Cultura & Attualità

calano le donazioni disinteressate
Messaggio del 09-07-2009 alle ore 08:45:30
Bhe certo che di furbi brunetta ne avrebbe tanti da scoprire senza andare tanto lontano: basta vedere i privilegi e le furbate dei suoi amati colleghi deputati e ministri
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 16:23:06
a me non mi interessa nulla se un dipendente prenda lo stipendio per il tempo che va a donare il sangue...va benissimo ed è un incentivo non da poco che dà i suoi frutti

però o si incentivano tutti o nessuno
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 13:32:49

prima di donare il sangue fatevi sempre controllare la pressione



Messaggio del 08-07-2009 alle ore 12:58:17
Crasso, perdonami ma la tua è una generalizzazione su base personale: il fatto che tu sia un autonomo e doni per puro spirito di altruismo, non ti permette di dire altrettanto di altri autonomi (che magari pur potendo più di un lavoratore dipendente comunque non donano); nè ti permette di dire che tutti i lavoratori dipendenti non siano andati più a donare dopo l'errore sulla legge.
In più c'è da considerare che non sempre sei tu a decidere quando donare ma sono le associazioni stesse che ti chiamano: quindi se a te dipendente non spettasse il giorno libero di diritto, non potresti assicurare la tua donazione e magari è proprio in seguito alla mancanza di questa tutela che si sono registrati dei cali...nel calderone mettiamoci anche quelli che volevano ma non hanno potuto
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 12:44:58
Scusate, ma per fare una donazione di sangue ti ci devi prendere il giorno libero?
Al piú mezza giornata. (Ed é pure troppo)
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 12:43:39
no, non è alle intenzioni, pare che a causa di questo errore nella legge (intenzionale o no) i dipendenti non sono andati più a donare.
Io non sto dicendo che la legge è giusta (l'ho già detto sopra) ma quello che metto in evidenza è che l'autonomo, quando serve sangue, non disdegna di perdere due ore di lavoro per fare la donazione ma il dipendente no. Non può andarci quando non lavora? o non potrebbe prendersi un permesso di due ore?

Bacukin, la mia è solo una provocazione, qui nessuno chiede soldi. Che donazione è se è retribuita?

un dono è un dono.

le analisi gratis sono giuste, ci mancherebbe che uno deve pure pagare.
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 12:31:34
Non sono le donazioni ad essere ricompensate: semplicemente il lavoratore che lo volesse, può andare a donare con la sicurezza che il giorno libero per andarci non può essergli negato e che gli verrà pagato comunque. E' una tutela in più, non un privilegio. All'autonomo, alla casalinga, allo studente cosa dovrebbe essere rimborsato? sono categorie che dispongono del loro tempo e non dipendono da qualcuno in questo senso...capirei se fosse un obbligo, ma non lo è. Già la situazione del sistema sanitario nel nostro Paese fa schifo, manca solo che introduciamo una sorta di "mercato delle donazioni" ed è la fine
Poi, d'accordo, ammettiamo anche che la maggiorparte dei lavoratori dipendenti vada a donare per avere la giornata di ferie, per farsi fare le analisi gratis ecc....ma se il fine è quello di raccogliere sangue, e il sangue si raccoglie cosa stiamo qui a fare, un processo alle intenzioni?
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 12:09:21
quoto crasso
anche l'autonomo il disoccupato o la casalinga e perchè no, lo studente andrebbero compensati come i dipendenti
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 11:20:20
il problema non è il pagare, ma il pagare a chi sci e a chi no
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 11:17:05
Crasso,
in USA i donatori vengono pagati, in Italia no, però poi lo Stato italiano acquista all'estero, a peso d'oro, il resto della scorta di plasma...
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 11:07:44
Il Piccioso, io mi sto già grattando. Io di donazioni ne ho fatte decine e sempre senza chiedere niente in cambio. Per ora non ne ho avuto bisogno ma spero che il giorno che ne avrò bisogno ci sia un uomo di buon cuore che vada a fare la donazione necessaria.


Brunetta ha fatto un errore con questa legge ma questo errore ha messo in evidenza il fatto che molti (non tutti) dei donatori dipendenti lo erano solo ed esclusivamente a patto di non perdere neanche un centesimo di stipendio, neanche un minuto di permesso o di ferie.
Brunetta ha sbagliato ma aveva ragione. Il fannullone c'è ma è furbo e si fa valere.
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Editato da Crasso il 08/07/2009 alle 11:10:25
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 11:01:10
Crasso,
un uomo come te attento ai bisogni dei malati e delle persone più deboli non può ragionare in questi termini. Il bene primario in questo caso è assicurare l'approvvigionamento di sangue negli ospedali. Non vorrei che uno di quei solerti lavoratori autonomi avesse dei problemi dopo un incidente a causa della carenza di sangue negli ospedali....
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 11:00:54
Ci sono 10000 modi per fare il proprio comodo da dipendente pubblico e vanno a prendere l'unico che ha come effetto secondario o no una ottima buona azione... mah...
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 10:43:25
questo per anni è stata la frase detta dai LAVORATORI dipendenti.


gli autonomi invece le donazioni di sangue le facevano senza ricevere lo stipendio, solo per vero spirito altruista.
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 10:41:18
OGGI NON HO VOGLIA DI LAVORARE, CI SONO I SALDI DI FINE STAGIONE, ME NE VADO A FARE UNA DONAZIONE DI SANGUE!
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 09:56:21
Secondo lo stato maggiore del PdL, Repubblica e' un giornale sovversivo atto a stravolgere il normale assetto costituzionale delle repubblica italiana.
Come qualcuno anzi piu' di uno dei facenti parti dello stato maggiore del PdL ha detto, questo giornale andrebbe chiuso o, se non e' possibile chiuderlo (per il momento), almeno non gli si diano fondi sotto forma di raccolta pubblicitaria.

Ah, dimenticavo, quelli del PdL sono convinti di essere democratici e liberisti.
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 09:13:11
ROMA - Le misure anti-fannulloni non colpiranno i donatori di sangue e di midollo osseo. Dopo la denuncia pubblicata su Repubblica, il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta fa marcia indietro e spiega: "Nessuna penalizzazione dei lavoratori pubblici che, con grande senso di altruismo, compiono un gesto di solidarietà ".
Messaggio del 08-07-2009 alle ore 09:12:17
ROMA - Stipendio decurtato per i dipendenti pubblici che donano il sangue. Le misure anti-fannulloni, il decreto legge 112 del ministro Renato Brunetta, fanno infuriare le associazioni di donatori, che chiedono un'immediata revisione dell'articolo 71: "Altrimenti il sistema di raccolta è a rischio". Fino all'approvazione della norma chi prendeva un giorno libero per rimpolpare le spesso scarse riserve dei centri trasfusionali italiani riceveva la paga piena, grazie al contributo dell'Inps. Oggi non più. In busta paga per quel giorno verrà a mancare la cosiddetta retribuzione aggiuntiva, quella legata alla contrattazione integrativa (fino al 30% del totale) e che tra le tante voci aveva anche la donazione di sangue.

"Non importa quanti soldi sono. Fossero anche 5 euro si tratta di una cosa ingiusta. Questa è gente che fa del bene, che aiuta altri a vivere. Non deve rimetterci niente". Andrea Tieghi è il presidente nazionale di Avis e attualmente anche portavoce di Civis, il coordinamento che raccoglie tutte le grandi associazioni di donatori. "Tra tutti abbiamo un milione e 600 mila soci - spiega - di questi più di 300 mila sono dipendenti pubblici, gli unici ad avere il taglio in busta paga. Non si tratta solo di un giorno di lavoro, tra l'altro, perché in molti donano anche quattro volte all'anno. E poi è incredibile che la decurtazione valga anche per la donazione di midollo, visto quanto è importante e impegnativa dal punto di vista fisico".

Il decreto Brunetta rischia di produrre un effetto negativo sull'organizzazione della raccolta sangue segnalato anche in due ordini del giorno sul tema presentati alla Camera da deputati Pdl, Pd e Udc. "Temiamo che i donatori si presentino solo nei week end o il primo giorno delle ferie - spiega il direttore del Centro nazionale sangue, Giuliano Grazzini - è invece fondamentale poter distribuire la raccolta in modo omogeneo durante l'anno, per non avere momenti di grave crisi, come quella da cui siamo usciti da poco". Anche per le difficoltà di inizio estate, quando in alcuni ospedali sono saltati interventi chirurgici per carenza di sangue, il decreto 112 viene valutato intempestivo dalle associazioni.

Era dal 1990 che una legge italiana prevedeva per i donatori che lavorano, nel pubblico o nel privato, il giorno di permesso pagato al 100%. Il governo Berlusconi nel 2005 con la legge 219 aveva confermato il principio. "Speriamo di trovarci di fronte ad una svista - dice sempre Tieghi - invitiamo il governo a rimettere le cose a posto". Chissà se sarà utile a questo fine l'ordine del giorno approvato a fine luglio dalla Camera. "L'articolo 71 comma 5 del decreto-legge 112 del 2008 di fatto penalizza a livello stipendiale anche i dipendenti della pubblica amministrazione che si recano a donare il sangue nei giorni lavorativi", è scritto tra l'altro nel testo.

La norma sotto accusa prevede la non distribuzione delle somme "dei fondi per la contrattazione integrativa" in caso di assenze dal servizio. Tra le eccezioni ci sono i congedi per maternità o paternità, per lutto, per citazione come testimone ad un processo. Ma non quelli per la donazione del sangue.

(5 agosto 2008)

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