Cultura & Attualità
E' TUTTA COLPA DELLA GELMINI, MANOVRATA DAL BURATTINAIO TREMONTI, A SUA VOLTA MOSSO DAL MARIONETTISTA MASCARATO!
E MO TUTTI AD OCCUPARE LE UNIVERSITA' DOVE VERRANNO RICONTATE LE FIRME!
TUTTI AL CIRCO MASSIMO!!!!!!
sui politici italiani sappiamo,ma che un essere spregevole,anche a livello epidermico,come beppe grillo,riesca ad avere un seguito, dimostra ciò che è questo popolo,i pecoroni
Fai tendenza

Oh, mi freghi pure gli avverbi?

Assolutamente
ah perchè l'abolizione dell'albo e (soprattutto) dei contributi all'editoria vi sembrano provvedimenti sensati? Andiamo bene... Questo cretino vuole proporre un referendum "ad blog", non gli riesce perchè non è manco buono a fare il fascistello da piazza e va difeso anche? Ma andasse a fanculo, cretino. Anzi, no, imbecille e cialtrone.
Il vero scandalo semmai è che deve essere Grillo e non i partiti a prendere simili iniziative.
Ma si sa, questo è il paese dei ladri di Pisa: di giorno litigano e di notte si spartiscono il bottino.
E chi ti ha detto che è stato un macello? Piccioso, lo spettacolo non è il tuo forte: questo è stato un successo! Un trionfo, eziandio!

L'Innominato sta fresco a condannare tutti quelli che hanno fatto politica in questo Paese. Se si raccolgono le firme senza aver prima vidimato i moduli o si autenticano firme con persone non autorizzate all'uopo di chi è la colpa? Per fare certe cose ci vuole esperienza. L'improvvisazione produce solo macelli. Adesso chi pagherà il mutuo in banca per questo macello organizzativo? Dilettanti allo sbaraglio. E Berlusconi se la ride.

si si, è vero... e poi ti svegli tutto bagnato



Senti, per tua norma e regola, io a Bartam lo devasto



Può darsi che ce n'abbiano messo qualcuno di troppo

contro la forma, nulla può la sostanza in italia.
ci vorrebbe il morto secondo me.
Tanto Grillo non ci perde una lira, tutto di guadagnato


porcheria più...porcheria meno...
mo vi sentite il Piccioso




mannaggia, e mo?
La Cassazione: insufficienti le firme
di Beppe Grillo per i referendum
Riguardano l'abolizione dell'ordine dei giornalisti,
i finanziamenti pubblici all'editoria e la legge Gasparri
Beppe Grillo durante il V2 Day del 25 aprile ROMA - La Corte di Cassazione ha imposto uno stop al referendum sull'editoria promosso da Beppe Grillo. I giudici della Suprema Corte ritengono che siano insufficienti le firme raccolte durante i "vaffa day" organizzati da Grillo. In particolare, i giudici dell'Ufficio centrale della Cassazione per i referendum, dopo aver esaminato tutte le firme raccolte anche in relazione ad ogni quesito tra quelli proposti, hanno giudicato formalmente non corrette le procedure seguite per la raccolta di diverse centinaia di migliaia di firme. Di conseguenza nessuno dei tre quesiti referendari proposti avrebbe raggiunto le 500mila firme necessarie.
PROBLEMI FORMALI - Problemi di natura formale, sui quali lo stesso Grillo potrà «dire la sua» in occasione dell’udienza che la Cassazione ha convocato per il 25 novembre prossimo. La convocazione è stata disposta dal presidente della Commissione per il referendum, il magistrato Corrado Carnevale. Utilizzando il diritto di replica previsto in questi casi per i promotori dei referendum, Beppe Grillo potrà contestare le conclusioni alle quali è giunta la Cassazione e tentare di «salvare» almeno uno dei referendum. Le tre consultazioni popolari proposte dal comico genovese riguardano l'abolizione dell’Ordine dei giornalisti, l’abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria e l’abrogazione della legge Gasparri sulle frequenze tv.
Corriere.it
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Cassazione manda grillo affanculo
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