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T AMP. PALESTRATO:TRENDS AUDIO 10.1
Messaggio del 04-10-2008 alle ore 15:09:44
che cosè il T AMP?
T-Amp
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: Navigazione, cerca
Il T-Amp è un amplificatore musicale prodotto dalla Sonic Impact che lavora in classe D, sfruttando il chip TA2024 della Tripath e che realizza un'amplificazione in tecnologia Digital Power Processing (Switching) ribattezzata dal produttore Classe T. Tale dispositivo attualmente è oggetto di particolare interesse nel mondo della riproduzione in alta fedeltà date le sue caratteristiche di funzionamento ed il costo estremamente ridotto.
Indice
[nascondi]
* 1 Dispositivo
* 2 Caratteristiche tecniche
o 2.1 Prestazioni
o 2.2 Tweaking
* 3 Collegamenti esterni
Dispositivo [modifica]
Il frontale, con il potenziometro del volume
Il frontale, con il potenziometro del volume
Il retro, con i connettori di ingresso e uscita
Il retro, con i connettori di ingresso e uscita
Il dispositivo T-Amp offre una amplificazione con potenza continua di 6 Watt su due canali attestati su impedenza di 8 Ω, 9 W su una impedenza di 4 Ω; funziona a batterie (8 batterie di tipo AA), dispone di una sola connessione mini-jack per l'ingresso audio di linea, di una connessione per un alimentatore (12 Volt ed al massimo 15 Volt) e di quattro connettori a molla per i cavi dei diffusori acustici.
Caratteristiche tecniche [modifica]
* Potenza con batterie: 9 watt/canale su 4 ohm - 6 watt/canale su 8 Ohm - 15 watt/canale con THD del 10%, su 4 ohm
* Potenza con alimentatore esterno: 15 watt/canale su 4 ohm
* THD: 0.04% (@ 1 kHz, 9 watt, 4 ohm)
* Gamma dinamica: 102 dB
* Peso: 300 grammi circa, batterie escluse
* Dimensioni: 16 (L) x 10 (A) x 8 (P) (cm)
* Alimentazione minima: 12 Volt su 1 Ampere
* Alimentazione consigliata: 13,8 Volt (alimentazione dei dispositivi radio-amatoriali) su 3 Ampere
Prestazioni [modifica]
L'elemento di maggior interesse riguardo questo amplificatore è la elevata qualità sonora unita al costo irrisorio di acquisto: sull'onda del successo del T-Amp, riviste di alta fedeltà di tutto il mondo hanno prodotto recensioni, la maggior parte molto positiva sulla validità audiofila dell'oggetto, con qualche eccezione.
In particolare i suoi sostenitori affermano che questo amplificatore produca un suono con una alta qualità timbrica, un dettaglio elevato ed una ottima ricostruzione dell'immagine virtuale. Date le succitate peculiarità, il soprannome che i suoi sostenitori hanno utilizzato per questo amplificatore è l'"ammazza giganti", in quanto con una spesa irrisoria compete con apparecchi enormemente più costosi.
Al contrario i suoi detrattori sostengono che il suono del T-Amp non sia in grado di riprodurre correttamente le frequenze sonore più basse, che l'immagine sonora sia irrealistica (proiettata in avanti), che la componentistica di basso livello utilizzata influisca sulla qualità del suono finale. In certi casi, alcuni (rari) recensori si sono spinti fino a definire il suono del T-Amp "fastidioso".
Tweaking [modifica]
Numerosi appassionati di elettronica hanno implementato modifiche riguardanti il T-Amp in modo da migliorarne le caratteristiche di amplificazione e la curva di risposta: ad esempio, ad un ascolto attento, effettivamente sembra che il T-Amp se accoppiato con certi diffusori acustici, possa mostrare una attenuazione nelle frequenze più basse.
Su internet sono disponibili già decine di progetti amatoriali per studiare le metodologie di Tweaking e per migliorare soprattutto la componentistica, del T-Amp.
Esiste in vendita, sempre dal produttore Sonic Impact, anche una versione evoluta del T-Amp: il "Super T-Amp". Tale dispositivo è inserito in un corpo metallico e lo studio della disposizione dei componenti è eseguito in modo da ridurre le interferenze. Questo dispositivo ha un costo maggiore rispetto al suo fratello minore e riguardo l'effettivo miglioramento del risultato sonoro, le opinioni sono molto discordanti.
Il TRENDS AUDIO 10.1 ha lo stesso chipset del T AMP ma è stato opportunamente rivisto e migliorato con componentistica di alto livello.
Ne ho acquistato uno pochi giorni fa ed devo dire che è veramente favoloso,con un buon alimentatore,buoni cavi e possibilmente un condensatore ad alta capacità(1/2 e/o 1 Farad) è veramente sbalorditivo,vi viene voglia di prendere amplificatori costosissimi e di buttarli dalla finestra,anche i migliori valvolari a confronto sono quasi delle nullità.
Vi posto la recensione di TNT AUDIO:
Premessa
Sono già passati due anni e mezzo dalla data di pubblicazione della recensione dell'amplificatore T-Amp, un oggetto che ha scosso il mercato HiFi più di ogni altro, causando reazioni incontrollate, in tutti i sensi. Tanti audiofili se ne sono innamorati, considerandolo un ampli "definitivo" (si sa, l'amore fa fare follie), altri l'hanno ferocemente osteggiato, talvolta per partito preso, talvolta per malcelato interesse personale, altre volte per gusti troppo distanti dal carattere forte del piccolo ampli della Sonic Impact.
Non appena scoppiò il fenomeno T-Amp sul mercato è successo di tutto: (auto)costruttori furbi che si sono affrettati a cavalcare l'onda offrendolo in cabinet più raffinati, dal costo decuplicato. La stessa Sonic Impact, che certo non era un'Azienda del settore HiFi, è stata quasi costretta a proporne subito una versione "audiophile", il Super T-Amp, con circuiti migliorati, un bel cabinet, alimentazione inclusa nel prezzo e finalmente connettori degni di applicazioni HiFi. Poi sono apparsi modelli più potenti, che utilizzavano ancora i chip Tripath ma purtroppo la magia del piccolo chip TA2024 non sembra essere stata mai eguagliata. Gli altri chip suonavano molto bene, ma il piccolo continuava ad avere qualcosa di più magico.
Io sono rimasto alla finestra, fiducioso che prima o poi qualcuno più furbo degli altri avrebbe proposto una versione migliorata sotto ogni aspetto, ad un prezzo ragionevole e lontano dalle speculazioni più becere tipiche di questo settore. Non ho dovuto aspettare moltissimo e già nell'autunno del 2006 la Trends Audio, nascente Azienda di Hong Kong, mi contattò proponendomi il loro primo ampli integrato basato su chip TA 2024, il TA 10. Un bel cabinet in alluminio, pure meno ingombrante del T-Amp originale, connettori come si deve, una buona alimentazione esterna, circuiti costruiti con criteri e componenti audiophile-grade, il tutto alla modica cifra di 99$. Al cambio attuale, una settantina di €. In pratica costava quanto un T-Amp dotato di una decente alimentazione esterna. Era l'ampli che stavo cercando. Pochi mesi dopo la Trends Audio annunciava la release di una versione migliorata, la 10.1, che è oggetto di questo test. Nel frattempo tante recensioni entusiastiche sono apparse sulla stampa specializzata di tutto il mondo ed il prezzo è salito a 150$, in Hong Kong. In Italia si acquista oggi per circa 170 €. Certo, rispetto ai 70 € iniziali è una bella differenza. Non c'è niente da fare, le cose buone non restano economiche a lungo, è una ben nota legge di mercato (domanda forte = prezzi che salgono). La cifra, comunque, è ancora al livello di ampli integrati commerciali di "primo prezzo" coi quali questo giocattolino ha molto poco a che spartire, come vedremo.
Descrizione e caratteristiche tecniche
Anziché dilungarmi inutilmente con un elenco di specifiche tecniche, vi consiglio di far riferimento al datasheet ufficiale del TA2024, sul sito Tripath. Il TA 10.1 ha una potenza d'uscita IDENTICA a quella del T-Amp originale e non potrebbe essere altrimenti visto che il chipset utilizzato è lo stesso. Stiamo parlando quindi di circa 6 watt per canale su 8 Ohm e 10 watt per canale su 4 Ohm. Le differenze sono tutte cucite intorno al chipset Tripath: nuovi circuiti con componentistica di pregio (induttanze in aria, ad esempio), un bel cabinet amagnetico in alluminio, una buona alimentazione universale da 3A (da 100V a 240V) di tipo switching, la possibilità di trasformare l'ampli in un finale di potenza semplicemente spostando dei jumpers interni sulla mainboard e persino la possibilità di regolare l'offset in uscita, per un fine tuning dell'esemplare in vostro possesso (far riferiento al manuale per questa operazione).
Utilizza inoltre ottimi connettori RCA d'ingresso e dei bellissimi connettori d'uscita che accettano ogni tipo di terminale (cavo spellato di grossa sezione, banane, forcelle). Le dimensioni, come si evince dalla foto, sono veramente minime: 76mm (L) x 46mm (A) x 114mm (P). Potremmo chiedere di più?
Le differenze tra la prima versione TA10 e la nuova TA10.1 oggetto di questa prova sono facilmente visibili nella foto qui sotto: migliori condensatori nei punti più critici ed un cablaggio realizzato con materiale di qualità e sezione superiore.
Disponibilità
Non è difficile acquistare il Trends Audio TA 10.1. L'Azienda ha stipulato una partnership commerciale con il sito di vendite online Buyoyo ma l'ampli può essere acquistato direttamente in Italia (con tutti i vantaggi del caso) da Playstereo.com.
Lo si può trovare su Ebay, nuovo, a 150$ presso un rivenditore canadese ma ai vantaggi del cambio favorevole euro/dollaro occorre sottrarre i costi per la spedizione intercontinentale e le tasse ed i dazi doganali che su un oggetto di 150$ iniziano ad incidere non poco. Occorre anche considerare che, in caso di problemi o di assistenza, poter far riferimento ad un distributore italiano "ufficiale" è decisamente meglio.
Il prezzo può sembrare alto, rispetto al T-Amp originale, ma c'è da considerare che il Trends Audio TA 10.1 è un ampli già "pronto" per funzionare: include l'alimentazione, connettori come si deve e tutto il resto. Alla cifra richiesta, in pratica, non c'è da aggiungere niente.
Stavolta, anziché affrettarci a pubblicare la prima recensione di un ampli che per certi versi segna un punto di non ritorno, abbiamo preferito aspettare che uscissero tante altre recensioni, sia sulle riviste ufficiali che sui vari forum di discussione. Tanti audiofili hanno già acquistato l'ampli Trends Audio e ne scrivono impressioni estremamente positive un po' ovunque anche in Italia. Noi abbiamo preferito che il polverone si calmasse un poco.
Ovviamente, volevo confrontare il TA 10.1 contro i suoi più diretti avversari: il T-Amp originale ed il Super T-Amp. L'ho inoltre confrontato con altre amplificazioni con tecnologia simile, in particolare i finali NuForce REF9SE e l'integrato italiano T-HiFi Power TI S (con il chip TA 2022).
Non posso tacere il fatto che su un sito internazionale il TA 10.1 ha letteralmente sbaragliato la concorrenza in classe D, ivi comprese le amplificazioni più costose (NuForce, Plinius, Flying Mole...) in un serrato confronto diretto.
Comincio dalla fine: quest'ampli è una piccola, deliziosa meraviglia. Non c'è dubbio alcuno che riesca ad estrarre le migliori virtù del chip TA2024, virtù che il T-Amp aveva lasciato largamente intuire. Il confronto è semplicemente impietoso: il T-Amp originale a confronto suona leggero, poco definito (!!!) ed inconsistente. In poche parole, prendete tutte le virtù del T-Amp e moltiplicatele per un fattore 10, poi prendete i limiti e moltiplicateli per 0. Alla fine dell'operazione avrete un'idea di come suona il TA 10.1.
La prima cosa che salta all'orecchio è la gamma bassa, decisamente più potente e profonda. Per un errore nei circuiti del T-Amp originale, infatti, la gamma bassa più profonda appariva leggermente attenuata. Alla Trends Audio hanno fatto bene i compiti a casa ed ora il chip TA2024 è libero di esprimersi con autorità anche nella prima ottava, potenza limitata permettendo.
Il Super T-Amp aveva a sua volta già superato questo problema ma evidentemente alla Trends Audio hanno lavorato meglio ed il confronto tra la gamma bassa del TA 10.1 e quella del Super T è tutto a favore del primo: migliore potenza, articolazione e profondità. Non si tratta di una differenza trascurabile e diventa evidente all'ascolto di brani per organo, ad esempio. Forse con Musica pop/rock o Classica questa differenza risulta meno drammatica.
Superato a pieni voti il confronto in gamma bassa, il Trends si prende le sue belle soddisfazioni anche sul resto dello spettro audio. La gamma media, ad esempio, è più pulita e trasparente sia di quella del T-Amp originale sia del Super T. La performance con il pianoforte, ad esempio, è da considerarsi eccellente in termini assoluti, indipendentemente dal prezzo. Accuratezza tonale, attacchi veloci e decadimenti naturali, uniti ad una ricchezza armonica notevole, fanno della performance del TA 10.1 qualcosa di assolutamente musicale e godibile. Lo stesso effetto lo si può notare sulle voci, sempre molto vive, naturali e presenti, con le sillabe sempre ben scandite. Tanto per essere chiari fino in fondo, sia il T-Amp che il Super T-Amp che il T-HiFi Power TI S fanno peggio in queste aree. Per ottenere qualcosa di sensibilmente migliore, da questo punto di vista, occorre salire ed andare a scomodare amplificazioni del calibro dei NuForce REF9SE.
In gamma alta il TA 10.1 coniuga ricchezza armonica, dettaglio e finezza di grana. Quelle lievissime tracce di asprezza che di tanto in tanto potevano essere ascoltate con il T-Amp "liscio" sono qui completamente assenti. Non posso definire il TA 10.1 un amplificatore "caldo" né tantomeno morbido. E' trasparente, preciso ma senza suonare pungente. L'aggressività non fa parte del suo DNA ma neppure l'eufonia. Ad esempio, per tornare ai confronti, il T-HiFi Power TI S suona DECISAMENTE più caldo e morbido, ma anche molto meno preciso e dettagliato. L'estensione in gamma alta sembra inferiore. Certamente così non è ma la sensazione è quella, come se l'estremo alto fosse arrotondato. Il TA 10.1, invece, riproduce tutto ciò che c'è, senza concedere alcunché all'eufonia fine a se stessa.
Sintetizzando, posso dire che timbricamente il TA 10.1 è un amplificatore molto ben bilanciato, certamente più equilibrato del T-Amp originale, al quale mancava un po' di peso nella prima ottava. Trasparenza e ricchezza di informazioni sono i due aspetti che colpiscono di più al primo ascolto. Col tempo poi conquista l'ascoltatore con una capacità di comunicare la Musica in maniera assolutamente naturale.
Dinamica
Prima di tutto, MAI dimenticare che si tratta pur sempre di un amplificatore da 6 watt per canale. Questo significa che utilizzare diffusori di sensibilità non adeguata (inferiore ai 93 dB) e/o grandi ambienti d'ascolto è il modo migliore per non godersi tutta la magia della quale è capace questo nanerottolo. E' anche vero che molti audiofili ascoltano a livelli medi che raramente superano gli 80/85 dB nel punto d'ascolto (per gusto personale o per ragioni di vicinato) pertanto questi potrebbero trovare la potenza sufficiente anche con diffusori "normali" (sui 90 dB).
Tuttavia, il clipping, specie con programmi molto energetici, è sempre in agguato. I salti dinamici sono risolti con naturalezza fintanto che c'è birra ma quando questa finisce....ci si siede.
Rispetto al T-Amp, che ha la stessa potenza, sembra che il TA 10.1 suoni un po' più forte, certamente merito del maggior peso della gamma bassa e della minore distorsione percepita. Però è meglio non farsi illusioni, si tratta sempre di 6 piccoli watt. Bellissimi, ma sempre sei sono.
Gli attacchi ed i rilasci sono più convincenti che col T-Amp o col Super T-Amp: più veloci i primi, più a lento decadimento i secondi. Il T-Amp originale aveva una leggera tendenza a tagliare un po' frettolosamente le code delle note, rendendo il suono vivace e ritmato. Con il TA 10.1 la Musica prende a respirare maggiormente e soprattutto gli strumenti acustici ne traggono grande beneficio (di nuovo, il piano, ad esempio).
Anche dal punto di vista del PRaT (Pace, Rhythm and Timing) il TA 10.1, finché può, si comporta egregiamente. Forse non è l'ampli ideale per saltare come deficienti in sala d'ascolto al ritmo dei Prodigy ma comunque riesce nel miracolo di suonare eccitante anche coi generi più ritmati.
Infine, se nella macrodinamica occorre fare i conti con la poca potenza a disposizione, nel campo della microdinamica il piccolo si prende le sue brave rivincite, suonando precisissimo, introspettivo e vivo fin nei più minuti dettagli.
Immagine 3D e soundstage
Il T-Amp originale era capace, sorprendentemente per il prezzo, di creare un palcoscenico virtuale sconosciuto agli amplificatori entry-level. Questo, unito alla sua enorme trasparenza, rendeva il confronto coi suddetti quantomeno improponibile. Ebbene, il TA 10.1 fa ancora meglio, aggiungendo parecchio spazio alle dimensioni delll'immagine virtuale, sia in larghezza che in altezza (soprattutto!) che in profondità. E fa persino meglio del Super T-Amp, che riesce a costruire un'immagine virtuale ben posizionata tra i due diffusori e dietro di essi ma non in modo altrettanto stabile ed a fuoco. La capacità di "vedere" dentro lo stage, con il TA 10.1 ha veramente dell'eccezionale, vista la classe di appartenenza. Focalizzazione, stabilità e precisione geometrica sono semplicemente su un livello elevatissimo, per ottenere il quale occorre salire di molto nella classe dei concorrenti. Le voci, specie quelle femminili, appaiono talvolta un po' avanti ma questo effetto presenza non è del tutto spiacevole, anche perché non è accompagnato da fastidiose caratterizzazioni di porzioni dello spettro audio né delle sibilanti.
Ovviamente, quando si porta l'ampli vicino al suo limite fisiologico l'immagine si scompone, tutto si proietta un po' più in avanti e si restringe. Questo accade con tanti altri amplificatori, solo che quando la potenza è superiore il clipping è più difficile da raggiungere, ovviamente.
Qualche consiglio
Il T-Amp era stato criticato in tanti modi, qualcuno disse che non si trattava di un vero ampli perché necessitava di un buon alimentatore esterno. Qualche altro lamentava la complessità del doversi dotare di adattatori e di fare qualche equilibrismo di troppo nel collegare grossi cavi di potenza. Ebbene, il Trends Audio TA 10.1 è un ampli completo a tutti gli effetti. Collegate la spina dell'alimentatore nella presa a muro, i cavi di segnale ed i cavi di potenza (terminati come più vi aggrada) e siete pronti all'ascolto. Migliora un po' con l'uso, come altri amplificatori basati su chip Tripath, ma anche fuori dalla scatola non è male, anzi.
Fate attenzione perché l'ampli è veramente piccolo e leggero, quindi cavi di potenza pesanti o rigidi potrebbero farlo rovesciare con facilità. In questo caso basterebbero quattro gocce di blue-tac per fissarlo in maniera intelligente al piano d'appoggio. Dei buoni piedini isolanti sono invece i BrightStar Isonode, che però non risolvono il problema del rovesciamento eventuale.
Questo ampli, come il T-Amp, è già "a ponte" perciò non tentate di collegarlo in questo modo. Se volete più potenza provate ad usarne due, magari sistemati in maniera tale da essere semplici finali di potenza, in biamping orizzontale (uno per i bassi ed uno per gli alti) o verticale (uno per cassa). Ovviamente servono diffusori predisposti per il biwiring ed uno sdoppiatore del segnale in ingresso.
Se utilizzate più sorgenti l'unico ingresso del TA 10.1 è un problema e vi serve un pre, passivo o attivo che sia. Uno piccolo, con un buon stadio phono e che costa veramente poco è il cosiddetto T-Preamp che ho recensito qualche tempo fa, anche se la qualità del TA 10.1 meriterebbe partners di qualità più elevata.
Tweakings
Ovviamente si possono fare le solite cose: provare alimentatori diversi (tipo gli ZetaGi) oppure batterie ad uso motociclistico, ricaricabili. Sentitevi liberi di sperimentare ma assolutamente non obbligati. Il TA 10.1, già con la sua alimentazione di serie, è capace di prestazioni eccellenti. Un upgrade non è assolutamente necessario.
Se volete, potete poi divertirvi a regolare l'offset (leggere il manuale d'uso per i dettagli) ma, in definitiva, considerate questo TA 10.1 non una palestra sulla quale fare esperimenti, ma un amplificatore high-end a tutti gli effetti, che può funzionare benissimo già così com'è. Null'altra è richiesto, solo una mente sgombra da pregiudizi (difficile da trovare nell'ambiente).
Lamentele
Costruzione e finitura. Il Trends Audio TA 10.1 possiede un cabinet in alluminio davvero bello e ben rifinito, ottimi connettori ed un'estetica attraente nel suo minimalismo. Dei due esemplari in prova uno aveva il potenziometro del volume montato leggermente fuori asse (accade anche nelle migliori famiglie) ma ciò non ha pregiudicato in alcun modo la funzionalità del controllo. In tutto il tempo che ho utilizzato questi apparecchi (circa 10 mesi ininterrotti, quasi sempre al limite del clipping) non hanno mostrato problemi di alcun tipo. E la mia bolletta ENEL ha ringraziato.
Il cabinet è molto piccolo, quindi i connettori sono tutti terribilmente vicini. Potreste avere problemi con cavi di sezione molto elevata o con connettori molto ingombranti. Anche lo spazio per le dita non è certo ottimale. Infine, c'è sempre un solo ingresso...!
Il rapporto qualità/prezzo, nonostante gli aumenti, è semplicemente stellare.
Suono. La potenza d'uscita è il più grosso problema di questo amplificatore: limita un po' la scelta dei diffusori da abbinarci e la dinamica complessiva. E' il prezzo da pagare per ottenere prestazioni mozzafiato in tutti gli altri parametri sonori, ben al di là della sua classe di prezzo, fino ad un fattore moltiplicativo di 10-15 volte il suo prezzo. A causa della poca corrente a disposizione, l'impatto e la fisicità della gamma bassa sono ovviamente limitati, alla fisica non si comanda. Alcuni ascoltatori, a seconda del tipo di impianto, di diffusori e di gusti personali, potrebbero preferire un bilanciamento timbrico più caldo.
Conclusioni
Una piccola grande meraviglia che supera, in ogni parametro, le già elevate performance del T-Amp originale e del suo naturale upgrade Super T-Amp. Questo ampli prova in maniera inconfutabile quanta magia fosse ancora nascosta nel chip TA 2024. Dimenticandosi le limitazioni imposte dalla potenza d'uscita, questo ampli può essere facilmente confrontato con apparecchi che costano oltre 10 volte il suo prezzo. Mi rendo conto che sia un'affermazione molto forte ma, se riuscite a liberarvi di qualche pregiudizio di troppo e se avete la fortuna di poterlo ascoltare con partners ideali, questo TA 10.1 vi regalerà un'esperienza d'ascolto davvero entusiasmante, specie se si pensa che allo stesso costo si acquista un ampli "primo prezzo" da mercatone che, dal punto di vista sonoro, è lontano anni luce dalla raffinatezza di questo piccolo gioiello. Coi diffusor giusti questo TA 10.1 può rappresentare il cuore di un vero impianto di ambizioni elevatissime.
Se riesco vi metto qualche foto del mio impiantino
che cosè il T AMP?
T-Amp
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Il T-Amp è un amplificatore musicale prodotto dalla Sonic Impact che lavora in classe D, sfruttando il chip TA2024 della Tripath e che realizza un'amplificazione in tecnologia Digital Power Processing (Switching) ribattezzata dal produttore Classe T. Tale dispositivo attualmente è oggetto di particolare interesse nel mondo della riproduzione in alta fedeltà date le sue caratteristiche di funzionamento ed il costo estremamente ridotto.
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* 1 Dispositivo
* 2 Caratteristiche tecniche
o 2.1 Prestazioni
o 2.2 Tweaking
* 3 Collegamenti esterni
Dispositivo [modifica]
Il frontale, con il potenziometro del volume
Il frontale, con il potenziometro del volume
Il retro, con i connettori di ingresso e uscita
Il retro, con i connettori di ingresso e uscita
Il dispositivo T-Amp offre una amplificazione con potenza continua di 6 Watt su due canali attestati su impedenza di 8 Ω, 9 W su una impedenza di 4 Ω; funziona a batterie (8 batterie di tipo AA), dispone di una sola connessione mini-jack per l'ingresso audio di linea, di una connessione per un alimentatore (12 Volt ed al massimo 15 Volt) e di quattro connettori a molla per i cavi dei diffusori acustici.
Caratteristiche tecniche [modifica]
* Potenza con batterie: 9 watt/canale su 4 ohm - 6 watt/canale su 8 Ohm - 15 watt/canale con THD del 10%, su 4 ohm
* Potenza con alimentatore esterno: 15 watt/canale su 4 ohm
* THD: 0.04% (@ 1 kHz, 9 watt, 4 ohm)
* Gamma dinamica: 102 dB
* Peso: 300 grammi circa, batterie escluse
* Dimensioni: 16 (L) x 10 (A) x 8 (P) (cm)
* Alimentazione minima: 12 Volt su 1 Ampere
* Alimentazione consigliata: 13,8 Volt (alimentazione dei dispositivi radio-amatoriali) su 3 Ampere
Prestazioni [modifica]
L'elemento di maggior interesse riguardo questo amplificatore è la elevata qualità sonora unita al costo irrisorio di acquisto: sull'onda del successo del T-Amp, riviste di alta fedeltà di tutto il mondo hanno prodotto recensioni, la maggior parte molto positiva sulla validità audiofila dell'oggetto, con qualche eccezione.
In particolare i suoi sostenitori affermano che questo amplificatore produca un suono con una alta qualità timbrica, un dettaglio elevato ed una ottima ricostruzione dell'immagine virtuale. Date le succitate peculiarità, il soprannome che i suoi sostenitori hanno utilizzato per questo amplificatore è l'"ammazza giganti", in quanto con una spesa irrisoria compete con apparecchi enormemente più costosi.
Al contrario i suoi detrattori sostengono che il suono del T-Amp non sia in grado di riprodurre correttamente le frequenze sonore più basse, che l'immagine sonora sia irrealistica (proiettata in avanti), che la componentistica di basso livello utilizzata influisca sulla qualità del suono finale. In certi casi, alcuni (rari) recensori si sono spinti fino a definire il suono del T-Amp "fastidioso".
Tweaking [modifica]
Numerosi appassionati di elettronica hanno implementato modifiche riguardanti il T-Amp in modo da migliorarne le caratteristiche di amplificazione e la curva di risposta: ad esempio, ad un ascolto attento, effettivamente sembra che il T-Amp se accoppiato con certi diffusori acustici, possa mostrare una attenuazione nelle frequenze più basse.
Su internet sono disponibili già decine di progetti amatoriali per studiare le metodologie di Tweaking e per migliorare soprattutto la componentistica, del T-Amp.
Esiste in vendita, sempre dal produttore Sonic Impact, anche una versione evoluta del T-Amp: il "Super T-Amp". Tale dispositivo è inserito in un corpo metallico e lo studio della disposizione dei componenti è eseguito in modo da ridurre le interferenze. Questo dispositivo ha un costo maggiore rispetto al suo fratello minore e riguardo l'effettivo miglioramento del risultato sonoro, le opinioni sono molto discordanti.
Il TRENDS AUDIO 10.1 ha lo stesso chipset del T AMP ma è stato opportunamente rivisto e migliorato con componentistica di alto livello.
Ne ho acquistato uno pochi giorni fa ed devo dire che è veramente favoloso,con un buon alimentatore,buoni cavi e possibilmente un condensatore ad alta capacità(1/2 e/o 1 Farad) è veramente sbalorditivo,vi viene voglia di prendere amplificatori costosissimi e di buttarli dalla finestra,anche i migliori valvolari a confronto sono quasi delle nullità.
Vi posto la recensione di TNT AUDIO:
Premessa
Sono già passati due anni e mezzo dalla data di pubblicazione della recensione dell'amplificatore T-Amp, un oggetto che ha scosso il mercato HiFi più di ogni altro, causando reazioni incontrollate, in tutti i sensi. Tanti audiofili se ne sono innamorati, considerandolo un ampli "definitivo" (si sa, l'amore fa fare follie), altri l'hanno ferocemente osteggiato, talvolta per partito preso, talvolta per malcelato interesse personale, altre volte per gusti troppo distanti dal carattere forte del piccolo ampli della Sonic Impact.
Non appena scoppiò il fenomeno T-Amp sul mercato è successo di tutto: (auto)costruttori furbi che si sono affrettati a cavalcare l'onda offrendolo in cabinet più raffinati, dal costo decuplicato. La stessa Sonic Impact, che certo non era un'Azienda del settore HiFi, è stata quasi costretta a proporne subito una versione "audiophile", il Super T-Amp, con circuiti migliorati, un bel cabinet, alimentazione inclusa nel prezzo e finalmente connettori degni di applicazioni HiFi. Poi sono apparsi modelli più potenti, che utilizzavano ancora i chip Tripath ma purtroppo la magia del piccolo chip TA2024 non sembra essere stata mai eguagliata. Gli altri chip suonavano molto bene, ma il piccolo continuava ad avere qualcosa di più magico.
Io sono rimasto alla finestra, fiducioso che prima o poi qualcuno più furbo degli altri avrebbe proposto una versione migliorata sotto ogni aspetto, ad un prezzo ragionevole e lontano dalle speculazioni più becere tipiche di questo settore. Non ho dovuto aspettare moltissimo e già nell'autunno del 2006 la Trends Audio, nascente Azienda di Hong Kong, mi contattò proponendomi il loro primo ampli integrato basato su chip TA 2024, il TA 10. Un bel cabinet in alluminio, pure meno ingombrante del T-Amp originale, connettori come si deve, una buona alimentazione esterna, circuiti costruiti con criteri e componenti audiophile-grade, il tutto alla modica cifra di 99$. Al cambio attuale, una settantina di €. In pratica costava quanto un T-Amp dotato di una decente alimentazione esterna. Era l'ampli che stavo cercando. Pochi mesi dopo la Trends Audio annunciava la release di una versione migliorata, la 10.1, che è oggetto di questo test. Nel frattempo tante recensioni entusiastiche sono apparse sulla stampa specializzata di tutto il mondo ed il prezzo è salito a 150$, in Hong Kong. In Italia si acquista oggi per circa 170 €. Certo, rispetto ai 70 € iniziali è una bella differenza. Non c'è niente da fare, le cose buone non restano economiche a lungo, è una ben nota legge di mercato (domanda forte = prezzi che salgono). La cifra, comunque, è ancora al livello di ampli integrati commerciali di "primo prezzo" coi quali questo giocattolino ha molto poco a che spartire, come vedremo.
Descrizione e caratteristiche tecniche
Anziché dilungarmi inutilmente con un elenco di specifiche tecniche, vi consiglio di far riferimento al datasheet ufficiale del TA2024, sul sito Tripath. Il TA 10.1 ha una potenza d'uscita IDENTICA a quella del T-Amp originale e non potrebbe essere altrimenti visto che il chipset utilizzato è lo stesso. Stiamo parlando quindi di circa 6 watt per canale su 8 Ohm e 10 watt per canale su 4 Ohm. Le differenze sono tutte cucite intorno al chipset Tripath: nuovi circuiti con componentistica di pregio (induttanze in aria, ad esempio), un bel cabinet amagnetico in alluminio, una buona alimentazione universale da 3A (da 100V a 240V) di tipo switching, la possibilità di trasformare l'ampli in un finale di potenza semplicemente spostando dei jumpers interni sulla mainboard e persino la possibilità di regolare l'offset in uscita, per un fine tuning dell'esemplare in vostro possesso (far riferiento al manuale per questa operazione).
Utilizza inoltre ottimi connettori RCA d'ingresso e dei bellissimi connettori d'uscita che accettano ogni tipo di terminale (cavo spellato di grossa sezione, banane, forcelle). Le dimensioni, come si evince dalla foto, sono veramente minime: 76mm (L) x 46mm (A) x 114mm (P). Potremmo chiedere di più?
Le differenze tra la prima versione TA10 e la nuova TA10.1 oggetto di questa prova sono facilmente visibili nella foto qui sotto: migliori condensatori nei punti più critici ed un cablaggio realizzato con materiale di qualità e sezione superiore.
Disponibilità
Non è difficile acquistare il Trends Audio TA 10.1. L'Azienda ha stipulato una partnership commerciale con il sito di vendite online Buyoyo ma l'ampli può essere acquistato direttamente in Italia (con tutti i vantaggi del caso) da Playstereo.com.
Lo si può trovare su Ebay, nuovo, a 150$ presso un rivenditore canadese ma ai vantaggi del cambio favorevole euro/dollaro occorre sottrarre i costi per la spedizione intercontinentale e le tasse ed i dazi doganali che su un oggetto di 150$ iniziano ad incidere non poco. Occorre anche considerare che, in caso di problemi o di assistenza, poter far riferimento ad un distributore italiano "ufficiale" è decisamente meglio.
Il prezzo può sembrare alto, rispetto al T-Amp originale, ma c'è da considerare che il Trends Audio TA 10.1 è un ampli già "pronto" per funzionare: include l'alimentazione, connettori come si deve e tutto il resto. Alla cifra richiesta, in pratica, non c'è da aggiungere niente.
Stavolta, anziché affrettarci a pubblicare la prima recensione di un ampli che per certi versi segna un punto di non ritorno, abbiamo preferito aspettare che uscissero tante altre recensioni, sia sulle riviste ufficiali che sui vari forum di discussione. Tanti audiofili hanno già acquistato l'ampli Trends Audio e ne scrivono impressioni estremamente positive un po' ovunque anche in Italia. Noi abbiamo preferito che il polverone si calmasse un poco.
Ovviamente, volevo confrontare il TA 10.1 contro i suoi più diretti avversari: il T-Amp originale ed il Super T-Amp. L'ho inoltre confrontato con altre amplificazioni con tecnologia simile, in particolare i finali NuForce REF9SE e l'integrato italiano T-HiFi Power TI S (con il chip TA 2022).
Non posso tacere il fatto che su un sito internazionale il TA 10.1 ha letteralmente sbaragliato la concorrenza in classe D, ivi comprese le amplificazioni più costose (NuForce, Plinius, Flying Mole...) in un serrato confronto diretto.
Comincio dalla fine: quest'ampli è una piccola, deliziosa meraviglia. Non c'è dubbio alcuno che riesca ad estrarre le migliori virtù del chip TA2024, virtù che il T-Amp aveva lasciato largamente intuire. Il confronto è semplicemente impietoso: il T-Amp originale a confronto suona leggero, poco definito (!!!) ed inconsistente. In poche parole, prendete tutte le virtù del T-Amp e moltiplicatele per un fattore 10, poi prendete i limiti e moltiplicateli per 0. Alla fine dell'operazione avrete un'idea di come suona il TA 10.1.
La prima cosa che salta all'orecchio è la gamma bassa, decisamente più potente e profonda. Per un errore nei circuiti del T-Amp originale, infatti, la gamma bassa più profonda appariva leggermente attenuata. Alla Trends Audio hanno fatto bene i compiti a casa ed ora il chip TA2024 è libero di esprimersi con autorità anche nella prima ottava, potenza limitata permettendo.
Il Super T-Amp aveva a sua volta già superato questo problema ma evidentemente alla Trends Audio hanno lavorato meglio ed il confronto tra la gamma bassa del TA 10.1 e quella del Super T è tutto a favore del primo: migliore potenza, articolazione e profondità. Non si tratta di una differenza trascurabile e diventa evidente all'ascolto di brani per organo, ad esempio. Forse con Musica pop/rock o Classica questa differenza risulta meno drammatica.
Superato a pieni voti il confronto in gamma bassa, il Trends si prende le sue belle soddisfazioni anche sul resto dello spettro audio. La gamma media, ad esempio, è più pulita e trasparente sia di quella del T-Amp originale sia del Super T. La performance con il pianoforte, ad esempio, è da considerarsi eccellente in termini assoluti, indipendentemente dal prezzo. Accuratezza tonale, attacchi veloci e decadimenti naturali, uniti ad una ricchezza armonica notevole, fanno della performance del TA 10.1 qualcosa di assolutamente musicale e godibile. Lo stesso effetto lo si può notare sulle voci, sempre molto vive, naturali e presenti, con le sillabe sempre ben scandite. Tanto per essere chiari fino in fondo, sia il T-Amp che il Super T-Amp che il T-HiFi Power TI S fanno peggio in queste aree. Per ottenere qualcosa di sensibilmente migliore, da questo punto di vista, occorre salire ed andare a scomodare amplificazioni del calibro dei NuForce REF9SE.
In gamma alta il TA 10.1 coniuga ricchezza armonica, dettaglio e finezza di grana. Quelle lievissime tracce di asprezza che di tanto in tanto potevano essere ascoltate con il T-Amp "liscio" sono qui completamente assenti. Non posso definire il TA 10.1 un amplificatore "caldo" né tantomeno morbido. E' trasparente, preciso ma senza suonare pungente. L'aggressività non fa parte del suo DNA ma neppure l'eufonia. Ad esempio, per tornare ai confronti, il T-HiFi Power TI S suona DECISAMENTE più caldo e morbido, ma anche molto meno preciso e dettagliato. L'estensione in gamma alta sembra inferiore. Certamente così non è ma la sensazione è quella, come se l'estremo alto fosse arrotondato. Il TA 10.1, invece, riproduce tutto ciò che c'è, senza concedere alcunché all'eufonia fine a se stessa.
Sintetizzando, posso dire che timbricamente il TA 10.1 è un amplificatore molto ben bilanciato, certamente più equilibrato del T-Amp originale, al quale mancava un po' di peso nella prima ottava. Trasparenza e ricchezza di informazioni sono i due aspetti che colpiscono di più al primo ascolto. Col tempo poi conquista l'ascoltatore con una capacità di comunicare la Musica in maniera assolutamente naturale.
Dinamica
Prima di tutto, MAI dimenticare che si tratta pur sempre di un amplificatore da 6 watt per canale. Questo significa che utilizzare diffusori di sensibilità non adeguata (inferiore ai 93 dB) e/o grandi ambienti d'ascolto è il modo migliore per non godersi tutta la magia della quale è capace questo nanerottolo. E' anche vero che molti audiofili ascoltano a livelli medi che raramente superano gli 80/85 dB nel punto d'ascolto (per gusto personale o per ragioni di vicinato) pertanto questi potrebbero trovare la potenza sufficiente anche con diffusori "normali" (sui 90 dB).
Tuttavia, il clipping, specie con programmi molto energetici, è sempre in agguato. I salti dinamici sono risolti con naturalezza fintanto che c'è birra ma quando questa finisce....ci si siede.
Rispetto al T-Amp, che ha la stessa potenza, sembra che il TA 10.1 suoni un po' più forte, certamente merito del maggior peso della gamma bassa e della minore distorsione percepita. Però è meglio non farsi illusioni, si tratta sempre di 6 piccoli watt. Bellissimi, ma sempre sei sono.
Gli attacchi ed i rilasci sono più convincenti che col T-Amp o col Super T-Amp: più veloci i primi, più a lento decadimento i secondi. Il T-Amp originale aveva una leggera tendenza a tagliare un po' frettolosamente le code delle note, rendendo il suono vivace e ritmato. Con il TA 10.1 la Musica prende a respirare maggiormente e soprattutto gli strumenti acustici ne traggono grande beneficio (di nuovo, il piano, ad esempio).
Anche dal punto di vista del PRaT (Pace, Rhythm and Timing) il TA 10.1, finché può, si comporta egregiamente. Forse non è l'ampli ideale per saltare come deficienti in sala d'ascolto al ritmo dei Prodigy ma comunque riesce nel miracolo di suonare eccitante anche coi generi più ritmati.
Infine, se nella macrodinamica occorre fare i conti con la poca potenza a disposizione, nel campo della microdinamica il piccolo si prende le sue brave rivincite, suonando precisissimo, introspettivo e vivo fin nei più minuti dettagli.
Immagine 3D e soundstage
Il T-Amp originale era capace, sorprendentemente per il prezzo, di creare un palcoscenico virtuale sconosciuto agli amplificatori entry-level. Questo, unito alla sua enorme trasparenza, rendeva il confronto coi suddetti quantomeno improponibile. Ebbene, il TA 10.1 fa ancora meglio, aggiungendo parecchio spazio alle dimensioni delll'immagine virtuale, sia in larghezza che in altezza (soprattutto!) che in profondità. E fa persino meglio del Super T-Amp, che riesce a costruire un'immagine virtuale ben posizionata tra i due diffusori e dietro di essi ma non in modo altrettanto stabile ed a fuoco. La capacità di "vedere" dentro lo stage, con il TA 10.1 ha veramente dell'eccezionale, vista la classe di appartenenza. Focalizzazione, stabilità e precisione geometrica sono semplicemente su un livello elevatissimo, per ottenere il quale occorre salire di molto nella classe dei concorrenti. Le voci, specie quelle femminili, appaiono talvolta un po' avanti ma questo effetto presenza non è del tutto spiacevole, anche perché non è accompagnato da fastidiose caratterizzazioni di porzioni dello spettro audio né delle sibilanti.
Ovviamente, quando si porta l'ampli vicino al suo limite fisiologico l'immagine si scompone, tutto si proietta un po' più in avanti e si restringe. Questo accade con tanti altri amplificatori, solo che quando la potenza è superiore il clipping è più difficile da raggiungere, ovviamente.
Qualche consiglio
Il T-Amp era stato criticato in tanti modi, qualcuno disse che non si trattava di un vero ampli perché necessitava di un buon alimentatore esterno. Qualche altro lamentava la complessità del doversi dotare di adattatori e di fare qualche equilibrismo di troppo nel collegare grossi cavi di potenza. Ebbene, il Trends Audio TA 10.1 è un ampli completo a tutti gli effetti. Collegate la spina dell'alimentatore nella presa a muro, i cavi di segnale ed i cavi di potenza (terminati come più vi aggrada) e siete pronti all'ascolto. Migliora un po' con l'uso, come altri amplificatori basati su chip Tripath, ma anche fuori dalla scatola non è male, anzi.
Fate attenzione perché l'ampli è veramente piccolo e leggero, quindi cavi di potenza pesanti o rigidi potrebbero farlo rovesciare con facilità. In questo caso basterebbero quattro gocce di blue-tac per fissarlo in maniera intelligente al piano d'appoggio. Dei buoni piedini isolanti sono invece i BrightStar Isonode, che però non risolvono il problema del rovesciamento eventuale.
Questo ampli, come il T-Amp, è già "a ponte" perciò non tentate di collegarlo in questo modo. Se volete più potenza provate ad usarne due, magari sistemati in maniera tale da essere semplici finali di potenza, in biamping orizzontale (uno per i bassi ed uno per gli alti) o verticale (uno per cassa). Ovviamente servono diffusori predisposti per il biwiring ed uno sdoppiatore del segnale in ingresso.
Se utilizzate più sorgenti l'unico ingresso del TA 10.1 è un problema e vi serve un pre, passivo o attivo che sia. Uno piccolo, con un buon stadio phono e che costa veramente poco è il cosiddetto T-Preamp che ho recensito qualche tempo fa, anche se la qualità del TA 10.1 meriterebbe partners di qualità più elevata.
Tweakings
Ovviamente si possono fare le solite cose: provare alimentatori diversi (tipo gli ZetaGi) oppure batterie ad uso motociclistico, ricaricabili. Sentitevi liberi di sperimentare ma assolutamente non obbligati. Il TA 10.1, già con la sua alimentazione di serie, è capace di prestazioni eccellenti. Un upgrade non è assolutamente necessario.
Se volete, potete poi divertirvi a regolare l'offset (leggere il manuale d'uso per i dettagli) ma, in definitiva, considerate questo TA 10.1 non una palestra sulla quale fare esperimenti, ma un amplificatore high-end a tutti gli effetti, che può funzionare benissimo già così com'è. Null'altra è richiesto, solo una mente sgombra da pregiudizi (difficile da trovare nell'ambiente).
Lamentele
Costruzione e finitura. Il Trends Audio TA 10.1 possiede un cabinet in alluminio davvero bello e ben rifinito, ottimi connettori ed un'estetica attraente nel suo minimalismo. Dei due esemplari in prova uno aveva il potenziometro del volume montato leggermente fuori asse (accade anche nelle migliori famiglie) ma ciò non ha pregiudicato in alcun modo la funzionalità del controllo. In tutto il tempo che ho utilizzato questi apparecchi (circa 10 mesi ininterrotti, quasi sempre al limite del clipping) non hanno mostrato problemi di alcun tipo. E la mia bolletta ENEL ha ringraziato.
Il cabinet è molto piccolo, quindi i connettori sono tutti terribilmente vicini. Potreste avere problemi con cavi di sezione molto elevata o con connettori molto ingombranti. Anche lo spazio per le dita non è certo ottimale. Infine, c'è sempre un solo ingresso...!
Il rapporto qualità/prezzo, nonostante gli aumenti, è semplicemente stellare.
Suono. La potenza d'uscita è il più grosso problema di questo amplificatore: limita un po' la scelta dei diffusori da abbinarci e la dinamica complessiva. E' il prezzo da pagare per ottenere prestazioni mozzafiato in tutti gli altri parametri sonori, ben al di là della sua classe di prezzo, fino ad un fattore moltiplicativo di 10-15 volte il suo prezzo. A causa della poca corrente a disposizione, l'impatto e la fisicità della gamma bassa sono ovviamente limitati, alla fisica non si comanda. Alcuni ascoltatori, a seconda del tipo di impianto, di diffusori e di gusti personali, potrebbero preferire un bilanciamento timbrico più caldo.
Conclusioni
Una piccola grande meraviglia che supera, in ogni parametro, le già elevate performance del T-Amp originale e del suo naturale upgrade Super T-Amp. Questo ampli prova in maniera inconfutabile quanta magia fosse ancora nascosta nel chip TA 2024. Dimenticandosi le limitazioni imposte dalla potenza d'uscita, questo ampli può essere facilmente confrontato con apparecchi che costano oltre 10 volte il suo prezzo. Mi rendo conto che sia un'affermazione molto forte ma, se riuscite a liberarvi di qualche pregiudizio di troppo e se avete la fortuna di poterlo ascoltare con partners ideali, questo TA 10.1 vi regalerà un'esperienza d'ascolto davvero entusiasmante, specie se si pensa che allo stesso costo si acquista un ampli "primo prezzo" da mercatone che, dal punto di vista sonoro, è lontano anni luce dalla raffinatezza di questo piccolo gioiello. Coi diffusor giusti questo TA 10.1 può rappresentare il cuore di un vero impianto di ambizioni elevatissime.
Se riesco vi metto qualche foto del mio impiantino
Messaggio del 19-10-2008 alle ore 20:21:26
il tuo impianto è veramente interessante.......alby preparati a venire a Roma che ne voglio uno simile
ti pago in natura ti presento qualche bionda che a te piacciono tanto
il tuo impianto è veramente interessante.......alby preparati a venire a Roma che ne voglio uno simile
ti pago in natura ti presento qualche bionda che a te piacciono tanto
Messaggio del 20-10-2008 alle ore 20:54:18
non ti attocca niente
non ti attocca niente
Messaggio del 23-10-2008 alle ore 16:34:02
mettiamo un pò di foto
[img=[url=http://img152.imageshack.us/my.php?image=imgp4474lq4.jpg][/url][url=http://g.imageshack.us/thpix.php][/url]]
mettiamo un pò di foto
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Messaggio del 23-10-2008 alle ore 16:35:52
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Messaggio del 23-10-2008 alle ore 16:37:05
Messaggio del 23-10-2008 alle ore 16:38:00
ma tipo rimettere l'EDIT no! eh!!!!!
ma tipo rimettere l'EDIT no! eh!!!!!
Messaggio del 23-10-2008 alle ore 17:38:01
ma quale edit .. se si fatte nu macell sei un asino
ma quale edit .. se si fatte nu macell sei un asino
Messaggio del 30-10-2008 alle ore 15:18:43
Ecco il piccolo mostriciattolo
clicca qui
Il mostriciattolo stà facendo a pezzi molti ampli blasonati,Sony,Onkyo,Denon,Nuforce;il mio Sony QS ampli cazzone da 100w x 6 ormai è alla pesa,battuto da un misero 15Wx2......azz: Anche le mie casse da 180W RMS fanno fatica a reggere l'amplificazione veloce,calda,precisa e inesorabile del piccolo Mostriciattolo in classe T.
Ecco il piccolo mostriciattolo
clicca qui
Il mostriciattolo stà facendo a pezzi molti ampli blasonati,Sony,Onkyo,Denon,Nuforce;il mio Sony QS ampli cazzone da 100w x 6 ormai è alla pesa,battuto da un misero 15Wx2......azz: Anche le mie casse da 180W RMS fanno fatica a reggere l'amplificazione veloce,calda,precisa e inesorabile del piccolo Mostriciattolo in classe T.
Messaggio del 30-10-2008 alle ore 17:35:10
è da quando è uscito che voglio prenderlo, se ti ricordi ne avevamo già parlato, appena possibile lo agguanto...
è da quando è uscito che voglio prenderlo, se ti ricordi ne avevamo già parlato, appena possibile lo agguanto...
Messaggio del 30-10-2008 alle ore 18:57:13
ma che casse ci collegato? quelle da discoteca?
ottimo il trends...lo voglio comprare pure io, ma lo userei come finale accoppiato a un buon pre, altrimenti è poco flessibile
l'unica raccomandazione è accoppiarlo con altoparlanti sensibili tipo alcuni modelli klipsch da 98db
però so di gente che ha diffusori sotto i 90db e che sono lo stesso contenti della pressione sonora
ma che casse ci collegato? quelle da discoteca?
ottimo il trends...lo voglio comprare pure io, ma lo userei come finale accoppiato a un buon pre, altrimenti è poco flessibile
l'unica raccomandazione è accoppiarlo con altoparlanti sensibili tipo alcuni modelli klipsch da 98db
però so di gente che ha diffusori sotto i 90db e che sono lo stesso contenti della pressione sonora
Messaggio del 30-10-2008 alle ore 20:12:47
ps: comunque non mettete le foto su imageshack, è una porcata piena di immondizia per il pc, meglio photobucket.
ps: comunque non mettete le foto su imageshack, è una porcata piena di immondizia per il pc, meglio photobucket.
Messaggio del 30-10-2008 alle ore 20:49:27
Come casse ho fatto un pò un mix,picchè sono matto ho preso delle AIWA da 180 W rms che avevo di uno stereo e su ogni cassa per abbassare l'impedenza ho messo in parallelo un Tweeter della HERTZ da 60 W e sull'altra cassa un subwoofer della HERTZ da 300 W a doppia bobina,sempre in parallelo;l'impianto in questo modo va bene,solo che a volte nei pezzi più impegnativi le casse AIWA soffrono dell'amplificazione eccellente del Trends audio........per farla breve con questo amplificatore ci vogliono buone casse,perchè se non sono di qualità non gli stanno dietro ne come velocità ne come precisione.
Non vi comprate il classico T amp che non serve a un cazzo,spendete un pò di più e prendetevi il TRENDS AUDIO 10.1 che è fatto con le palle.
Poi ci comprate un buon alimentatore stabilizzato Zetagi da 12 Volt e almeno 5-7 ampere,un buon preamplificatore,buoni cavi per l'alimentazione e le casse,un buon cavo RCA,e vi consiglio anche un condensatore da almeno 1/4 di Farad e poi per chi come me è appassionato di musica vi fate le seghe per come suona questo amplificatore,butterete tutti i vostri impianti HI-FI fuori dalla finestra.
Le casse ideali per il TRENDS sono le LOTH X solo che in Italia sono introvabili e se le trovi costano una marea di soldi.
Come casse ho fatto un pò un mix,picchè sono matto ho preso delle AIWA da 180 W rms che avevo di uno stereo e su ogni cassa per abbassare l'impedenza ho messo in parallelo un Tweeter della HERTZ da 60 W e sull'altra cassa un subwoofer della HERTZ da 300 W a doppia bobina,sempre in parallelo;l'impianto in questo modo va bene,solo che a volte nei pezzi più impegnativi le casse AIWA soffrono dell'amplificazione eccellente del Trends audio........per farla breve con questo amplificatore ci vogliono buone casse,perchè se non sono di qualità non gli stanno dietro ne come velocità ne come precisione.
Non vi comprate il classico T amp che non serve a un cazzo,spendete un pò di più e prendetevi il TRENDS AUDIO 10.1 che è fatto con le palle.
Poi ci comprate un buon alimentatore stabilizzato Zetagi da 12 Volt e almeno 5-7 ampere,un buon preamplificatore,buoni cavi per l'alimentazione e le casse,un buon cavo RCA,e vi consiglio anche un condensatore da almeno 1/4 di Farad e poi per chi come me è appassionato di musica vi fate le seghe per come suona questo amplificatore,butterete tutti i vostri impianti HI-FI fuori dalla finestra.
Le casse ideali per il TRENDS sono le LOTH X solo che in Italia sono introvabili e se le trovi costano una marea di soldi.
Messaggio del 31-10-2008 alle ore 09:09:54
sci albertò, ma intanto jitte ssi scatoloni aiwa e accattete qualcosa di ascoltabile sen ascolti il rock vai sulle Klipsch ( o anche cerwin vega anche se suonano forte ma con meno qualità )
sci albertò, ma intanto jitte ssi scatoloni aiwa e accattete qualcosa di ascoltabile sen ascolti il rock vai sulle Klipsch ( o anche cerwin vega anche se suonano forte ma con meno qualità )
Messaggio del 31-10-2008 alle ore 14:19:20
stò facendo il salvadanaio per le LOTH X le Klipsch è per la discofreca
stò facendo il salvadanaio per le LOTH X le Klipsch è per la discofreca
Messaggio del 31-10-2008 alle ore 14:49:06
klipsch da discoteca? ma che scherzi?
cmq sta roba costa troppo...non è nella filosofia trends ... meglio cose tipo mordaunt short indiana line ecc ecc
klipsch da discoteca? ma che scherzi?
cmq sta roba costa troppo...non è nella filosofia trends ... meglio cose tipo mordaunt short indiana line ecc ecc
Messaggio del 04-11-2008 alle ore 20:07:33
anche le Klipisch vanno bene,ma la Loth x sono proprio diverse a livello di concezione di altoparlante e cassa di risonanza,mi stò studiando un pò di cosette e se trovo un buon falegname con 4 soldi mi faccio fare delle casse con i controcazzi
anche le Klipisch vanno bene,ma la Loth x sono proprio diverse a livello di concezione di altoparlante e cassa di risonanza,mi stò studiando un pò di cosette e se trovo un buon falegname con 4 soldi mi faccio fare delle casse con i controcazzi
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 00:29:13
in un mese ho buttato fuori dalla finestra un amplificatore Pioneer e un Sony QS......ed un mio amico oltre ad aver perso i capelli e tentato diverse volte di tagliarsi le palle,stà vagliando seriamente la possibilità di collegare il suo amplificatore DENON alla trifase asd:
in un mese ho buttato fuori dalla finestra un amplificatore Pioneer e un Sony QS......ed un mio amico oltre ad aver perso i capelli e tentato diverse volte di tagliarsi le palle,stà vagliando seriamente la possibilità di collegare il suo amplificatore DENON alla trifase asd:
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 00:42:47
Se uno volesse cominciare a capirne qualcosa per farsi un bel impianto che deve fare?
Se uno volesse cominciare a capirne qualcosa per farsi un bel impianto che deve fare?
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 10:19:27
cominciare a mettere da parte un pò di soldi...
cominciare a mettere da parte un pò di soldi...
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 13:45:14
con 600-700 euro ci compri:alimentatore 12 volt 7-8 ampere,T AMP trends audio 10.1,due bei diffusori acustici(Triangle,Klipsch,Indiana,Wharfedale,Opera,Tannoy,ecc...),cavi di segnale e di potenza e volendo ci esce pure un condensatore da mezzo Farad.
Per prima cosa comprate il Trends audio poi le altre cose
con 600-700 euro ci compri:alimentatore 12 volt 7-8 ampere,T AMP trends audio 10.1,due bei diffusori acustici(Triangle,Klipsch,Indiana,Wharfedale,Opera,Tannoy,ecc...),cavi di segnale e di potenza e volendo ci esce pure un condensatore da mezzo Farad.
Per prima cosa comprate il Trends audio poi le altre cose
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 14:22:12
si ma dove informarsi su cosa è meglio o peggio ad esempio le frequenze delle casse, le impedenze, gli amplificatori alimentatori toroidali ecc...
si ma dove informarsi su cosa è meglio o peggio ad esempio le frequenze delle casse, le impedenze, gli amplificatori alimentatori toroidali ecc...
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 22:11:58
come prima cosa accatteteve nù pare di recchie bbune
come prima cosa accatteteve nù pare di recchie bbune
Messaggio del 22-11-2008 alle ore 14:15:42
mah! l'argomento è molto soggettivo è una questione di gusti sopratutto a livello di diffusori,a me può piacere come suona una marca a te può piacere come ne suona un'altra.
Cmq in generale un impianto standard dalle discrete prestazioni e con un costo abbordabile(500-600 euro) è composto da:
1 alimentatore stabilzzato ZETAGI 12 volt,e almeno 5-6 ampere;
1 amplificatore Trends audio 10.1(ho scelto questo perchè è il migliore in assoluto)
1 condensatore da mezzo Farad della AUDISON(meglio se da 1 Farad)
2 diffusori acustici della INDIANA serie ARBOUR e/o THESIS(l'importante è che hanno una sensibilità di almeno 90-91 decibel)
2 cavi di alimentazione di qualità(anche quelli per amplificatori per macchina vanno bene)
1 cavo di segnale RCA di qualità(senza tagliarsi le vene si trovano buoni cavi sui 20 euro)
2 cavi di potenza per le casse di qualità(quelli per le casse delle macchine vanno bene,ma non prendete la munnezza).
Se poi volete fare una cosa ancora più audiofila c'è da sbizzarrirsi,ma ci cominciano a volere una marea di soldi perchè dovete comprare diffusori acustici che costano 6000-7000 euro,ma sinceramente non serve a un cazzo perchè i miglioramenti sono minimi.
mah! l'argomento è molto soggettivo è una questione di gusti sopratutto a livello di diffusori,a me può piacere come suona una marca a te può piacere come ne suona un'altra.
Cmq in generale un impianto standard dalle discrete prestazioni e con un costo abbordabile(500-600 euro) è composto da:
1 alimentatore stabilzzato ZETAGI 12 volt,e almeno 5-6 ampere;
1 amplificatore Trends audio 10.1(ho scelto questo perchè è il migliore in assoluto)
1 condensatore da mezzo Farad della AUDISON(meglio se da 1 Farad)
2 diffusori acustici della INDIANA serie ARBOUR e/o THESIS(l'importante è che hanno una sensibilità di almeno 90-91 decibel)
2 cavi di alimentazione di qualità(anche quelli per amplificatori per macchina vanno bene)
1 cavo di segnale RCA di qualità(senza tagliarsi le vene si trovano buoni cavi sui 20 euro)
2 cavi di potenza per le casse di qualità(quelli per le casse delle macchine vanno bene,ma non prendete la munnezza).
Se poi volete fare una cosa ancora più audiofila c'è da sbizzarrirsi,ma ci cominciano a volere una marea di soldi perchè dovete comprare diffusori acustici che costano 6000-7000 euro,ma sinceramente non serve a un cazzo perchè i miglioramenti sono minimi.
Messaggio del 22-11-2008 alle ore 17:40:30
su tutto quello che scrivi... scommetto che non sai riconoscere un diac da un transistor, un elettrolitico da un polietere, un pnp da npn, un zener da un triac ... e tantomeno le loro differenze
Albertò.... mo usa google e poi me lo dici
su tutto quello che scrivi... scommetto che non sai riconoscere un diac da un transistor, un elettrolitico da un polietere, un pnp da npn, un zener da un triac ... e tantomeno le loro differenze
Albertò.... mo usa google e poi me lo dici
Messaggio del 22-11-2008 alle ore 23:25:10
Aramì vatte a jettà!
quando vuoi un consiglio audiofilo chiedi pure
Aramì vatte a jettà!
quando vuoi un consiglio audiofilo chiedi pure
Messaggio del 22-11-2008 alle ore 23:57:49
che cazzo devo chiedere ... scrivi un papiro di cose ... poi se ti chiedo delle cose elementari ... ci ti fai una risata ....
quando facevo elettronica .... la prima cosa che mi diceva il professore era questo:
Se sai come funziona un circuito devi sapere come funzionano i loro componenti, in questo caso sei capace anche di ripararlo
tu si fatte nu papire e manco sai perchè e come funziona ....
studia asinone
che cazzo devo chiedere ... scrivi un papiro di cose ... poi se ti chiedo delle cose elementari ... ci ti fai una risata ....
quando facevo elettronica .... la prima cosa che mi diceva il professore era questo:
Se sai come funziona un circuito devi sapere come funzionano i loro componenti, in questo caso sei capace anche di ripararlo
tu si fatte nu papire e manco sai perchè e come funziona ....
studia asinone
Messaggio del 23-11-2008 alle ore 15:54:57
Che cacacazze Maurì cmq compralo che fa pauraaaaaaa!!!!!!
Che cacacazze Maurì cmq compralo che fa pauraaaaaaa!!!!!!
Messaggio del 11-01-2009 alle ore 19:09:23
Allora!!! qualche altro pazzo esaurito ha comprato questo sublime MOSTRICIATTOLO?
x Darkstarr:
il mostriciattolo ha stracciato pure gli AUDISON
Allora!!! qualche altro pazzo esaurito ha comprato questo sublime MOSTRICIATTOLO?
x Darkstarr:
il mostriciattolo ha stracciato pure gli AUDISON
Messaggio del 12-01-2009 alle ore 08:52:42
che botta palle nghe stu post
che botta palle nghe stu post
Messaggio del 12-01-2009 alle ore 23:04:22
Maurì mi serve un'alimentatore da 12 volt 50 ampere,a buon prezzo hai qualcosa?
si,si sono un botta cazzo!
Maurì mi serve un'alimentatore da 12 volt 50 ampere,a buon prezzo hai qualcosa?
si,si sono un botta cazzo!
Messaggio del 13-01-2009 alle ore 17:52:15
anche variabile va bene? ... cmq 50 A sono tanti ... cmq si fa prima a farlo a mano ... trovami uno schema da 25A ... ce te facce la basetta e poi so io come portarla a 50 A ...
devi solo comprare 4 stronzate di componenti ...
quello che ti costa di più è il trasformatore e i due finali ...
se ti realizzo questo mi dai una brasiliana?
anche variabile va bene? ... cmq 50 A sono tanti ... cmq si fa prima a farlo a mano ... trovami uno schema da 25A ... ce te facce la basetta e poi so io come portarla a 50 A ...
devi solo comprare 4 stronzate di componenti ...
quello che ti costa di più è il trasformatore e i due finali ...
se ti realizzo questo mi dai una brasiliana?
Messaggio del 14-01-2009 alle ore 00:39:46
Realizzare un'autocostruito oltre ad essere un'abbottamento di palle(fai il pcb,dimensiona e /o adatta i componenti,salda,cabla,tutte le accortezze di stò mondo per ridurre al massimo il rumore,ecc...) non mi va neanche bene perchè l'alimentatore mi serve per applicazioni audio e quindi deve essere molto buono.
cmq grazie Maurì ....per la Brasiliana se aspetti settembre 2009 e vuoi andare in vacanza con un mezzo sbirro puoi partire con me sempre se tua moglie non ci rompe le cosse a tutti e due
Realizzare un'autocostruito oltre ad essere un'abbottamento di palle(fai il pcb,dimensiona e /o adatta i componenti,salda,cabla,tutte le accortezze di stò mondo per ridurre al massimo il rumore,ecc...) non mi va neanche bene perchè l'alimentatore mi serve per applicazioni audio e quindi deve essere molto buono.
cmq grazie Maurì ....per la Brasiliana se aspetti settembre 2009 e vuoi andare in vacanza con un mezzo sbirro puoi partire con me sempre se tua moglie non ci rompe le cosse a tutti e due
Messaggio del 14-01-2009 alle ore 09:36:08
vai brasillllllllllll
cmq quess costa na cifra .... ma sono disposto a dartelo in cambio di una ... mojeme è consapevole
vai brasillllllllllll
cmq quess costa na cifra .... ma sono disposto a dartelo in cambio di una ... mojeme è consapevole
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