Cultura & Attualità
Grazie Silvio
Messaggio del 30-05-2011 alle ore 22:32:21
Messaggio del 30-05-2011 alle ore 22:51:00
Messaggio del 30-05-2011 alle ore 23:00:18
Grazie Silvio
Grazie Silvio
Messaggio del 30-05-2011 alle ore 23:16:20
Messaggio del 31-05-2011 alle ore 00:11:21
Si, grazie Silvio. Adesso vedremo quanto dura de magistris a napoli, politicamente o fisicamente.
sono davvero curioso...anche di vedere se di pietro va a napoli
Si, grazie Silvio. Adesso vedremo quanto dura de magistris a napoli, politicamente o fisicamente.
sono davvero curioso...anche di vedere se di pietro va a napoli
Messaggio del 31-05-2011 alle ore 01:27:29
se pisapia è comunista non lo so, ma què è troppo vero
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Editato da El Treble il 31/05/2011 alle 01:28:13
se pisapia è comunista non lo so, ma què è troppo vero
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Editato da El Treble il 31/05/2011 alle 01:28:13
Messaggio del 31-05-2011 alle ore 01:32:50
un magistrato sindaco a napoli, assurdo vabbò cmq i napoletani lo sanno quello che fanno
un magistrato sindaco a napoli, assurdo vabbò cmq i napoletani lo sanno quello che fanno
Messaggio del 31-05-2011 alle ore 10:42:47
Messaggio del 31-05-2011 alle ore 13:19:39
Lo posso dire?
E vabbe' lo dico: GODO COME UN RICCIO!!!!!!
Lo posso dire?
E vabbe' lo dico: GODO COME UN RICCIO!!!!!!
Messaggio del 02-06-2011 alle ore 06:32:52
Messaggio del 02-06-2011 alle ore 17:30:26
dal Fatto Quotidiano di oggi:
"In un mese le azioni (Mediaset) sono calate del 20%. E ora sulle decisioni degli investitori pesa il risultato elettorale. In attesa della sentenza sul Lodo Mondadori che stabilirà il risarcimento a De Benedetti"
Godo ancora di piu'.
dal Fatto Quotidiano di oggi:
"In un mese le azioni (Mediaset) sono calate del 20%. E ora sulle decisioni degli investitori pesa il risultato elettorale. In attesa della sentenza sul Lodo Mondadori che stabilirà il risarcimento a De Benedetti"
Godo ancora di piu'.
Messaggio del 04-06-2011 alle ore 07:22:35
Non capisco come si possa desiderare di essere TUTTI poveri.
Secondo me, solo chi è povero e arido, dentro e fuori, può desiderare l'annichilimento di una popolazione.
Non capisco come si possa desiderare di essere TUTTI poveri.
Secondo me, solo chi è povero e arido, dentro e fuori, può desiderare l'annichilimento di una popolazione.
Messaggio del 04-06-2011 alle ore 09:24:27
Non so se con il precedente intervento ti riferisci a me.
Ammettiamo di si' e pertanto completo il mio pensiero, cosi che tu possa capire meglio.
Io non auguro la poverta' di nessuno. Non mi pare che l'abbia scritto da nessuna parte.
Io, a differenza di Berlusconi, credo nella meritocrazia e nel libero mercato.
Provo semplicemente piacere, questo si, nel vedere che le aziende di proprieta' del premier di un settore strategico quali le televisioni- e gia' questo e' un obbrobrio in una qualunque democrazia occidentale - vadano male in borsa a seguito dei rovesci elettorali e guidiziari del primo ministro.
Esistono migliaia di titoli quotati in borsa e Mediaset e' solo uno di questi.
Personalmente, per avversione verso Berlusconi, mai acquisterei titoli Mediaset cosi' come - tanto per fare un esempio calcistico - un interista non acquistrebbe azioni del Milan o della Juventus ma acquisterebbe solo titoli della sua amata Inter.
Chi ha acquistato i titoli Mediaset sapeva (o avrebbe dovuto sapere) che le sorti di questa azienda sono legate indissolubilmente alle fortune/sfortune politiche di Berlusconi Silvio.
Ed immagino che, a parte gli speculatori di borsa che non guardano in faccia a nessuno ma badano solo al profitto, molti azionisti Mediaset appartengano ad una ben determinata fede politica. (Anzi non lo immagino, lo so per certo).
Quando Silvio scese in campo le aziende Mediaset erano sull'orlo del fallimento. Con Berlusconi in politica le sue aziende, e relative quotazioni in borsa, hanno avuto ritorni (profitti e dividendi) eccezionali.
Adesso le cose cominciano ad andare maluccio per Berlusconi e, di riflesso, per le sue aziende.
E' giusto - a mio modesto e personalissimo avviso - che anche gli investitori Mediaset, soprattutto quelli di una certa fede politica, paghino il prezzo della sconfitta.
Quella che tu chiami aridita' io la chiamo libero mercato. Quel libero mercato che Berlusconi non sa neppure dove sta di casa.
Non so se con il precedente intervento ti riferisci a me.
Ammettiamo di si' e pertanto completo il mio pensiero, cosi che tu possa capire meglio.
Io non auguro la poverta' di nessuno. Non mi pare che l'abbia scritto da nessuna parte.
Io, a differenza di Berlusconi, credo nella meritocrazia e nel libero mercato.
Provo semplicemente piacere, questo si, nel vedere che le aziende di proprieta' del premier di un settore strategico quali le televisioni- e gia' questo e' un obbrobrio in una qualunque democrazia occidentale - vadano male in borsa a seguito dei rovesci elettorali e guidiziari del primo ministro.
Esistono migliaia di titoli quotati in borsa e Mediaset e' solo uno di questi.
Personalmente, per avversione verso Berlusconi, mai acquisterei titoli Mediaset cosi' come - tanto per fare un esempio calcistico - un interista non acquistrebbe azioni del Milan o della Juventus ma acquisterebbe solo titoli della sua amata Inter.
Chi ha acquistato i titoli Mediaset sapeva (o avrebbe dovuto sapere) che le sorti di questa azienda sono legate indissolubilmente alle fortune/sfortune politiche di Berlusconi Silvio.
Ed immagino che, a parte gli speculatori di borsa che non guardano in faccia a nessuno ma badano solo al profitto, molti azionisti Mediaset appartengano ad una ben determinata fede politica. (Anzi non lo immagino, lo so per certo).
Quando Silvio scese in campo le aziende Mediaset erano sull'orlo del fallimento. Con Berlusconi in politica le sue aziende, e relative quotazioni in borsa, hanno avuto ritorni (profitti e dividendi) eccezionali.
Adesso le cose cominciano ad andare maluccio per Berlusconi e, di riflesso, per le sue aziende.
E' giusto - a mio modesto e personalissimo avviso - che anche gli investitori Mediaset, soprattutto quelli di una certa fede politica, paghino il prezzo della sconfitta.
Quella che tu chiami aridita' io la chiamo libero mercato. Quel libero mercato che Berlusconi non sa neppure dove sta di casa.
Messaggio del 04-06-2011 alle ore 20:50:04
Infatti.
In paesi davvero liberisti, dove il mercato e' davvero libero un "imprenditore" come Berlusconi non solo sarebbe fallito ma sarebbe stato schifato da tutti i veri uomini di mercato.
E' incapace e in un mercato davvero libero e concorrenziale i suoi prodotti a base di inciuci politico/affaristici e scarsa qualita' (trasmissioni orrende da cerebrolesi) sarebbero stati spazzati via da un pezzo !
In Italia ha potuto fare il bello e il brutto tempo solo grazie a Craxi e a D'Alema che gli salvo' il culo !
Altro che "comunisti" etc etc...
LUI DEVE RINGRAZIARLI I "COMUNISTI" per avergli fatto fare quelli che glipare !
Infatti.
In paesi davvero liberisti, dove il mercato e' davvero libero un "imprenditore" come Berlusconi non solo sarebbe fallito ma sarebbe stato schifato da tutti i veri uomini di mercato.
E' incapace e in un mercato davvero libero e concorrenziale i suoi prodotti a base di inciuci politico/affaristici e scarsa qualita' (trasmissioni orrende da cerebrolesi) sarebbero stati spazzati via da un pezzo !
In Italia ha potuto fare il bello e il brutto tempo solo grazie a Craxi e a D'Alema che gli salvo' il culo !
Altro che "comunisti" etc etc...
LUI DEVE RINGRAZIARLI I "COMUNISTI" per avergli fatto fare quelli che glipare !
Messaggio del 05-06-2011 alle ore 10:32:50
Che poi Animamundi, se vogliamo andare proprio in fondo alla questione, il berlusconismo ed il PdL / Forza Italia hanno tratti tipici del comunismo doc, quello cinese e/o sovietico per intenderci.
Solo i bananas purtroppo queste cose non le notano.
Ad esempio il culto del capo (vedi Mao Tse Dong), il controllo ossessivo della tv e della stampa (vedi i vari Pravda - Minzolini, Sallusti e Belpietro); l'avversione fino all'eliminazione mediatica di chi ha tesi contrapposte o comunque denuncia le malefatte del capo (vedi editto bulgaro contro Santoro e Biagi); il parlare al popolo come se egli fosse una divinita' (vedi i videomessaggi opposti per esempio ad un sano contradditorio o ad una intervista senza domande pre-preparate); il rifiuto del libero mercato; la mancanza di dialettica interna al proprio partito (dove il capo decide per tutti); il ruoli all'interno del partito (dove e' Berlusconi a scegliere); la mancanza di congressi o congressi farsa dove si puo' votare solo pro-Berlusca; etc....
In fondo basta vedere quali sono gli alleati internazionali (non sono per quanto ancora) che Berlusconi frequenta.
Che poi Animamundi, se vogliamo andare proprio in fondo alla questione, il berlusconismo ed il PdL / Forza Italia hanno tratti tipici del comunismo doc, quello cinese e/o sovietico per intenderci.
Solo i bananas purtroppo queste cose non le notano.
Ad esempio il culto del capo (vedi Mao Tse Dong), il controllo ossessivo della tv e della stampa (vedi i vari Pravda - Minzolini, Sallusti e Belpietro); l'avversione fino all'eliminazione mediatica di chi ha tesi contrapposte o comunque denuncia le malefatte del capo (vedi editto bulgaro contro Santoro e Biagi); il parlare al popolo come se egli fosse una divinita' (vedi i videomessaggi opposti per esempio ad un sano contradditorio o ad una intervista senza domande pre-preparate); il rifiuto del libero mercato; la mancanza di dialettica interna al proprio partito (dove il capo decide per tutti); il ruoli all'interno del partito (dove e' Berlusconi a scegliere); la mancanza di congressi o congressi farsa dove si puo' votare solo pro-Berlusca; etc....
In fondo basta vedere quali sono gli alleati internazionali (non sono per quanto ancora) che Berlusconi frequenta.
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