Cultura & Attualità

IKEA dce BASTA alle racomandazioni
Messaggio del 27-03-2012 alle ore 10:37:39
...e poi c'è chi si offende se si dice che siamo una paese del terzo mondo

BASTA AI RACCOMANDATI
Messaggio del 27-03-2012 alle ore 15:19:43
...eh??
...terzo che??

"Sanita': il ministro Balduzzi sul caso di Barletta, pasticcio tra aziende da Gb a Irlanda

Un 'azienda alimentare inglese ne acquista dodici tonnellate per uso alimentare''. Azienda che ''trasformava il sorbitolo industriale in sorbitolo alimentare, perlopiù dolcificante. Gli inglesi sono diventati un tramite, e hanno rivenduto l'intera partita a una terza azienda, irlandese. Sono questi ultimi a fare commercio, via Internet''

...e questi di che mondo sono??

la nordeurofilìa è un virus... salvati finché sei in tempo, Animamundi...



...prima di ridurti così


Messaggio del 27-03-2012 alle ore 16:50:54
Che parola hai digitato su google per trovare una foto così?
Messaggio del 27-03-2012 alle ore 21:56:13
"prince" harry... non noti la nobiltà del gesto e l'aristocratico portamento?

Ikea ritira il seggiolone "Leopard" Le chiusure a scatto possono rompersi facendo cadere il bambino, che può anche metterle in bocca e soffocare

L 'Ikea sta richiamando i seggioloni Antilop per un difetto alla cintura che - avverte l'azienda - può aprirsi improvvisamente durante l'utilizzo con conseguente rischio di caduta.

L' Ikea ritira i forni in mezza Europa: ''Possono causare scottature''
L'allerta anche in Italia.

e poi...

Una denuncia in Francia: "L'azienda spiava i dipendenti".
Dipendenti “controllati”, per verificare se in passato avessero compiuto illeciti penali. Ricerche sui clienti, in particolar modo quelli che avevano preso azioni legali contro il colosso dell’arredamento.

...basta, lezioni nordeuropee... ne abbiamo le tasche piene...


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Editato da Hafis il 27/03/2012 alle 22:04:59
Messaggio del 27-03-2012 alle ore 22:04:06
inoltre... il politico chi sarebbe??
perché il signor Ikea non l'ha denunciato??
dobbiamo credere sulla parola a gente che commercializza seggioloni per bambini con requisiti di sicurezza da sudest asiatico??

Messaggio del 28-03-2012 alle ore 09:22:17

Corriere della Sera >
Economia >
Perché l'Ikea ora è il nostro specchio

Un Paese diviso
Perché l'Ikea ora è il nostro specchio

C on una battuta potremmo dire che l'Ikea si avvia a diventare la nuova autobiografia di una nazione (l'Italia). A leggere le cronache che arrivano dalle città di provincia sembra quasi che la multinazionale svedese stia catalizzando su di sé tutti gli epifenomeni della nostra vita associata. Al Sud ci si mette in coda per es- ser assunti ma allo stesso tempo a Treviso il centrodestra si è a lungo spaccato nel tentativo di impedire l'apertura di un nuovo punto vendita.
Anche nel Torinese e nel Pisano è successo qualcosa di simile, protagoniste in entrambi i casi le amministrazioni di centrosinistra.

L'ultima nuova viene dall'Abruzzo, da San Giovanni Teatino e narra di un politico locale di centrodestra che ha premuto sull'Ikea per pilotare le assunzioni e si è trovato in mano una formale lettera di protesta dell'azienda. La verità è che l'Ikea in Italia ormai è quasi dappertutto, nonostante la recessione continua a macinare ricavi e profitti, è una delle poche multinazionali che assumono ed è riuscita a far soldi persino con il food. Grazie ai ristoranti che ha aperto dentro i suoi punti vendita e che servono mirtilli, polpettine svedesi con la marmellata e salmone in tutte le salse. La nostra politica locale si è accorta dell'onnipresenza Ikea e ha capito che le decisioni che riguardano gli svedesi sono elettoralmente sensibili, vengono analizzate al microscopio dalle varie constituency e possono decidere della sorte di un sindaco.

Prendiamo i commercianti. Sicuramente non amano l'Ikea e tendono a premere sugli enti locali per dire no. A Casale sul Sile, in provincia di Treviso, i negozianti - tendenzialmente elettori di centrodestra - si sono trovati a fianco di ambientalisti, vendoliani e grillini in un'alleanza inedita pur di premere sul sindaco contro un insediamento Ikea da 1.300 nuovi posti di lavoro. Il responsabile della Confcommercio, Guido Pomini, ha tuonato contro «gli incalcolabili danni all'ambiente e alla viabilità» e ha messo in guardia «dalla nuova cementificazione». L'offensiva dei commercianti ha creato molti mal di pancia in casa leghista e solo lunedì 24 marzo il consiglio provinciale di Treviso ha dato il via libera per la prima pietra di un nuovo centro commerciale dopo mesi di impasse.

I produttori di mobili del Nord est in una prima fase erano rimasti anche loro tremebondi davanti all'avanzata svedese, ora invece fanno a gara per essere fornitori della multinazionale. Così tra il centro commerciale di Villesse sulla A4 e il nuovo di Treviso si sta formando una specie di distretto Ikea, aziende italiane che fanno la stragrande maggioranza del fatturato vendendo agli scandinavi e ne vanno fiere. I margini di profitto sono bassissimi perché l'Ikea avrà pure un'immagine sobria ed elegante ma quando si tratta di contratti non regala un euro a nessuno e così capita che in qualche riunione di artigiani la cosa venga fuori.

Del resto quando si nominano gli svedesi davanti a una platea di industriali e artigiani del mobile brianzoli seguono sempre sorrisini imbarazzati. Perché lo straordinario successo della multinazionale gialloblù rappresenta per il made in Italy un clamoroso autogoal. Se c'era un sistema Paese che avrebbe dovuto dotarsi di una catena commerciale capace di attirare nei propri saloni consumatori di tutti i target questo è sicuramente il nostro. Siccome non abbiamo una sufficiente cultura della vendita retail abbiamo preso un ceffone dagli svedesi, poi un altro dai francesi (Decathlon/articoli sportivi) e un altro ancora dagli spagnoli (Zara/abbigliamento). E speriamo di fermarci qui.

I piani dell'Ikea per l'Italia sono ambiziosi: investimenti per 700 milioni e una dozzina di nuove aperture in una congiuntura in cui i posti di lavoro valgono oro. Già più di un anno fa a Catania davanti a un bando di 240 assunzioni si erano registrate 24 mila domande in sole 72 ore. Calcolarono che avendo Catania e dintorni una popolazione di 600 mila persone almeno il 13% degli etnei coltivava il sogno di diventare commesso, magazziniere, telefonista, contabile, cameriere dell'Ikea. A Bari e Salerno le cose negli anni precedenti non erano andate diversamente, nel primo caso i candidati erano stati 30 mila per 262 posti e nel secondo 21 mila per 210 assunzioni. Con questo potenziale «bellico» è evidente che i manager dell'Ikea hanno un potere di condizionamento fortissimo sugli enti locali. I concorrenti italiani raccontano di favoritismi ottenuti qua e là lungo la penisola addirittura per ridisegnare le strade di accesso ai magazzini gialloblù. La cosiddetta variante Ikea sarebbe la prima richiesta che un sindaco si trova davanti e alla quale - sostengono sempre i rivali - non riesce mai a dir di no. In Abruzzo nei giorni scorsi i posti in palio erano 200 e sul sito Ikea sono stati 30.446 abruzzesi a candidarsi. L'idea che è venuta agli amministratori di San Giovanni Teatino è stata quella di inaugurare un nuovo tipo di scambio italo-svedese. Ma evidentemente i politici abruzzesi devono aver sottovalutato i rapporti di forza e così sono stati messi alla berlina.

Se i designer di grido raccontano come gli scandinavi siano dei gran copioni, bravi solo a sguinzagliare in giro per il mondo i propri trendsetter per cercare nuove idee da replicare, la multinazionale dell'arredamento aggiorna continuamente la sua immagine di responsabilità sociale e modernità. Di recente ha addirittura sponsorizzato la prima indagine realizzata in Italia sull'inclusione di gay, lesbiche, bisex e transessuali (acronimo: Gblt) nel mondo del lavoro. A presentarla a Milano c'era Ivan Scalfarotto, è venuto fuori che tra i 500 lavoratori Ikea che avevano risposto al questionario il 14% si dichiarava Gblt e i manager Ikea hanno potuto concludere che «si può partire dal luogo di lavoro per costruire quell'idea di comunità e reciproca attenzione che negli ultimi anni in Italia è stata picconata». Per chiudere il cerchio manca solo che a qualcuno, nella crisi delle ideologie, venga in mente di lanciare il Partito Ikea. Giustizia e comodità.

Dario Di Vico28 marzo 2012 | 9:03© RIPRODUZIONE RISERVATA

Messaggio del 28-03-2012 alle ore 10:29:53

I concorrenti italiani raccontano di favoritismi ottenuti qua e là lungo la penisola addirittura per ridisegnare le strade di accesso ai magazzini gialloblù. La cosiddetta variante Ikea sarebbe la prima richiesta che un sindaco si trova davanti e alla quale - sostengono sempre i rivali - non riesce mai a dir di no.



a Perugia l'Ikea aprirà su terreni agricoli resi edificabili con modifica del piano regolatore ad personam, nella migliore tradizione veterodemocristiana...

...basta con transparency international, con gli "indici di corruzione PERCEPITA", basta con le lezioni di civiltà e progresso, basta con la prosopopea nordeuropea...

Messaggio del 28-03-2012 alle ore 10:36:35
...è già odiosa in bocca ai norderuopei... in bocca agli italiani è un film di alberto sordi...




Messaggio del 28-03-2012 alle ore 10:54:45
Hafis

il tuo solito odio razzista ti ha accecato e non ti ha fatto scorgere il senso del mio post.

Il punto non è IKEA (di cui non me ne frega nulla (e tra l'altro, tu che tanto decanti il genio "italico/sino-mediterraneo come ti spieghi che quella razza di sub- neandertaliani, sempre a sentire te, lo abbia messo in quel posto agli splendidi ed evolutissimi sapiens sapiens mediterranei?)...

Il PUNTO VERO e di conseguenza il senso del mio proporre la notizia è:
MA CHE PAESE E' QUELLO IN CUI PER SPERARE DI TROVARE UNO STRACCIO DI LAVORO da addetto alle vendite etc etc (ovvero semplice manodopera non specializzata o di bassa specializzazione diciamo) CI SI DEVE RIVOLEGERE SEMPRE AL...MAMMASANTISSIMA POLITICO (o RELIGIOSO, dato che si sà che la..."spinatrella" ... NO ! NON "QUEL" tipo di "spintarella" di UN Cardinale/Vescovo/Religioso vale cento volte di più di quella politica oramai...)?

La TRISTEZZA NON E' VEDERE IKEA/DECATHLON/ZARA/H&M che dilagano nel..Paese del design e del "made in Italy" , la TRISTEZZA E' NEL VEDERE COME IN QUESTO SCIAGURATO PAESE la DIGNITA' DELLE PERSONE è oramai ridotta A ZERO !

Altro che le puttanate (perdonami la durezza del linguaggio ma tant è) sulla nordeuropafilia...
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 12:43:38

MA CHE PAESE E' QUELLO IN CUI PER SPERARE DI TROVARE UNO STRACCIO DI LAVORO da addetto alle vendite etc etc (ovvero semplice manodopera non specializzata o di bassa specializzazione diciamo) CI SI DEVE RIVOLEGERE SEMPRE AL...MAMMASANTISSIMA POLITICO


però è pure vero che è "la gente" che crea questo tipo di rapporto e di clientela col politico: se nessuno gli andasse a chiedere niente, il problema si ridurrebbe, anzi si annullerebbe.
che poi, ormai, non è manco più vero che se c'hai na spintarella da un politico ti trovi un lavoretto i politici-politicanti hanno perso qualsiasi tipo di "appeal", non hanno più nessun "potere contrattuale", non se li caca manco più l'imprenditoruccio piccolo, figurarsi la multinazionale!

sul discorso, invece, della tristezza nel vedere colossi esteri che spopolano in Italia in campi che per tradizione (e forse a questo punto anche solo per presunzione) erano appannaggio nostro...sono d'accordo

ultima cosa: la lettera, l'IKEA, se la poteva risparmiare...è stata solo pubblicità gratuita
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 12:45:30

MA CHE PAESE E' QUELLO IN CUI PER SPERARE DI TROVARE UNO STRACCIO DI LAVORO CI SI DEVE RIVOLEGERE SEMPRE AL...MAMMASANTISSIMA RELIGIOSO, dato che si sà che la..."spintarella" di UN Cardinale/Vescovo/Religioso vale cento volte di più di quella politica oramai...)?



è lo stesso in cui Ikea scambia i terreni agricoli che verranno poi svincolati con l'Istituto delle Opere Pie Riunite di Perugia

i migliori amici del Vaticano (e dello Ior) sono i massoni nordeuropei che telecomandano i pupazzi come MarioMonti e MarioDraghi, RobertoCalvi e RobertoFiore, gli incaricati di fare A PEZZI l'Italia, in senso economico ma anche fisico, con stragi e terrore, propaganda e colonizzazione culturale...

il nodo gordiano è lì, in questa medioevale e puteolente commistione tra vaticano e monarchie consorziate, gli uni che investono e benedicono gli altri e viceversa, in nome e per conto dell'altissimo che li ha unti ed incaricati, forniti di doppi e tripli cognomi, e resi papi, re, imperatori, ma anche ministri e presidenti senza essere eletti, e l'Italia ha la disgrazia di esserne il ricettacolo geografico...

un Alessandro Magno che recida il nodo con colpo di spada non si vede all'orizzonte
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 13:20:43

i migliori amici del Vaticano (e dello Ior) sono i massoni nordeuropei



Hafis mi sa che c'hai un pò di confusione nella mente...a furia di GomBlotti e altre frignarie ideologico/propagandistiche hai completamente perso di vista l'oggettività delle cose.

I "massoni" come li definisci tu sono come i "comunisti" di Berlusconi, gli "immigrati" di Bossi, gli "abortisti" dei CIELLINI e simili movimenti pro-life, "gli "ebrei" dei nazisti etc etc....




però è pure vero che è "la gente" che crea questo tipo di rapporto e di clientela col politico



Ecco , per l'appunto...spiegalo ad Hafis che è convinto che "la gente" è bella, buona e sana e sono solo i burattinai ad essere ..CATTIVONI !

Per quello dicevo che siamo un paese da terzo mondo, dove oramai è "la gente" ad essere marcia e di conseguenza elegge solo marciume.
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 14:57:04
mariomonti non è stato eletto da nessuno, Anima...
è come la baronessa inglese Ashton, nessuno l'ha eletta ma parla a nome di tutti i popoli d'Europa...
se non vuoi chiamarli massoni, trovagli un altro nome, ma non puoi dire che non esistono

Messaggio del 28-03-2012 alle ore 15:00:41
voi non avete Ikea di cosa state dicento....

la morale è sempre quella ...

a loro la grascia a noi la truscia

S.M.
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 15:09:41
e non lo fanno solo con l'Italia...
il London Stock Exchange, dopo quella di Milano, si prepara a fagocitare la borsa di Bucarest

Il London stock exchange e il Bucarest Stock Exchange (Bse) hanno annunciato oggi la firma di una lettera di intenti esclusiva per iniziare una collaborazione su cinque aree chiave di business: mercato primario, seminari e formazione, accesso semplificato ai mercati (proquote market data) e trading, Ftse e Post trading. Nel dettaglio, Lse e Bse promuoveranno insieme il "Romania Investment Forum" per sensibilizzare gli investitori londinesi alle opportunita' di investimento in un'economia rumena in rapida evoluzione, con Londra che supportera' Bucarest durante i road show dei candidati alle privatizzazioni in Romania.

propagandano privatizzazioni e liberalizzazioni, deregulation e distruzione delle tutele del lavoro e poi passano a raccogliere...

come li vuoi chiamare?? massoni effettivamente è un eufemismo...
criminali mafiosi sarebbe più appropriato

la gente è presa in mezzo... non è giusto fargliene una colpa

Messaggio del 28-03-2012 alle ore 15:18:02

mariomonti non è stato eletto da nessuno, Anima...
è come la baronessa inglese Ashton, nessuno l'ha eletta ma parla a nome di tutti i popoli d'Europa...
se non vuoi chiamarli massoni, trovagli un altro nome, ma non puoi dire che non esistono



Amen.

Non si tratta di complotto, ma di realtà dei fatti: a comandare sono sempre Trilaterali&Co.
E chi non lo vede o è cieco o non lo vuole vedere.
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 17:42:21

mariomonti non è stato eletto da nessuno, Anima...



Hafis e Gipsy

Secondo la Costituzione della Repubblica Italiana

E' COMPITO del Presidente della Repubblica NOMINARE il Presidente del Consiglio il quale a sua volta propone la lista dei ministri.
SPETTA POI AL PARLAMENTO (Camera + Senato) decidere votando o meno la fiducia al Governo nominato dal Presidente della Repubblica e quindi autorizzandolo o meno a Governare.

Chi sbraita e sparla di "democrazia sospesa", "illegittimità del Governo Tecnico", di "Monti che non è stato votato da nessuno" etc etc semplicemente NON SA DI COSA STA' PARLANDO.

L'Italia NON E? una Repubblica Presidenziale, ma PARLAMENTARE. E' IL PARLAMENTO che elegge il Presidente della Repubblica e autorizza il Governo a governare.

Non è che basta apporre il nome sul simbolo elettorale per poter dire " Governo io" perchè "voluto dal popolo"...Questo è l'ennesima "furbata" berlusconiana che ha fatto credere agli italiani, credendoli fessi (e con voi Gipsy e Hafis mi sembra che la cosa sia riuscita benissimo a quanto pare) che votando per lui l'Italia improvvisamente si fosse trasformata in repubblica presidenziale... e ri-

Tra l'altro la vera "SOSPENSIONE DELLA DEMOCRAZIA" non è il Governo Monti (che ripeto è perfettamente legittimo e costituzionale) bensì nel modo in cui QUESTO PARLAMENTO è stato "eletto" ovvero con l'ennesima "furbata" Berlusconiana nota PORCATA calderoliana.

La merda che abbiamo adesso è semplicemente il risultato della merda "nominata" perchè scelta dai segretari di partito e che il "popolo" ha semplicemente "certificato" e non certo scelto...


Non si tratta di complotto, ma di realtà dei fatti



"amen"
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 18:22:26
Tra i tanti effetti del sole, molto spesso positivi, per la salute ed il benessere del corpo umano si annoverano anche alcuni effetti negativi.
Per esempio e' noto che il sole puo' provocare danni alle cellule dell'epidermide (la pelle per chi non ha fatto le scuole alte) causando arrossamenti, eritemi, scottature.
Per prevenire questi fenomeni e' sufficiente usare creme solari con adeguato fattore di protezione ed evitare bagni di sole nelle ore piu' calde della giornata.
D'altro canto, specie dopo esposizione prolungata ed in soggetti predisposti, il sole puo' causare addirittura danni alle funzioni cerebrali (alla capoccia per interderci).
Secondo gli esperti, in alcuni soggetti particolarmente sensibili, esposizioni prolungate senza l'adeguata protezione di un berretto (lu cappel per capirci) puo' portare alla sindrome del "costituzionalista da bar del sport".
Tra gli effetti di questa sindrome, scoperta per caso in Italia circa 15 anni fa, si annovera per esempio l'interpretazione della costituzione italiana secondo le proprie convenienze e fa credere a quelli che ne sono colpiti che col loro voto essi eleggano addirittura il presidente del consiglio italiano.
Ovviamente solo quando questo e' di proprio gradimento e di cognome faccia Berlusconi, mentre fa considerare tutti gli altri solo dei volgari impostori.
In soggetti particolarmente vulnerabili tale sindrome provoca anche dei disturbi visivi che portano a vedere comunisti o massoni un po' dovunque.






Messaggio del 28-03-2012 alle ore 18:31:55
Mi raccomando, con questi primi soli primaverili, usate il cappellino sempre.
E magari portatevi pure una fionda perche' - ricordate - i comunisti ed i massoni sono ovunque.

Oggi, per esempio, ho visto un massone (piccolo piccolo) travestito da coniglietto di cioccolata.
L'ho catturato, gli ho messo il collare col campanellino, e adesso lo uso come giocattolo animato per il mio gatto (Mr Tibbs).


Messaggio del 28-03-2012 alle ore 19:09:43
Thompson e Anima... un' ironia verbosa e ridondante, (molto british ) non puo' nascondere la realtà: mariomonti NON E' STATO VOTATO DA NESSUNO, non è un parlamentare, e il massone Napolitano lo ha nominato sì nel rispetto della Costituzione, ma secondo una logica discutibile ed oligarchica, insieme ad un pugno di ministri con imbarazzanti cognomi doppi e tripli...
d'altro canto la stessa logica massonica aveva favorito l'ascesa di berlusconi, per avviare l'opera di smantellamento dello stato sociale e della società civile che oggi vede monti picconatore tecnico dell'ultima pietra: l'art 18 dello statuto dei lavoratori

"Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa"

Licio Gelli

massoni ovunque, cari voi... altro che allucinazioni e coniglietti...

Messaggio del 28-03-2012 alle ore 20:32:57
CUM-BLOT
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 20:42:54
tutto so popo di scrivere
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 21:33:03
la vedo di piu' come un uscita pubblicitaria
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 21:33:43
non avevo letto ti pareva che non ci doveva entrare lo ior
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 22:32:16

la vedo di piu' come un uscita pubblicitaria

Non mi stupirei. Del resto va di moda la sobrietà istituzionale.
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 22:33:26


OKKIO AL DETTAGLIO

sempre di raccomandazioni si parla
Messaggio del 28-03-2012 alle ore 22:35:53
Sta a vedere che l'unico che ci ha capito qualcosa è stato Tuttobene! al 23esimo intervento ha perfettamente sceverato il nodo della questione!
Messaggio del 11-04-2012 alle ore 10:00:33
«Meglio da voi che in Asia» Ikea delocalizza in Italia


Produrre in Italia può essere più conveniente di produrre in Asia.

Due terzi della rete vendita di Ikea si trova in Europa: producendo nel Vecchio Continente, l’azienda risparmia in termini di costi di trasporto e di impatto ambientale, oltre che sui tempi di consegna. I prodotti italiani, poi, raramente sono oggetto di reclami da parte dei clienti, per via degli alti standard di qualitativi.

Ma c’è anche una componente legata ai salari, che mentre nel nostro Paese sono da tempo fermi al palo in Asia tendono a crescere. Tutto questo, dice il gruppo svedese, sta rendendo più competitivo investire in Italia, ormai diventata il primo fornitore della multinazionale scandinava per quanto riguarda la filiera dell’arredolegno. «Abbiamo individuato nuovi partner italiani che hanno preso il posto di fornitori asiatici - conferma l’ad di Ikea Italia, Lars Petersson - grazie alla loro competenza, al loro impegno e alla capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore e a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici».





l'abominio di ricomprarsi dagli svedesi cose prodotte in Italia è possibile solo grazie alla colonizzazione culturale che ha convinto gli Italiani di essere "inferiori" ai puri, biondi, incorruttibili higlhander nordeuropei... un'opera di aggressione dall'interno che con decenni di giornalismo prezzolato e informazione drogata, ma anche terrorismo e strategie eversive (Gladio, P2), ha ridotto gli Italiani ad andare in uno scatolone giallo e blu a comprarsi mobili e cucine che in realtà vengono prodotte a fianco a casa loro, convinti di stare comprandosi un pezzo di progresso e di civiltà, sognando di avere gli occhi azzurri...


ma basta

drogati imbambaniti



...vi dovrete svegliare, prima o poi...
Messaggio del 11-04-2012 alle ore 12:45:27
E io che pensavo che quest'ultima notizia fosse solo dovuta al fatto che gli imprenditori italiani ormai alla frutta si siano calati le braghe proponendo manodopera a prezzi concorrenziali addirittura con quelli cinesi (loro propongono, poi altri producono, tanto comunque va sempre in culo agli operai, che coi salari di oggi (quando gli va bene) producono 3 volte quello che producevano qualche anno fa e s'adanna stà pure zitti e mosca vista la truscia che ci sta in giro.

Per anni ci siamo lamentati delle produzioni cinesi a basso costo, ma finalmente chi manovra il paese è riuscito a risolvere il problema: bastava rendere gli italiani come i cinesi et voilà...
Ora solo i paesi dell'est europeo come la Serbia per fare un esempio ci possono fregare, data la vicinanza, ma piano piano arriveremo anche a fregare loro.
Anzi ci stanno già riuscendo, infatti visto che non ci possono pagare 400 euro, stanno facendo in modo che il potere d'acquisto dei nostri 1000 sia l'equivalente di quei 400.

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