Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo
The soul of a man
Messaggio del 03-03-2004 alle ore 09:41:34
Non sapevo se aprire questo post su "musica" o qui... comunque stasera alla rassegna di cinema al Maestoso c'è questo bel documentario di Wim Wenders sul blues (The soul of a man). Dopo la proiezione interverrà Stefano Zenni che, per chi non lo conosce, è fra i massimi esperti di musica afroamericana in Italia... da non perdere!
Non sapevo se aprire questo post su "musica" o qui... comunque stasera alla rassegna di cinema al Maestoso c'è questo bel documentario di Wim Wenders sul blues (The soul of a man). Dopo la proiezione interverrà Stefano Zenni che, per chi non lo conosce, è fra i massimi esperti di musica afroamericana in Italia... da non perdere!
Messaggio del 04-03-2004 alle ore 14:45:15
Ho trovato molto interessante l'intervento che Stefano Zenni anche se, a mio avviso, il documentario è un bel cocktail di tre storie e tre uomini... shakerato poco e male!
Non sono d'accordo, invece, con quanto ha detto a proposito di Nick Cave e la Jon Spencer Blues Explosion. Insomma, parlare di isterismo vocale conseguenza di un'incapacità tecnica mi sembra eccessivo. Soprattutto perchè, fra tutte le interpretazioni asettiche, costantemente alla ricerca della finezza jazzistica ed immerse nel clima sornione di performance unplugged d'alto rango (sic!), mi sembravano le più sincere, fresche ed "essenzialmente" blues! Blues come attitudine al gioco, all'autocitazione, all'immediatezza ruvida delle quattro note sguiaiate suonate sul ciglio della strada, al distacco dal formalismo e dal tecnicismo, all'autoironia, al piacere di divertirsi ed alla volontà di suonarne quattro a tutto il mondo! Tutto questo, sebbene imbevuto di benzina punk'n'roll, in jon spencer c'è! Chi ha avuto modo di ascoltare i suoi dischi lo sa. Per Nick Cave il discorso è diverso, sicuramente meno blues, ma molto personale (non potrebbe essere differentemente col Re Inchiostro!). Tutte le altre interpretazioni, invece, di originalità ne abbiano proprio ben poca, oltre che molto distanti dallo spirito blues!
Ho trovato molto interessante l'intervento che Stefano Zenni anche se, a mio avviso, il documentario è un bel cocktail di tre storie e tre uomini... shakerato poco e male!
Non sono d'accordo, invece, con quanto ha detto a proposito di Nick Cave e la Jon Spencer Blues Explosion. Insomma, parlare di isterismo vocale conseguenza di un'incapacità tecnica mi sembra eccessivo. Soprattutto perchè, fra tutte le interpretazioni asettiche, costantemente alla ricerca della finezza jazzistica ed immerse nel clima sornione di performance unplugged d'alto rango (sic!), mi sembravano le più sincere, fresche ed "essenzialmente" blues! Blues come attitudine al gioco, all'autocitazione, all'immediatezza ruvida delle quattro note sguiaiate suonate sul ciglio della strada, al distacco dal formalismo e dal tecnicismo, all'autoironia, al piacere di divertirsi ed alla volontà di suonarne quattro a tutto il mondo! Tutto questo, sebbene imbevuto di benzina punk'n'roll, in jon spencer c'è! Chi ha avuto modo di ascoltare i suoi dischi lo sa. Per Nick Cave il discorso è diverso, sicuramente meno blues, ma molto personale (non potrebbe essere differentemente col Re Inchiostro!). Tutte le altre interpretazioni, invece, di originalità ne abbiano proprio ben poca, oltre che molto distanti dallo spirito blues!
Messaggio del 05-03-2004 alle ore 19:38:56
A mio avviso il documentario è bellissimo, originale e personale (chi non c'era se l'è perso...). Per quanto riguarda le interpretazione (Home, ne abbiamo parlato ieri sera al pub), Zenni si riferiva alla mancanza di rilassatezza tipica del blues rurale che effettivamente nè Jon Spenser nè Nick Cave hanno "capito" non per mancanza tecnica, ma proprio per "carattere"... comunque sia non vedo l'ora di poter vedere gli altri documentari sull'argomento: il secondo di Scorsese e il terzo di Eastwood... W 'o blues! :YO:
A mio avviso il documentario è bellissimo, originale e personale (chi non c'era se l'è perso...). Per quanto riguarda le interpretazione (Home, ne abbiamo parlato ieri sera al pub), Zenni si riferiva alla mancanza di rilassatezza tipica del blues rurale che effettivamente nè Jon Spenser nè Nick Cave hanno "capito" non per mancanza tecnica, ma proprio per "carattere"... comunque sia non vedo l'ora di poter vedere gli altri documentari sull'argomento: il secondo di Scorsese e il terzo di Eastwood... W 'o blues! :YO:
Messaggio del 08-03-2004 alle ore 13:13:33
si...abbiamo chiarito ieri sera.
Comunque, Stè, teng na cose a la cocce!! Te ne devo parlare....
E' un progetto un po' ambizioso...ma si può fare!
si...abbiamo chiarito ieri sera.
Comunque, Stè, teng na cose a la cocce!! Te ne devo parlare....
E' un progetto un po' ambizioso...ma si può fare!
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