Cultura & Attualità

dicembre
Messaggio del 27-04-2011 alle ore 02:34:42
capitalismo e comunismo vanno entrambi a braccetto con materialismo,ateismo e progressismo..sia positivo che negativo... e sono entrambi per pochi eletti..
Messaggio del 27-04-2011 alle ore 03:59:28
qui in Europa addirittura siamo un mix perfetto tra capitalismo e comunismo... povera Italia... salvaguardiamola finchè possiamo.. viva la chiesa
Messaggio del 27-04-2011 alle ore 08:03:57
Ti distingui da loro e poi sei come loro? Non ti montare le testa! Guarda che cosa succede ai tuoi amichetti "eletti". "Eletti" de che? Sono dei quaquaraqua che prima si montano la testa, perché credono di poter fare questo e quello e poi pagano tutto, senza dire niente a nessuno. Il male non è una libertà, ma è una schiavitù! Se devono farmi uno sfregio me lo faranno senza darmene la percezione, perché sono dei vigliacchi. Questo è tutto.
Messaggio del 27-04-2011 alle ore 12:44:17
Dicembre ma che hai capito per eletti, io parlo dei potenti del mondo, Europa mix perfetto perchè ormai qui capitalismo e comunismo sono completamente amalgamati, vanno a braccetto insieme, in Italia un pò di meno, per questo va salvaguardata insieme alla chiesa, con te non si può mettere una faccetta che subito pensi sia una presa x culo, capitalismo e comunismo sono entrambi il nemico, non uno solo
Messaggio del 27-04-2011 alle ore 14:49:28
tanto dicembre piano piano faranno fuori anche l'attaccamento dell'Italia alle sue tradizioni, è inevitabile, con la multiculturalità avanzante ecc, + la decoscientizzazione di massa, sarà in quel clima di confusione che diventeremo come l'inghilterra
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Editato da El Treble il 27/04/2011 alle 14:51:08
Messaggio del 27-04-2011 alle ore 14:56:55
per adesso resistiamo
Messaggio del 27-04-2011 alle ore 16:34:54
la bolognina ex quartiere popolare di bologna è da anni senza identità..gli indigeni sono scomparsi..non sembra parte di bologna..ma neanche parte dell'italia le ideologie vengono dall'alto..dal potere..chi ha potere (pancia piena) pensa al suo grande recinto che sono sempre ben distanti dal degrado e dalle situazioni quotidiane di difficoltà..Lanciano al confronto è un oasi..se pur con mentalità e magari tradizioni di inizio 900..ma almeno ci sono..qui il sociale è 0..i politici nazionali dovrebbero avere stipendi di non più 3000 euro al mese (e sono stato buono) visto che dovrebbe essere un mestiere di PASSIONE che dovrebbe gratificarti con l'andamento positivo della Tua Nazione..però dopo anni e anni i "ciccioni" hanno ormai congelato il potere..il denaro va dal denaro..onde per cui chi fino ad adesso ha accaparrato è impensabile ritorni a livelli umili..solo un'atomica potrebbe far ripartire quasi tutto da 0 ma prima o poi tornerò a Lanciano o meglio in contrada..perchè noi siamo un paese agricolo..non ce lo scordiamo..
Messaggio del 28-04-2011 alle ore 06:16:36
Torneremo ad affermare con la spada che 2 + 2 fa 4! (Chesterton)
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Editato da Dicembre 2010 il 28/04/2011 alle 06:17:46
Messaggio del 28-04-2011 alle ore 16:02:18
El Treble,
ho ritrovato questo vecchio articolo di Libero, ma purtroppo non ho segnato la data. C'è qualche errore di copiatura, ma più o meno il testo è questo...

La denuncia del Papa

In politica ha vinto il marxcapitalismo

Il nostro sistema concilia il peggio di socialismo e liberismo

di RENATO BESANA

L’argomento sembrava fuori corso, ormai desueto anche nei social forum di periferia e nei più triti battibecchi da campagna elettorale. Per scompaginare l’agenda, era necessario Benedetto XVI: il marxismo, ha detto concludendo il suo viaggio in Brasile, «ha lasciato una triste eredità di distruzioni economiche e una dolorosa distruzione degli spiriti», ma il capitalismo ha egualmente disatteso le sue promesse di felicità, producendo «un’inquietante degradazione della dignità personale», accompagnata dal costante aumento delle differenze tra poveri e ricchi.
Leggiamo laicamente il monito che scende dalla cattedra di Pietro e guardiamoci in giro. I vecchi nemici, marxismo e capitalismo, oggi stanno dalla stessa parte della barricata. A perseguire con maggiore durezza lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo sono oggi i Paesi dove ancora sventola la bandiera rossa. L’Occidente ne decanta il tasso di sviluppo, ignorando i terribili costi sociali che esso comporta. La Cina, sospinta dalla crescente insofferenza dei lavoratori, sta timidamente cercando d’introdurre alcune garanzie elementari, quale la certezza d’un salario minimo, ma incontra l’ostilità delle multinazionali straniere, che hanno minacciato ritorsioni e disinvestimenti qualora sia loro negata la facoltà di mantenere gli attuali ritmi da gulag. In Bengala, il governo comunista espropria con la forza le terre ai contadini, per concederle alle imprese straniere che intendono costruirvi le loro fabbriche. Tra di esse, anche la Fiat il cantiere nella zona di Singur, dove sta per sorgere uno stabilimento frutto di una joint-venture con la Tata, è protetto da un muro alto tre metri, sorvegliato da poliziotti in armi, per evitare che la gente dei villaggi cerchi di riprendersi i circa mille ettari destinati ai capannoni.
L’Europa un tempo felix non è indenne da involuzioni, che oggi si chiamano riforme; anziché impegnarsi, anche nel suo interesse, a esportare diritti, si contenta d’importare miseria. In Austria, stanno per introdurre la settimana lavorativa di 60 ore. Vuol dire dalle otto del mattino alle otto di sera dal lunedì al venerdì, oppure dieci ore al giorno esclusa la domenica. La notizia è passata senza clamore; nessuno se l’è sentita di osservare che l’orologio della storia è stato riportato indietro di 70 anni. Da noi, le 40 ore arrivarono per la prima volta con un regio decreto del 1937, ma le 60 erano roba da archeologia industriale. Negli Stati Uniti, d’altra parte, si lavora sempre di più per retribuzioni che si stanno via, via assottigliando, secondo il modello del McJob, come l’Oxford English Dictionary definisce gli impieghi spazzatura, sul tipo appunto di quelli offerti dalla multinazionale dell’hamburger.
In America, qualche anno fa, hanno calcolato che la somma di tutti i tagli retributivi al personale era inferiore alla somma degli aumenti che i capitani d’impresa si erano attribuiti. Lo stesso accade in Italia: quote crescenti di reddito passano dal lavoro al capitale: tute blu e colletti bianchi guadagnano, in termini reali, sempre meno, i manager e gli azionisti sempre di più. Ma tutta la protesta, del resto flebile, si concentra sul tema del precariato, che è una conseguenza, non una causa. Fallita l’ideologia, sembra che non ci siano nuovi strumenti per affrontare le disuguaglianze e rendere meno amara l’esistenza di chi non possiede altra ricchezza se non il proprio lavoro. La sinistra, da questo orecchio, ha smesso di sentirci, la destra; che pure mostra maggiore sensibilità, sottovaluta comunque la proletarizzazione dei ceti medi. Si è forse avverata la profezia del dottor No, che nell’indimenticabile “007 Licenza di uccidere” dichiarava all’attonito Bond che Oriente e Occidente, si era in piena guerra fredda, erano finzioni, sulle quali si apprestava a trionfare la Spectre. Adesso sappiamo che è il marxcapitalismo senza patria e senza nome. Soltanto un anziano professore vestito di bianco ha avuto il coraggio di denunciarlo; stiamolo a sentire.
Messaggio del 29-04-2011 alle ore 02:34:27

una dolorosa distruzione degli spiriti
un’inquietante degradazione della dignità personale»

Messaggio del 30-04-2011 alle ore 03:26:29
Ricerche nella Biblioteca comunale Liberatore di Lanciano

Dal Grande Dizionario della Lingua Italiana Utet di Salvatore Battaglia

Ismo movimento di pensiero, dottrina, indirizzo artistico o letterario (generalmente contemporaneo) considerato come schema astratto o moda culturale o espressione di celebralismo, d’intellettualismo. Montale: è un’idea che sostituisce le idee come se tutte le idee non fossero valide, ma è un sostegno debole che dopo 80 o 90 anni di ismi nuovissimo non ha il pregio della novità.
Messaggio del 30-04-2011 alle ore 04:27:21
Messaggio del 30-04-2011 alle ore 06:12:23
cmq perchè nell'articolo di prima hai quotato la fiat? che fà il comunismo può sfruttare noi e noi non possiamo sfruttare il comunismo?
Messaggio del 01-05-2011 alle ore 16:59:48
Se vuoi farti una parlata live, vedi sulla chat... Ti ho mandato un messaggio.

Ciao

ZL
Messaggio del 05-05-2011 alle ore 19:40:53
Dicè da un forum (buddhismoitalia.it):


cosa succede in Tibet? che il governo comunista ateo non lascia liberta' di religione a nessuno.
E pensare che ci siano ancora paesi comunisti fa paura...



risposta dopo


Comunismo per modo di dire. La cina ha uno dei governi più capitalisti del mondo. Dubito che Marx sarebbe stato contento nel sapere che viene chiamato "comunista" un governo come quello cinese.



..
Messaggio del 05-05-2011 alle ore 21:31:43
clicca..
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Editato da El Treble il 05/05/2011 alle 21:35:24

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