Messaggio del 07-11-2008 alle ore 16:30:38

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Ho avuto la croce di Sant'Agostino sulla mia scrivania per più di un anno, lo considero forse il più grande privilegio materiale che abbia avuto nella mia vita.

Mi spiace moltissimo che la croce di Santa Maria Maggiore non sia stata opportunamente valorizzata per questa occasione, e soprattutto che non ne sia stato reso possibile l'urgente restauro di cui necessita.

Siamo ormai la succursale di un ospizio e di vede anche da queste cose!

Messaggio del 07-11-2008 alle ore 16:20:23

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Messaggio del 07-11-2008 alle ore 12:52:05

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Dopo la prima sede presso il Museo della Basilica di Santa Maria
Maggiore (29 ottobre - 8 dicembre 2008), la mostra verrà allestita in
seconda sede a Chieti presso Il Museo Nazionale Archeologico (15
dicembre 2008 - 25 gennaio 2009) per l'appartenenza di Nicola di
Guardiagrele al territorio reatino.
L'esposizione si sposterà quindi nel Museo Nazionale dell'Aquila (1°
febbraio - 15 marzo 2009), per approdare infine nella prestigiosa sede
del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze (date da definire).


però visitare Santa Maria Maggiore a Roma (la cattedrale di Roma) e trovarci una mostra monografica su un artista abruzzese, un artista che ha realizzato le più belle opere proprio per Lanciano è una cosa fantastica.

Ci organizziamo per andare insieme?

Messaggio del 07-11-2008 alle ore 12:47:27

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Ovviamente a Lanciano niente...

Messaggio del 07-11-2008 alle ore 12:47:16

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Nella Sala dei Papi della basilica di Santa Maria Maggiore sarà inaugurata la mostra "Nicola da Guardiagrele, orafo tra Medioevo e Rinascimento", a cura di Santa Guido. Per l'occasione è in programma una conferenza presso la basilica, a cui parteciperanno il cardinale Bernard Francis Law, arciprete di Santa Maria Maggiore; Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani; monsignor Michal Jagosz, prefetto del museo della basilica papale. La mostra sarà visitabile fino all'8 dicembre.


una mostra da vedere.

ieri sono stato ai musei vaticani e lì ho trovato una grande pubblicità su questo evento, sul nostro conterraneo, artista conosciuto e apprezzato nei musei vaticani. Presto metto le foto dei manifesti che ho trovato.

Messaggio del 07-11-2008 alle ore 12:43:31

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NICOLA DA GUARDIAGRELE A S. MARIA MAGGIORE
fino all’8 dicembre Roma ospita la prima mostra sul grande orafo italiano
Almalinda Giacummo

Sarà ospitata fino all’8 dicembre 2008 presso il Museo della Basilica di S. Maria Maggiore la prima esposizione monografica su uno dei maggiori artisti orafi del quattrocento abruzzese prima, ed italiano poi, Nicola di Andrea di Pasquale da Guardiagrele, presso Chieti.
Luce, sfavillìo, colore, religiosità, creatività, scultura, oreficeria, tecnica, inventiva, tutto concentrato in opere di non gradi dimensioni prese singolarmente, ma sicuramente di eccelso valore artistico: croci processionali provenienti da Roccaspinalveti, da S. Maria Maggiore e S. Agostino di Lanciano, Guardiagrele, S. Massimo de l’Aquila, Monticchio, Antrodoco, S. giovani Battista e S. Nicola di Bari da Orsogna, la immensa croce processionale di S. Giovanni in Laterano a Roma, oltre agli ostensori di Francavilla al Mare ed Atessa ed al superbo paliotto della cattedrale di S. Bernardo a Teramo. Un elenco apparentemente monotono e corto ma che cela per chi non ha ancora avuto l’occasione di ammirarli, pezzi degni dei più grandi tesori del mondo. In un balenìo di argento sbalzato e dorato e smalti traslucidi spesso restaurati proprio in occasione di questa prima piccola ma importante mostra.
Nato in un periodo in cui la sua Guardiagrele godeva di un momento di prosperità economica, Nicola dovette compiere il suo apprendistato completo di scultura e pittura nel territorio di Sulmona, mentre alla fine del 1421 doveva già avere una grande bottega avviata se l’abate arciprete Filippo gli commissionò la croce processionale per la chiesa di S. Maria Maggiore di Lanciano. Dal 1433 comincerà i lavori per la realizzazione del paliotto di Teramo ma ci vorranno quindici anni circa perché, con probabili interruzioni per altre commissioni, l’opera sia finita. In questa sta poi una piccola curiosità: secondo alcuni, uno dei personaggi raffigurati in una delle ultime formelle in basso a destra per chi guarda, una sorta di piccolo frate rannicchiato, sarebbe un autoritratto dell’artista.
Che poi l’artista abbia viaggiato si può osservare nella realizzazione di alcune opere dove l’ispirazione e la maniera toscana, assorbite probabilmente da Lorenzo Ghiberti, sono assai evidenti, ad esempio nella croce proveniente dalla chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta di Antrodoco.
Un’altra curiosità sta nella sua “manìa” di firmare nel modo più esteso possibile tutte le sue opere, quasi in una sorta di timore di essere dimenticato dai posteri. Così come è avvenuto per la sua tomba, il cui sito è tutt’oggi sconosciuto, oltre che per la sua data di nascita e per quella di morte.
Dopo la tappa romana, la mostra proseguirà, senza la croce processionale del Laterano, per il Museo Archeologico Nazionale di Chieti (fino al 25 gennaio 2009); quindi al Museo Nazionale dell’Aquila (fino al 15 marzo 2009) per terminare in suo giro presso il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze (date da definire): per liberare Nicola da una sorta di provincialismo che alla fine non gli appartiene se non per l’ambito di origine delle sue opere.
Da “infarto” il catalogo, in ogni senso: sono circa 650 pagine con fotografie splendide, dettagliate, su e di ogni più piccolo particolare, schede complete e interventi dei massimi esperti in materia di oreficeria antica ma... il costo è di ben 120 €! Per carità li vale tutti, ma forse era meglio prevederne una stesura più alla portata di chiunque e non solo per i pochi che possono permettersi di spendere queste cifre.
Mostra da vedere perché si tratta di veri e propri gioielli oltreché religiosi, fatti di pregevoli miniature singole legate da un discorso religioso sempre forte e di grande impatto: una mostra che, secondo il direttore dei Musei Vaticani Paolucci, deve dare “una forte emozione”.