Cultura & Attualità
Condivido il pensiero di Bordon
Condivido il pensiero di Bordon
voi siete
ti sei scordato la conclusione che è significativa e che nelle ultime tre parole contiene concetti che non ti appartengono.
Concludendo.
Molti "complotti" sono stati e vengono tentati, alcuni sono certamente anche riusciti.
Ma non ci sembra che esista una chiave di lettura facile ed univoca della storia. Certamente non la possediamo noi. Pensiamo solo che alla verità ci si possa accostare con la curiosità, la pazienza, l'umilta.
P.S:
L'idea di un complotto, di solito, viene creata e alimentata da chi ha interesse a denigrare forze avverse. O da chi deve motivare i proprî insuccessi. E questo è tipico delle dittature, che giustificano le privazioni imposte ai cittadini come necessaria difesa da un "nemico esterno" (ancor oggi il regime di Cuba attribuisce i suoi mali all'embargo americano…).
Ma se l'idea del complotto può attecchire, è perché trova terreno fertile in una psicologia diffusa.
Molti sono portati a credere all'esistenza di trame oscure perché ciò li fa sentire meno ingenui. E invece possono rivelarsi i più ingenui: la "dietrologia", la passione di scovare ciò che è dietro le apparenze, può portare a ignorare… ciò che è davanti! Oppure si tratta di persone che vorrebbero darsi un tono di superiorità, dando almeno a vedere che i complotti - loro - li sanno riconoscere...
Accade anche che una visione razionalistica - e, conseguentemente, semplicistica - della vita e della storia induca a leggerla come un intrecciarsi di disegni nascosti. Chi ha questa visione elabora utopie che dovrebbero inevitabilmente realizzarsi (ignorando l'imprevedibile libertà umana). E se ciò non si verifica, l'unica spiegazione sarebbe nell'ostacolo posto da un altro gruppo di uomini, con un disegno sempre costruito a tavolino.
Il desiderio di giustificare gli insuccessi dell'ideologia in cui si è creduto può accompagnarsi al desiderio di giustificare gli insuccessi personali. E alla base di questo atteggiamento possiamo trovare anche un forte vittimismo, che a volte sconfina nella paranoia.
Una persona matura e consapevole, invece, non addebita i proprî insuccessi all'ostilità che presume la circondi. Sa apprezzare ed imitare coloro che raggiungono grandi risultati utilizzando le "armi" della sincerità, del coraggio, della competenza, del sacrificio. Sa riconoscere i proprî limiti e fare alcune rinunce, perché il mondo non è fatto per realizzare tutti i desiderî.
AMEN (
) 
il buon vecchio e caro "complotto-giudaico-massonico" ! 
300 anni e non sentirli ! Ma ancora a sse friognarie state a credere? Ma pò ji avanti l'ItaGlia? No che non pò ji avanti...
Non seguiranno repliche o risposte ad eventuali commenti
con mia, profonda, doglianza
Animanera,
la precisazione è stata decisiva per fugare ogni dubbio.
le parole di Bordon
condivido pienamente
Bordon,
è un peccato che tu non voglia rispondere alle repliche. Per fare queste precisazioni ai giornali avresti potuto fare semplicemente dei comunicati stampa per chiedere la rettifica. Ritornando alle scritte sarebbe stato bello poter chiederti cosa pensi del fatto che i proprietari degli immobili sporcati dovranno rimuovere le scritte a proprie spese. E' secondo te un'azione da grande avanguardista aumentare, in un periodo di crisi economica, le spese di Comune e condomini per rimuovere delle scritte che non passeranno alla storia per originalità?
Nei giorni del 29 Luglio e del 2 Agosto, i due quotidiani locali “Il Centro” ed “Il Messaggero” hanno parlato rispettivamente di scritte antisemite e di rivendicazioni riguardanti la strage in Norvegia. Come di consuetudine è stata perpetuata una diffamazione a carico dei fautori di alcune scritte apparse sui muri della città. Fin qui nulla di nuovo, ciò che ha lasciato molte persone avvilite e meravigliate è stato in particolare l’articolo de Il Messaggero, dove il solito ed anonimo pennivendolo ha, in malafede, sostenuto che la scritta recitante: “NORVEGIA: E’ STATO IL MOSSAD”, sia stata una rivendicazione fascista della recente strage. Qualunque mente pensante sarà capace e ben lieta di capire che di rivendicativo vi è ben poco; a maggior ragione se si sapesse che il Mossad è l’istituto di intelligence e dei servizi speciali israeliani, e ancor di più se si sapesse che l’attentatore è niente più che un massone, anti islamico e sionista, pare ovvio che con un determinato pensiero non ha NULLA a che fare, anzi, lo si deve considerare l’incarnazione del nemico dei popoli.
Non è da meno la redazione de Il Centro che, con i suoi soliti articoli infondati e diffamatori, non perde occasione per gettare polvere negli occhi di poveri ignari, attuando così una mistificazione della verità.
Le scritte apparse in città, o quantomeno le più visibili, sono: “uccidi il borghese che è in te”, “l’unica crisi è dentro di te”, “ma quali integralisti…USA e Israele i veri terroristi”, “per lo sfruttatore l’immigrato è capitale” e la più discussa apparsa sul muro di una banca: “la tua banca ti tradirà”. Come si può notare di antisemitismo, come ne parla il quotidiano, non c’è traccia; ricordando che la definizione di antisemitismo è ben diversa ed è la seguente: “avversione nei confronti di razze semite (…), dovuta a degenerazione di concetti storico-religiosi”.
L’intento di questo messaggio è di chiarire e fornire input per le masse abbagliate e disinformate a proposito della strage, della condizione sociale odierna, della geopolitica e della benda che viene messa dall’ipocrita e sporca logica del sistema liberal-borghese.
Non seguiranno repliche o risposte ad eventuali commenti. Grazie dell’attenzione.
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A RIGUARDO DELLE SCRITTE IN CITTA'
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