
A me è piaciuto un casino
Messaggio del 05-10-2006 alle ore 08:59:06
Una cagata di film
Messaggio del 05-10-2006 alle ore 08:57:57
io odio nicolas cage...
Messaggio del 05-10-2006 alle ore 02:37:18
...uno dei motivi perchè ho smesso di recensire qui sopra...
Messaggio del 27-02-2006 alle ore 00:14:32


"Nel mondo ci sono 580.000.000 di armi, circa una ogni dodici persone. Il nostro compito è convincere le altre undici ad acquistare un'arma".

Inizia così l'ultimo film di Niccol (quello del sottovalutato Gattaca) che racconta (ispirato da una storia vera) del mondo del traffico delle armi.

Nicolas Cage interpreta egregiamente Yuri Orlov immigrato ucraino in America che fa fortuna diventando un cinico ed ambizioso mercante d'armi che sfrutta la fine della guerra fredda per immettere nel mercato in ascesa del terzo mondo, avendo contatti con i principali dittatori sanguinari del continente nero, le armi dismesse provenienti dall'ex Unione Sovietica (nella sola Ucraina sono state rubate armi per un valore di 32 miliardi di dollari)

Il film inizia con la carrellata in prima persona della nascita di un proiettile fino allo scoppio che colpisce metafora della stessa vita di Orlov/Cage del quale assisteremo allla sua ascesa e la sua parabola discendente con un finale per niente buonista.

Ottimo il cast con una bellissima Bridget Moynahan (vista in Io,Robot) ed un redivivo Ethan Hawke nella parte del poliziotto che rappresenta la moralità e la giustizia a contrappeso dell'immoralità di Orlov.

In bilico tra cinica commedia esistenziale ed il film di denuncia sociale il film dal ritmo sempre costante come la traiettoria di un colpo di mortaio esibisce dialoghi stupendi per la crudezza e le verità che celano.( "Non potranno mai confermare il mio arresto, visto che i principali venditori di armi nel mondo sono Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia e sono tutti e cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu".)

Ottima la fotografia ed anche la colonna sonora non è da meno oscillando tra parti strumentali e canzoni del repertorio della musica leggere a stelle e strisce

Uno dei più bei film sicuramente del 2005, freddo spietato ed anche surrealisticamente ironico, nonchè veritiero e scomodo (prodotto da case semisconosciute visto l'opposizione delle major)

Da vedere con la pistola a piombini che avevate da adolescenti, e ricordate "Dove c'è un uomo, c'è un arma"

Voto 8



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