CTRL-ALT-CANC
guerra all' IPAD...
Messaggio del 13-04-2010 alle ore 11:04:37
http://tv.repubblica.it/copertina/wepad-la-risposta-tedesca-all-ipad/45396?video
e anche Google ci prova...
cercheranno tutti di fare del meglio, di perfezionare...ma Apple è Apple
...thing different
http://tv.repubblica.it/copertina/wepad-la-risposta-tedesca-all-ipad/45396?video
e anche Google ci prova...
cercheranno tutti di fare del meglio, di perfezionare...ma Apple è Apple
...thing different
Messaggio del 13-04-2010 alle ore 12:36:04
no no, tutti faranno meglio, ma faranno meno commedia e scene
no no, tutti faranno meglio, ma faranno meno commedia e scene
Messaggio del 13-04-2010 alle ore 12:41:58
Ziomiccie..la classe non è per tutti e ora buon divertimento alle ditte alla corsa nel superare sua maestà Jobs
Ziomiccie..la classe non è per tutti e ora buon divertimento alle ditte alla corsa nel superare sua maestà Jobs
Messaggio del 13-04-2010 alle ore 15:21:40
Ecco perché Bobrock l'ha chiamato Sua Maestà
Ecco perché Bobrock l'ha chiamato Sua Maestà
Messaggio del 13-04-2010 alle ore 21:58:13
È proprio vero che il mondo ha bisogno di padroni
È proprio vero che il mondo ha bisogno di padroni
Messaggio del 14-04-2010 alle ore 15:41:39
Il prossimo prodotto apple sara' iNculatte... e la gente lo comprerá lo stesso...
Io ho comprato un iBook, l'ultimo prodotto della serie "think different". Ora apple é troppo "think business", "think hype"... e non mi piace piú.
Bob, il fatto di venderlo non significa che un prodotto sia valido... significa solo che lo sanno vendere, e soprattutto che il consumatore (la ggend) je scem', e quindi non da il "consenso commerciale" al miglior prodotto
La apple é sicuramente leader in questo. Ma l'unico prodotto tecnologicamente veramente innovativo era l'architettura scsi su chipset PowerPC... ora sono tutte "frocerie"
Il prossimo prodotto apple sara' iNculatte... e la gente lo comprerá lo stesso...
Io ho comprato un iBook, l'ultimo prodotto della serie "think different". Ora apple é troppo "think business", "think hype"... e non mi piace piú.
Bob, il fatto di venderlo non significa che un prodotto sia valido... significa solo che lo sanno vendere, e soprattutto che il consumatore (la ggend) je scem', e quindi non da il "consenso commerciale" al miglior prodotto
La apple é sicuramente leader in questo. Ma l'unico prodotto tecnologicamente veramente innovativo era l'architettura scsi su chipset PowerPC... ora sono tutte "frocerie"
Messaggio del 14-04-2010 alle ore 17:13:33
EDIT> non "unico", ma "ultimo" prodotto veramente innovativo
EDIT> non "unico", ma "ultimo" prodotto veramente innovativo
Messaggio del 14-04-2010 alle ore 18:41:35
mi si tuccate lu core mò
mi si tuccate lu core mò
Messaggio del 14-04-2010 alle ore 21:22:53
un commerciale una volta mi ha detto:
"non frega un cazzo di quello che vendi ma di come lo vendi! io ho vennuto penne ca nun scrivevano e profumi ca puzzavano..."
la mela è il peccato!!!
un commerciale una volta mi ha detto:
"non frega un cazzo di quello che vendi ma di come lo vendi! io ho vennuto penne ca nun scrivevano e profumi ca puzzavano..."
la mela è il peccato!!!
Messaggio del 16-04-2010 alle ore 16:35:46
TECNOLOGIA&BUSINESS
ILSOLE24ORE.COM > Notizie Tecnologia e Business ARCHIVIO
Il super-chip che muove ipad
di Giuseppe Caravita
15 Aprile 2010
Una sorpresa nella sorpresa, l'Ipad di Apple. Non solo un tablet innovativo, ben più di un fratello maggiore dell'I-phone. Ma anche un sistema più veloce, e performante, di quanti molti si attendessero. La ragione: un motore interno ancora in parte segreto, il chip A4 disegnato da Apple stessa.
A smontarlo con cura, come hanno fatto quelli di I-fixit, l'Ipad presenta, oltre a due potenti batterie una scheda madre (scheda logica) estremamente piccola. In pratica non più di una dozzina di chip, tra memorie e controller, con al centro l'A4, con la sua bella mela stampata sopra. Ed è l'A4 l'anima dell'Ipad, il suo motore.
Non è un microprocessore ma qualcosa di più: un System on chip (Soc). Su una piastrina di silicio di tre millimetri di lato, con finezze da 45 nanometri (lo stato dell'arte attuale) c'è infatti spazio per centinaia di milioni di transistor. E infatti l'A4 integra, su quello spazio, almeno tre unità, un tempo separate: un processore (l'Arm Cortex A8), un'unità di elaborazione grafica (la PowerVr Sgx, realizzata dalla Apple e la stessa degli I-Phone) e alcune aree di memoria Ram e Rom interne di lavoro. Non solo: l'A4 contiene, secondo le analisi dei tecnologi che l'hanno finora passato ai raggi x (letteralmente), anche dei circuiti di ottimizzazione ancora segreti, forse all'origine della lunga durata di carica dell'Ipad.
E di più, direttamente sovrapposte sopra l'A4 vi sono due chip di memoria Ram Samsung da 128 Mb. La tecnica, chiamata Pop (package on package) permette al chip di comunicare con le sue memorie a distanze minime, con conseguente velocità e risparmio di potenza. Un capolavoro targato Apple, quindi l'A4. E frutto, con tutta probabilità, non solo della qualità della sua ricerca e sviluppo ma anche di quei 150 ingegneri microelettronici della Pa-Semi, una startup che già nel 2007 presentò un System on chip molto avanzato, basato allora su multipli core Powerpc (mai usato da Apple) che però nel 2008 decideva di acquisire l'azienda, e il suo prezioso know how.
«Non c'è dubbio che l'A4 sia un prodotto tecnologico molto interessante – osserva Philippe Magarshack, vicepresidente e esperto di Soc alla ricerca e sviluppo di St Microelectronic –. Ma il trend verso i Soc è ormai generale per chi produce i motori degli smartphone e dei dispositivi mobili. Basti ricordare lo SnapDragon di Qualcomm e l'Et-500 di St-Ericsson, già disponibili sul mercato. Mentre Intel, con il suo Moorestown (Cpu Atom in un Soc per tablet mobili) appare ancora in ritardo, soprattutto per problemi di ottimizzazione dei consumi elettrici. Ma il trend è generale: tutti stiamo correndo verso Soc sempre più potenti e ottimizzati».
Il punto è che l'A4 non è prodotto da un'azienda microelettronica indipendente (come Qualcomm, St-M, Intel, Freescale...) e poi adattato dal sistemista finale (Nokia, Google, Lg) ma nel caso A4 direttamente disegnato e controllato da Apple, «secondo il suo tipico business model, che punta a padroneggiare completamente la sua tecnologia – aggiunge Magarshack – soprattutto nelle sue componenti cruciali».
Un tempo, nei personal computer il cuore proprietario era il sistema operativo (il Mac-Os, per intendersi), oggi invece si va anche sotto. «Nel profondo di un Soc che consente di controllare come fai l'elaborazione in multithreading, la qualità della tua grafica tridimensionale, la codifica e decodifica multimediale. Insomma quello che fa la differenza in qualità e prestazioni del tuo dispositivo portatile».
Ovvio, Apple ha ottimizzato l'A4 al punto di avervi eliminato persino alcune porte di comunicazione, le aree per la telecamera (che l'Ipad non ha) e ne ha ricavato un Ipad, alla prova di di test ripetuti, nettamente più veloce del Nexus One, dotato di Snapdragon e ambiente Google-Chrome. Il tutto utilizzando il meglio della tecnologia di progettazione (non solo Pa-Semi ma, secondo alcune voci, anche di Intrinsity, altra silenziosa startup texana) e poi la capacità produttiva di Samsung per farsi "fondere" l'A4. «Un approccio con vantaggi e svantaggi – conclude Magarshack – così Apple può sfruttare il suo vantaggio innovativo protetto per legare a sé gli utenti e trarne profitti superiori alla media. Con i Soc disponibili da noi invece i clienti multipli possono aspettarsi volumi più alti, e quindi costi inferiori. E l'utente anche una maggiore interoperabilità standard tra i dispositivi».
[email protected]
TECNOLOGIA&BUSINESS
ILSOLE24ORE.COM > Notizie Tecnologia e Business ARCHIVIO
Il super-chip che muove ipad
di Giuseppe Caravita
15 Aprile 2010
Una sorpresa nella sorpresa, l'Ipad di Apple. Non solo un tablet innovativo, ben più di un fratello maggiore dell'I-phone. Ma anche un sistema più veloce, e performante, di quanti molti si attendessero. La ragione: un motore interno ancora in parte segreto, il chip A4 disegnato da Apple stessa.
A smontarlo con cura, come hanno fatto quelli di I-fixit, l'Ipad presenta, oltre a due potenti batterie una scheda madre (scheda logica) estremamente piccola. In pratica non più di una dozzina di chip, tra memorie e controller, con al centro l'A4, con la sua bella mela stampata sopra. Ed è l'A4 l'anima dell'Ipad, il suo motore.
Non è un microprocessore ma qualcosa di più: un System on chip (Soc). Su una piastrina di silicio di tre millimetri di lato, con finezze da 45 nanometri (lo stato dell'arte attuale) c'è infatti spazio per centinaia di milioni di transistor. E infatti l'A4 integra, su quello spazio, almeno tre unità, un tempo separate: un processore (l'Arm Cortex A8), un'unità di elaborazione grafica (la PowerVr Sgx, realizzata dalla Apple e la stessa degli I-Phone) e alcune aree di memoria Ram e Rom interne di lavoro. Non solo: l'A4 contiene, secondo le analisi dei tecnologi che l'hanno finora passato ai raggi x (letteralmente), anche dei circuiti di ottimizzazione ancora segreti, forse all'origine della lunga durata di carica dell'Ipad.
E di più, direttamente sovrapposte sopra l'A4 vi sono due chip di memoria Ram Samsung da 128 Mb. La tecnica, chiamata Pop (package on package) permette al chip di comunicare con le sue memorie a distanze minime, con conseguente velocità e risparmio di potenza. Un capolavoro targato Apple, quindi l'A4. E frutto, con tutta probabilità, non solo della qualità della sua ricerca e sviluppo ma anche di quei 150 ingegneri microelettronici della Pa-Semi, una startup che già nel 2007 presentò un System on chip molto avanzato, basato allora su multipli core Powerpc (mai usato da Apple) che però nel 2008 decideva di acquisire l'azienda, e il suo prezioso know how.
«Non c'è dubbio che l'A4 sia un prodotto tecnologico molto interessante – osserva Philippe Magarshack, vicepresidente e esperto di Soc alla ricerca e sviluppo di St Microelectronic –. Ma il trend verso i Soc è ormai generale per chi produce i motori degli smartphone e dei dispositivi mobili. Basti ricordare lo SnapDragon di Qualcomm e l'Et-500 di St-Ericsson, già disponibili sul mercato. Mentre Intel, con il suo Moorestown (Cpu Atom in un Soc per tablet mobili) appare ancora in ritardo, soprattutto per problemi di ottimizzazione dei consumi elettrici. Ma il trend è generale: tutti stiamo correndo verso Soc sempre più potenti e ottimizzati».
Il punto è che l'A4 non è prodotto da un'azienda microelettronica indipendente (come Qualcomm, St-M, Intel, Freescale...) e poi adattato dal sistemista finale (Nokia, Google, Lg) ma nel caso A4 direttamente disegnato e controllato da Apple, «secondo il suo tipico business model, che punta a padroneggiare completamente la sua tecnologia – aggiunge Magarshack – soprattutto nelle sue componenti cruciali».
Un tempo, nei personal computer il cuore proprietario era il sistema operativo (il Mac-Os, per intendersi), oggi invece si va anche sotto. «Nel profondo di un Soc che consente di controllare come fai l'elaborazione in multithreading, la qualità della tua grafica tridimensionale, la codifica e decodifica multimediale. Insomma quello che fa la differenza in qualità e prestazioni del tuo dispositivo portatile».
Ovvio, Apple ha ottimizzato l'A4 al punto di avervi eliminato persino alcune porte di comunicazione, le aree per la telecamera (che l'Ipad non ha) e ne ha ricavato un Ipad, alla prova di di test ripetuti, nettamente più veloce del Nexus One, dotato di Snapdragon e ambiente Google-Chrome. Il tutto utilizzando il meglio della tecnologia di progettazione (non solo Pa-Semi ma, secondo alcune voci, anche di Intrinsity, altra silenziosa startup texana) e poi la capacità produttiva di Samsung per farsi "fondere" l'A4. «Un approccio con vantaggi e svantaggi – conclude Magarshack – così Apple può sfruttare il suo vantaggio innovativo protetto per legare a sé gli utenti e trarne profitti superiori alla media. Con i Soc disponibili da noi invece i clienti multipli possono aspettarsi volumi più alti, e quindi costi inferiori. E l'utente anche una maggiore interoperabilità standard tra i dispositivi».
[email protected]
Messaggio del 16-04-2010 alle ore 19:11:29
Non devi rispondere a me...sono solo una persona che, non avendo specifiche nozioni tecniche, vuole solo capire. Come vedi, non ho messo nessun commento tecnico; è certo però, che il SIG. Steve Jobs è, secondo me, prima di tutto un grande uomo e poi, tutto il resto...confermatomi, spesso, da un amico norvegese che lavora per/con lui da tanti anni
Non devi rispondere a me...sono solo una persona che, non avendo specifiche nozioni tecniche, vuole solo capire. Come vedi, non ho messo nessun commento tecnico; è certo però, che il SIG. Steve Jobs è, secondo me, prima di tutto un grande uomo e poi, tutto il resto...confermatomi, spesso, da un amico norvegese che lavora per/con lui da tanti anni
Messaggio del 16-04-2010 alle ore 23:08:02
ahahhahhahahahahhh
ahahhahhahahahahhh
Nuova reply all'argomento:
guerra all' IPAD...
Registrati
Mi so scurdate la password
Hai problemi ad effettuare il login?
segui le istruzioni qui