Cultura & Attualità
Luigi De Magistris è candidato alle elezioni europee ma anche alla poltrona di peggior magistrato italiano della storia recente. Sin dal 1996, appena insediato alla Procura di Catanzaro, si occupò di reati contro la pubblica amministrazione e però nessuno dei suoi indagati è stato mai condannato per reati appunto contro la pubblica amministrazione. Neanche uno. Mai.
Luigi De Magistris ha perso tutti i processi da lui istruiti tra i pochissimi che non si sono arenati prima ancora di giungere in dibattimento: cancellati, polverizzati, distrutti da gip, organi del riesame, Corti d'Appello, di Cassazione, Tribunali, chiunque abbia avuto modo di verificare l'incredibile imperizia di questo magistrato che con le sue inchieste totalmente fallimentari, ma ben orchestrate sui giornali prima di scoppiare poi come bolle, ha distrutto vite, persone, famiglie, imprese, posti di lavoro e reputazioni. Il tutto facendo anche spendere milioni di euro per consulenze allucinanti (vedi caso Genchi) e così pure per rifondere tutti gli innocenti ingiustamente incarcerati in anni di disinvoltura scandalosamente impunita, o meglio: premiata, ora, con una candidatura che rappresenta la fuga finale da una corporazione che lo stava progressivamente espellendo. Luigi De Magistris è stato candidato da Antonio Di Pietro nonostante persino Massimo Di Noia, avvocato storico proprio di Di Pietro, come vedremo, ebbe a invocare dei provvedimenti disciplinari contri De Magistris solo due anni fa.
A dimostrare tutto questo non è soltanto l'inchiesta con cui il Giornale ripercorrerà la storia del neo candidato dell'Italia dei Valori: è stata la stessa Magistratura nelle sedi opportune, come si dice. Basti leggere, per esempio, il parere con cui il Consiglio Giudiziario si espresse sulla nomina di De Magistris a magistrato di Corte d'Appello: doveva essere un passaggio scontato, solo un timbro per consacrare una progressione in carriera che i Consigli Giudiziari tendono quasi sempre a rilasciare in positivo: i magistrati giudicati negativamente, di norma, non superano l’uno per mille del totale. Ma nel caso di De Magistris, il 18 giugno 2008, il relatore Bruno Arcuri fece suonare una musica che raramente si era sentita in una sede come quella: «Prendendo possesso del mio ufficio di Procuratore generale, iniziavo la mia esperienza in Calabria con vivo interesse per il dr. De Magistris dopo aver letto di lui sulla stampa e averlo visto in televisione. Fui subito colpito dalle notizie che andavo apprendendo presso i colleghi tutti: i procedimenti da lui istruiti, di grande impatto sociale perché istruiti contro i cosiddetti colletti bianchi, erano quasi tutti abortiti con provvedimenti di archiviazione, con sentenze di non doversi procedere e con sentenze ampiamente assolutorie. Voci che mi stupirono perché in contrasto con la rappresentazione che ne davano i media». Seguiva un'analisi che denotava «una serie numerosissima di insuccessi», la «anomalia dei provvedimenti adottati», «procedimenti infausti», «omessa indicazione dei reati e delle fonti di prova», questo mentre De Magistris, ogni volta, «perseverava nell'adozione di provvedimenti immotivati malgrado i continui insuccessi».
Poi l'affondo del Procuratore generale: «Di fronte a una tale patologia, forse unica nel panorama delle iniziative di un pm, a meno di configurare una magistratura disattenta se non collusa con centri di potere criminale (come ha configurato De Magistris con esternazioni mediatiche) non si sfugge a un'alternativa secca: o le persone indagate sono tutte esenti da responsabilità penali, o i giudici di Catanzaro sono tutti non professionalmente idonei se non corrotti». «Il dato certo è che il dr. De Magistris è del tutto inadeguato, sul piano professionale e sul piano dell'equilibrio e sul piano dei diritti delle persone solo sospettate di reato, a svolgere quantomeno le funzioni di pm».
E questa, mai pubblicata come tutto il seguito, è solo la relazione introduttiva. Il parere finale, reperibile nel fascicolo personale di De Magistris, è tal punto esplicito da meritare un'altra citazione testuale: «Le tesi accusatorie sono cadute spesso per errori evitabili ed evidenziati dall'organo giudicante», «Sono emersi rilievi negativi per l'anomalia di molti provvedimenti adottati. I procedimenti di rilevante impatto sociale hanno trovato clamorose smentite», «Il rapporto statistico indagini/giudizio lascia emergere un'anomalia, poiché numerosi procedimenti non hanno condotto a nessuna fondatezza. Non solo: nei provvedimenti si configurano violazioni manifeste di legge (addirittura diritti costituzionali) ovvero si radicano prassi senza alcun fondamento normativo, come in materia di intercettazioni».
La conclusione del Consiglio fu clamorosa: «Giudizio finale negativo. Le voci capacità e preparazione presentano profili di evidente deficit», «gravi vizi o lacune; tecniche di indagine discutibili; procedimenti fondati su ipotesi accusatorie che non hanno trovato conferma, attività carente dal punto di vista dell'approfondimento e della preparazione».
Il Consiglio giudiziario, oltretutto, aveva preso in esame solo il periodo 2002-2008 e aveva quindi tralasciato i devastanti buchi nell'acqua fatti da De Magistris a partire dal 1996, quando gli addetti ai lavori, a Catanzaro, cominciarono a soprannominarlo «Gigineddu flop».
Il magistrato il 12 luglio rispose alla bocciatura nel solito modo: denunciando. Preparando, cioè, carte bollate contro chi si era permesso di criticarlo o contraddirlo. «Ho tempestivamente informato la procura di Salerno dei numerosi profili di illiceità anche penali contenuti negli atti sopra citati». Cioè: denunciò il Consiglio giudiziario, il cui parere, pure, sarà condiviso anche dal Csm. Poi negò la pura evidenza: «Non si tiene conto dei provvedimenti che hanno confermato le ipotesi dell'accusa». Ma di questi provvedimenti non ne citò neanche uno. In compenso scrisse questo: «La mia condotta è stata irreprensibile e le indagini svolte con correttezza e professionalità», «chi mi conosce sa quanto sia rispettoso di tutte le persone. Del resto, una persona non diviene per caso un punto di riferimento per tanti». Tanti elettori, se possibile.
Denunciare i colleghi che avevano respinto i suoi provvedimenti, per De Magistris, era una regola sistematica già da anni: ha denunciato gip, giudici del Riesame, magistrati d'Appello e di Cassazione. Il tutto per decisioni sgradite, ma contro le quali, spesso, non ha mai neppure proposto impugnazione. Invece di fare ricorso, cioè, denunciava direttamente i giudici.
De Magistris ha denunciato un avvocato generale dello Stato che aveva revocato un suo procedimento, revoca poi confermata dalla Cassazione. Ha denunciato un ispettore che aveva rilevato irregolarità dnella gestione della sua inchiesta toghe lucane. Ha denunciato un pubblico ministero di Matera che lo aveva messo sotto indagine. Ha denunciato il presidente del Tribunale del Riesame di Catanzaro che aveva annullato diverse sue richieste d'arresto: annullamenti poi confermati dalla Cassazione.
De Magistris ha inquisito la madre di una sua collega di tribunale, Mariateresa Carè, prima che ovviamente fosse prosciolta; poi ha indagato anche il marito della collega prima che fosse assolto pure lui.
Ha indagato il marito del giudice Abigaille Mellace senza neppure iscriverlo nel registro degli indagati, e chiedendone pure l'arresto: richiesta respinta dal gip, dal Tribunale della libertà e dalla Corte di Cassazione; la casa della collega fu tuttavia perquisita. De Magistris, ai magistrati di Salerno, racconterà di quest'ultima sua indagine omettendo che il marito della collega era stato completamente assolto. I magistrati di Salerno, sul punto, non gli fecero domande. Forse già sapevano, e sennò lo ripetiamo, che nelle indagini sulla pubblica amministrazione fatte da Luigi De Magistris a Catanzaro nessuno è mai stato condannato. Nessuno. Mai.
Filippo Facci Sognare
Allucinante, non mi meraviglio di chi l'abbia candidato ma di chi si appresta ad eleggerlo.



Esatto, mai cosa più vera.
Si può candidare pure Provenzano o Topolino, ma se poi la gente se ne sbatte le palle e vuole al potere un tirannonanorincoglionito (tanto pe fare un esempio eh...), la colpa non è loro, è nostra che li lasciamo fare e diamo loro le nostre belle crocette.
La democrazia non funzionerà mai in Italia finché il popolo italiano continuerà a dare la colpa ai politici e non comincerà a riconoscere che ha attivamente collaborato e fatto molto di più di tutti i governi che si sono succeduti.
Invece, anche su questo sito, ci sono persone che lanciano strali e poi s'infilano in tutti i buchi pur di campare.
Cinghiale, a forza di leggere i giornale del nemico...ci stai diventando "l'amico" del nemico!!!!..., a quando il salto della quaglia????... "FACCI E' UN IMBECILLE COME QUELLI CHE LO LEGGONO!!!!..."
Facci sarà anche un imbecille, ma in oltre 10 anni di inchieste spettacolo ha mai vinto una casa in Tribunale De Magistris sì o no?
Rancoroso, Craxi è scappato ed è morto.

cosa c'entra De Magistris con il nostro brigante?

Ma lo stesso Facci che scrisse in questo articolo - http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=253833 - che
"... Marco Travaglio citava una consueta e vecchia intervista a Paolo Borsellino e gli attribuiva la rivelazione che «nel 1980 la polizia intercetta Mangano al telefono con Dell’Utri». È falso: proprio Borsellino, nella stessa intervista, chiarisce che in realtà Mangano parlava con un membro della famiglia Inzerillo. Capito? Falso... "
ROOOOOTFL!!!
Basta leggersi la cosi' detta Sentenza dell'Utri (ripeto: Sentenza) da pag 431 a pag 436 ( http://www.narcomafie.it/sentenza_dellutri.pdf ) per rendersi conto che quella telefonata c'e' stata eccome! e' vero che Borsellino disse che vi fu la telefonata tra Mangano e Inzerillo ma e' anche vero che subito dopo confermo' anche la telefonata tra Mangano e Dell'Utri per il processo San valentino. Ed infatti, volendo, si puo' trovare la trascrizione dell'intercettazione telefonica ad esempio qui http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_fireboard&Itemid=9&func=view&id=211&catid=9
Ma ancora appresso a coglioni come Facci?
PS: Non ho mai comprato un libro di Travaglio. La cosa mi e' sempre interessata perche' mi interessa il sistema mafioso e la sua storia. La sentenza dell'Utri e' mooooolto lunga ma consiglio vivamnete, a chi volesse parlare dell'argomento, di leggerla anche piano piano......poco alla volta ....
Consiglio se vi interessa: leggete le sentenze, le interviste dei magistrati del pool antimafia degli anni di Falcone e borsellino, i documenti ufficiali dell'antimafia etc etc e potrete farvi un'idea di alcuni intrecci mafia-politica su tutti i fronti politici (ripeto: tutti!).
Fate un favore a voi stessi: buttate al cesso pur solo l'idea di iniziare a leggere articoli fatti da gente come Facci.
Una curiosita': avete visto la pagina di wikipedia di facci?

Sveglia! Siete schiavi della finta lotta politica destra-sinistra, silvio-wolter, tonino-filippo ..... informatevi da soli senno' .... continuate a parlarne al bar ...
Wikipedia Facci
Lo Zar, ma sta cosa di DE MAGISTRIS E' VERA O NO?
Poi, che cazzo me ne fotte a me di Dell'Utri?
è vera è vera

Chi è Luigi De Magistris 2
Luigi De Magistris fu nominato magistrato di tribunale l'8 luglio 1996. Giunse a Catanzaro quell'anno stesso, 29enne, e si presentò ai colleghi incitando sin da subito alla «moralizzazione della cosa pubblica». Quest'ultima espressione comparirà nell'ordine d'arresto della sua prima inchiesta importante, la 1471/96.
La clinica degli orrori. Così ribattezzarono un'indagine grazie alla quale ventuno incensurati di una clinica privata, Villa Nuccia, finirono in galera con le accuse più turpi: violenza contro un centinaio di malati mentali, omicidio dei medesimi, favoreggiamento di latitanti, falsi certificati per esonerare dei figli di mafiosi dal militare, cose del genere. De Magistris mostrò già allora una certa disinvoltura nel contestare il peggio: sequestro di persona, omicidio, falso, maltrattamenti, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. il clamore mediatico fu enorme, e la stampa prese finalmente conoscenza del personaggio: su Radue, La vita in diretta si soffermò sul caso per settimane. Tutto era fondato sulle confidenze rese a De Magistris da Mario ammirato, un ex infermiere; oltre alle sue parole, il nulla. Le richieste d'arresto iniziavano così: «Nell’ambito dell’attività di indagine rivolta alla moralizzazione della cosa pubblica... ». Era partita la lunga rincorsa di Luigi De Magistris verso fantomatiche lobby di potere da perseguire a tutti i costi.
Tra gli arrestati principali c'era il primario Antonino Bonura, già medico militare pluridecorato con diverse missioni all'estero alle spalle: peraltro era medico legale nella stessa Procura che l'aveva arrestato, e dopo la carcerazione gli venne un infarto. De Magistris, a un anno dal primo arresto, lo incarcerò una seconda volta: fu l'unico errore di cui il magistrato ebbe a scusarsi pubblicamente. E' di allora anche un primo tentativo di coinvolgere in qualche modo Giuseppe Chiaravalloti, ai tempi avvocato generale presso la Corte d'Appello e futuro presidente della Regione: il pm lo tirò in ballo sul presupposto che in clinica avesse abbracciato Antonino Bonura.
De Magistris chiese i rinvii a giudizio del caso ma ma l’udienza preliminare sfociò in una sentenza di non luogo a procedere per tutti: Vittoria Palazzo, Corrado Decimo, Vincenzo Lombardi, Achille Tomaino, Massimo Aria, Giuseppe Giannini, Francesco Trapasso, Alfonso Colosimo, Salvatore Moschella e Giovanni Ferragina. Prosciolti. De Magistris impugnò la sentenza, ma il 22 gennaio 1999 la Corte d’Appello di Catanzaro confermò i proscioglimenti in toto. La vicenda, complicatissima, si inerpicherà in un totale di undici processi in dieci anni, e alla fine saranno assolti tutti gli imputati tranne uno: Mario ammirato, proprio lui, il confidente di De Magistris. Il cardiopatico Bonura e il trapiantato di fegato Salvatore Moschella, invece, ricevettero rispettivamente 50mila e 180mila euro per ingiusta detenzione. Ma la clinica era ormai sputtanata e dovettero cederla. La Corte d'Appello liquidò ingenti riparazioni anche per gli altri.
Sono di allora i primi scontri con Giancarlo Pittelli, avvocato dei succitati e negli anni a venire parlamentare di Forza Italia: per De Magistris una sorta di nemico pubblico. Sempre in campo sanitario, Pittelli fronteggerà il magistrato in molti altri procedimenti tra i quali uno discretamente demenziale: De Magistris accusò di falso alcuni farmacisti comunali che a suo dire non avevano obliterato alcune fustelle, ossia i talloncini dei prezzi che ci sono sulle scatole dei medicinali; tuttavia verrà fuori che i farmacisti non avevano potuto obliterare le fustelle perché De Magistris, per altro procedimento, gli aveva già sequestrato l'apparecchietto per l’obliterazione. Archiviazione.
L'abuso che non c'era. Il secondo clamoroso buco nell'acqua fu il procedimento 496/97, dove De Magistris accusò di abuso d'ufficio gli amministratori comunali Giovanni Alcaro, Giuseppe Mazzullo, Lucia Rubino, Valerio Zimatore, Domenico Tallini, Michelino Lanzo, Costantino Mustari e Fausto Rippa. L'accusa, in sostanza, fu quella d'aver riassunto in comune questo Fausto Rippa con una delibera irregolare. A stabilire che lo era, regolare, c'era già una sentenza del Tar, la numero 864 del 5 settembre 1995: ma De Magistris chiese il rinvio a giudizio lo stesso, e il il 15 dicembre 1997 il giudice decise per il non luogo a procedere. Motivazione: insussistenza del fatto. L'appello di De Magistris verrà dichiarato inammissibile.
Provveditore, anzi procuratore. L'indagine sulla costruzione del nuovo palazzo di giustizia di Catanzaro (609/96) fu naturalmente un altro plof. De Magistris ipotizzò dei generici «tentativo di abuso d’ufficio» e «tentativo di truffa aggravata» ai danni di Giuseppe Gatto e Antonio Rinaldi e Valerio Zimatore. L'impostazione accusatoria implicava necessariamente la complicità dei vertici della magistratura catanzarese, che formalmente non furono però indagati. Era ancora presto. Ovviamente il sequestro del palazzo in costruzione venne subito revocato dal Tribunale della libertà, ma attorno a De Magistris cominciarono a succedere delle cose strane. La trascrizione delle intercettazioni telefoniche di Giuseppe Gatto, infatti, fu artefatta: non solo la frase «provveditore generale» fu sostituita con «procuratore Generale», ma tra parentesi fu messo il nome di Giuseppe Chiaravalloti, appunto Procuratore Generale a Reggio Calabria. Quest'ultimo, stupito, trasmise una rimostranza al Comando Generale dei Carabinieri: ma fu che fu inquisito per calunnia e diffamazione ai danni del capitano responsabile della trascrizione telefonica. Ovviamente Chiaravalloti sarà prosciolto in udienza preliminare e anche in Appello, mentre il capitano responsabile della trascrizione se la caverà con delle sanzione disciplinari; ma a questo buco nell'acqua, poi, si aggiungerà la richiesta di processare i succitati Gatto e Rinaldi e Zimatore con la decisione del giudice, il 25 febbraio 1998, di non processare nessuno. De Magistris fece appello. Respinto.
Non pago, De Magistris trasmise alla Procura di Messina (competente su Reggio Calabria) una nota dove si ipotizzava che Chiaravalloti avesse rivelato dei segreti d'ufficio: ma il giudice archiviò. Dalla sentenza peraltro si evinse che De Magistris aveva indagato su Chiaravalloti quando il medesimo era ancora avvocato generale a Catanzaro, ossia nella stessa sede giudiziaria dove operava De Magistris: una procura, cioè, aveva indagato su se stessa.
Come ti salto il giudice. Se molti giovani avvocati rammentano De Magistris anche se non l'hanno incontrato mai, è per via della sua inchiesta su presunte irregolarità negli esami di procuratore legale a Catanzaro. Più che presunte, le irregolarità erano certe: risultò evidente, su 2301 partecipanti all'esame, che 2295 avevano copiato. Il problema è che De Magistris, pur indagando praticamente tutti e 2000 i candidati, non ebbe modo di dimostrarlo: il procedimento finì in nulla. Restò notevole la pretesa del magistrato affinchè i commissari d'esame, davanti ai carabinieri, aprissero anzitempo le buste degli elaborati col rischio di invalidarle tutte.
Era un De Magistris ancora acerbo, comunque. Certe fisse, come quella d'inquisire soprattutto politici e magistrati, erano già ben delineate: ma ogni volta sbatteva la crapa contro i controlli di legittimità dei suoi colleghi, ossia giudici, gip, gup, riesame, Appello, Cassazione, annullamenti, assoluzioni, proscioglimenti. Il De Magistris che tornerà a Catanzaro nel 2002, dopo un interregno nella natia Napoli, risolverà ogni problema adottando soprattutto un genere di provvedimenti che per essere spiccati non abbisognano neppure della fastidiosa convalida di un giudice: perquisizioni, sequestri probatori, interdizioni, fermi di polizia eccetera. Anche la sua propensione a intercettare mezzo mondo, alleandosi con le fantasie spionistiche dei vari Gioacchino Genchi, era tutto sommato ancora timida. Si stava solo scaldando.
White, a te non frega un cazzo (guarda caso) di Dell'Utri e a me non frega un cazzo di De Magistris.
E' strano però che Facci (na sega), così impegnato nel suo ruolo di fustigatore e di difensore degli oppressi non abbia mai speso una riga per criticare il suo editore, che pure qualche cazzatina (eufemismo) negli ultimi anni l'ha pur fatta.
Travaglio non è un Santo, e personalmente, da quando frequenta Anno Zero ha perso parecchi punti (soprattutto con quei sermoni iniziali velati di un'ironia, spesso forzata, che lo rendono meno credibile), ma ha un pregio: attacca a destra e sinistra, al contrario del tuo tanto amato Facci (na sega), pagato per denigrare solo e sistematicamente gli avversari del suo PADRONE....
Del resto, non c'è da meravigliarsi: Montanelli docet...
Facci nel regno dei zerbini e una moquette!!!!...
Facci non ha mai criticato il suo editore?
Ma se sul Giornale -e sottolineo il Giornale di Paolo Berlusconi- ha scritto contro il testamento biologico
contro l'intervento del governo nel caso Englaro
contro il decreto dell'arresto automatico per i presunti stupratori
contro la Carfagna
contro Gasparri e la Gasparri
CONTRO FEDE E IL TG4.
Solo negli articoli recenti. Il servo.
Parla con cognizione di causa oppure lascia perdere.
P.S. A me non frega un cazzo di Dell'Utri perchè si stava parlando d'altro, e quella de Lo Zar era una risposta che deviava dalla questione principale.
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Editato da White Rabbit il 30/04/2009 alle 02:44:56
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Editato da White Rabbit il 30/04/2009 alle 02:45:51
Quando leggerò un articolo di Travaglio che tange minimamente Di Pietro e la sua combriccola cambierò idea su quello là. Ma proprio minimamente, anche sul colore della cravatta.
Altro che scrivere sul giornale del partito del PADRONE che la Carfagna è una zoccola buona a nulla.
Mi riferivo a Berlusconi, non al suo variopinto mondo di nani e ballerine...
ma tanto che te lo dico a fare....
teniamoci ognuno il suo e viviamo felici, finchè dura...

Mi spiace solo che ci sia tanta gente, qui in Italia, che come te vede il Presidente del Consiglio come un semidio... Facci (na sega) e la gran parte dei sui adulatori almeno ci campano coi suoi soldi, ma voi?
Possibile che nel centro destra non ci sia nessuno migliore di lui?
Parla con cognizione di causa oppure lascia perdere.
Quando e come devo parlà non sei certo tu a deciderlo, visto che non ho offeso nessuno....
Non siamo mica al Giornale o a "Striscia"....
... Lo Zar, ma sta cosa di DE MAGISTRIS E' VERA O NO?....
Onestamente non lo so perche' non ho seguito bene il caso why not e non posso giudicare. Cio' su cui volevo far riflettere e' che Facci ha scritto un sacco di cazzate fuorviando la verita' (gravissssssssimo per un giornalista) e ti ho dato le prove con un esempio che conoscevo bene nel caso Dell'Utri. Era solo per far riflettere sulla credibilita' di Facci.
... Poi, che cazzo me ne fotte a me di Dell'Utri?...
Vedi su ... era solo un esempio e dovrebbe fregartene. fa capire in mano a chi e' l'informazione. E' come se uno volendo una notizia di calcio mercato si attenesse alle bombe di Mosca.
Zar, per non parlare degli articoli al fulmicotone di Facci(a di cazzo) sul caso Previti!!!!..., che genio!!!!..., a quando il Pulitzer????!!!!...
La verita' dov'e'? Notizia del 28 Aprile.
Prosciolto Luigi De magistris
“Con il provvedimento emesso dal gip di Salerno Maria Teresa Belmone – si legge nella nota – è stata provata l'assoluta correttezza e gli ostacoli posti alle inchieste dell'ex pm Luigi de Magistris. Il gip di Salerno Maria Teresa Belmonte ha accolto le richieste di archiviazione presentate dalla procura di Salerno in riferimento alle accuse che erano state mosse a Luigi de Magistris, all' epoca sostituto procuratore di Catanzaro, nell'ambito del procedimento 'Toghe lucane'. Le indagini hanno anche dimostrato le gravi interferenze subite dal pm nel condurre le sue inchieste".
Bisognerebbe leggere gli atti ufficiali delle indagini ed allora capiremmo per ora ..... aspettiamo ....
Straniè, il decreto salva-Eluana l'ha fatto Berlusconi o le ballerine?
La Carfagna ministro l'ha messa Berlusconi o le ballerine?
Lo Zar, ancora stai sviando, a me non fotte se de Magistris sia innocente o no, non sono un giustizialista del cazzo, voglio sapere se di tutti i soldi (miei) spesi è riuscito a condannare qualcuno che aveva accusato, voglio sapere se fra tutte le persone arrestate da questo qui ci sia qualcuna effettivamente colpevole di qualcosa. Il resto sono puttanate.
non sono un giustizialista del cazzo

voglio sapere se di tutti i soldi (miei) spesi è riuscito a condannare qualcuno che aveva accusato, voglio sapere se fra tutte le persone arrestate da questo qui ci sia qualcuna effettivamente colpevole di qualcosa.
e meno male che non sei un "giustizialista del cazzo."


Facci ti ha mandato definitivamente in pappa il (poco) cervello rimasto. E' evidente oramai

Straniè, da te mi sarei aspettato un:
"...Travaglio ............. ma AVEVA un pregio: ATTACCAVA a destra e sinistra.....";

Anima, proprio perchè non sono un forcaiolo, mi inquieta che questo abbia arrestato con estrema facilità centinaia di persone senza esser riuscito MAI a dimostrarne la colpevolezza. Centinaia di innocenti vessati da sto stronzo. Questo intendevo

White
qui l'unico "stronzo" mi sembri essere tu. E meno male che studi pure giurisprudenza ! (ma con scarsi risultati a quanto pare).
Il Ruole del Procuratore della Repubblica non è quello di condannare o di far condannare.
Il Procuratore della Repubblica:
Il Procuratore Generale della Repubblica rappresenta l’ufficio del Pubblico Ministero presso la Corte d'Appello con attribuzioni di vario tipo che si esplicano sia nel settore penale che in quello civile ed amministrativo.
Nei rapporti esterni rappresenta l’intero Ufficio requirente del distretto.
Norma cardine delle funzioni del Procuratore Generale è l’art. 113 Cost. che attribuisce al Pubblico Ministero la funzione di vigilare sull’osservanza delle leggi, di promuovere obbligatoriamente l’azione penale e di far eseguire i giudicati ed ogni altro provvedimento del giudice.
Nell'esercizio delle sue funzioni, il Procuratore Generale opera personalmente o per mezzo dei suoi Sostituti. Le funzioni del Procuratore Generale, come delineate dall’Ordinamento giudiziario (art 73 e ss. RD 30 gennaio 1941 n. 12) e precisate da una serie di norme di carattere generale e speciale, vengono svolte sia in maniera diretta che attraverso l’attività di vigilanza sulle Procure della Repubblica presso i Tribunali del distretto di Corte d’Appello ed il relativo coordinamento.
Non mi sembra ci sia scritto da nessuna parte che il PM o il Procuratore della Repubblica,
"deve PER FORZA CONDANNARE GENTE ALTRIMENTI SPENDE SOLDI INUTILMENTE"

e poi fammi capire una cosa, tu che non sei un "giustizialista del cazzo" ma un puro di cuore


Che ffà? Emetti una sentenza di condanna ancora prima dell'indagine?
Se ciò non significa esserei un "giustizialista del cazzo", allora dimmi tu che significa...



Conijia riprovaci, sarai più fortunato.

Anima ti stai a rigirare la frittata, trovati qualcosa di meglio da fare.
Quello che ho scritto è chiaro, sto scemo in dieci anni di carriera non ha portato a termine le sue roboanti indagini, ne ha solo rimediato fama mediatica e un posto al parlamento europeo. Le tue chiacchiere c'entrano poco.
I P.M. hanno il dovere di accertare la verità dei fatti, non la colpevolezza a tutti i costi.



Appunto Alex spiegaglielo alla nostra...coniglietta di regime !


Alex Nathan, infatti questo qua chiedeva arresti e rinvii a giudizi a tutto spiano sulle basi di confidenze. Ricorreva anche in appello e cassazione contro i non luogo a procedere. Considerando che il codice dispone la richiesta d'archiviazione quando non si disponga di elementi indiziari capaci di sostenere l'accusa in giudizio (125 disp. attuazione c.p.p.), mi sembra un modo di condurre di indagini abbastanza vessatorio.
Poi anima può mettere le faccine di sto cazzo.
Cunija ma ti rendi conto della figura di merda che ci stai a fare vero?
no forse no...



figura di merda de che. se stiamo dicendo proprio che questo qua voleva cercare la colpevolezza a tutti costi (senza ovviamente riuscirci), invece di condurre delle indagini in modo equilibrato?
Cambia monitor, vai dall'oculista, fa qualcosa
Anima, io volevo solo evidenziare che questo Magistrato ha buttato via un bel po' di soldi dei contribuenti con indagini rivelatesi poi fasulle. Ma, posto che questo sia il minore dei mali, quello che mi fa rabbrividire è l'uso massiccio della carcerazione preventiva che, oltre ad essere l'estrema ratio di ogni indagine, è ciò che rovina la vita - per sempre - agli inncocenti.
Resto sempre del parere che sia meglio avere 100 delinquenti fuori, che un inncoente dentro.
ecco appunto...
Mo anima rimetti quelle faccine da cretino che ben ti si addicono.
Per conoscere un po' meglio l'operato di De Magistris consiglio questa lettura:
http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/demagistris.html
La lettura chiarisce molte cose.
ma con che faccia parlano i berlusconiani di sprechi!

votano uno che ha messo l'intero apparato pubblico al suo personale servizio

... Lo Zar, ancora stai sviando, a me non fotte se de Magistris sia innocente o no, non sono un giustizialista del cazzo, voglio sapere se di tutti i soldi (miei) spesi è riuscito a condannare qualcuno che aveva accusato, voglio sapere se fra tutte le persone arrestate da questo qui ci sia qualcuna effettivamente colpevole di qualcosa. Il resto sono puttanate...
White quello che ti sto dicendo io e' che le risposte alle tue domande non te le possono certo dare gli articoli inchiesta di Facci. Quando in una sentenza c'e' scritto "le gravi interferenze subite dal pm nel condurre le sue inchieste" e' molto difficile che un pm possa arrivare in fondo al proprio lavoro e questi piccoli particolari dovrebbero essere presi in considerazione da chi scrive su un quotidiano importante come Il Giornale.

Tom mo pure gli sprechi della pubblica amministrazione sono colpa di Berlusconi? Alla frutta proprio.
Oh, a Lanciano mi dicono piove. Fottuto nano.
white, mi duole ammetterlo, ma parlare con te è tempo sprecato...
prendo atto che per te Berlusconi è Gesù Cristo: tienitelo stretto fin quando non lo metterà nel culo pure a te, anche se ho il sospetto che pure in quel caso troveresti una giustificazione per salvargli la faccia.
La mia unica consolazione, tutta da verificare cmq (magari domani mi s'inzacca sotto na macchina e lo prendo nel culo io...

Spero solo di non dover aspettare troppo...
PS: se invece di entrare in politica per salvarsi il culo dalla galera l'AMICO TUO avesse continuato a fare l'editore televisivo, il palazzinaro e lu presidente de lu Milan, non me lo sarei cacato di striscio. Purtroppo mi tocca parlarne perchè ci rappresenta, in Italia e nel mondo, e non avendolo mai votato, la cosa mi dà tremendamente fastidio, viste le figure di merda che va collezionando a destra e a manca...


Sapete dire solo: "che quello là ce lo mette in culo" "quello la deve morire" "deve andare in galera".
Grazie a voi vincerà per sempre. Lode a Silvio.
Secondo una certa corrente (evidentemente alternata) di pensiero, De Magistris non sarebbe adatto ad essere candidato alle Europee.
Non discuto le convinzioni politiche personali ma ho il diritto di incazzarmi quando leggo articoli come questo:
[url=http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/elezioni-2009-2/rabbia-veline/rabbia-veline.html]
Grazie a voi vincerà per sempre. Lode a Silvio.
è grazie ai figli di buona donna che lo votano che vincerà sempre. Gli possa venire una paresi alla mano a tutti quanti
White, a te degli sprechi e di de magistris non te ne cale un bel niente, non sai neanche cosa sono e non lo vuoi sapere.
Parli di sprechi perché la tua bocca è solo un altoparlante che ripete cose che altri decidono. Sei uno strumento, un elettrodomestico, uno stereo programmabile.
Seh...ma meglio un aspirapolvere...si succhia tutto che trova!!!!...
Tom ti piacerebbe fossimo tutti imbecilli, dormiresti più tranquillo
Tom,
gente come Veltroni ci mette sempre molto di suo per aiutarlo a vincere e farlo governare bene. Non dimenticarlo mai. Se Veltroni è stato un Asino patentato non è colpa di Berlusconi, ma dei 3 milioni che l'hanno eletto segretario in maniera plebiscitaria senza rendersi conto che eleggevano un emerito incompetente, per di più anche vigliacco.
per chi avesse voglia di leggere Repubblica di venerdi oppure date un occhiata a passaparola di oggi Marco Travaglio -politica under 18, dal 25 minuto circa .....fatti( facci....ops) non opinioni
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