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THE DAY AFTER TOMORROW
Messaggio del 02-06-2004 alle ore 19:46:59
Messaggio del 02-06-2004 alle ore 20:00:22
Anticipo Jun o Ariel o chi x loro:

Titolo Originale: The day after tomorrow
Nazione: U.S.A.
Anno: 2004
Genere:
Azione, Drammatico
Durata:
Regia: Roland Emmerich
Sito Ufficiale:
http://www.thedayaftertomorrow.com/
Cast: Dennis Quaid, Jake Gyllenhaal, Sela Ward, Ian Holm, Emmy Rossum
Produzione e distribuzione: Roland Emmerich, Mark Gordon - 20th Fox
Uscito nelle sale: 28 Maggio 2004
Trama: Il Professor Adrian Hall, climatologo, studia per trovare una soluzione che salvi il mondo dagli effetti disastrosi dovuti al buco dell'ozono. Quando New York City, dove si trova il figlio di Hall per una competizione scolastica, viene travolta da un freddo gelido…

..dovrebbe essere un gran film..

..sto studiando gli effetti del clima in previsione futura e qst film chiaramente con le dovute proporzioni rende l'idea di un futuro ipotizzabile neanche tanto lontano nel caso in cui l'inquinamento atmosferico nei prossimi anni non diminuirà..!!

..gli studi fatti sulla realizzazione di qst film sono molto veritieri..chiaramente si è dovuto trasformare le teorie scientifiche in un film hollywoodiano..e alla fine il risultao seppur di grande impatto rispecchia le previsioni future ipotizzate..

..secondo me da vedere..meglio di ARMAGEDDON sicuro..anche se di qst filone il migliore secondo me è "DEEP IMPACT"
Messaggio del 02-06-2004 alle ore 20:19:10
Non ancora lo vedo. Poi ti dirò.
Del genere mi piaceva pure The Day After, piuttosto datato ma interessantissimo
Messaggio del 02-06-2004 alle ore 21:37:04
questo genere di film mi ha sempre affascinato.penso di andare a vederlo a breve, e ti farò sapere.
Messaggio del 03-06-2004 alle ore 08:28:48
io spero ke prima o poi ci sia uno d questi film ke finisca come dico io: ossia la fine del genere umano
Messaggio del 03-06-2004 alle ore 09:18:39
Cazzo Dimas, meglio di Armageddon? E che ci vuole? il più brutto film della storia!!!!!!!!
Dovrei spendere i miei soldi per un film di Emmerich? il fenomeno parastatale del cinema, autore di boiate tipo "Indipendence Day".
Messaggio del 04-06-2004 alle ore 14:56:07
vale davvero la pena d vederlo, m è piaciuto quasi come deep impact
Messaggio del 04-06-2004 alle ore 16:06:06
..non concordo con te Dean!!

..è un bravo regista di kolossal ambientali e futuristici hollywodiano..

..il cinema non è solo Truffaut..Fellini..Hitchocock..e Kubrik!!
Messaggio del 04-06-2004 alle ore 16:40:31
Bel film... Una curiosita'...

Sono andato a vederlo mercoledi sera,alle ore 23.Terminato il film,usciamo dal Polycenter e pioggia,pioggia..dopo 2 giorni stiamo qua che ancora piove...sara' una coincidenza...??!!Speriamo di non vedere qualche fiocco di neve senno'...!!!
Messaggio del 06-06-2004 alle ore 17:51:14
visto anche iofinalmente riuscita ad andà al cinema
bellissimo e credo sia difficile dire male anche a stò film anche se dai forumiani ti puoi aspettare di tutto
non vedo l'ora di rivedermelo e comunque addavero....stà a fa sto tempo e mi fa ripensà al film
Messaggio del 07-06-2004 alle ore 10:23:36
Skinnnnnnnnnnn, Long John, dekkarddddddddddddd!!!!!!
dove sieteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee?????????????????'
Messaggio del 07-06-2004 alle ore 10:26:01
son d'accordo con dimas...cerco di andarlo a vedere, a me armageddon e titanic e indipendence day e deep impact son piaciuti....basta sapere cosa vedrai...non come certi film ke si spacciano per capolavori ad alto impatto storico e sociale e vedi telenovele basate su capolavori della letteratura
Messaggio del 07-06-2004 alle ore 10:36:27

SHOT THE PICCION

Ariel Titanic è di Cameron che è un altro pianeta rispetto a Emerich, complimenti hai allineato i 3 film più brutti del decennio
Messaggio del 07-06-2004 alle ore 15:36:06
L'ho visto ieri sera... solito copione catastrofico... bella l'idea, ma l'epilogo del film è veramente ridicolo... voto 6...
Messaggio del 07-06-2004 alle ore 18:11:31
Parliamo comunque di un blockbuster, e come tale va considerato...

A me alla fin fine è piaciuto, credo che il primo tempo sia obiettivamente molto bello, un crescendo epico dal forte impatto emotivo e ritmo incalzante...la seconda parte è piuttosto "debole" e banale, con le solite americanate immancabilmente presenti (il padre che va a salvare il figlio in modo alquanto discutibile, la solita love stpory tra bello e bella ed altre cosette varie).

Il messaggio del film è chiaro e palese, tutto racchiuso all' interno del discorso finale del nuovo presidente alla nazione...

Cmq emmerich nel suo catastrofico genere ci sa fare abbastanza, a livello registico è abbondantemente nella media, ma ha buone idee...

Buoni anche i visual effects, ma ormai ciò non sorprende più...

Io arrivo a 7-.
Messaggio del 07-06-2004 alle ore 20:25:33
...8 nel suo genere fino al finale, aspettavo solo gli orsetti con le bottiglie di coca cola e il vecchio zio sam.
in definitiva 6+.
Messaggio del 18-06-2004 alle ore 22:32:12
..umh..non l'ho visto qdi il mio parere è esterno..ma qte "americanate" poco mi piacciono...
Messaggio del 19-06-2004 alle ore 02:43:31
..da paura!!!

..le americanate hanno fatto la storia del cinema!!

..voto 8+!!
Messaggio del 19-06-2004 alle ore 10:07:31
son d'accordo con dimas...cerco di andarlo a vedere, a me armageddon e titanic e indipendence day e deep impact son piaciuti...."

Non aggiungo altro.
Messaggio del 19-06-2004 alle ore 10:11:58
Dimas, mah... che le americanate abbiano fatto la storia del cinema non mi pare. Magari in certi generi più "leggeri" o come si dice ora "da cassetta", ma se non mi sbaglio la storia del cinema si chiama Fellini, Leone, Chaplin, Kubrick, Hitchcock, etc etc che di americano (e di americanate) proprio non ce ne scorgo nemmeno l'ombra
Messaggio del 29-06-2004 alle ore 19:10:39
visto,due orette trascorse discretamente.del genrere catastrofico mi è sembrato tra i più belli se non il più bello
Messaggio del 07-07-2004 alle ore 08:21:48
Da panico.....
Messaggio del 09-07-2004 alle ore 12:09:06
..Caro menestrello senza Holliwood..e le americanate il cinema avrebbe perso tutto il suo fascino..

..tanto di cappello agli autori da te citati..

..maragionando in grandi numeri..o tenendo conto della massa..beh nn credo che abbiano visto film di qst autori..!!

..se chiedi a qualcuno invece un film di Spielberg difficilmente avrenno difficoltà a rispondere..

..anche le cagate trash italiane degli anni 70 hanno fatto la storia del cinema..eppure nn erano certo dei capolavori!!
Messaggio del 09-07-2004 alle ore 20:09:36
dimas, come mai questo interesse per il cinema?
sei un operatore del settore?
Messaggio del 22-07-2004 alle ore 00:59:41
Secondo me impostate male il problema, e mi riferisco nn solo ai pro-dimas, ma anke ai pro-fellini&co.
Io nn distinguo tanto tra cinema d'autore e cinema commerciale, spesso i 2 filoni sono troppo trasversali per poterli distinguere. Anke perkè le idee più geniali e gli autori più geniali sono nati proprio nel b-movie, ke poi era un modo per fare più incassi possibili coi mezzi più poveri. Ma sempre di soldi si parlava. Anke De Sica e Rossellini, coi primi film del neorealismo, avevano poi bisogno di soldi, tranne Visconti ke, essendo un nobile, i soldi li aveva già.

Il problema nn è quello del blockbuster, ma la qualità di un blockbuster. La qualità di un blockbuster come Titanic è sicuramente elevata, e questo è certamente dovuto al fatto di essere stato diretto nn da un regista di videoclip ma da un vero cineasta. Quella di certi film come Armageddon, Pearl Harbour o Indipendence day è a dir poco imbarazzante. Tra l'altro, io li ho sempre considerati come i film più brutti della storia del cinema, indipendentemente dal fatto ke siano dei blockbuster o meno. D'altra parte, anke un grande regista può sfornare un film orrendo, è già successo e succederà sempre.

Per quanto riguarda il film in questione, nn è più brutto dei precedenti, questo è sicuro(anke perkè sarebbe piuttosto difficile). Come dice dimas, sono stati fatti degli studi, anke se gli effetti di certe simulazioni sono stati accelerati a livello esponenziale, per rendere il tutto più funzionale alla trama(lo ha detto lo stesso regista).
A parte questo, i personaggi sono davvero imbarazzanti, soprattutto la protagonista a cui avrei dato fuoco già alla prima scena. La sceneggiatura la avrebbe scritta Emilio Fede con risultati migliori, come spesso succede quando compaiono i nomi di Emmerich o Brukemhaier. Per il resto, qualke bella trovata c'è, soprattutto il pre-finale con gli americani rifugiati in messico, forse la cosa migliore di tutto il film.
In definitiva direi un film ke si può vedere staccando però l'audio.
Messaggio del 22-07-2004 alle ore 11:23:55
demolition nn esattamente ma sono un appassionato..

..scrivo e faccio corti x hobby cmq!
Messaggio del 29-01-2005 alle ore 13:07:49
RECENSIONI





The day after tomorrow - L'alba del giorno dopo
Secondo i nuovi canoni del film bluckbuster (quanto meno nelle intenzioni) ad alto investimento l'inizio è sancito dal logo della casa di produzione modificato ad hoc in perfetto stile glaciazione. Infatti la pellicola di Roland Emmerich (Il patriota) ci proietta nell'apocalittico scenario di una nuova glaciazione provocata, ovviamente, dall'inquinamento.
La Cassandra di rito è il Dr. Jack Hall (Dennis Quaid, che sembra rinato nel suo post Meg Ryan) esperto climatologo che ha sviluppato un modello secondo il quale la modifica della Corrente del Golfo, porterebbe alla creazione di cicloni che innescheranno una nuova glaciazione.
Ovviamente nessuno mai è profeta in patria e quindi resta inascoltato, almeno finché non scoppia il problema ed il mondo si trova di fronte ad un freddo senza precedenti. Inutile dire che per mantenere alto il coinvolgimento emotivo il figlio di Jack, Sam (Jake Gyllenhaal / Moonlight Mile) rimane bloccato a New York in piena "zona pericolo" e l'ardito padre tenterà l'impossibile salvataggio.

Rivisitazione del classico filone anni '70/'80 dei film catastrofici, dove un gruppo di personaggi si ritrova a fronteggiare una situazione al limite dell'impossibile e dove qualcuno morirà (non senza il dovuto omaggio) e qualcun altro si salverà. Fiera dell'ovvio e dello scontato, la "forza" del film risiede soltanto negli incredibili effetti speciali che simulano la glaciazione, in effetti lo facevano talmente bene che in sala la temperatura era prossima allo zero. Veramente notevole la New York formato "ghiacciolo" in cui la Statua della Libertà rimane come solido simbolo per riscaldare con la sua torcia il cuore degli americani... un po' Pianeta delle Scimmie (il primo ovviamente).
Emmerich sembra voler riscattare il suo passato di regista superficiale e molto "USA oriented" inserendo nella pellicola un tema piuttosto scottante - nonostante il freddo - come quello ambientale e puntando decisamente il dito contro l'Amministrazione che sembra ignorare tranquillamente il problema. Arriviamo addirittura a vedere il Messico chiudere la frontiera con gli Stati Uniti ed il Presidente trattare la negoziazione del debito con gli stati dell'America Latina pur di salvare la popolazione. Forse sta nascendo un nuovo Michael Moore, o forse no.

La frase: "Guarda avevi mai visto il cielo così chiaro?"

Indicazioni:
Per i fan dei film spettacolari.

Valerio Salvi


Messaggio del 29-01-2005 alle ore 13:29:59
a me ha fatto uno strano effetto vedere quell'onda assurda, gigantesca, dopo quello ke è successo...per il resto passabile, ma si sa...io non capisco nulla

dimas, evita di fare sempre copia incolla
Messaggio del 29-01-2005 alle ore 18:12:42
a vedere propio quando non hai nulla ma propio nulla da fare.......
Messaggio del 29-01-2005 alle ore 18:35:52
ARIEL faccio copia/incolla in ogni post xkè mi piace mettere la recensione di un critico

TRAVIS ogni film lo vedo qnd nn ho nulla da fare..altrimenti farei quella cosa

P.S. sol pecchè si nu cumpagne (si scrive proprio )
Messaggio del 01-02-2005 alle ore 19:32:58
Eccovi la recensione di un cineasta fan dell'Horror per lo piùDopo secoli di abusi, Madre Natura decide che è l’ora di toglierci di mezzo: una serie di ciclopiche tempeste fanno piombare quasi l’intero pianeta in una nuova Era Glaciale. Dopo giorni di nevicate, tornado e cicloni, un climatologo che aveva capito tutto (Dennis Quaid) si metterà in marcia verso New York – da Washington - per tentare di salvare il figlio intrappolato nella biblioteca comunale.

Finito il film, ho guardato in faccia Sasha e Chiara; sguardi sbigottiti: ‘The Day After Tomorrow’ è piaciuto a tutti. Timidamente, quasi con vergogna, ognuno ha accennato un “beh, fico!”.
Eh sì, fico. Bisogna ammetterlo, quella pippa di Roland Emmerich stavolta ha fatto centro, e non si tratta della solita vittoria di Pirro che accontenta soltanto il gusto per lo spettacolo mortificando l’intelligenza, no: questo film propone scene ad alto impatto spettacolare e, allo stesso tempo, una trama che si lascia seguire con piacere ed avvince senza mai forzare la sospensione dell’incredulità dello spettatore.

Eravamo entrati nel cinema convinti che avremmo assistito al solito dispiego di effetti speciali, bello da vedere quanto “pointless”, e invece siamo usciti pienamente soddisfatti.
La patologica inclinazione del regista (già autore di ‘Independence Day’ e ‘Godzilla’) alla distruzione di massa viene espressa attraverso scene enormemente suggestive realizzate alla perfezione: Los Angeles devastata dai tornado e New York spazzata via da un’onda gigantesca (c’è anche una rapida inquadratura dallo spazio sull’Italia congelata) sono sequenze di impressionante realismo non prive di una certa carica emotiva.
Emmerich dovrebbe fare un monumento ai tecnici degli effetti speciali, che hanno compiuto un lavoro straordinario: tra tutti i recenti film ad alto tasso di computer grafica (compreso ‘Il ritorno del re’), ‘The Day After Tomorrow’ si segnala come quello con la migliore produzione di effetti. A parte un branco di lupi non convincente al 100%, le immagini digitali di questo film sono – come già detto – perfette: non una sbavatura, non un’approssimazione, nulla di tirato via. Pura perfezione in codice binario ad opera di – tra i tanti – Digital Domain, Industrial Light & Magic, The Orphanage e Hidraulx. Sfido chiunque a distinguere le immagini di sintesi dai modellini, i set e l’azione dal vivo.

Il lato umano del film, poi, è stato approntato in maniera ottimale: invece di disperdere l’attenzione in una miriade di microcosmi (come nel cinema catastrofico più classico, in cui si è costretti a seguire una moltitudine di vicende parallele del post-apocalisse), Emmerich ha preferito – saggiamente – un dettaglio ad una panoramica, con un padre alla ricerca del figlio ad occupare lo schermo per molto più tempo che non altri personaggi e situazioni, lasciati in secondo piano a non distrarre dal fulcro della trama.
Sono state limitate anche le esagerazioni e le inverosimiglianze narrative tipiche di questo regista; niente virus informatici spediti a computer alieni Macintosh-compatibili, stavolta: in ‘The Day After Tomorrow’ non alzerete gli occhi al cielo sospirando sconsolati!

Bravi e credibili gli attori, con in testa il sottovalutato Dennis Quaid e l’espressiva Emmy Rossum, già vista in ‘Mystic River’; la sua Laura è stata dotata della giusta fragilità e fascino innocente, quel tanto che basta a non farla sembrare l’ennesima donzella in pericolo imbranata ma sufficiente a rendere verosimile che un ragazzo si possa esporre al gelo polare per cercale medicinali di vitale importanza.
Un po’ monocorde Jake Gyllenhaal, comunque mai deludente per via di un volto inusuale che lo rende sempre una presenza degna di nota.
Nel cast di contorno è da citare Ian Holm, che riesce a far balenare guizzi del suo sguardo inquietante (“Ash, apri la porta!”; indimenticabile…) anche quando è chiamato ad indossare i panni del vecchietto pacioso.

Notevoli – per un film del genere – anche le frecciate politiche, con un’amministrazione americana del tutto insensibile ai problemi dell’ambiente (viene tirata in ballo la realtà degli accordi di Kyoto) e un tocco di perfida ironia che mostra l’intero popolo statunitense trasformato in emigranti respinti al confine messicano. Nice touch, Roland! E dire che fino a poco tempo fa i tuoi film traboccavano di vomitevole patriottismo a stelle e strisce… Che è successo? La U.S. Army ti ha bombardato casa? Ti sei ricordato di essere europeo? Comunque sia, complimenti.

Messaggio del 01-02-2005 alle ore 19:36:34
Scusa, ma ke ce frega delle recensioni dei critici?

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