Vediamo quanto tempo ci metteremo a tornare al medioevo...

il medioevo era un mondo di merda fatto di merda

ma sai quanti di questi rompicoglioni se ne tornerebbero da dove son venuti..incominciamo ne fai fuori uno...due ...tre...vedi che il quarto a rapinarti dentro casa non viene piu'...

giuste pene

Un ladro di meno sulla terra e un cretino in più in prigione,

Pilotamatto tu mi chiami per nome ma io non so chi sei, quindi mi pare difficile averti detto che puoi farlo, comunque..

Il vero problema è che questo paese è il tempio dell' illegalità

peccato che qui co 200 euro te la vendono "pulita pulita"

Bene, allora noi abbiamo detto la nostra e abbiamo sicuramente le idee più chiare delle vostre che parlate per filosofie concettuali utopiche...

magari voleva solo rubare

vi inalberate dicendo che la Englaro è stata UCCISA e poi vi ergete al disopra del vostro Dio e vi permettete di prendere una vita?
vi permettete di dichiarere che è giusto uccidere?
che bisogna linciare, che bisogna ripristinare la pena di morte...

ma che cattolici siete?

quindi secondo me si fa prima a mettere mano ai cannoni

però il diritto ti servirà anni dopo, forse, è un libro sul quale ormai oggi cacano gli stessi magistrati, e forze dell'ordine, e parlamentari... lì la reazione deve essere immediata... oppure: senta signor ladro, secondo il codice 237 della c.p. comma III versetto 2 dal nuovo testamento, lei sta violando la legge, sa a cosa va incontro?! Io sono civile con persone civili, in quei casi, mors tua vita mea... la penso così...

però la englaro no, quella non poteva morire in pace, quella in nome del signore può marcire in un letto per altri 17 anni perchè la vita non ci appartiene, è del signore, la vita non è la nostra...
ma basta che mi entri in casa e te la levo senza neanche starci a pensare...

Tu sei più pericoloso per i tuoi cari di 10 rapinatori e stupratori messi insieme, perché loro sono eventuali e ipotetici...

avessi avuto una pistola, avrebbe già una tacca incisa

I cittadini della Repubblica Italiana in possesso dei requisiti per Legge prescritti possono ottenere l'autorizzazione a portare o trasportare armi regolarmente denunciate al di fuori della propria abitazione.

Andate a banchettare nel sangue, mi raccomando, e pregate per nuovi morti ogni giorno. :0)

...Dopotutto adesso anche i vigli urbani possono farci saltare le cervella al primo scazzo...

...Non è un mondo fantastico? :0)


Ma... tipo...


....Fare sesso, proprio no, eh?

Bartam, non essere modesto, tu non hai bisogno della pistola

caro tarzanello..sinceramente ho ben altro da fare nella vita che leggere minuziosamente i tuoi inteventi!!!

Stai sicura che ongi volta che mi chiederai spiegazione puntuale di qualcosa che ho realmente scritto non mancherò di fare quanto possibile per chiarirti la mia posizione.

Di norma chi possiede un'arma da fuoco per uso personale alla fine finisce per usarla contro qualcuno della sua famiglia

The source of the 43-to-1 ratio is a study of firearm deaths in Seattle homes, conducted by doctors Arthur L. Kellermann and Donald T. Reay ("Protection or Peril?: An Analysis of Firearm-Related Deaths in the Home," New England Journal of Medicine, 1986). Kellerman and Reay totaled up the numbers of firearms murders, suicides, and fatal accidents, and then compared that number to the number of firearm deaths that were classified as justifiable homicides. The ratio of murder, suicide, and accidental death to the justifiable homicides was 43 to 1.

a questo punto temo che la stanza imbottita sia l'unico luogo in cui potreste vivere tranquilli.

MILANO - Omicidio colposo al tabaccaio milanese che nel maggio del 2003 reagì alla rapina nel suo negozio in piazzale Baracca uccidendo il giovane malvivente - Alfredo Merlino di 20 anni - e ferendo il complice - Andrea Solaro, oggi 24enne. Contro la richiesta delll'accusa che voleva una sentenza per omicidio volontario - 9 anni e mezzo - la Corte d'assise di Milano ha condannato Giovanni Petrali ad un anno e 8 mesi: un anno per l'omicidio colposo con l'attenuante della provocazione e otto mesi per aver utilizzato l'arma regolarmente detenuta fuori dal negozio. Davanti a Palazzo di Giustizia la solidarietà della Lega al tabaccaio

Intanto, va detto che in una società complessa come la nostra, in cui tra l'altro aumenta di molto il
numero degli immigrati (extracomunitari e non) il numero dei crimini e dei criminali è purtroppo destinato ad aumentare.

Per cui io sarei del parere che di fronte a un' aggressione violenta e improvvisa abbiamo
diritto di reagire, con ogni mezzo proporzionato all 'offesa.

Non solo: il fatto che la vittima di un' aggressione possa essere armata, funge da deterrente nei confronti dell' aggressore ed è dimostrato che in assenza di mezzi di difesa efficaci è sempre la vittima a riportare le lesioni più gravi.

Lo dicono alcuni dati del Dipartimento della Giustizia americano. Il rischio di ferimento durante
un' aggressione per una donna che non opponga alcuna resistenza è 2,5 volte più grande che nel caso di
resistenza armata; la resistenza senza armi è 4 volte più pericolosa della resistenza con le armi.
Per un uomo, i due rapporti assumono rispettivamente i valori di 1,4 e 1,5.
Inoltre, i sondaggi concordano nel sostenere che nel 98 per cento dei casi è sufficiente che la vittima di un' aggressione brandisca una pistola perché il criminale desista dalle proprie intenzioni.
Allo stesso modo, la semplice possibilità che in una casa vi possano essere armi diminuisce il rischio che i
suoi abitanti corrano in ogni momento del giorno e della notte. Infatti, negli Stati Uniti (paese in cui il diritto a portare armi è sancito nella Costituzione), i furti con scasso negli appartamenti è appena del 13 per cento,
molto al di sotto della percentuale dei paesi con una legislazione molto meno permissiva sulla detenzione di
armi.

Ed è del tutto velleitario ritenere che più armi in circolazione significhino più omicidi (intenzionali, non
intenzionali o per legittima difesa). Vediamo perché. Partiamo dalla confutazione di uno dei più diffusi luoghi
comuni: quello secondo cui la gente non sarebbe in grado di maneggiare le armi da fuoco. Negli Stati Uniti,
dal 1995 a oggi, il numero di armi da fuoco in circolazione è salito da circa 90 milioni a oltre 200 milioni. Per
contro, il numero di incidenti dovuti a una loro errata utilizzazione è sceso da quasi 2500 a meno di 1500
l’anno. E questo senza tenere conto dell’aumento demografico.
In America tra i 60 e i 65 milioni di cittadini possiedono armi da fuoco. Le armi per la difesa personale sono
circa l'11 per cento. Meno dello 0,2 per cento delle armi è impiegato a scopi criminali, mentre ogni
anno esse sono utilizzate per legittima difesa da circa 700.000 persone. Anche a prima vista, dunque, è
evidente che la larghissima maggioranza dei possessori di armi (99,8 per cento) è composta da persone oneste,
che le armi da fuoco sono impiegate per usi legittimi; e infine che non vi è alcun nesso tra il possedere
un'arma e usarla (il 99,5 per cento delle armi in circolazione non è usato neppure una volta).
Passiamo ora al numero degli omicidi. In America agli inizi del secolo scorso, quando non vigeva alcun tipo di
regolamentazione, il numero di omicidi era di circa 1 ogni 100.000 abitanti all’anno. Aumentarono a
10 ogni 100.000 abitanti durante il periodo del proibizionismo sugli alcolici. Ma dal 1933, quando fu abolito il
proibizionismo, fino al 1958 gli omicidi si dimezzarono. Nel 1968 fu approvato il Gun Control Act, primo
embrione di legge contro le armi, e da quel momento in poi gli omicidi sono aumentati quasi senza tregua. Ed
è importante anche esaminare la distribuzione degli omicidi per stati. Ci si accorge che negli stati in cui
esistono leggi più restrittive sulle armi il numero di omicidi sia più alto. Ad esempio, i tre stati con leggi più
restrittive sono (tra parentesi il numero di omicidi registrati per 100.000 abitanti): California (12,7), Illinois
(11,3), Maryland (11,7). Gli stati con leggi più tolleranti: Idaho (1,8), Iowa (2,0), Maine (1,2). Contrariamente
a quanto si pensa, poi, le armi sono molto in basso nella lista delle “cause di morte” in America.
Con riferimento al 1991, ad esempio, con meno di 33.000 vittime esse occupano il 15° posto, poco dopo il
diabete e gli incidenti stradali e molto dopo il tabacco e l’alcol. Si pensi, inoltre, che in America, ogni
anno, si suicidano circa 30.000 persone.
Le morti attribuibili direttamente a un’arma da fuoco di fatto si riducono a 15.000. Se questo dato, poi,
viene depurato dei casi in cui le armi sono utilizzate per legittima difesa, delle morti per incidenti e di un 50
per cento di omicidi evitabili (stime per eccesso), possiamo affermare che in America muoiono ogni anno, per
colpa delle armi, meno di 8.500 persone. Tutto questo in un paese con 300 milioni di abitanti, nel quale ogni
anno gli errori medici sono all’origine di circa 100.000 decessi e gli incidenti stradali si portano via
altre 50.000 vite umane.
Uno studio condotto in Gran Bretagna dalla Cambridge University ha mostrato come il numero di omicidi
commessi in quel paese sia addirittura raddoppiato nel volgere dei 15 anni successivi alla proibizione delle
armi.
Tutto ciò che abbiamo detto non fa che rafforzare l’idea che le leggi sul porto d’armi quanto
meno non hanno alcun effetto sulla riduzione del crimine. Anzi, è più probabile che i criminali, temendo per la
propria vita, ci pensino due volte prima di mettere in atto i propri piani. Al contrario, disarmare i cittadini
onesti, o ficcarli in galera quanto reagiscono al crimine sparando, li pone in una condizione di oggettiva
inferiorità, che è esattamente ciò cui i delinquenti aspirano.
Io penso che la nostra società sia pronta, in questo momento, ad affrontare un dibattito sulle libera circolazione
delle armi e sul diritto all’autodifesa, e per questo penso anche a organizzare una petizione per la
riforma della legge sulla legittima difesa.

Per me è stupido, diciamo così, che uno che spara a un ladro che entra a casa sua viene messo in galera (ce ne sono di casi passati, a prescindere da come andrà a finire questo...) e uno che ne ammazza 3 o 4 ubriaco, sta libero e felice.