Cultura & Attualità

FESTA O LUTTO?
Messaggio del 19-03-2011 alle ore 02:37:12
ovvio tuttobè, l'importante è fare polemica
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 23:32:34
bombe sulle agenzie delle entrate
bombe
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 22:25:47
e tu la polemica sulla polemica che noi eventualmente faremmo sul compleanno dei nostri figli
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 17:41:43
voi sareste capaci di far polemica pure sul compleanno dei vostri figli
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 17:36:50
Ma ieri s e' festeggiato il REGNO D ITALIA o la REPUBBLICA ITALIANA?????????? 150 ANNI dalla formazione del REGNO D ITALIA
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 17:34:35
Ieri pomeriggio Lanciano sembrava Hyroshima mezz ora dopo l atomica....
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 16:48:11
ma chi l'ha scritta sta cosa?
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 14:13:06
per me che vengo dalla luna l'italia è una penisola non necessariamente uno stato....anzi non capisco proprio tutta sta retorica unitaria.
Abitanti di uno stato, del mondo o dell'universo?



tra l'altro se proprio devo scegliere preferisco i briganti ai piemontesi
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 14:00:07
Per fare un ragionamento serio bisognerebbe impostarlo come tale...

ordunque:
non ti sta bene la plebaglia o populino, non ti sta bene la borghesia, quindi?
Devo supporre tu appartenga al ceto nobile!
Sei anche membro S. M. O. M.?
Frequenti il Circolo della Caccia?

Certo, si festeggia l'UNITA' d'Italia!
Unità perchè 150 orsono l'Italia aveva UN nome, UNA lingua, UNA letteratura, ma non aveva un'unità politico amministrativa.
Costruirla è costato enormi sacrifici, rinunce anche, sconfitte e sicuramente c'è ancora molto da fare.

Ma l'Italia non è più oggi, quella che era 150 anni fa, e gli anniversari servono anche a ricordarci questo!
Per ricordare lotte, conquiste, sconfitte e cambiamenti.
Per ricordarci anche cosa ci attende per il futuro: lotte, conquiste, sconfitte e cambiamenti.

Una domanda:
Puoi spiegarmi in quale epoca sarebbe esistita un'etnia, un prototipo a livello biologico, di italiano "puro"?

Altra domanda:
se il centenario è stato celebrato nel 1961
com'è che il 150° non dovrebbe essere celebrato quest'anno?

P. S. Da un punto di vista storico l'8 settembre del 1943 è esattamente sullo stesso piano del 28 ottobre 1922.
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 12:50:15
beh, io sono a favore di questa festa, anche se mi hanno stupito alcuni connotati.
A me piace l'Italia unita e ritengo le caratteristiche territoriali e di popolo diverse che si trovano sul suolo italiano non un handicap ma una risorsa.
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 11:39:17
Ma un ragionamento serio una volta ogni tanto? No?
Bah.
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 11:34:12
:
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 11:31:05
.
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 11:28:11
ma l'ultima parola è la firma dell'autore del testo?





que che sto a scherzà!
Messaggio del 18-03-2011 alle ore 11:22:38
Ieri, 17 marzo 2011, la massa italiota è occupata ad allestire l'ultima scenografia dell'abominevole teatrino di cui il nostro (nostro..nostro di chi? di pochi certamente..orgogliosi di esserlo senza ombra di dubbio!!) stomaco è ormai satur...o. La regia di facciata - poichè dietro il sipario, ben nascosti, ci sono i veri registi..di ben altro calibro - rappresentata dai media, con la dovuta propaganda, è riuscita a far battere all'usinono i cuori del populino "pasta-mafia-mandolino", almeno per qualche settimana..si! quache settimana!! Dopodichè, tutti, torneranno a scannarsi l'uno con l'altro per difendere gli interessi della "categoria" alla quale sono consociati: la plebaglia, infatti, è esente dal concetto di bene comune, dall'azione sovraindividuale protesa agli interessi del "tutto" e non della "parte". Le città della penisola, con tutto quel patrimonio artistico-storico-culturale ormai adombrato dalle "schickose" passerelle borghesi, sono stracolme di novelli patriottici con tanto di tricolore, rigorosamente acquistato la scorsa settimana.

Festeggiare l'unità d'ytalya - sono certo che i teeneger non se la prenderanno per l'improprio(?!) uso delle y - vuol dire, oggi, issare al vento una bandiera esclusivamente formale:
Grazie all'avvento del modello cosmopolita, in ambito socio-culturale, non esiste un'identità che accomuni il popolo tutto; la sovversione yankee ha deturpato tradizioni/usi e costumi che, un tempo, forgiavano l'ormai labile spirito di appartenenza. Oltretutto, caratteristiche essenziali affinché si possa parlare di patria sono il legame e la solidarietà tra i compatrioti: in una società individualista parlare di solidarietà - solo in ambito lavorativo gli esempi risultano innumerevoli - è un pochino azzardato.
Riguardo all'etnia non esiste più un prototipo a livello biologico di italiano "puro". Lo stato inteso come comunità in Italia - se non a livello giuridico-formale - non esiste.

Anche lo stato-apparato, in quanto potere centrale sovrano al quale un dato popolo stanziato su confini territoriali ben definiti è soggetto, non esiste, poichè in realtà non è sovrano: la politica e l'economia del governo italiano devono seguire dettami, rigidamente stabiliti, da istituzioni sovranazionali. Gli stati, infatti, per far parte di determinate istituzioni ( vedi, ad esempio, la comunità europea ) debbono, per forza di cose, subordinare la propria legislazione - e laddove non fosse congura modificarla - alle costituzioni di tali enti sovranazionali. Ciò vuol dire che i nostri politici debbono rispettare dei parametri imposti da istituzioni come il WTO, la CE, la BCE, l'FMI: emblematico, a proposito, è il sig. Tremonti conscio che i flussi di politica monetaria del nostro paese sono gestiti da banche private che, attraverso il fenomeno del signoraggio, scavalcano la costituzione; nonostante ciò, il ministro dell'economia e delle finanze, non diverge di una virgola confermando la nota locuzione di Ezra Pound a riguardo.

Inoltre, ci si chiede: da cosa scaturisce questo orgoglio italiano? uno stato che promuove instabilità sociale ottemperando esclusivamente ai bisogni - e sulla consistenza di tali "bisogni" quanto ci sarebbe da parlare.. - dell'alta borghesia; uno stato che lascia il libero arbitrio alla elites alto-imprenditoriali di dirigere il mercato; uno stato che promuove la disoccupazione, la prostituzione dei lavoratori e li schiavizza con il lavoro a tempo determinato; si potrebbe continuare a oltranza ad alencare i misfatti di questa amministrazione statale che, negli anni, alternando i due "poli" teoricamente opposti della desta-sinistra, ha sottomesso un intero popolo agli interessi di pochi. In questo stato di cose ci vuole del "coraggio" a sentirsi orgoglioso di appartenere a questa nazione ( ahahah "nazione" la chiamano!), ma, d'altronde, è ormai nota al mondo intero l'essenza di cui è fatto questo popolo: l'8 settembre del 1943 ne rappresenta la chiara prova.

La mia Patria è laddove i componenti della stessa non conoscono classismo ed individualismo, sono costantemente protesi al bene comune attraverso un "atteggiamento" "sovraindividuale" che mira al supremo interesse di ciò che è bene per tutti e non per un soggetto od un gruppo. La gerarchia sociale si "ripartisce" attraverso le attitudini, la propensione naturale degli Uomini e NON con squallidi connotati materialistico-economici.

Un saluto Romano a tutto il populino, poichè in questi cazzo di 150 anni - che se studiaste un pochino capireste che non ne sono 150 (A BUON INTENDITORE POCHE PAROLE).

PENSIONATI LAVORATI STUDENTI: SVEGLIA..CAZZO!!

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