Cultura & Attualità

e' arrivata...
Messaggio del 01-08-2009 alle ore 10:40:38
sono sempre stato combattuto sull'aborto, ma non mi va ora di stare a spiegare come la penso, che tanto è inutile.

ciò che COMUNQUE non accetto è la pesante ingerenza della Chiesa, che anche stavolta non ha tardato a manifestarsi e che SICURAMENTE, vedrete, darà i suoi frutti (marci)
Io spero che qualunque soluzione si raggiunga lo si faccia con una discussione civile e laica, e non perchè l'Italia è un paese in provincia di Città del Vaticano.
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 19:41:17
luzy i casi riportati sui giornali, ahimè anche recentissimi, non sono conseguenze di mancati aborti quanto di patologie, stress, ossessioni, malattie mentali ecc ecc
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 18:47:53

meglio tutto che un padre precoce
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 18:28:27
Meglio un aborto precoce che una bambino ucciso per mano della propria madre... i giornali sono piene di queste notizie!
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 18:26:46
io la vedo così: meglio avere la scelta di poter prendere questa pillola che ritrovare un bambino in un cassonetto..è inutile a dire ma sta di fatto che soprattutto i ragazzini di oggi hanno un educazione sessuale e una conoscenza della contraccezione ancora molto superficiale ..ci sono mille modi per evitare una gravidanza ,ma quante volte sentiamo di ragazzine che abbandonano sti bambini per strada o chissà dove..e poi è una "soluzione" per chi scopre che il bambino che aspetta nascerà con qualche grave malformazione e non vuole o non si sente in grado di portare avanti la gravidanza...

diciamo che ogni caso è a sè..sta al buon senso delle persone farne il giusto uso!
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 18:22:19
Infatti noi non vogliamo far decidere tutto ad una ierocrazia maschilista....
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 18:11:15
che ne sanno gli uomini dell'aborto?
per loro è solo teoria e blablabla
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 15:59:01
Scritto da Pier Paolo Pasolini
19/01/75

Pubblicato dal Corriere della Sera del 19 gennaio 1975 col titolo Sono contro l’aborto, poi raccolto in Scritti corsari.

Io sono per gli otto referendum del Partito radicale (i primi promossi - nel 1975 - dai radicali, senza riuscire a raccogliere le firme necessarie, ndr), e sarei disposto a una campagna anche immediata in loro favore.

Condivido col Partito radicale l'ansia della ratificazione, l'ansia cioè del dar corpo formale a realtà esistenti: che è il primo principio della democrazia.

Sono però traumatizzato dalla legalizzazione dell'aborto, perché la considero, come molti, una legalizzazione dell'omicidio. Nei sogni, e nel comportamento quotidiano - cosa comune a tutti gli uomini - io vivo la mia vita prenatale, la mia felice immersione nelle acque materne: so che là io ero esistente. Mi limito a dir questo, perché, a proposito dell'aborto, ho cose più urgenti da dire. Che la vita sia sacra è ovvio: è un principio forte ancora che ogni principio della democrazia, ed è inutile ripeterlo.

La prima cosa che vorrei invece dire è questa: a proposito dell'aborto, è il primo, e l'unico, caso in cui i radicali e tutti gli abortisti democratici più puri e rigorosi, si appellano alla "Realpolitik" e quindi ricorrono alla prevaricazione "cinica" dei dati di fatto e del buon senso.

Se essi si sono posti sempre, anzitutto, e magari idealmente (com'è giusto), il problema di quali siano i "principi reali" da difendere, questa volta non l'hanno fatto. Ora, come essi sanno bene, non c'è un solo caso in cui i "principi reali" coincidano con quelli che la maggioranza considera propri diritti. Nel contesto democratico, si lotta, certo, per la maggioranza, ossia per l'intero consorzio civile, ma si trova che la maggioranza, nella sua santità, ha sempre torto: perché il suo conformismo è sempre, per la propria natura, brutalmente repressivo.

Perché io considero non "reali" i principi su cui i radicali e in genere i progressisti (conformisticamente) fondano la loro lotta per la legalizzazione dell'aborto?

Per una serie caotica, tumultuosa e emozionante di ragioni. Io so intanto, come ho detto, che la maggioranza è già tutta, potenzialmente, per la legalizzazione dell'aborto (anche se magari nel caso di un nuovo "referendum" molti voterebbero contro, e la "vittoria" radicale sarebbe molto meno clamorosa).

L'aborto legalizzato è infatti - su questo non c'è dubbio - una enorme comodità per la maggioranza. Soprattutto perché renderebbe ancora più facile il coito - l'accoppiamento eterosessuale - a cui non ci sarebbero più praticamente ostacoli. Ma questa libertà del coito della "coppia" così com'è concepita dalla maggioranza - questa meravigliosa permissività nei suoi riguardi - da chi è stata tacitamente voluta, tacitamente promulgata e tacitamente fatta entrare, in modo ormai irreversibile, nelle abitudini? Dal potere dei consumi, dal nuovo fascismo. Esso si è impadronito delle esigenze di libertà, diciamo così, liberali e progressiste e, facendole sue, le ha vanificate, ha cambiato la loro natura.

Oggi la libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, un'ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore. Insomma, la falsa liberalizzazione del benessere ha creato una situazione altrettanto e forse più insana che quella dei tempi della povertà. Infatti, primo risultato di una libertà sessuale "regalata" dal potere è una vera e propria generale nevrosi. La facilità ha creato l'ossessione; perché è una facilità "indotta" e imposta, derivante dal fatto che la tolleranza del potere riguarda unicamente l'esigenza sessuale espressa dal conformismo della maggioranza. Protegge unicamente la coppia (non solo, naturalmente, matrimoniale): e la coppia ha finito dunque col diventare una condizione parossistica, anziché diventare segno di libertà e felicità (com'era nelle speranze democratiche).

Secondo: tutto ciò che sessualmente è "diverso" è invece ignorato e respinto. Con una violenza pari solo a quella nazista dei lager (nessuno ricorda mai, naturalmente, che i sessualmente diversi son finiti là dentro). E' vero; a parole, il nuovo potere estende la sua falsa tolleranza anche alle minoranze. Non è magari da escludersi che, prima o poi, alla televisione se ne parli pubblicamente. Del resto le "élites" sono molto più tolleranti verso le minoranze sessuali che un tempo, e certo sinceramente (anche perché ciò gratifica le loro coscienze). In compenso l'enorme maggioranza (la massa: cinquanta milioni di italiani) è divenuta di una intolleranza così rozza, violenta e infame, come non è ceto mai successo nella storia italiana. Si è avuto in questi anni, antropologicamente, un enorme fenomeno di abiura: il popolo italiano, insieme alla povertà, non vuole neanche più ricordare la sua "reale" tolleranza: esso, cioè, non vuole più ricordare i due fenomeni che hanno meglio caratterizzato l'intera sua storia.

Quella storia che il nuovo potere vuole finita per sempre. E' questa stessa massa (pronta al ricatto, al pestaggio, al linciaggio delle minoranze) che, per decisione del potere, sta ormai passando sopra la vecchia convenzione clerico-fascista ed è disposta ad accettare la legalizzazione dell'aborto e quindi l'abolizione di ogni ostacolo nel rapporto della coppia consacrata.

Ora, tutti, dai radicali a Fanfani (che stavolta, precedendo abilmente Andreotti, sta gettando le basi di una sia pur prudentissima abiura teologica, in barba al Vaticano), tutti, dico, quando parlano dell'aborto, omettono di parlare di ciò che logicamente lo precede, cioè il coito...
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 15:50:15
grazie mr diabolik. di cuore.
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 15:49:04

Un essere umano diventa tale non per il casuale verificarsi di certe condizioni biologiche, ma per un atto di volontà e d'amore da parte degli altri

Quindi se i genitori di una persona non si amavano quando l'hanno concepito, quell'essere non può dirsi un essere umano?
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 15:24:14
Caro Magris,
con grande dispiacere leggo il tuo articolo "Gli sbagliati" (1). Sono molto addolorato non solo che tu l'abbia scritto, ma soprattutto che tu pensi in questo modo.
Mettere al mondo un figlio ha un senso solo se questo figlio è voluto, coscientemente e liberamente dai due genitori. Se no è un atto animalesco e criminoso. Un essere umano diventa tale non per il casuale verificarsi di certe condizioni biologiche, ma per un atto di volontà e d'amore da parte degli altri. Se no, l'umanità diventa - come in larga parte già è - una stalla di conigli. Ma non si tratta più della stalla «agreste», ma d'un allevamento «in batteria» nelle condizioni d'artificialità in cui vive a luce artificiale e con mangime chimico.
Solo chi - uomo e donna - è convinto al cento per cento d'avere la possibilità morale e materiale non solo d'allevare un figlio ma d'accoglierlo come una presenza benvenuta e amata, ha il diritto di procreare; se no, deve per prima cosa far tutto il possibile per non concepire e se concepisce (dato che il margine d'imprevedibilità continua a essere alto) abortire non è soltanto una triste necessità, ma una decisione altamente morale da prendere in piena libertà di coscienza. Non capisco come tu possa associare l'aborto a un'idea d'edonismo o di vita allegra. L'aborto è «una» cosa spaventosa «...».
Nell'aborto chi viene massacrato, fisicamente e moralmente, è la donna; anche per un uomo cosciente ogni aborto è una prova morale che lascia il segno, ma certo qui la sorte della donna è in tali sproporzionate condizioni di disfavore in confronto a quella dell'uomo, che ogni uomo prima di parlare di queste cose deve mordersi la lingua tre volte. Nel momento in cui si cerca di rendere meno barbara una situazione che per la donna è veramente spaventosa, un intellettuale «impiega» la sua autorità perché la donna sia mantenuta in questo inferno. Sei un bell'incosciente, a dir poco, lascia che te lo dica. Non riderei tanto delle «misure igienico-profilattiche»; certo, a te un raschiamento all'utero non te lo faranno mai. Ma vorrei vederti se t'obbligassero a essere operato nella sporcizia e senza poter ricorrere agli ospedali, pena la galera. Il tuo vitalismo dell'«integrità del vivere» è per lo meno fatuo. Che queste cose le dica Pasolini, non mi meraviglia. Di te credevo che sapessi che cosa costa e che responsabilità è il far vivere delle altre vite (2).
Mi dispiace che una divergenza così radicale su questioni morali fondamentali venga a interrompere la nostra amicizia (3).
Italo Calvino
Parigi 3/8 febbraio 1975

Note
(1) L'articolo di Magris era uscito sul Corriere della sera del 3 febbraio 1975. Calvino gli risponderà con l'articolo "Che cosa vuol dire «rispettare la vita»" (Corriere della sera , 9 febbraio 1975; poi in "Saggi", pp. 2262-67): in esso si leggono frasi ed espressioni identiche a quelle della lettera, che va quindi datata fra il 3 e l'8 febbraio. Si veda anche la lettera a Giorgio Manganelli del 22 gennaio 1975.
(2) Nella minuta segue un capoverso cancellato: «Anche la prima parte del tuo articolo sui figli inguaribili, mi pare di una grave superficialità dando per scontato una sacralità della vita in tutte le sue forme che non vuol dir niente, che finisce per sminuire l'eroismo dei tanti casi che conosco di vite sacrificate per figli mongoloidi o paralitici».
(3) I rapporti fra Magris e Calvino saranno in seguito ristabiliti.

*La lettera e le note esplicative sono tratte dal volume
"I. Calvino, Lettere 1940-1985" (pp. 1264-66)

Messaggio del 31-07-2009 alle ore 14:57:28
uana su questo non v'è dubbio.

lma a domenda è perchè?

perchè voglio uccidere il mio bimbo?
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 14:54:05
premesso che io non lo farei mai, MAI, non credo che una pillola, una legge o qualsiasi altra cosa possa influenzare in qualche modo chi ha già deciso di non volerlo quel figlio.
lo troverai sempre un modo "alternativo" per "sbarazzartene"... e magari molto più pericoloso di una pillola....

Messaggio del 31-07-2009 alle ore 14:50:10
sapete ragazzi, il concetto di "aborto", allo stato attuale delle cose, mi sembra obsoleto e stantio.
ma al giorno d'oggi, salvo qualche caso particolare, perchè una donna-ragazza dovrebbe abortire?

non adducete ragioni economiche per favore, non esistono.

ragioni reali, oltre quelle mediche o derivate da violenza, è chiaro
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 14:41:21
un giorno chiederanno una legge che faccia passare dallo stato una pistola con 1 colpo in canna per chi si vuole suicidare
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 14:33:08
Bella purcarie!!!!

Ovviamente straquoto mikemio!!!
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 14:23:05
io trovo vomitevole ogni mezzo che l'uomo inventa per auto distruggersi
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 13:40:25
Io la trovo molto poetica
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 12:43:17
era ora che arrivasse anche da noi!
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:39:37
invece di imporre qualcosa a qualcuno come di solito qui in italia succede da oggi,ogni donna è libera di scegliere se interrompere la gravidanza..la ritengo molto giusta anche se fossi una donna nn arriverei mai a pensare ad una cosa del genere,ma va be questo è solo un mio pensiero.

è arrivata la scomunica dal vaticano? e sti cazzi?

scomunicami e mandami all'inferno che tanto vi aspetterò al varco!!
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:34:19
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:29:51

ha fatt na calata
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:29:09
da pilota a monsignore
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:28:04
mica la pillola è fatta per i cattolici
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:24:12

intanto è già arrivata la ferma condanna di monsignor fisichella
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:19:44
con 20 anni di ritardo sulla Francia è arrivata, finalmente...
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:18:21

no, ora mi porto il lettino
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:18:08
divo, se non vuoi che la gente ti risponda come uno yogurt, basta evitare di rispondere come un saccentucolo da quattro soldi
basta poco che ce vò???

cmq passo e chiudo

buona disquisione sull'argomento.
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:15:59
ma se tu vai a torino di sangro e ti itt sopr a li chichilun
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:14:52


Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:12:21
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:12:18

mida senza che ti inacidisci la battuta "e se lo so io, è davvero una informazione alla portata di chiunque! " era riferita ai motori di ricerca non alla RU 486 che ci può pure stare che non sappia cosa sia

ah cmq il lettino a fossacesia mi aspetta anche oggi
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 11:02:29
divo, poichè il post l'hai aperto tu, non ti manco dato il beneficio del dubbio e ho creduto che fosse una caxxata!
poi, gentilmente, il maestrino dalla penna rossa, vallo a fare a fossacesia durante la pausa pranzo...forse il lettino apprezzerà
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 10:59:03

mida esistono i motori di ricerca e se lo so io, è davvero una informazione alla portata di chiunque!
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 10:57:28
Mida, è la pillola abortiva.

per me va bene, è altro metodo a disposizione delle donna per interrompere una gravidanza non desiderata.
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 10:54:08
scusate, che è la RU 486?
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 10:20:03
Messaggio del 31-07-2009 alle ore 10:18:40


la RU 486... che ne pensate?



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