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ROSENSTRASSE
Messaggio del 20-01-2005 alle ore 12:12:37
Qui si tratta pero' di casi ISOLATI, mentre la massa "ubbidiva" ciecamente al regime, sia esso nazista o fascista. Cmq, il fatto di dimostrare che qulcuno puo' sempre emergere dalla massa e farsi portavoce della sua individualità va lodato. Anch'io alla fine non sono andato a vedere il film perche' non ho trovato nessuno che ci venisse! un esempio di conformismo anche questo!
Stasera all'Asperope c'e' l'ultimo giorno di programmazione di Maria full of grace, che tratta i temi attualissimi della droga trasportata da donne tramite i famosi ovuli.... se qulcuno vuol venire, io li' sono di casa
Messaggio del 20-01-2005 alle ore 10:47:43
Premetto di non aver visto il film.
L'episodio di Rosenstrasse è l'ennesima dimostrazione che il mito dell'impossibilità di protestare persino sotto il nazismo è una clamorosa bugia che ampi strati del popolo tedesco si è raccontato per autoassolversi.
Dalla clamorosa protesta nel '36 della chiesa cattolica contro i programmi eugenetici per l'eliminazione degli handicappati al clamoroso fatto di Rosenstrasse c'è una lunga serie di fatti che dimostra che qualche possibilità di resistenza esisteva.
Persino nelle forze armate ci sono stati durante la guerra delle disobbedienze agli ordini, che tra l'altro non hanno avuto conseguenze personali per chi ha avuto il coraggio di farlo.
Persino ufficiali delle SS si sono rifiutati di commettere atrocità, un caso clamoroso è quello dell'eccidio delle fosse Ardeatine, dove molti distaccamenti delle SS si sono rifiutati e nessuno è stato toccato, anche se naturalmente le loro carriere sono state rovinate
Messaggio del 20-01-2005 alle ore 10:23:42
una narrazione asciutta, realistica, fedele dell'ennesimo episodio di orrore razzista verificatosi nella germania nazista (almeno questa volta conclusosi con un lieto fine, anche se non per la bambina orfana che, infatti, ne porterà i segni per tutta la vita).
Tuttavia il film sembra più un documentario drammatizzato che un film vero e proprio con la regista che si è limitata a fare il "suo" in modo diligente: nessuna caduta di stile, ma anche poche luci nel suo modo di narrare l'ennesima tragedia causata della stupidità dell'uomo.
Va visto, comunque, appunto PER NON DIMENTICARE.

Messaggio del 19-01-2005 alle ore 18:02:47
io vado allo spettacolo delle 8.
Messaggio del 19-01-2005 alle ore 15:31:50
qualcuno viene a vederlo al Maestoso stasera? ore 20.30 0 22.00

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