Cultura & Attualità
Ahi ahi ahi Brunetta! :asd:
Messaggio del 14-11-2008 alle ore 21:02:48
è entrato all'università nel 1982 ope legis;
- che ha fatto il concorso nel 1992 ed è stato bocciato
- che ha fatto il concorso nel 1999 ma lo ha fatto a Teramo (un cattivo maestro per la Gelmini)
- che nel 2005 ha comprato un appartamento di 4 vani con vista sul parco dell'Appia Antica a 113 mila euro (era dellente INPDAI)
- che ha comprato in anni recenti un rudere a Ravello con vista sulla Costieras amalfitana a 65 mila euro /era piccolo e complessivamente sommava un 120 metri invece ora ne ha oltre 170, con piscina ed accessori (l'assessore del comune di Ravello che gli ha curato le pratiche è ora giunto al Parlamento nelle file del Pdl)
- cha ha una megavilla vicino Todi
- che ha lavorato per avere una linea low cost che lo portasse al Parlamento europeo ma i rimborsi li prendeva per la linea ordinaria
- che a Strasburgo le sue assenze rondano il 50%.
- che le BR lo "perseguiterebbero" da circa 25 anni per cui (paghiamo noi) ha una scorta da 25 anni (se fosse vera una cosa del genere sarebbe un motivo in più per mandare le BR dove dice Grillo).
Un uomo tutto d'un pezzo o d'un pezzetto.
è entrato all'università nel 1982 ope legis;
- che ha fatto il concorso nel 1992 ed è stato bocciato
- che ha fatto il concorso nel 1999 ma lo ha fatto a Teramo (un cattivo maestro per la Gelmini)
- che nel 2005 ha comprato un appartamento di 4 vani con vista sul parco dell'Appia Antica a 113 mila euro (era dellente INPDAI)
- che ha comprato in anni recenti un rudere a Ravello con vista sulla Costieras amalfitana a 65 mila euro /era piccolo e complessivamente sommava un 120 metri invece ora ne ha oltre 170, con piscina ed accessori (l'assessore del comune di Ravello che gli ha curato le pratiche è ora giunto al Parlamento nelle file del Pdl)
- cha ha una megavilla vicino Todi
- che ha lavorato per avere una linea low cost che lo portasse al Parlamento europeo ma i rimborsi li prendeva per la linea ordinaria
- che a Strasburgo le sue assenze rondano il 50%.
- che le BR lo "perseguiterebbero" da circa 25 anni per cui (paghiamo noi) ha una scorta da 25 anni (se fosse vera una cosa del genere sarebbe un motivo in più per mandare le BR dove dice Grillo).
Un uomo tutto d'un pezzo o d'un pezzetto.

Messaggio del 13-11-2008 alle ore 17:57:35
Beh...che vi aspettavate dall'omino di merda????...
Beh...che vi aspettavate dall'omino di merda????...
Messaggio del 13-11-2008 alle ore 16:13:58
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Che-furbetto-quel-Brunetta/2049037&ref=hpsp
leggere e
prego
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Che-furbetto-quel-Brunetta/2049037&ref=hpsp
leggere e

Messaggio del 11-11-2008 alle ore 11:17:25
Un sito web radicale (“Fai notizia”) ha recentemente reso noti alcuni dati sulle presenze in aula degli europarlamentari italiani, ripresi l’indomani dal quotidiano triestino “Il Piccolo” che ha verificato la notizia consultando l’unica fonte ufficiale in materia, la Cassa dei deputati al Parlamento europeo.
Le giornate totali relative alle presenze di Brunetta il moralizzatore. Nelle sedute per la legislatura 2004-2009, sono state: dal primo settembre 2004 al 31 agosto 2005, 35 su 56 (pari al 62,5 per cento); dal 1 settembre 2005 al 31 agosto 2006, 44 su 61 (pari al 72,1); dal 1 settembre 2006 al 31 agosto 2007, 42 su 60 (pari al 70,0); dal primo settembre 2007 al 29 aprile 2008, 27 su 44 (pari al 61,4). Il totale complessivo è quindi di 148 presenze su 221, pari al 66,9 per cento. Forse il ministro Gelmini avrebbe chiesto sei in condotta.
Il ministro si è “assentato” circa una seduta su tre.
Per la cronaca, va riportata anche la replica, piuttosto stizzita, del ministero all’articolo pubblicato dal giornale triestino: il portavoce di Brunetta, Vittorio Pezzuto, ha precisato che la fonte utilizzata “non è in alcun modo titolata a fornire dati ufficiali sulle presenze dei deputati alle sessioni plenarie di Bruxelles e Strasburgo del Parlamento europeo”.
Ovviamente senza fornire dati a contestazione dell’articolo pubblicato. Ed ancor più ovviamente nessuno ha chiesto al portavoce i dati che secondo Brunetta sono veri. a noi di InviatoSpeciale rimane allora una domanda:”Quale fonte, invece, è titolata ad offrire dati reali, ce li fornisica Brunetta”.
E perchè quelli sull’assenteismo diffusi dal ministero sui “fannulloni”, risultato di sondaggi informali, sono stati distribuiti ai giornali come fossero dati statistici inconfutabili?
Nel campo pubblicitario esiste anche la pubblicità ingannevole, nella comunicazione politica, di tutte le parti, invece c’è “l’interpretazione” dei fatti. Un bel guaio.

Un sito web radicale (“Fai notizia”) ha recentemente reso noti alcuni dati sulle presenze in aula degli europarlamentari italiani, ripresi l’indomani dal quotidiano triestino “Il Piccolo” che ha verificato la notizia consultando l’unica fonte ufficiale in materia, la Cassa dei deputati al Parlamento europeo.
Le giornate totali relative alle presenze di Brunetta il moralizzatore. Nelle sedute per la legislatura 2004-2009, sono state: dal primo settembre 2004 al 31 agosto 2005, 35 su 56 (pari al 62,5 per cento); dal 1 settembre 2005 al 31 agosto 2006, 44 su 61 (pari al 72,1); dal 1 settembre 2006 al 31 agosto 2007, 42 su 60 (pari al 70,0); dal primo settembre 2007 al 29 aprile 2008, 27 su 44 (pari al 61,4). Il totale complessivo è quindi di 148 presenze su 221, pari al 66,9 per cento. Forse il ministro Gelmini avrebbe chiesto sei in condotta.
Il ministro si è “assentato” circa una seduta su tre.
Per la cronaca, va riportata anche la replica, piuttosto stizzita, del ministero all’articolo pubblicato dal giornale triestino: il portavoce di Brunetta, Vittorio Pezzuto, ha precisato che la fonte utilizzata “non è in alcun modo titolata a fornire dati ufficiali sulle presenze dei deputati alle sessioni plenarie di Bruxelles e Strasburgo del Parlamento europeo”.
Ovviamente senza fornire dati a contestazione dell’articolo pubblicato. Ed ancor più ovviamente nessuno ha chiesto al portavoce i dati che secondo Brunetta sono veri. a noi di InviatoSpeciale rimane allora una domanda:”Quale fonte, invece, è titolata ad offrire dati reali, ce li fornisica Brunetta”.
E perchè quelli sull’assenteismo diffusi dal ministero sui “fannulloni”, risultato di sondaggi informali, sono stati distribuiti ai giornali come fossero dati statistici inconfutabili?
Nel campo pubblicitario esiste anche la pubblicità ingannevole, nella comunicazione politica, di tutte le parti, invece c’è “l’interpretazione” dei fatti. Un bel guaio.

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