Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo
oriana fallaci
Messaggio del 03-08-2008 alle ore 18:31:17
quoto l'inossidabile oldtomfrost
quoto l'inossidabile oldtomfrost
Messaggio del 02-08-2008 alle ore 12:18:50
Questo libro è MERAVIGLIOSO
Oriana sei UNICA
Questo libro è MERAVIGLIOSO
Oriana sei UNICA
Messaggio del 27-07-2008 alle ore 14:43:22
Sapere che gli altri leggono porcarie mi rassicura
Sapere che gli altri leggono porcarie mi rassicura
Messaggio del 27-07-2008 alle ore 11:58:43
aspettiamo con ansia i soliti detrattori rompipalle
aspettiamo con ansia i soliti detrattori rompipalle
Messaggio del 26-07-2008 alle ore 23:46:32
letto tutto,non le si puo'/poteva dire nulla
letto tutto,non le si puo'/poteva dire nulla
Messaggio del 26-07-2008 alle ore 19:35:52
Imperdibile
Imperdibile
Messaggio del 26-07-2008 alle ore 19:07:33
esclusa la deriva polemica degli anni 0, la numero uno
esclusa la deriva polemica degli anni 0, la numero uno
Messaggio del 26-07-2008 alle ore 18:43:32
Pur'io!
Pur'io!
Messaggio del 25-07-2008 alle ore 09:29:36
“Oh, ma che tu sei rincitrullito?!? Certo che lo devi pubblicare. Controlla che non ci siano puttanate e pubblicalo!”. Missione compiuta. Ma qualche berciata da Lassù è già stata messa in conto».
Il cappello pieno di ciliege.
...Con la cassapanca perduta, qualche oggetto salvato per caso: un liuto privo di corde, una pipa d’argilla, una moneta da quattro soldi emessa dallo Stato Pontificio, un vetusto orologio che stava nella mia casa di campagna e che ogni quarto d’ora suonava i rintocchi della campana di Westminster. Infine, due voci. La voce di mio padre e la voce di mia madre che narravano le storie dei rispettivi antenati. Divertita ed ironica quella di lui, sempre pronto a ridere anche sulla tragedia. Appassionata e pietosa quella di lei, sempre pronta a commuoversi anche sulla commedia. Ed entrambe talmente remote nella memoria che la loro consistenza appariva più tenue d’una ragnatela. A evocarle di continuo, però, e a connetterle col rimpianto della cassapanca o coi pochi oggetti salvati, la ragnatela si irrobustì. Si infittì, si fece un solido tessuto, e le storie crebbero con tanto vigore che a un certo punto mi divenne impossibile stabilire se appartenessero ancora alle due voci oppure se si fossero trasformate in un frutto della mia fantasia....
Già la amo
“Oh, ma che tu sei rincitrullito?!? Certo che lo devi pubblicare. Controlla che non ci siano puttanate e pubblicalo!”. Missione compiuta. Ma qualche berciata da Lassù è già stata messa in conto».
Il cappello pieno di ciliege.
...Con la cassapanca perduta, qualche oggetto salvato per caso: un liuto privo di corde, una pipa d’argilla, una moneta da quattro soldi emessa dallo Stato Pontificio, un vetusto orologio che stava nella mia casa di campagna e che ogni quarto d’ora suonava i rintocchi della campana di Westminster. Infine, due voci. La voce di mio padre e la voce di mia madre che narravano le storie dei rispettivi antenati. Divertita ed ironica quella di lui, sempre pronto a ridere anche sulla tragedia. Appassionata e pietosa quella di lei, sempre pronta a commuoversi anche sulla commedia. Ed entrambe talmente remote nella memoria che la loro consistenza appariva più tenue d’una ragnatela. A evocarle di continuo, però, e a connetterle col rimpianto della cassapanca o coi pochi oggetti salvati, la ragnatela si irrobustì. Si infittì, si fece un solido tessuto, e le storie crebbero con tanto vigore che a un certo punto mi divenne impossibile stabilire se appartenessero ancora alle due voci oppure se si fossero trasformate in un frutto della mia fantasia....
Già la amo
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