Cultura & Attualità

I Crociati
Messaggio del 09-09-2011 alle ore 07:29:33
Tu non ci credi? Io ci credo al 99,9%, giusto per non dire 100 che pare brutto
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 22:21:47
un brigate che poi è stato convertito da francesco al quale hanno cambiato il nome di battesimo (una cosa molto comune al tempo fino al 1974) e poi è stato chiamato lupo per motivi legali. può essere? non lo so. è solo un'ipotesi, ma un lupo...
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 22:17:28
un lupo? e quant'era feroce questo lupo?

secondo me doveva essere un feroce brigante, una cosa molto comune al tempo... la sai quella di quando venne aggredito dei briganti? hanno visto che non aveva niente e l'hanno bastonato, e lui al posto di gridare per il dolore rideva a crepapelle, perché riteneva di essere beato. forse era pazzo... o forse era semplicemente un cristiano... tu che dici? può essere che un lupo spaventasse un'intera città? possibile che nessuno gli abbia messo una trappola, una tagliola, nessuno lo abbia colpito con una freccia o con un dardo sparato da una balestra? i dardi erano gli unici proiettili del tempo che passavano le corazze da parte a parte. immagina che cosa avrebbe fatto ad un lupo... secondo me erano i briganti... e poi gli uomini sono molto più feroci dei lupi...
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 13:35:36
e cmq perchè no, potrebbe essere, enfatizzato, ma poteva esserci in quel periodo un lupo che ripetutamente si avvicinava al centro urbano..
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 13:32:16
che ne so io, se non lo sai tu!
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 13:06:23
Ma secondo te, può essere che un lupo terrorizzasse una città intera? Doveva essere un drago e non un lupo...
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 11:26:11
Nel 1203-1204 pensò di partecipare alla Crociata e quindi provò a raggiungere a Lecce la corte di Gualtieri III di Brienne, per poi muovere con gli altri cavalieri alla volta di Gerusalemme. Partecipare come cavaliere ad una crociata era a quel tempo considerato uno dei massimi onori per i cristiani d'Occidente. Tuttavia, giunto a Spoleto, si ammalò nuovamente ed ebbe un profondo ravvedimento. Avrebbe raccontato in seguito di essere stato persuaso da due rivelazioni notturne[5]: nella prima egli scorse un castello pieno d'armi ed udì una voce promettergli che tutto quello sarebbe stato suo. Nella seconda sentì nuovamente la stessa voce chiedergli se gli fosse stato «più utile seguire il servo o il padrone»: alla risposta: «Il padrone», la voce rispose:
« Allora perché hai abbandonato il padrone, per seguire il servo? »


La predica agli uccelli è uno degli episodi più famosi dei Fioretti di San Francesco[29]. Secondo la tradizione, la predica agli uccelli ebbe luogo sull'antica strada che congiungeva il castello di Cannara a quello di Bevagna, nei pressi di Assisi.[30] Oggi il punto dove San Francesco d'Assisi fece il miracolo è segnalato da una pietra sita in località Piandarca nel Comune di Cannara in un'area ancora oggi incontaminata, raggiungibile attraverso un sentiero che inizia appena fuori il paese e si snoda attraverso i campi. Nei pressi della pietra e lungo l'attuale strada che porta a Bevagna (la SP403) è edificata anche una piccola edicola a ricordo del miracolo. Più che la cronaca di un avvenimento, le agiografie descrivono un passo di vera poesia:
« ...et venne fra Cannaia et Bevagni. E passando oltre con quello fervore, levò gli occhi e vide alquanti arbori allato alla via, in su' quali era quasi infinita moltitudine d'uccelli. E entrò nel campo e cominciò a predicare alli uccelli ch'erano in terra; e subitamente quelli ch'erano in su gli arbori se ne vennono a lui insieme tutti quanti e stettono fermi, mentre che santo Francesco compié di predicare (...) Finalmente compiuta la predicazione, santo Francesco fece loro il segno della croce e diè loro licenza di partirsi; e allora tutti quelli uccelli si levarono in aria con maravigliosi canti, e poi secondo la croce c'aveva fatta loro santo Francesco si divisoro in quattro parti (...) e ciascuna schiera n'andava cantando maravigliosi canti »

(da I fioretti cap. XVI di San Francesco d'Assisi secondo la versione in Umbro volgare del XIV secolo conservati negli Archivi del Sacro convento di Assisi)


Il lupo di Gubbio

La tradizione francescana ci ha tramandato la vicenda di un feroce lupo che terrorizzava la città di Gubbio. L'intervento di Francesco consentì di concludere una sorta di patto di pace fra il lupo e la città: l'animale depose la sua ferocia, mentre i cittadini si impegnarono a nutrirlo ogni giorno. Secondo la narrazione, il paese si legò così tanto all'animale che, quando questo morì, i cittadini se ne rattristarono profondamente.



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Messaggio del 04-09-2011 alle ore 11:13:10
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 11:12:17
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Messaggio del 04-09-2011 alle ore 11:11:02

Dettagli

Zarathustra nacque tra il X e il VII secolo a.C. nella città di Battria, odierno Afghanistan.

Di stirpe Aria e di famiglia benestante, probabilmente figlio di un sacerdote, fu avviato alla stessa carriera del padre. Insoddisfatto dei riti e delle credenze tradizionali, divenne un mistico vagabondo e per vent'anni si aggirò per deserti e lande desolate, sino a quando non ricevette una visione rivelatrice da parte di uno spirito da cui ottenne istruzioni circa la natura del divino, la costituzione dell'universo, gli eventi della vita dopo la morte.

Tra gli elementi significativi del suo pensiero troviamo alcune idee originali, sino ad allora mai concepite, divenute poi patrimonio di molte altre religioni quali l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islamismo.

Il suo sistema di pensiero e la concezione dell'universo da lui formulata ancora influenzano il modo di intendere la realtà di buona parte degli abitanti del nostro pianeta.



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wikipedia
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 10:55:21

Esoterismo è un termine generale per indicare le dottrine di carattere segreto i cui insegnamenti sono riservati agli adepti, ai quali è affidata la possibilità della rivelazione della verità occulta, del significato nascosto.

Questo termine deriva dal greco esoterikos (interno, dentro) e storicamente si riferisce ai sacri misteri presenti in tutti i paganesimi e nel cattolicesimo. In Grecia esistevano i misteri eleusini, orfici e dionisiaci. Nell'impero romano si diffusero pure quelli di Mitra e Iside.

Vi era il segreto e un gergo allegorico per nascondere le dottrine e preservarle dalla profanazione insieme coi riti collegati. Il centro dei misteri era l'iniziazione ovvero la liberazione dal corpo visto come prigione dell'anima. Infatti le religioni misteriche, come lo gnosticismo che ne fu una specie di infiltrazione nel cristianesimo, la cabala nell'ebraismo e il sufismo nell'Islam, credevano alla dottrina dell'ensomatosi e della preesistenza celeste dello spirito. Questo spirito considerato divino discendeva nel corpo e attraverso varie vite si purificava dal male fino a far ritorno alla patria celeste ed essere reintegrato tra gli dei. Il buddhismo ancor oggi parla della discesa dei devas sul monte Meru e della loro progressiva materializzazione.

Queste dottrine insegnavano che c'è una "scintilla divina" nell'uomo e che l'uomo è temporalmente limitato mentre la particella luminosa trascende il tempo. È la non-consapevolezza che conserva quella scintilla nello stato illusorio umano mentre è la consapevolezza che la libera facendola divenire perfettamente cosciente.

Nel 1992 Antoine Faivre, titolare della cattedra di "Storia delle correnti esoteriche nell'Europa moderna e contemporanea" all'EPHE di Parigi, ha proposto la prima definizione storico-religiosa della nozione di esoterismo. Secondo Faivre,[1] il quale metodologicamente circoscrive la sua analisi all'ambito delle correnti moderne e contemporanee dell'Occidente, è esoterica ogni dottrina e forma di pensiero che si basi sui quattro principi seguenti:

1. l'esistenza di una corrispondenza analogica tra il microcosmo e il macrocosmo (l'essere umano e l'universo sono l'uno il riflesso dell'altro);
2. l'idea di una natura viva, animata;
3. la nozione di esseri angelici, di mediatori tra l'uomo e Dio, ovvero di una serie di livelli cosmici intermedi tra la materia e lo spirito puro;
4. il principio della trasmutazione interiore.

A questi quattro principi fondamentali vanno aggiunti i due seguenti, considerati complementari:

5. la pratica della confluenza delle fonti dottrinali;
6. il principio della trasmissione iniziatica.

Per Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), fondatrice della Società Teosofica (1875), l'esoterismo è una "Dottrina Segreta", una sintesi di tutte le filosofie, di tutte le religioni, capace di svelare gli arcani dell'Universo e dell'Assoluto.

Per Rudolf Steiner (1862-1925), fondatore dell'antroposofia, l'esoterismo è una "scienza spirituale", un'investigazione dei mondi soprasensibili attraverso le facoltà della chiaroveggenza.

Per René Guénon (1886-1951) l'esoterismo è innanzitutto la "Tradizione Primordiale", ossia una dottrina metafisica universale la cui trasmissione si effettua soprattutto attraverso il linguaggio dei simboli. Secondo Guénon il contenuto di tale dottrina metafisica è reperibile, sebbene in forma alterata, nelle varie tradizioni religiose della storia, e più precisamente nel loro versante "esoterico" (la cabala per l'ebraismo, il taoismo per la religione cinese, il sufismo per l'Islam).

Messaggio del 04-09-2011 alle ore 10:27:32

in ultima istanza, erano gli spiriti ultraterreni a determinare la sorte e gli avvenimenti terreni; ogni problema poteva perciò essere risolto solo da qualcuno che avesse la capacità ed i mezzi per entrare in contatto con tali spiriti, affrontando un "viaggio" ultraterreno nel loro mondo, trovando lì la soluzione ai problemi.

Secondo la cultura sciamanica, non si può diventare sciamani per scelta o per semplice iniziazione, ma si deve ricevere una "chiamata" da parte degli "spiriti" e a questa chiamata non si può rispondere negativamente. Detto ciò, è comunque possibile che alcune culture prevedano un qualche tipo di iniziazione per lo sciamano. Per chi la riceve, la "chiamata" è spesso un dramma: essa ne sconvolge la vita e ne mina seriamente la stabilità e l'integrità fisico-psichiche; il chiamato ne farebbe volentieri a meno. Tuttavia, il non accettare, sempre secondo la tradizione sciamanica, avrebbe conseguenze molto più gravi, che potrebbero portarlo fino alla follia ed alla morte.

Lo sciamano, diversamente da quanto succede per il sacerdote o il re, non deriva da un'istituzione, ma ha base empirica, possiede facoltà innate o trasmesse e, a differenza invece dello stregone-medico, ha un comportamento di carattere estatico, in trance è ponte fra le energie spirituali e quelle terrene, un canale della volontà divina e delle forze della natura che mette a disposizione dell'umanità attraverso l'amore e la comprensione. Durante l'estasi si impadronisce di lui una forza (che può essere concepita sia dinamisticamente come impersonale, sia animisticamente come spirito o demone).



Messaggio del 04-09-2011 alle ore 09:54:15
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 09:49:16
scontro tra titani
Messaggio del 03-09-2011 alle ore 22:38:27
We saputella,
innanzitutto: NON OFFENDERE! Perché se sei una persona civile come dici di essere, dovresti mettere il rispetto verso i feti, sullo stesso piano del rispetto verso chi non la pensa come te, compresi i peccatori, i cavernicoli, i tuoi parenti, i tuoi familiari e te stessa, altrimenti non puoi dire di essere civile!

Ti ho già detto in privato di non metterti su un piano superiore e di non metterti a fare muro contro muro, altrimenti non ottieni niente. Mi perdonino i forummiani, ma a quanto pare la frenesia di istruire i cani sul senso della vita, è troppo forte in te. Ho 43 anni di esperienza cattolica sulle spalle e ho conosciuto milioni di persone come te, quindi posso dire con tutta sincerità che conosco te meglio di quanto tu conosci te stessa, di conseguenza posso farti tutto quello che voglio e so per certo che è quello che cerchi!!!

Se hai letto il vangelo di oggi avrai capito che quando una persona ha qualcosa contro di te o la perdoni e ti dimentichi tutto o cerchi di correggerla in tre fasi successive. Questa è la prima fase. Se non ottengo nulla mi rivolgerò alla forza pubblica. Se non ottengo nulla neanche dalla forza pubblica, allora ti denuncerò pubblicamente e a questo punto non so se ti conviene. Se vuoi arrivare a tanto come penso che vuoi, fammelo sapere e ti accontento volentieri...

Ti faccio notare un'ultima cosa...


[20]Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.



Beh sicuramente la tua giustizia è superiore a quella degli scribi e dei farisei, non è vero? Andiamo oltre...


[21]Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.



Hai perfettamente ragione: chi uccide un feto commetto un peccato grave... Ma c'è di più...


[22]Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.



Non sei tu che parli di ricovero coatto? Se la tua sapienza è superiore a quella degli scribi e dei farisei, perché mi dici: E' SALUTARE?


[23]Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, [24]lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.



Ma invece tu non hai nessun debito contro di me... O mi sbaglio?


[25]Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. [26]In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!



Allora premetto che non è il tuo caso, perché ti reputo una nobildonna, ma questi versetti ti dicono che se tu ce l'avessi con me dovresti trovare un accordo (che non è la guerra mia cara, è un accordo...) altrimenti non vai all'inferno, ma vai al purgatorio dal quale uscirai per andare in paradiso, ma proprio per questo le pene saranno più pesanti dell'inferno...

Mo' per il momento può bastare, se vuoi essere trattata peggio fammelo sapere.

Ok?

Tranquilla...
Messaggio del 03-09-2011 alle ore 15:50:56
wè giuvinò,
la sottoscritta non ha fatto nessuna pastorale: ha sempre editato notizie che i forumiani non conoscevamo o "nascondevano". Magari talvolta ci ho messo del mio ma il proselitismo di Vossignoria non mi appartiene.
A me dei cavernicoli non interessa un bel niente.

riscrivo: ........ E' SALUTARE.....
Messaggio del 03-09-2011 alle ore 14:50:58
La differenza è la stessa che intercorre tra la filosofia e la teologia cattolica. Gli argomenti trattati sono gli stessi, ma le conclusioni non coincidono quasi mai. Ti faccio questi due esempi, nota bene però che sono due esempi, non sono la verità, ma servono per farti capire la verità. Ok?

Il filosofo (attraverso lo spirito umano) tratta l'argomento con la sua intelligenza, con il suo metodo di indagine e arriva alle sue conclusioni.

Il teologo (attraverso Spirito Santo) tratta l'argomento attraverso la preghiera, la pratica dei sacramenti e la lettura della Bibbia, e di altri libri e arriva anche lui alle sue conclusioni.

Però mentre la conclusione di un filosofo è di natura umana, quindi è approssimativamente vera, la conclusione del teologo è di natura divina, quindi può non piacere (come del resto può non piacere il vangelo) ma è oggettivamente vera.

Per spirito divino, invece, intendo il modo in cui l'uomo vede il suo Dio attraverso la ragione, ovvero lo spirito che l'uomo attribuisce al suo Dio con un meccanismo molto simile alla nostra filosofia... Quindi è un modo di vedere che risponde alla domanda: com'è Dio? Come può essere?

Fai attenzione ad una cosa molto, molto, molto importante che è l'onestà o la disonestà intellettuale con la quale l'uomo affronta la verità.

Chiunque (dico: chiunque anche il teologo cattolico, l'ebreo il filosofo, l'islamico, il buddista, lo psicologo, la lavandaia tailandese, l'impiegata brasiliana ecc.) è onesto nel cercare la verità verrà inevitabilmente illuminato dallo Spirito Santo che lo porterà a scoprirla nelle dosi richieste (non tutti siamo preparati per scoprire una verità troppo pesante: non la sopporteremmo) e di conseguenza chiunque è disonesto nel cercare la verità non la troverà, se non nelle piccole dosi che lo soddisfano momentaneamente (vedi il peccato), ma non lo dissetano.

In sintesi lo spirito umano (la volontà dell'uomo) è l'esatto contrario dello Spirito Santo (la volontà di Dio).

Ecco perché Gesù (che è la Verità) è stato crocifisso...



Considerando che il fine ultimo di tutti i peccatori è quello di farsi dire dalla gente che sono fregni, allora se vuoi capire se sei onesto o disonesto nel cercare la verità ti devi chiedere: perché voglio trovare la verità? Se capisci che cerchi la gloria (= farti prendere per fregno) allora sei sulla cattiva strada e le tue conclusioni saranno sbagliate, ma se capisci che lo fai per Qualcuno (con la Q maiuscola) che è Cristo allora sei sulla buona strada e troverai una verità che non sarà riconosciuta dai peccatori...

Fidati!


ci sono casi nei quali il ricovero coatto è salutare



Sei fregna tu che dopo 3 anni di pastorale non hai fatto neanche un proselito...
Messaggio del 03-09-2011 alle ore 10:50:58
ci sono casi nei quali il ricovero coatto è salutare
Messaggio del 03-09-2011 alle ore 05:54:09
Spirito umano. Spirito divino e Spirito Santo non sono la stessa cosa?
Messaggio del 02-09-2011 alle ore 22:32:28
Durante la dittatura di Franco c'è stato un movimento di sinistra spagnolo (del quale non ricordo il nome: cercalo sul sito ufficiale di CL) che si è opposto al regime. Dopo mille battaglie (non so se anche battaglie armate) Franco è morto. Allora prima che il regime cadesse i leader del movimento spagnolo si sono riuniti e hanno detto: prima eravamo qualcuno, perché c'era Franco, ma adesso che Franco non c'è più chi saremo? Dove andremo? E sono confluiti tutti in CL...

Non so che cosa intendi per spirito (spirito umano, spirito di Dio, Spirito Santo, boh?), ma le religioni si dividono in due gruppi: ci sono le religioni discendenti (o rivelate) che sono due (ebraismo e cattolicesimo) e ci sono le religioni ascendenti (o non rivelate) che sono tutte le altre religioni compresi i protestanti, gli anglicani, i tdg ecc.

Queste religioni hanno una cosa in comune che è l'esigenza di Dio che è propria della natura dell'uomo. La differenza è che mentre le religioni ascendenti non conoscono il vero Dio, di conseguenza cercano di capire com'è con l'aiuto della loro intelligenza, le religioni discendenti hanno già ricevuto la rivelazione di Dio nella persona di Cristo e di conseguenza conoscono il Dio vero.

Per quanto riguarda le religioni rivelate come la nostra, sappiamo che la verità è quella. Poi se siamo disonesti come fanno in tanti, predichiamo bene e razzoliamo male, ma se siamo onesti con noi stessi come fanno in pochi, allora cerchiamo di mettere in pratica i comandamenti con l'aiuto dello Spirito Santo (perché da soli non ci riusciremo mai!).

Le religioni non rivelate sono proprie di quei popoli dove non è ancora arrivato il cristianesimo e di conseguenza, come ti ho già detto, la loro esigenza di Dio è dissetata da mille ragionamenti umani che cercano di capire com'è Dio. Mur intervenga se sbaglio, ma secondo me la capacità di trovare la verità su Dio con l'ausilio dell'intelligenza è uno sforzo sovrumano di primo livello che gli altri popoli sono dispostissimi a fare, perché non hanno altro: non conoscono il Dio vero e allora cercano di capire com'è. In linea di massima le loro conclusioni sono simili alle nostre (in linea di massima), ma non lo sono mai completamente, spesso le loro verità hanno delle carenze e sono incomplete. La capacità di trovare la verità con l'uso dell'intelligenza dipende dalla loro sensibilità di capire che cos'è Dio e soprattutto dalla loro onestà intellettuale... In questi casi lo Spirito Santo li aiuta volentieri a capire com'è, in modo tale che quando arriveranno i missionari, accoglieranno la Parola più volentieri... Si fa per dire... Alle volte i missionari vengono pure macellati... Vedi i frati comboniani che sono meno di mille (chissà perché?)... Fai una ricerca sui comboniani--- Intanto ti linko la loro rivista ufficiale... Cioè, no... Allucinante!

Nigrizia
Messaggio del 02-09-2011 alle ore 18:40:45
come il caso degli ufologi di taranto, che tra poco vanno a finì pure loro a CL
Messaggio del 02-09-2011 alle ore 18:39:18
ci si può arrivare anche senza nessuna religione...
Messaggio del 02-09-2011 alle ore 18:38:36
cmq dalla stessa parte intendo riconoscere l'esistenza di un Dio. è lo spirito che conduce da quella parte, se una religione è priva di spirito dove deve condurre?
Messaggio del 02-09-2011 alle ore 18:20:33
lo so che non tutte le religioni conducono dalla stessa parte.. non volevo dire tutte tutte... non ti preoccupare
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Editato da El Treble il 02/09/2011 alle 18:23:16
Messaggio del 02-09-2011 alle ore 17:58:05
El Tre,
io ti dico che le religioni non conducono tutte dalla stessa parte, anche se la parabola del servo infedele lascia capire senza ombra di dubbio che coloro che, con tutta onestà, mettono in pratica i comandamenti della loro religione ottengono la salvezza.

Con questo voglio farti notare che Gesù dice che la buona fede porta alla salvezza, ma non credere che tutti quelli che incontri sono in buona fede, nel 99,9999999999999999% dei casi è una giobba!

Ti faccio un esempio: una persona prima si prende una sciorva colossale, poi fa un casino impressionante e alla fine fa vedere che non si rende conto... Se fosse un ragazzino di 10 anni che non conosce l'effetto dell'alcol pure, pure sarebbe comprensibile, ma gli asini vecchi sanno benissimo che effetto fa e a che cosa vanno incontro... Quindi nel 99,9999999999999999% c'è la mala fede che per motivi morali e legali viene fatta apparire come buona fede...

E' una giobba!
Messaggio del 02-09-2011 alle ore 16:37:57

E tu hai capito o credi ancora negli ufologi?



Ziolè attento a quello che scrivi perchè così fai credere che credo negli ufologi
Il post sugli ufo era un inzummo, non l'avevi capito? l'hai letto l'articolo? non lo vedi che dice le stesse cose della bibbia..
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Editato da El Treble il 02/09/2011 alle 16:39:29
Messaggio del 02-09-2011 alle ore 00:40:43
Mancava un pezzo...


[16]Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare [17]e, saliti in una barca, si avviarono verso l'altra riva in direzione di Cafarnao. Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. [18]Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. [19]Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. [20]Ma egli disse loro: «Sono io, non temete». [21]Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Messaggio del 02-09-2011 alle ore 00:32:27

Dicè mi piacciono le tue risposte e me le leggo tutte d'un fiato, però io non ho nulla contro i musulmani, rispetto tutte le religioni e forme di spiritualità, cristianesimo, islam, buddhismo, aborigeni australiani e sciamani, tanto riconducono tutti dalla stessa parte



Supponiamo che abbiamo sul tavolo 100 banconote da 500 euro. E' una bella cifra! Supponiamo che vengono chiamati 100 esperti di fama europea per controllare se le banconote in oggetto sono autentiche. Tra questi 99 esperti dicono che le banconote sono tutte autentiche, ma un ufficiale della GdF un esperto di banconote false su scala mondiale, dice che in mezzo a quelle 100 c'è una sola banconota vera... Come? Hanno detto tutti che sono tutte vere e mo' arriva questo finanziere e ci dice che sono false 99 banconote su 100? Possibile?

Visto che ami leggere ti propongo il capitolo VI del vangelo di Giovanni... Cerca di capirne il senso. Considera che i capitoli dei vangeli sono strutturati come i piani di un palazzo. Per arrivare al 2° piano dei prima passare per il 1° e per arrivare al 3° piano devi passare per il 2° e così via...



Bene. Questo è un miracolo che piace alla gente: se magna!


[1]Dopo questi fatti, Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, [2]e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. [3]Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. [4]Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. [5]Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». [6]Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. [7]Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». [8]Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: [9]«C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». [10]Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. [11]Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. [12]E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». [13]Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

[14]Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!».

(visto che si magna...)
... E dopo che la gente ha mangiato, scambia Gesù per un ristorante e vuole rimangiare...


Discorso nella sinagoga di Cafarnao

[22]Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. [23]Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. [24]Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. [25]Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

(che tradotto in antica lingua ebraica significa: se magna?)

[26]Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.

(e questa è la banconota vera...)

[27]Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». [28]Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». [29]Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».



Mmmm... Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio... Non ci possiamo credere... Eppure...


[30]Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? [31]I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo».

(come prima lo hanno seguito perché hanno mangiato e poi gli hanno chiesto un segno? e quello che ha fatto il giorno prima non era un segno?)

[32]Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; [33]il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». [34]Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».

(Sembrerebbe che abbiano capito, ma invece...)

[35]Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. [36]Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. [37]Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, [38]perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. [39]E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. [40]Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

(hanno capito? vediamo...)




[41]Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». [42]E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».

(che tradotto in antica lingua ebraica significa: la verità? la vita eterna? e che è una cosa che se magna? aecc ci vò lì gnucchitt!)

CHI E' QUESTO FINANZIERE ITALIANO CHE DICE CHE 99 BANCONOTE SU 100 SONO FALSE? NON E' IL FIGLIO DI GIUSEPPE? COME FA A DIRE CHE QUESTE 99 BANCONOTE SONO FALSE? IO SONO UN UFOLOGO E DICO CHE SONO TUTTE VERE...



Non hanno capito...


[43]Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. [44]Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. [45]Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. [46]Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. [47]In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.

(E QUESTA CHE HAI LETTO E' LA BANCONOTA AUTENTICA!!! PECCATO CHE LA GENTE NIN CAPISC LU BBON!)

[48]Io sono il pane della vita. [49]I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; [50]questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. [51]Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

(che in antica lingua ebraica significa: prima ho moltiplicato il pane per non farvi morire di fame, ma se vi volete salvare quel pane non vi basta... avete bisogno di qualcos'altro...)



NON HANNO CAPITO... INFATTI...


[52]Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». [53]Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. [54]Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. [55]Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. [56]Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. [57]Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. [58]Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».



HANNO CAPITO? MACCHE'?


[59]Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. [60]Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». [61]Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? [62]E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima?



Là dov'era prima? Che cosa significa? Osserva...



Riprendiamo...


[63]E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. [64]Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. [65]E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».



Hanno capito? Boh...


[66]Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.



Hanno capito solo 12 persone...

Quindi hanno mangiato in 5000 senza contare le donne e i bambini, poi volevano farlo re e quando hanno sentito che dovevano mangiare la verità se ne sono andati... Non hanno capito... Per loro quelle 100 banconote sono tutte vere e quell'ufficiale della finanza ha detto una cazzata...

E tu hai capito o credi ancora negli ufologi? Che cosa mangiano gli ufologi i mussulmani, gli ebrei e i buddisti? Mangiano il corpo di Cristo? Fanno la comunione?

5000 uomini senza contare le donne e i bambini stanno dalla tua parte...

Per quanto mi riguarda preferisco stare dalla parte di quei 12...
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Editato da Leodalessandro il 02/09/2011 alle 00:38:09
Messaggio del 28-08-2011 alle ore 06:38:42
vanno dalla stessa parte pure gli ufologi

Messaggio del 28-08-2011 alle ore 06:19:35
noi abbiamo avuto bisogno del Messia perchè stavamo troppo indietro
Messaggio del 28-08-2011 alle ore 06:00:15
Dicè mi piacciono le tue risposte e me le leggo tutte d'un fiato, però io non ho nulla contro i musulmani, rispetto tutte le religioni e forme di spiritualità, cristianesimo, islam, buddhismo, aborigeni australiani e sciamani, tanto riconducono tutti dalla stessa parte
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Editato da El Treble il 28/08/2011 alle 06:09:29
Messaggio del 26-08-2011 alle ore 16:37:03
Messaggio del 26-08-2011 alle ore 11:05:29
El Treble,
a proposito di crociate. Ma tu credi veramente che quello che hai studiato a scuola sulle crociate sia vero? Se è vero il 10% è pure troppo. Come la chiamano a scuola la prima crociata, la crociata degli straccioni? Beh, forse hanno visto il film di Brancaleone... Non era la crociata degli straccioni, perché gli storici medievisti (quelli veri, non quelli che scrivono i libri scolastici) sono concordi nel definirla: la crociata dei borghesi. Dunque c’era questo Pietro l’eremita, che non era un sacerdote ma era un predicatore quindi un laico, che predicava nelle terre d’Europa che riuscì ad arruolare centinaia di soldati in ogni città fino a formare un buon esercito, fatto di soldati di ventura, ufficiali esperti, armi ecc. La parte vitale del suo esercito però furono i borghesi, proprietari terrieri e padroni di botteghe che vendettero tutte le loro proprietà per armarsi e per andare a fare la guerra contro gli invasori. Purtroppo le cose gli andarono male durante il tragitto, perché furono mal visti dai bulgari e dagli ungheresi che pensarono che i crociati volessero invaderli. Infatti quando mandarono degli emissari nelle loro città per rifornirsi di cibo e di armi, molto spesso (per paura di essere assediati) gli venne rifiutata la vendita da più parti e per fare fronte alle esigenze alimentari (nonostante gli ordini superiori gli proibivano di farlo) assediarono quelle città per procurarsi il cibo, e in certi casi fecero dei veri e propri sacchi, e così cominciarono a crearsi una cattiva nomea. Se non mi sbaglio furono anche dagli eserciti cristiani, che non cedettero nelle loro buone intenzioni, e alla fine i carri dove portavano il tesoro (che avevano messo imprudentemente alla fine del convoglio) furono derubati dai briganti. Poi passati a Costantinopoli ottennero un accordo con l’imperatore che garantì (se non ricordo male) una retro guardia militare al loro esercito (che non fu mai mandata) e quando arrivarono (mi pare) a Damasco si trovarono di fronte i turchi segulgidi e furono sterminati con una certa facilità. Nonostante tutto Pietro l’eremita riuscì a salvarsi, tanto che partecipò anche alla crociata successiva che venne definita la crociata degli aristocratici che era molto più tosta e meglio armata.

Considera una cosa: ti è stato detto a scuola, che la cultura islamica medievale era superiore alla cultura cristiana. Però vorrei che tu guardassi un solo aspetto delle due culture: gli eserciti cristiani del medioevo erano dotati di armi, di macchine da guerra e di tattiche che i mussulmani non conoscevano: i mussulmani non avevano le balestre, le corazze dalla testa a i piedi con le maniche di cotta che non potevano essere perforate dalle frecce, la cavalleria pesante, le torri, la marina militare e (forse non te l’hanno detto) in quel periodo storico non conoscevano neanche la ruota (parliamo del 1100 / 1200 d.C.). Gli eserciti mussulmani invece erano più primitivi, avevano solo la cavalleria leggera (i famosi cavalli arabi alti e veloci), ma non avevano i cavalli bassi e robusti da usare per la cavalleria pesante. Avevano dei discreti arcieri che nulla potevano di fronte alle corazze dei cristiani e, cosa molto importante, non avevano le balestre che erano le uniche armi in grado di perforare le corazze degli eserciti cristiani. Siccome erano dei selvaggi a tutti gli effetti, si buttavano a capofitto nelle battaglie molto spesso erano costretti a scappare per limitare le perdite e qualche volta vincevano pure.

Il percorso della crociata degli aristocratici fu lo stesso della precedente. Anche loro furono mal visti dai bulgari e dagli ungheresi ma (se non mi sbaglio) non furono attaccati. Anche loro ottennero un accordo con l’imperatore bizantino (che non mantenne i patti). Quando i turchi avvistarono l’esercito crociato, forti dell’esperienza precedente si misero a ridere e pensarono che se li sarebbero mangiati facilmente. Quando l’esercito turco uscì dalle mura di (mi pare) Damasco fu avvistato dai cristiani che si misero a ridere e pensarono: «e voi sareste i turchi? Adesso vi facciamo vedere chi sono i cristiani!»

El Tré, gli hanno rotto il culo a passo di cammello! Il sultano turco si sorprese per come il suo esercito, che era molto più numeroso di quello cristiano, subisse più perdite con molta facilità. Alla fine per paura di perdere tutti gli uomini fu costretto a far rientrare il suo esercito nelle mura della città. E quando i crociati si decisero ad assediare Damasco la rasero al suolo: l’ha ardut cumbà, l’ha carpìt da sott!

Questo però non te lo dice nessuno... Mmmmm...
Messaggio del 24-08-2011 alle ore 17:05:20
tra europe patriarcali e cattolici scomparsi
Messaggio del 24-08-2011 alle ore 17:03:05
beh oddio.. riguardando meglio
Messaggio del 24-08-2011 alle ore 16:46:59
invece se uno riesce a leggere quello c'è scritto qui sopra gli spetta non il paradiso ma un posto di fianco al Signore cmq zitt ca fin a mo ancora non ho visto nessun post quotidiano contro la chiesa

a dire il vero è un bel po che nessuno fa (o meglio, ripete) un po di propaganda ateista... Dicè li si fatte scappà tutte quind
Messaggio del 24-08-2011 alle ore 16:07:44
Messaggio del 24-08-2011 alle ore 15:06:55
oooohhhhhhh GGGesù !!!

...più lo mandi giù, più ti tira sù...



Messaggio del 31-07-2011 alle ore 21:45:44

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Editato da El Treble il 31/07/2011 alle 21:54:02

Nuova reply all'argomento:

I Crociati

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