Cultura & Attualità
Fedra 2003 venerdì 13 al TS
Messaggio del 10-03-2009 alle ore 14:20:49
Cari amici
vi invitiamo a non perdere lo spettacolo FEDRA 2003.
Una grande interpretazione di SANDRA CAVALLINI, protagonista assieme a TULLIO SOLENGHI l'anno passato dello spettacolo LE NOZZE DI FIGARO (presente nel cartellone del FENAROLI stagione 2007/2008).
TEATRO STUDIO DI LANCIANO 13 marzo ore 21
FEDRA 2003
Testo Paolo Puppa
Regia e scena Angelo Generali
Aiuto regia e adattamento Aurelia Camporesi
con Sandra Cavallini
Produzione Rosaspina. Un Teatro
“Fedra 2003” – Dodici quadri scanditi da titoli in videoproiezione, scritti come quelli dei film muti tra melodramma e accelerazioni comiche. Dodici microstorie private in cui i temi musicali e la struttura scenica trattano il dramma di Fedra in bianco e nero, quasi un’acquaforte musicale che incide sull’azione interiore, pensieri a voce alta, racconti che rimbalzano nel vuoto, dialoghi con l’altro da sé: Teseo o Ippolito, poco importa. Fedra parla, sussurra, urla. Dodici situazioni di un’unica storia che si svolgono attraversando passioni, speranze e follie dense di sensualità. Ma Fedra non decide. Drammi in diretta o falsi scherzi sempre sfacciatamente pubblici che trasformano il dolore e il sogno di una donna qualsiasi in uno stato d’animo che è specchio del mondo, o almeno, di parte di esso. Non c’è strappo tragico nella Fedra di Puppa, ma tenerezza per un sogno che aspetta di rinnovarsi
Cari amici
vi invitiamo a non perdere lo spettacolo FEDRA 2003.
Una grande interpretazione di SANDRA CAVALLINI, protagonista assieme a TULLIO SOLENGHI l'anno passato dello spettacolo LE NOZZE DI FIGARO (presente nel cartellone del FENAROLI stagione 2007/2008).
TEATRO STUDIO DI LANCIANO 13 marzo ore 21
FEDRA 2003
Testo Paolo Puppa
Regia e scena Angelo Generali
Aiuto regia e adattamento Aurelia Camporesi
con Sandra Cavallini
Produzione Rosaspina. Un Teatro
“Fedra 2003” – Dodici quadri scanditi da titoli in videoproiezione, scritti come quelli dei film muti tra melodramma e accelerazioni comiche. Dodici microstorie private in cui i temi musicali e la struttura scenica trattano il dramma di Fedra in bianco e nero, quasi un’acquaforte musicale che incide sull’azione interiore, pensieri a voce alta, racconti che rimbalzano nel vuoto, dialoghi con l’altro da sé: Teseo o Ippolito, poco importa. Fedra parla, sussurra, urla. Dodici situazioni di un’unica storia che si svolgono attraversando passioni, speranze e follie dense di sensualità. Ma Fedra non decide. Drammi in diretta o falsi scherzi sempre sfacciatamente pubblici che trasformano il dolore e il sogno di una donna qualsiasi in uno stato d’animo che è specchio del mondo, o almeno, di parte di esso. Non c’è strappo tragico nella Fedra di Puppa, ma tenerezza per un sogno che aspetta di rinnovarsi
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