Cultura & Attualità

difendo io il figlio del Manettaro
Messaggio del 15-01-2009 alle ore 23:42:57
Ora sì che il padre può dire di aver appreso la notizia dai giornali
Messaggio del 15-01-2009 alle ore 23:42:09
Messaggio del 15-01-2009 alle ore 23:37:15
povero Cristiano quando non era indagato il padre lo costrinse alle dimissioni dal partito, adesso che lo indagano lo attaccherà su tutti i giornali per farlo dimettere dalle istituzioni, povero giovane
Messaggio del 30-12-2008 alle ore 11:21:32
"chi scherne nasce, bestemmie nin coje!"

dicono che la coerenza è la virtù degli stolti...
...eppure il molisano stolto mi parea...

...e non le mollo, no che non la mollo non la mollo!
Messaggio del 29-12-2008 alle ore 19:28:04
Onesolution,
difendere il figlio del Manettaro dal clima infame creato dal padre nei confronti degli intercettati, degli indagati e dei non condannati mi sembra un dovere morale di ogni cittadino che si riconosca nella civiltà politica e non nella demagogia populista.
Messaggio del 29-12-2008 alle ore 16:24:26
l'ultimo dei craxiani
Messaggio del 29-12-2008 alle ore 13:37:42
costringere il proprio figlio ad abbandonare il partito per non macchiare una falsa immaggine di moralità del padre mi sembra ridicolo

Manettaro, avresti fatto meglio a non farlo candidare ed eleggerlo con i tuoi voti, adesso che è consigliere provinciale e comunale devi tenertelo, anche perchè nessuna notizia di reato esiste, figuriamoci sentenze passate in giudicato.
Messaggio del 26-12-2008 alle ore 05:50:49

Giudicate voi.



se potessi veramente farlo, nessuno di questi maiali prenderebbe un solo euro.
Messaggio del 25-12-2008 alle ore 20:08:49

Atelkin,
più rispetto per i morti.


massimo rispetto per i morti, meno per chi ne fa oggetto di bassa propaganda politica o similare.
Messaggio del 25-12-2008 alle ore 01:34:35
Abbiamo capito già da un bel po' che Debenedetti ha scelto un nuovo pupillo: Di Pietro. È per questo che il suo gruppo editoriale ha cominciato a massacrare il PD, per eliminare la concorrenza
Messaggio del 24-12-2008 alle ore 21:35:45
Giudicate voi.
1) Il 23 settembre il senatore Sergio De Gregorio dice a Il Velino che Cristiano Di Pietro, consigliere provinciale a Campobasso, risulta intercettato e coinvolto in un'inchiesta non ben definita.
2) Il 10 ottobre il settimanale La voce della Campania circostanzia le accuse: la magistratura sarebbe in possesso di intercettazioni dove Cristiano chiederebbe l'assunzione di amici suoi a Mario Mautone, ai tempi provveditore alle opere pubbliche di Molise e Campania.
3) Il 21 ottobre è invece il Giornale, in prima pagina, a riprendere la stessa notizia spiegando che fu Antonio Di Pietro, da ministro delle Infrastrutture, a nominare Mauro Mautone Direttore centrale del settore edilizia e poi presidente di una commissione tecnica sugli appalti autostradali; Di Pietro, genericamente, annuncia querele.
4) Il 3 dicembre il Giornale e il Mattino rivelano che il citato Mautone figura nell'informativa giudiziaria che ha darà il via alla Tangentopoli partenopea; Di Pietro allora dirama un comunicato dove spiega che in realtà, a metà del 2007, trasferì appositamente il provveditore Mautone «nel momento in cui ho appreso le prime avvisaglie di indagini». Not: non è chiaro, rileva solo il Giornale, come Di Pietro già a metà del 2007 potesse essere a conoscenza di «indagini» ovviamente coperte da segreto istruttorio.
5) Il 4 dicembre comincia il soccorso di Repubblica: il vicedirettore Giuseppe D'Avanzo scrive che il Giornale ha dato «una notizia farlocca» e parla di un «venticello calunnioso» che si insinua su Di Pietro, persona che sue fonti anonime definiscono «di esemplare correttezza»; Repubblica definisce «sventurato» Cristiano Di pietro, vittima solo di qualche incauto colloquio telefonico. Nota: la notizia, come visto, non è farlocca per niente; nota 2: Di Pietro, a quel punto, si difende dalle accuse del Giornale spiegando che «come qualsiasi cittadino» aveva saputo «dell'esistenza delle indagini dalle agenzie di stampa». Circostanza, questa, che risulta falsa: nessuna agenzia ne ha mai parlato.
6) Nega e rinega, si giunge a ieri: alcuni quotidiani pubblicano un'informativa della Dia che sbugiarda tutte le uscite precedenti di Di Pietro. Tutta roba che avrete già letto. E' la Dia a scrivere di «fuga di notizie» (altro che agenzie) e di un Di Pietro che di colpo, il 29 luglio 2007, mangia la foglia e smette o quasi di parlare al telefono; è Cristiano di Pietro, spiega la Dia, a chiedere assunzioni e favori a Mario Mautone salvo smettere improvvisamente, dalla stessa data, di chiamarlo o rispondergli al telefono; e Di Pietro, durante una riunione politica coi suoi, a giudicare d'un tratto «troppo esposto» suo figlio. L'informativa e le intercettazioni di Cristiano Di Pietro fanno capolino sulle prime pagine di molti giornali: sono notizie. Tra le tante telefonate ce n'è poi una, pubblicata anche dal Giornale, dove la moglie di Mario Mautone, alla notizia che verrà trasferito, cerca un po' pateticamente di spronare il marito: «Buttala sul ricatto al figlio, ricattalo sul fatto che lui ha bisogno di te su tante cose». Una frase come un'altra, buttata lì da un attrice senza parte: tanto che il marito neppure commenta. La Dia, in ogni caso, precisa che il ricatto neppure tentato è comunque «non riuscito».
7) Ed eccoci. Di Pietro, sempre ieri, dirama un comunicato titolato «Magistrati avanti tuttta» che ha dell'incredibile. In precedenza aveva detto di sapere dell'indagine sin dal 2007, grazie a fantomatiche agenzie di stampa: «Non so nulla di più di quello che ho letto sui giornali circa le accuse che vengono mosse a questo dirigente ministeriale», dice ora. Poi: «Quando arrivai al ministero presi una decisione che ora, a ragion veduta, si è dimostrata davvero azzeccata: ho trasferito Mautone ad altro incarico e l’ho spostato di sede, togliendogli quindi ogni possibilità di fare danni». Cioè: il trasferimento che portò Mautone alla direzione del settore edilizia pubblica e interventi speciali del ministero delle Infrastrutture, guidato da Di Pietro, sarebbe dunque un luogo di espiazione dove non si possono far danni. Nè favori.
Ma sempre ieri, soprattutto, eccoti il capolavoro di Repubblica. Il soccorso finale. Le intercettazioni, quelle di Cristiano Di Pietro con Mautone, non compaiono. Mentre il rapporto della Dia, quello che evidenzia le contraddizioni e le bugie di Di Pietro, è affogato nel piombo di in un articolo che parla d'altro: la marginalissima telefonata della povera moglie di Mautone («Buttala sul ricatto») diventa il provvidenziale titolo a tutta pagina: «“Dobbiamo ricattare il figlio di Di Pietro”. Così volevano tenere sotto il ministro». «Così» come? Non lo spiegano. Nel richiamo di prima pagina diventa addirittura così: «Napoli, nelle carte spunta ricatto al figlio di Di Pietro». Nell'articolo, del ricatto, non c'è traccia. E non è tanto una forzatura, non è tanto una faziosità: è una barzelletta. La cui morale, terminato di ridere, è che Antonio Di Pietro resta l'uomo più protetto d'Italia.
Messaggio del 24-12-2008 alle ore 19:51:49
Ramblert,
non sono mai stato craxiano per motivi anagrafici, se non vuoi credermi però non te ne vorrò.
Messaggio del 24-12-2008 alle ore 19:41:39
Cinghiale. lasciamo perdere al vecchio Corso (al quale mando un abbraccio!!!!)...
A te quello che ti perde è che continui ad essere il solito craxiano...ai te!!!!...
Messaggio del 24-12-2008 alle ore 14:55:25
Atelkin,
più rispetto per i morti.

Ramblert,
Dean Corso è stato un mio compagno di scuola

Ki,
per me non dovrebbero mai salire i prezzi dei beni e dei servizi. Purtroppo i prezzi aumentano e non sempre la misura più efficace per contrastare l'inflazione è il recupero immediato del potere d'acquisto dei salari. Il recupero del potere d'acquisto non deve comportare nel medio e lungo periodo un aumento ulteriore dei prezzi tutto a danno dei più deboli e poveri.
Messaggio del 24-12-2008 alle ore 11:50:10

di fronte ad una inchiesta dove c'è già scappato un morto


niente lupara, niente spari in piazza. solo un uomo, molto piccolo, che non ha avuto il coraggio umano e politico di affrontare, a muso aperto, l'immondizia (letterale) da lui creata. nessuna pietà o false parole.
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 22:03:57
Dopo di che...i "socialisti" italiani sono gli unici a difendere sempre e comunque i padroni!!!!...
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 22:01:52
Cinghiale. sarà un tuo vecchio collega, perchè di "compagno" non tè niente!!!!...
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 21:56:13
Allora, secondo te, il salario non dovrebbe mai essere aumentato?




Messaggio del 23-12-2008 alle ore 21:25:39
Non mi offende, Dean Corso è un mio vecchio compagno
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 21:24:01
Cinghiale, d'ora in poi ti chiamerò Dean Cinghiale!!!!!!...
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 21:18:30
L'inflazione è la più iniqua delle imposte per i poveri ed i disoccupati. Non mi vergogno a ribadirlo anche in questa sede. Un uomo di sinistra dovrebbe sempre preoccuparsi dell'inflazione alta.
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 21:14:35
Tu, Adonai, vai a prenderla nel culo

Per quanto riguarda te, Bettino, non scrivere più parole tipo "giustizia sociale" "socialismo" e altre amenità...faresti semplicemente ridere!



Messaggio del 23-12-2008 alle ore 20:51:01
Ki,
fai sempre finta di non capire. I meccanismi di recupero dell'inflazione possono essere diversi, a seconda del tipo di inflazione e del sitema economico. Il meccanismo eliminato in quegli anni è stato sostituito da un altro, a sua volta integrato e rivisto ai tempi di Ciampi. Ti ripeto inoltre che la CGIL oggi ha metabolizzato quella riforma e si batte per altro. Tu invece non ti rassegni e non ammetti che all'epoca hai avuto torto.
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 20:50:42
Tu hai fatto delle fandonie la tua unica ragione di vita
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 20:45:59
Comunque, è una vera vergogna che uno che si dichiari socialista insista nel dire certe fandonie.
La causa dell'inflazione sarebbe la richiesta di aumento di retribuzione delle classi sociali più povere, eh??
Povero socialismo!!!!





Messaggio del 23-12-2008 alle ore 20:40:32
Io in quel periodo lavoravo e non erano le 20 mila lire di aumento la causa dell'inflazione
Il disegno di Craxi era, invece, quello di tagliare le ali alla CGIL.
Lo stesso disegno di oggi, quello del Nano.



Messaggio del 23-12-2008 alle ore 20:17:45
Ki,
quando l'inflazione viaggia al 20 % annuo il meccanismo della scala mobile così come era congegnato all'epoca era il classico "cane che si mordeva la coda". Tu recuperi subito il potere d'acquisto dei salari ed immediatamente riaumentano i prezzi dei beni e servizi perchè le imprese scaricano i costi sul mercato. Finchè c'era la svalutazione della lira si poteva anche pensare ad un contenimento degli effetti sulle esportazioni ma quando la moneta è forte e non si svaluta quale è la conseguenza dell'aumento dei prezzi dei beni e servizi prodotti?
Non mi risulta che oggi ci sia un solo dirigente della CGIL che chieda di tornare a quel meccanismo di contingenza. Come mai?
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 19:28:22
tutti i ladri hanno una buona dose di coraggio.
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 19:13:35
Cinghiale, stai diventando sofista come il forumiano Corso e non ti dona...
Ki, il diabetico ha fatto scuola..., e come!!!!...
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 18:54:28
...per il resto, le stesse cose che tu scrivi le scrive oggi "Il Giornale".




Messaggio del 23-12-2008 alle ore 18:42:10

nel referendum sulla scala mobile quando tutti i democristiani e la Confindustria erano per cedere alle posizioni massimaliste della maggioranza della CGIL invece di contrastare alla radice le cause dell'inflazione



PAZZESCO!!!! PAZZESCO!!!!!

Dunque l'inflazione deriverebbe dai miseri aumenti sulle misere buste paga?
Allora abbiamo risolto il problema dell'inflazione!



Messaggio del 23-12-2008 alle ore 18:35:15
L'esiliato ha mostrato coraggio a Sigonella quando ha dato ordine ai carabinieri di sparare sui soldati americani se si fossero azzardati a prelevare i prigionieri arabi, nell'attentato a Gheddafi quando gli ha salvato la vita avvisandolo del bombardamento sulle sue residenze, nel referendum sulla scala mobile quando tutti i democristiani e la Confindustria erano per cedere alle posizioni massimaliste della maggioranza della CGIL invece di contrastare alla radice le cause dell'inflazione, contro gli SS20 puntati sull'Italia quando ha permesso, con la sua decisione di far installare i missili americani in Italia, anche ai tedeschi di prendere una decisione simile salvando l'intera Europa occidentale dalle minacce sovietiche. Contro il diabete nulla ha potuto.
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 18:00:58
Almeno ha avuto il coraggio d'iniziarlo bene...
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 17:49:20
Ramblert,
il film va visto fino alla fine.
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 17:33:20
Cinghiale, un po di pudore!!!!!!...
Se il Cinghialone (quello vero) avessi avuto un millesimo delle palle di Di Pietro, come quelle dimostrate nella dichiarazione di qui sopra, adesso non si parlerebbe più di giustizialismo manettaro e di giudici sovversivi...non trovi????...
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 16:45:07
Un padre coscienzioso, di fronte ad una inchiesta dove c'è già scappato un morto, 6 assessori arrestati a Napoli, un ex assessore di Roma, Roberto Morussat, che è vicino ad essere coinvolto (e chi conosce la politica romana sa che ciò significa che l'avviso di garanzia a Francesco Rutelli è questione di giorni. Quando arriveranno a Bettini toccherà anche a Veltroni. ) non dormirebbe tranquillamente. Lui, il Manettaro, superficialmente, butta il figlio per salvare la sua falsa immaggine di incorruttibile, come se non conoscessimo i suoi trascorsi di cui narra ogni tanto Pof Pof...
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 16:32:35
ma statte zitte picciò
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 16:21:43
Chi lo sa se il figlio avrà lo stesso giudizio vostro del padre. Se fosse per il Manettaro starebbe già in galera in attesa di una confessione spontanea...
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 15:11:57
grandissimo di pietro
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 14:57:20
«Non c'è figlio che tenga - aggiunge il leader dell'Idv - e siccome non ho nulla da temere, non ho niente da nascondere e quindi posso dire solo "buon lavoro" ai magistrati». Non so se questo telefilm, che non ha nè capo nè coda, sia stato fatto uscire oggi ad arte. Ma cosa importa? Non mi unirò, come in molti speravano, alla politica paludata che se la prende con i magistrati e chiede la riforma delle intercettazioni. Anzi dico: benvengano le intercettazioni e la pubblicazione sui giornali quando non sono coperte dal segreto di istruttoria. L'informazione -conclude Di Pietro- faccia il suo dovere e informi tutti su tutto. I magistrati facciano il loro dovere e indaghino su tutto».


esemplare.
altro che gogna mediatica di sto paio di palle.
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 14:56:27
mi pare che di pietro si sia difeso nel migliore dei modi possibili.
tanto di cappello.

Piccioso vai in pellegrinaggio ad hammamett per le vacanze?
Messaggio del 23-12-2008 alle ore 14:32:45
se non lo fa il padre per coerenza manettara


lo hanno usato come arma di ricatto nei confronti del Manettaro

Manettaro,
se tu avessi voluto difendere tuo figlio avresti dovuto impedirgli di candidarsi alle provinciali di Campobasso. Così l'avresti tenuto lontano dagli sciacalli, invece non hai resistito al nepotismo e l'hai dovuto inserire per forza nel giro. Una antica regola dei granndi esponenti politici del lontano passato era quella di impedire l'ingresso in politica ai propri figli finchè non si fossero ritirati definitivamente i padri. (esempio: Antonio Segni con Mariotto )

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difendo io il figlio del Manettaro

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