Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

WORLD TRADE CENTER
Messaggio del 02-03-2007 alle ore 13:22:24
Questo accade quando la vecchiaia porta alla pace dei sensi...

Il frociaccio incazzato col mondo che gridava forte in faccia a tutti "GUARDATE LA VITA PER QUELLA CHE E' !!! NON FATEVI FREGARE DALLE CAZZATE CHE VI PROPINANO !!!" ha lasciato il posto alla vecchia checca assopita che non deve più dimostrare niente a nessuno...

Peccato... Una dimostrazione ulteriore che tutto il buono che abbiamo in noi svanisce in un lento declino assieme ai valori ormonali... :0)


Un saluto
Messaggio del 27-02-2007 alle ore 11:01:51
Confesso di non aver visto il film, ma chi me ne ha parlato lo ha giudicato una schifezza inenarrabile, pur prescindendo dalle considerazioni politiche, quindi opinabili di Chi
Messaggio del 27-02-2007 alle ore 10:23:54
non ricordo se ne abbiamo parlato già o meno, comunque...a venezia stone ha detto che non vuole fare più film politici, perchè la politica divide e l'america ha bisogno, al momento, di unità. il che significa, non venite più a vedere i miei film perchè saranno melensi e patriottici, per una nazione che cerca disperatamente di esportare ancora il suo modello di vita american way of life in un mondo sempre più sordo alle sue esigenze e prepotenze.
un prodotto americano per americani, anzi per una fetta di.
Messaggio del 27-02-2007 alle ore 10:20:13
HO VISTO(in grave ritardo) IERI SERA IL FILM DI STONE, FORSE NE AVETE GIA' DISCUSSO, ECCO IL MIO GIUDIZIO:

C'era una volta un regista che faceva film come Platoon,Main Street, Nato il 4 luglio ecc...Sembra l'inizio di una bella
favola; peccato che in realtà si tratti di una tragedia... Con opere come Alexander e adesso World Trade Center siamo di fronte alla degenarazione di una coscienza "artistica": Oliver Stone si sta impantanando in una fanghiglia di mediocrità imperdonabile. Non attacco la scelta di elidere da uno degli avvenimenti più importanti della storia(11settembre) un taglio politico, ma se si vuole procedere nel versante privato bisogna stare attenti a non ridicolizzare l'evento. Il film oltre a non distinguersi in nulla per scelte stilistiche è pervaso da un'atmosfera ovattata piena di buonismo insulso e stucchevole. Un patetismo da soap opera incrina o meglio frantuma tutte le possibili adesioni al dramma. Da sequenze ridicole come la visione di Cristo con una bottigletta d'acqua o i discorsi da famiglia idealizzante che si interrogano sulla sorte dei mariti, World Trade Center è un insulto al buon senso e alla memoria. Un avvenimento così vicino e ancora caldo, soprattutto per le conseguenze e per le metamorfosi che ha comportato non può essere presentato in maniera irreale e ottimistica. Tutti buoni, pieni di virtù e patriottici. Non nego che questa sia la realtà (eheh) ma penso che certe falsificazioni (vedo enormemente in questo film un'operazione di intorpidimento dell'opinione pubblica), o meglio per non essere frainteso queste idealizzazioni, non possono stimolarci a pensare. World Trade Center, oltre ad essere solo "cinema", non porta a nessun tipo di interrogazione, non porta a rivivere il problema e non dà neppure un'idea di quello che fu vissuto e visto Uno sguardo relegato sotto delle macerie che ci limita, ci limita in un drammetto che invece che piangere ci fa ridere. Non è mancanza di sensibilità e questione di buonsenso...

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