Cultura & Attualità

i calabresi si ribellano
Messaggio del 18-01-2010 alle ore 20:24:36
be quindi ora cacciati gli immigrati a rosarno le cose dovrebbero inixiare ad andare meglio...staremo a vedere
Messaggio del 18-01-2010 alle ore 10:19:46

Le autorità hanno allontanato tutti gli immigrati rimanenti da Rosarno per la loro stessa incolumità, dopo che gli abitanti del luogo avevano scatenato una sanguinosa pulizia etnica.

La cittadina di Rosarno, nel sud Italia, è stata trasformata la scorsa notte in quella che un politico ha definito la sola città al mondo interamente bianca, dopo una sanguinosa pulizia etnica che ha prodotto scene che ricordavano il vecchio profondo sud americano.

Mentre i bulldozer si mettevano al lavoro per smantellare le baracche appartenenti ai braccianti agricoli fuggiti, gli ultimi di questi lavoratori (che erano più di 1000) venivano trasferiti dall’area, per la loro stessa protezione. Dopo due giorni e due notti di violenze iniziate con l’apparentemente immotivata esplosione di colpi contro due lavoratori africani, il numero dei feriti ammontava a 53, compresi 18 poliziotti, 14 abitanti del luogo e 21 immigrati, 8 dei quali ricoverati in ospedale.

Alcuni braccianti sono stati feriti da colpi d’arma da fuoco; altri picchiati con sbarre di metallo o mazze di legno, mentre la popolazione locale si vendicava indiscriminatamente per gli scontri di giovedì scorso, durante i quali più di 100 africani avevano causato gravi danni nella cittadina per protestare contro la sparatoria.

Fra quelli che sono fuggiti c’erano diverse centinaia di persone che avevano accettato il trasferimento in centri governativi, apparentemente dopo essere stati rassicurati sul fatto che non sarebbero stati espulsi, se fosse stata riscontrata l’illegalità della loro presenza in Italia. Invece il Ministro degli Interni di Silvio Berlusconi, Roberto Maroni, ha detto ieri che sarebbero stati espulsi. “La legge viene applicata e non si può fare altro” ha affermato in un’intervista televisiva.

Un centro vicino Bari per richiedenti asilo ha accolto 324 immigrati, la maggior parte provenienti dal Ghana. Il prefetto della città ha riferito che in più della metà dei casi esaminati, le persone erano in possesso di permessi di soggiorno temporaneo. Le altre erano destinate alla reclusione in un cosiddetto “centro per l’identificazione e l’espulsione”.

Durante la sua tradizionale omelia domenicale alla folla di piazza San Pietro il Papa ha affermato: “Gli immigrati sono esseri umani, diversi per cultura e tradizioni, ma comunque da rispettare. La violenza non dovrebbe mai essere per nessuno il modo di risolvere le difficoltà.” Rivolgendosi ai propri parrocchiani di Rosarno, il prete locale, Padre Pino Varra, ha affermato che gli immigrati avevano sbagliato. “Ma ciò non ci dà il diritto di picchiarli, di dargli la caccia, ucciderli o mandarli via.” Maroni ha criticato le autorità locali per aver chiuso un occhio sul diffuso uso irregolare della manodopera degli immigrati, aggiungendo che in tal modo avevano creato delle comunità di stranieri che erano delle “bombe innescate”.

Un sottosegretario del precedente governo di centro sinistra, Luigi Manconi, ha commentato ironicamente che Rosarno era ora “l’unica città completamente bianca al mondo. Nemmeno l’apartheid del Sud Africa era riuscita a ottenere un risultato simile.” E ha poi chiesto: “Chi raccoglierà le arance adesso?”

Ma forse a spiegare la frustrazione dei raccoglitori e il desiderio di alcuni abitanti del luogo di sbarazzarsi della loro forza lavoro immigrata c’è la crisi dell’industria degli agrumi calabra, causata dal crollo dei prezzi, secondo Antonio Lupini, vice presidente dell’associazione degli agricoltori locale. Lupini ha dichiarato al quotidiano Corriere della Sera che 800 milioni di chili di agrumi stavano marcendo sugli alberi.

Messaggio del 15-01-2010 alle ore 00:03:51
PALADINO = razzista
Messaggio del 13-01-2010 alle ore 15:36:33
state scrivendo una montagna di stronzate sui calabresi ma li conoscete?? io ne conosco alcuni e devo dire che sn persone tranquillissime e x bene e che la mafia c'è ma nn è colpa loro e poi hanno fatto bene a cacciare gli extracomunitari dopo quello che hanno fatto volevo vedere voi se vi distruggevano lanciano ma stiamo scherzando, l'extracomunitario in italia può venire ma deve comportarsi non fare il cazzo che gli pare
Messaggio del 13-01-2010 alle ore 15:13:10

C'è una piccola differenza tra uno schiavo moderno italiano doc e uno schiavo extracomunitario. A favore dell'extracomunitario naturalmente. Lo schiavo di importazione, infatti, può avere la fortuna di essere espulso e riparare all'estero.
"Nulla di nuovo sotto il sole. Gli schiavi extracomunitari di Rosarno sono solo l'estensione degli schiavi Italiani, ridotti tali dal precariato e dalla "Legge 30". Lavoro molto, pagato poco, diritti nulla, licenziamento incombente ogni giorno. E se ti lamenti sono mazzate sulla capa: gli Italiani li prendono dalla Polizia e dai CC, gli extracomunitari dai razzisti e dalla camorra. Le uniche due differenze sono il colore della pelle ed il passaporto non Italiano

Messaggio del 12-01-2010 alle ore 12:41:32
si puo pagare gente un euro a ora e menargli se protestano? è schiavismo?
Messaggio del 12-01-2010 alle ore 12:15:54
questo però non è un problema solo italiano o solo calabrese, è un problema che esiste in tutti i paesi ricchi.
Finché ci sarà tanta differenza di ricchezza ci saranno dei poveri disposti a tutto pur di mangiare qualche briciola che cade dalle mani di un ricco.


L'Italia è sempre stato un territorio di conquista e lo è anche adesso, dobbiamo solo imparare a convivere con lo straniero. Bisogna dettare delle regole e farle rispettare, sia all'italiano sia allo straniero.
Quando un italiano emigra in un paese più ricco e civile, lo fa perché vuole vivere con quella ricchezza e quella civiltà, mica vuole distruggere il paese dove ha scelto di vivere.
Per gli africani è lo stesso.
Messaggio del 12-01-2010 alle ore 08:59:17
pure a locarno sullo spendido lago maggiore stanno inguaiati?
dove andremo a finire?
Messaggio del 12-01-2010 alle ore 08:36:30
Just, e i pomodori a due soldi per cucinare dove li prendi? li importiamo dalla Cina?
Locarno ha dimostrato che solo la fame, la povertà, la disperazione e lo sfruttamento continuo e continuato possono portare, oramai, le persone a lottare contro l'anti-istituzione locale che sono le cose, ndrangheta o meno (chiamarla, aggettivizzarla, è già darle un ruolo che non dovrebbe avere). questo dimostra ancora una volta come sul territorio calabrese, come campano, siciliano o a suo modo anche abruzzese, si sia creata una economia di sopravvivenza che riesce a dare da vivere, con la complicità del mondo politico, ad una intera popolazione attraverso da un lato (quello statale) pensioni di invalidità, sussidi vari, leggi truffa come la 488, e dall'altro (quello delle cosche) con spaccio, commerci illegali, tratte di clandestini, ecc. in sostanza, il popolino (raccolto ancora intorno a grosse famiglie) riesce ad arrivare a fine mese, sommando la pensione del nonno con lo stipendio a nero del figlio, passando attraverso l'autoalimentazione del figlio spacciatore e i lavoretti a domicilio (agricoli o del tessile) della madre. la popolazione NON è affamata, è legata al cappio della sopravvivenza e si accontenta, vivendo nella paura delle bombe, della morte e del ricatto.
l'unica fetta della popolazione slegata da ciò, gli extracomunitari, si è ribellata al "giogo", esasperata, e qual è stato il risultato? stato e antistato li hanno cacciati, attraverso le pallottole di questi ultimi e i decreti del primo.
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 23:44:45
allora i discorsi sono 2:


1) gli italiani che sfruttano questa povera gente sono delle merde e devono essere rotti in culo dalla legge
legge che in posti tipo la calabria latita
2) quei ragazzi che vengono sfruttati comunque non dovrebbero essere dove sono
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 22:22:09
Piccioso,
sti poveracci sono secoli che vengono sfruttati dai "borghesi",...in passato sono stai popoli civili come gli egiziani...o secoli dopo dai coloni inglesi.....e noi pensiamo alla ndrangheta?
Ma perchè non pensiamo che per fame vengono trattati peggio delle bestie?....o crediamo che a queste persone piaccia vivere in quelle condizioni?
Questo era il mio riferimento al "borghese"......che pur di "evitare" il discorso ha messo alla luce il problema "che pur esiste" della malavita!!
Si..... li sono sfruttati dalla Ndrangheta.......ma non è certo la gente "pulita" del posto che li deve difendere....ci sono organi competenti che VEDONO E SANNO TUTTO quello che succede in quelle zone!!
Questo è stato uno sgombero programmato POLITICAMENTE!!!.....adesso tutti quei abitanti che "forse giustamente" avevano fastidio di tenerli li........dovranno ringraziare del favore ricevuto alle prossime regionali!!
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 20:00:15
Jeeg Robot,
perché dire no, senza se e senza ma, agli interessi della 'Ndrangheta sarebbe più borghese che difendere gli interessi della 'Ndrangheta?
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 17:46:32
non saranno i negri affamati ma gli islamici, molti più furbi e cattivi dei negri, siatene certi
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 17:02:40

Le strade di Rosarno sono un enorme buco con l’asfalto intorno. I palazzi di Rosarno sono enormi scheletri con degli abitanti dentro, spesso a vista perché mancano anche le finestre. I negozi di Rosarno sono scatole appese a palazzi mai terminati e arrugginiti.

Le vecchie fabbriche di Rosarno, molte costruite rubando i soldi della legge 488 e poi abbandonate, sono ricettacoli di disperati. I Palazzi del potere e delle Istituzioni di Rosarno, Polizia, Comune, Carabinieri, etc, sono vecchi, scrostati, scandalosamente brutti. La gente di Rosarno, so che per questo sarò odiato ma racconto ciò che vedo e ricordatevi che delle minacce me ne fotto, è per la gran parte (ci sono, per carità, tante bravissime persone) assuefatta alla cultura ‘ndranghetista. Un brodo che tutto avvolge e nel quale i rosarnesi, che sono in numero nettamente inferiore alle armi che posseggono, navigano con piacere. Chi non ce la fa e schifa quel mondo, fugge.

Lontano. Lontano da chi, con la storia dei braccianti e dei terreni agrumicoli, ha frodato miliardi allo Stato, alla Ue e all’Inps. Cioè a tutti noi. Altro che rivolta dovrebbero fare i rosarnesi, i calabresi e gli italiani onesti! Per 25 anni i rosarnesi anni hanno tollerato, sfruttato all’inverosimile, bastonato i neri chiamati per la raccolta degli agrumi. Li hanno vessati – come testimoniano le inchieste della Procura di Palmi – e li hanno costretti a rivoltarsi. Tanto non hanno nulla da perdere: la loro vita vale zero. Le cosche Pesce e Belloco sono state sorprese dalla rivolta dei neri, Ma sapete perché i neri sono stati impallinati (se li avessero voluti uccidere lo avrebbero fatto, ma gli ordini dei boss non erano quelli)?

La storia di popolo racconta che uno di loro abbia orinato (per sfregio? per sbaglio?) nel terreno di un boss. Da qui la rivolta, anche perché vox populi racconta che una donna delle cosche avrebbe assistito alla finestra alla scena e abbia preso il gesto come un affronto imperdonabile.




Due furfantelli dell’Est, assolutamente slegati dalle cosche, hanno la sventurata idea di compiere una rapina in un ufficio postale. Uno viene casualmente preso da una pattuglia dei Carabinieri, l’altro riesce a scappare. Nella notte accade, nello stesso quartiere, una cosa che ha dell’incredibile.
Una bottiglia incendiaria preparata da qualche improvvisato quaquaraqua senza alcun collegamento con le cosche, qualche altro cane sciolto che voleva mettersi in mostra, colpisce le saracinesche di uno storico rivenditore, presente sulla piazza da 50 anni. Insomma, un’istituzione. Due episodi, tra il giorno e la notte, di disturbo alla quiete imposta dalla cosca del quartiere: troppo.

Intollerabile.

Bisognava reagire. E così parte la giustizia del boss. Il giorno successivo vengono trovate due auto incendiate: una era del rapinatore dell’est catturato, l’altra del suo complice sulle cui tracce le Forze dell’Ordine si erano invano messe. Lo cercano dopo questa insperata imbeccata ma non lo trovano più. Sparito. Lo stesso giorno un emissario del boss si reca dal proprietario dello storico esercizio commerciale e lo rassicura: continua a pagare noi e non rivolgerti allo Stato, qui la Giustizia siamo noi. E chi è stato a compiere l’attentato allora, chiede il meschineddu? Stai tranquillo, non c’è più, è stata la risposta dell’emissario.

Questa è Reggio Calabria, anno domini 2010.

E, come saprà chi ha letto i miei reportage sul Sole-24 Ore, non sfuggono alla ‘ndrangheta neppure i lavori per il nuovo Palazzo di Giustizia. Incredibile direte! No, assolutamente normale.



Quando si fanno proteste contro la mafia et simili, su 180.000 persone, se ne presentano 150.... vedete un po' cosa può ottenere ssa "rivolta".
Inutile. Che sia fatta da bianchi, neri o arancioni.
Risultato? 1100 immigrati se ne sono andati.
E altri stanno facendo le valigie.
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 14:35:24
ma andatevene affanculo terroni

Messaggio del 11-01-2010 alle ore 13:55:00

Arriverà il momento in cui 4 negri affamati ci faranno il culo veramente a tutti noi.



Specialmente ai borghesini del cazzo...che quando aprono la bocca dicono solo cazzate!!
Popolo mantenuto da mamma e papà......vergognaaaa!!
Almeno l'umiltà di stare zitti!!
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 13:49:34

il calabrese è veramente uno schifo.



hai ragione... ma sono solo un piccolo gruppo di quell'enorme merda chiamata POPOLO ITALIANO!
Io non sono fiero di un popolo tanto vile e abbietto!
Dato che si generalizza lo faccio pure io ma in grande e come popolo abbiamo sempre fatto schifo e (cvd) continuiamo a farlo.
Arriverà il momento in cui 4 negri affamati ci faranno il culo veramente a tutti noi.
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 12:34:26
incredibile! si fa il tifo per i calabresi o per gli immigrati manco stessimo allo stadio!
Messaggio del 11-01-2010 alle ore 07:44:40
tuttobè, ma vatt a riponne

i calabresi (VERI) sono persone stupende, ci ho vissuto con 2 di loro per 2 anni e mi hanno raccontato quello che succede da quelle parti, e credimi, quello che ti fanno sapere è veramente poco.

ma da qui a discriminare un popolo intero...eh....

gli abbronzati e extracazzi co si imparassero a comportare in terra straniera ca vedi che poi nessuno gli spara.
qua il primo che arriva si sente padrone.
quess li pu fa a pescara, no in calabria.
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 23:38:29
caro a chi?
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 21:12:03











Messaggio del 10-01-2010 alle ore 21:05:04
«La rivolta degli immigrati africani in Calabria è un preciso segnale d'allarme, che sarebbe irresponsabile non cogliere in tutta la sua pericolosità per il nostro futuro immediato. I professionisti dell'assistenzialismo pro-immigrati abbiano, perlomeno, ora il pudore di tacere. Rosarno, infatti, dimostra chiaramente qual è il risultato delle politiche buoniste: meno sicurezza per i nostri concittadini e manodopera per il lavoro nero degli imprenditori mafiosi»: così l'europarlamentare leghista Mario Borghezio. «È necessario dire - aggiunge - che c'era bisogno, finalmente, del pugno di ferro dello Stato nei confronti di entrambe le illegalità? Ci voleva, per farlo, un Ministro della Lega, che sta dimostrando la necessaria fermezza come nei confronti della mafia, così nell'affermare l'autorità dello Stato che deve garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini onesti. Per fortuna che c'è Maroni, il nostro Sarkozy!».



Messaggio del 10-01-2010 alle ore 20:49:39
lo so mio caro lo so
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 18:47:45
mikemì, siamo abituati ai tuoi vaneggiamenti, ma questo mi risulta proprio incomprensibile
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 18:11:49
sardo e sardista
calabrese e calabrista
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 18:03:52
in che senso?
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 17:55:46
ma la calabria di chi è?
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 17:46:42
La rivolta di Rosarno è la quarta degli africani in Italia contro le mafie. Mi piace sottolineare che gli africani vengono in Italia a fare lavori che gli italiani non vogliono più fare e a difendere diritti che gli italiani non vogliono più difendere. Roberto Saviano al Tg32

penso che ai calabresi nn sta bene questa protesta perchè va contro iloro miserrimi interessucci , non certo per questioni legate all'immigrazione , la camorra ecc ecc (cosa dovrebbe dire alora chi abita in posti dove l'immigrazione clandestina c'è sul serio?)
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 17:36:06
non ho nessuna informazione pericolosa, è la verità. lo sanno anche le forze dell'ordine
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 17:35:26
Comunque questo è il forum più cazzaro d'Italia.....ma vi rendete conto di quello che scrivete?
4 Borghesi del cazzo!!
------------
Editato da Jeeg Robot il 10/01/2010 alle 17:40:01
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 17:10:35
questo post e' da

Se questa e' l'Italia di oggi e dei suoi abitanti allora meglio



Messaggio del 10-01-2010 alle ore 17:00:59
perchè agli africani anzichè ai rumeni?

Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:50:18
Questione seria e delicata quella che sta vivendo la Calabria in questi giorni. La volpa è di tutti e di nessuno. La ragione sta da entrambe le parti. Esistono Calabresi onesti, come Calabresi spacciatori. Esistono immigrati lavoratori, come immigrati farabutti. La "questione meridionale" non è mai finita, a causa dei meridionali ma anche a causa dei settentrinali. Parlare del sud Italia e della problematica immigrazione non è semplice ed per questo molto discorsivo. Un solo post non basterebbe e ci vorrebbero azioni dall'altro e anche dal basso (dalla popolazione)...
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:42:48
....tuttobe' : chapeau,almeno non ti nascondi dietro ad un dito come fanno alcuni,ma.....
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:33:48
non posso fare nessuna delle due cose, tra l'altro sono abituatissimo a una realtà che non mi soddisfa appieno. io sono tuttobene perche in realtà non me ne frega nulla di quasi nessuno.
per me i calabresi e gli africani e i cinesi i nazisti, berlusconi, i preti, i poveracci del darfur ecc ecc e cc possono fare quello che vogliono tanto a me nn cambia la sostanza, vado a lavorare e spendo i miei soldi in cose sporche e peccaminose tuttavia nessuno puo' impedirmi di sognare
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:27:36
tuttobe' o non esci di casa o vattene da dove abiti......
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:21:55
lu spauracchio l'ho detto subito, non entro nel merito del torto o della ragione ne mi voglio ergere a spirito casto e puro, faccio solo la mia considerazione.
personalmente preferirei vivere in un posto senza immigrati clandestini, senza schiavi e senza calabresi

Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:20:32
Invece penso che la questione debba essere affrontata nel modo indicato dal parroco di Rosarno:


" ROSARNO - E' domenica, giorno di festa ma anche di preghiera. E di riflessione. La città si sveglia un po' stordita, confusa e incerta. Le violenze dei giorni scorsi, la caccia all'emigrante che è proseguita ancora nella notte hanno lasciato il segno. Nella parte bassa di Rosarno, le ruspe dei vigili del fuoco sono già al lavoro. Smantellano con i loro lunghi bracci dentati le mura fatiscenti di Rognetta, il piccolo campo dove vivevano trecento immigrati africani. Nella parte alta, davanti al palazzo del Comune, spicca il Duomo. Sono le 10 e per la prima volta, dopo tante settimane, la chiesa torna a riempirsi di fedeli. I bambini, a decine, nelle prime file. Gli adulti, molti anziani, dietro. Sulla sinistra c'è ancora il presepe, la grotta, Giuseppe e Maria piegati su Gesù, il bue e l'asino. Sui nastri rossi che l'avvolgono ci sono parole che in queste ore acquistano ancora più valore. Solidarietà, tolleranza, rispetto, pace, uguaglianza.

Don Pino Varrà, parroco di Rosarno, parte da lontano. Afffronta la parabola del Vangelo dedicata al battesimo. La nascita, il riconoscimento ufficiale, l'eguaglianza di tutti i bambini di fronte a Dio. Parla ai più piccoli che gli siedono davanti. Parte da loro per arrivare agli altri. Che lo ascoltano, che intuiscono, che si aspettano qualcosa. Nelle ultime file sostano gli uomini del paese. Molti, in questi giorni, hanno partecipato alle violenze, hanno brandito bastoni e catene. Hanno dato man forte ai blocchi sulla statale per Gioia Tauro. Giù alla vecchia fabbrica di Rognetta e poi più in là, verso l'altro campo dei dannati, all'ex oleificio trasformato in un campo di disperati. Adesso sono qui. Cercano conforto e comprensione.

"Bisogna aiutare i fratelli che sbagliano", spiega il sacerdote. "E in questi giorni che stiamo vivendo qualcuno ha sbagliato. Ma questo non ci autorizza a colpirlo, a inseguirlo, a ucciderlo, a cacciarlo. Ci obbliga a capire, a fermarci. Per non sbagliare più. Questo dobbiamo fare se vogliamo essere dei cristiani". Il parroco lascia l'altare, scende tra la gente. Parla a braccio, stringe con le mani il microfono. "Se ho un fratello in famiglia non posso picchiarlo o cacciarlo di casa perché ha rotto un vaso. Devo andargli incontro, sostenerlo, capire cosa è accaduto". Allarga le braccia, sorride: "Vedo finalmente questa chiesa piena, sono contento che moltissimi tra voi sono tornati. Ma vedo anche che manca qualcuno". Don Pino sospira, si rivolge ai bambini. "Lo vedete anche voi. Non c'è John. Vi ricordate di lui? Veniva ogni domenica". I bambini annuiscono. I genitori, dietro, restano in silenzio. Tesi e consapevoli. "Mancano anche Christian, Luarent. E Didou, il piccolo Didou. Mancano i suoi genitori. Erano come voi, con la pelle più scura, venivano dall'Africa. Non ci sono perché li hanno cacciati".

E' il culmine dell'omelia. E' il momento dell'appello. E del rimprovero: "Mi rivolgo ai più grandi, ai genitori. Perché loro hanno un ruolo importante, formativo. A voi dico: non vi fate trascinare verso ragionamenti e reazioni che non sono da cristiani. E' facile dire: abbiamo ragione noi. Quando siete nati, Dio è stato chiaro: questo è mio figlio. Lo siamo tutti. Tutti abbiamo diritto alla vita, una vita dignitosa, che non ci umili. Anche quelli di un altro colore, anche quelli che sbagliano sempre. Se vogliamo essere cristiani noi non possiamo avere sentimenti di odio e di disprezzo".

Il parroco adesso è al centro della navata. Si rivolge al suo gregge che appare ancora più smarrito. Alza la voce, come un tuono: "Possiamo anche dire che abbiamo sbagliato. Che i miei fratelli, bianchi e neri hanno sbagliato. Ma lo dobbiamo dire sempre. Non solo quando qualcuno ci sfascia la macchina. Lo dobbiamo sostenere con forza anche quando altri fanno delle cose ancora più gravi. Cose terribili. Dobbiamo avere il coraggio di gridare e denunciare". Il sacerdote indica il presepe: "Non avrebbe senso aver allestito questa opera. Non avrebbe senso festeggiare il Natale. Meglio distruggerlo e metterlo sotto i piedi. Dobbiamo celebrarlo convinti dei valori che lo rappresentano. Perché crediamo nella misericordia e nella solidarietà. Se invece non abbiamo la forza di ribbellarci ai soprusi e alle ingiustizie e siamo pronti alle violenze nei confronti dei più deboli, allora non veniamo più in chiesa. Dio saprà giudicare. Saprà chi sono i suoi figli".





Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:18:40
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:14:53
quoto Ziomich per quel che riguarda la serieta e affidabilita della ndrangheta....nessun infame gruppi coesi e familiari....insomma il meglio che il panorama delinquenziale puo offrire
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:12:23
cmq parlando seriamente le condizioni di vita dei colored sono veramente allucinanti e chiunque permette una cosa del genere deve essere severamente punito ma non mi venite a dire che 25 euro al giorno sono pochi perchè non è cosi...se hai bgisogno 25 euro al di sono piu che sufficenti per vivere.
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 16:00:25
......e' bello leggere che esiste gente che difende gli immigrati(giustamente,dal punto di vista umano) e poi scrive:i calabresi sono tutti delinquenti, i napoletani sono tutti cosi' ,i siciliani sono tutti cola '....complimentoni ! a buon intenditor.....
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:51:05
zio possiedi informazioni pericolose?
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:47:46
è bello sapere che i giovani calabresi torneranno a fare i braccianti...
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:36:55
concordo con animanera. la ndrangheta è l'unica associazione mafiosa affidabile, la più ricca e la più seria. loro coprono spesso pure i debiti e i casini dei camorristi
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:34:30
CI VIVE E SENZA I CALABRESI QUEI PIRLA DI MILANESI CHE SI PIPPANO? IL BOROTALCO?
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:33:07
L'ECONOMIA MONDIALE è FORTEMENTE AIUTATA DAI PROVENTI DELLA COCAINA CALABRESE......LORO SONO GLI UNICI CHE FANNO GIRARE UN PO DI SOLDI......I COLOMBIANI LI ADORANO IN QUANTO SERI E AFFIDABILI
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:29:17
no non è vero anima il nord non vive certo con i soldi dei calabresi morti di fame.
il calabrese è veramente uno schifo.
se gli immigrati di quel rosarno avessero continuato aq lavorare per loro a un euro al giorno non li avrebbero mica cacciati (a parte che se nn interviene la polizia ci pigliano pure)
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:22:19
IL NORD VIVE CON I SOLDI DEI BORBONI
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:21:03
GOBINEAU I LOVE YOU
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:20:21
quando dico per loro intendo i colored
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:16:58
razzisti!





Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:15:55
che abbiano fatto bene o male non m'interessa, non è questo il punto.
sono 50 anni che vivono loro di elemosina (la salerno reggio è costata tanto che l'intera rete autostradale) di sussidi, di stato assistenzialista, sono emigrati in ogni parte del mondo appestando esportando ndrangheta e eroina e nessuno li9 puo' discriminare.
a roma se la gente fosse calabrese e da mo che li avrebbero sbattuti fuori a calci nel culo.
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:13:30
per loro c'è posto in provincia di foggia.....li troveranno ottimali condizioni di lavoro e caporalato umano
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 15:11:41
hanno fatto bene Tuttobene
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 14:29:17
sprangate, fucilate, barricate....gente che carica con le ruspe....
ma quand'è che qualcuno farà qualcosa di buono e ci libererà del peso della calabria?

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i calabresi si ribellano

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