Cultura & Attualità

Il corpo delle donne
Messaggio del 18-05-2009 alle ore 13:06:01






Messaggio del 18-05-2009 alle ore 13:44:23
ho visto solo il primo filmato:un'analisi perfetta..soprattutto la conclusione
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 11:16:09


bravo Animamundi, io li ho visti con piacere e con piacere ho visto che l'autrice si rivolge alle donne: "Donne ma che fine abbiamo fatto? che fino hanno fatto le nostre facce? che fine ha fatto la nostra dignità?"
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 11:18:59
l'hanno buttata nel cesso loro stesse.
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 12:07:35


http://www.tgcom.mediaset.it/gossip/
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 12:24:53

l'hanno buttata nel cesso loro stesse.



purtroppo è vero, ma non generalizziamo.
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 12:44:19
TGCOM :

MEDIASET la stessa azienda che sospende le trasmissioni..."a contenuto non idoneo" durante la Settimana Santa e si fà paladina dei..."valori cristiani" su diretto ordine del suo proprietario...
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 15:45:10
non posseggo televisori
Messaggio del 20-05-2009 alle ore 18:54:01
Te l'hanno pignorato???? rotfl:
Messaggio del 22-05-2009 alle ore 06:39:14
veramente interessante. bisogna guardare tutti e 3 gli spezzoni.

mi ha colpito il discorso sulla pubblicità che nonostante sia rivolta ad un target femminile utilizza stereotipi maschili.

Credo che sia indispensabile risvegliare lo spirito critico in tutti gli aspetti della nostra vita.
Messaggio del 22-05-2009 alle ore 08:13:26
credo sia indispensabile invece che qualcuno fermi tutto,troppe donne soffrono senza un motivo giustificato
Messaggio del 25-05-2009 alle ore 17:43:35
da uomo, mi viene da piangere.
iryise a parte, donne: dove siete? possibile che si possa avere come riposta solo quella di mikemio che, a mio avviso, banalizza mortalmente tutto questo?
Messaggio del 27-05-2009 alle ore 11:42:00
ehm..mi fate un breve riassunto?
io dall'ufficio non posso visualizzare nulla...ma da donna sarei interessata a capire di cosa si tratta.
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 06:48:37
@Lunabo: ero proprio interessata a sentire la tua opinione... puoi trovare maggiori info qui: blog il corpo delle donne

@Ate: va bene domandarci dove sono le donne, ma io mi farei anche questa domanda:


Gli autori sembrano chiedersi perché non ci sia una reazione più attiva ed energica da parte del pubblico femminile, che conta il 60 per cento dell'audience televisiva. Il mio cruccio invece, come notai in un passaparola di due anni fa sullo stesso tema, è che non siano i maschi a ribellarsi. Di riflesso infatti è proprio l'immagine del maschio italico ad uscirne svilita, più di quella delle donne.


citazione da: NoisefromAmerika
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 08:15:34
io infatti mi "ribello" iryise, sono il primo infastidito quotidianamente (e non ora) da tutto questo, aprii un post anni fa titolato "le quote rosa del forum".
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 08:27:46
Io invece non capisco come non si ribelli il pubblico tutto, visto che la televisione propone quasi solo programmi di merda che sviliscono sia le donne sia gli uomini di riflesso

Come cazzo si fa a guardare ancora programmi comici che non fanno ridere, telegiornali che non fanno informazione, programmi di intrattenimento che non intrattengono... e si può continuare per un bel po'.

aprite i vostri occhi
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 09:30:27
Ok...sono anche riuscita a vedere il video...
Se devo essere sincera mi sento come se un diserbante fosse stato sparso sul mio stomaco.
La realtà dei fatti è quella illustrata dal video e questo da anche una risposta alla domanda che Iriyse si pone; non capisco perchè le donne non scendano in piazza a protestare.

La coscienza del se è come la mente, perchè sia presente a se stessa ed in grado di funzionare, necessita di allenamento continuo, di stimoli, pungoli, confronti, contenuti da cui attingere spunti che ti fungeranno poi da base per csotruirti il tuo pensiero. Quando il modello che ti propongono quotidianamente è un modello così povero di contenuti e carico di forme la coscienza di ciò che si è coincide solo con le forme poichè solo quello è il termine di paragone proposto.

La generazione di mezzo, quella cui io appartengo, ha visto un femminismo fallito perchè spinto all'eccesso e ha visto nascere, come reazione alla mascolinizzazione eccessiva della figura femminile, un'era in cui la donna è stata svuotata di essenza per poter contrapporre una forma allettante ad un mondo maschile che proprio non riesce a considerare come alter ego di confronto pear to pear (e non come elemento di contrapposizione a cui rivolgersi o con intenzioni belligeranti o con intenzioni sessuali/riproduttive).

Il mondo maschile è stato intelligente ed ha compreso che ci siamo incastrate da sole nella gabbia dei pregiudizi stereotipati e sfrutta benissimo questa nostra incapacità di evolverci ad individui in grado essere qualcosa di importante per noi stesse e, solo dopo aver conquistato la propria autonomia di identità e coscienza, di essere l'altra metà della mela per l'uomo. Ne è quotidiana dimostrazione il fatto che un uomo, quando si trova davanti una donna in grado di ragionare e confrontarsi va in netta crisi...invece ne gode e anzi vive una felice e formalmente serena vita coniugale e di coppia.
...furbi loro...idiote come sempre noi...

Tutto mi sembra riassumibile da questa frase che ho trovato davvero calzante rispetto alla realtà

-Paesi “ in resistenza” come Grecia e Italia, che pur presentando iniziative significative, appaiono “in resistenza”, come se la rappresentazione stereotipata della donna fosse un dato antropologico fortemente radicato su cui non vale la pena avviare politiche evolutive”.
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 09:45:54
Luna

tutto giusto e condivisibile.

Tuttavia la domanda più profonda ed intrigante che i filmati pongono e che potrebbe contenere la spiegazione dell'evidente crisi della donna è la seguente:

perchè ANCHE soprattutto le donne si vedono oramai con occhi maschili (vedi spot in cui il "target" pur essendo il pubblico femminile presentano modelli "maschili" di donne?

Questo è a mio parere il nocciolo della questione
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 10:49:23
Dicevamo...?

Messaggio del 28-05-2009 alle ore 12:32:35

perchè ANCHE soprattutto le donne si vedono oramai con occhi maschili (vedi spot in cui il "target" pur essendo il pubblico femminile presentano modelli "maschili" di donne?



Scusate, ma non é vero forse che le stesse pubblicitá al lato maschile sono uguali? Non mettono comunque dei super palestrati nelle pubblicitá dei prodotti maschili?

Il discorso é che per vendere vi fanno credere che un certo tipo di lamette o un certo profumo ti fa diventare un figo con gli addominali scolpiti e che scopa con un cavallo. Stessa cosa vale per le donne. Io non ci vedo grosse differenze. Quindi non condivido questo punto dell'analisi.

Mentre per quanto riguarda le letterine, le schedine, le veline e chi piú ne ha piú ne metta, hanno ragione in pieno: la donna é degradata ad un pezzo di carne animato.
------------
Editato da Gipsy il 28/05/2009 alle 12:33:11
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 13:44:45
Gipsy

scusami ma non hai capito.

Non mi riferivo certo all'aspetto esteriore e superficiale della bellezza e/o attrattiva del modello o dell'attore utilizzato nel girare lo spot.

E' assolutamente normale che per promuovere un prodotto di bellezza (sia esso maschile o femminile) o un profumo o un vestito si utilizzino fighi/e stratosferici e non certo il classico tarchiatello brufololoso e sfigato

Il problema va ben al di là della semplice superficie patinata.

Facci caso, è l'atteggiamento che è schiettamente "maschile".

Dando per assodata l'allusione sessuale più o meno esplicita (ma sempre evidente), è il tipo si sessualità a cui si rimanda ad essere tipicamente "maschile" (o supposta tale).

In un modello di società schizofrenico nel quale da un lato si fa di tutto per perpetrare il modello cristiano di sessualità (asessuata, monogama e, in quanto tale finalizzata alla mera riproduzione della specie) dall'altro invece si accenna voluttuosamente ad una sessualità da possesso. Il partner si trasforma in "preda" da cacciare e di cui disfarsene una volta ottenuta la capitolazione, per poi passare alla "preda successiva".

Banalizzando si potrebbe dire che il modello "sciupafemmine" è stato applicato anche dalle donne.
Invece di introdurre nuovi modelli realmente paritari, di cooperazione e assoluta libertà di scelta, la fine del femminismo in Italia ha coinciso con la vittoria della visione "machista" del sesso, anche per le donne.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Messaggio del 28-05-2009 alle ore 15:07:51
Animamundi, ho capito benissimo, é solo che non sono d'accordo

Lo scopo della pubblicitá é vendere, se attenersi ad un modello che é risultato vincente vende, allora ha raggiunto lo scopo.


Banalizzando si potrebbe dire che il modello "sciupafemmine" è stato applicato anche dalle donne.
Invece di introdurre nuovi modelli realmente paritari, di cooperazione e assoluta libertà di scelta, la fine del femminismo in Italia ha coinciso con la vittoria della visione "machista" del sesso, anche per le donne.



Qui invece hai ragione, non ho capito, quali sarebbero questi modelli paritari di cooperazione e assoluta libertá di scelta?
Gli uomini e le donne sono diversi per certi aspetti (che bella scoperta ) Non esiste un "modello unico" che vada bene per tutti, che soddisfi tutti ecc. Quindi si dovrebbe cercare un modello che rappresenti quanto meno la maggioranza, dando uno spazio,anche minore, anche alle minoranze.
Questo in Italia non avviene, e sicuramente non avverrá neanche a breve termine, visto il pregiudizio che guida le azioni della maggioranza. Basta vedere gli atti di xenofobia, la ghettizzazione delle minoranze razziali, etniche, religiose, sessuali, e chi piú ne ha piú ne metta.

Se poi le donne, maggioranza dell'utenza televisiva, continuano a guardare programmi che le degradano, e anzi li utilizzano come modello su cui basare la propria vita... beh, come si suol dire cazzi loro.
Mi dispiace per la minoranza non rappresentata.

Ma come ho detto, questo é un atteggiamento culturale che contraddistingue l'Italia da sempre, non é un un qualcosa emerso negli ultimi anni, é solo peggiorato ultimamente, a dispetto del maggior grado di istruzione.
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 18:17:39
@anima...io e te siamo gemelli separati alla nascita

alla tua somanda mi sento di rispondere: le donne alla fin fine cercano solo di accaparrarsi il miglior gene per la propria prole per questo si propongono come credono che il maschio le vorrebbe...

...ma un uomo vuole la stessa cosa, i migliori geni per la sua prole...

il processo passa attraverso una comunicazione puramente fisica.
però...oggi il corpo femminile non è più valutato per la sua valenza procreatrice, per cui dovrebbe avere fianchi larghi, sedere grande e seno prosperoso, ma è valutato proprio come un corpo...non certo come donna, cioè essere pensante.
Inoltre la banalizzazione del gusto estetico e la omologazione dei canoni rende la competizione riprodutiva molto menoaccesa e quindi pone meno rischi...insomma...se siamo tutti uguali prima o poi tutti si tromba...e ce la giochiamo su un piano superficiale e paritario, non ci dobbiamo certo mettere a giocare su piani sfasati con rischi di insuccesso elevati...


comunque ripeto...io ti
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 19:34:57
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 19:35:53
[yuotube=http://www.youtube.com/watch?v=-6QezE8mKjY]
Messaggio del 28-05-2009 alle ore 19:36:41
Messaggio del 29-05-2009 alle ore 07:48:10
@ Lunaaaaa

non credo che sia tutta una questione di mera "selezione naturale" in cui l'istinto della ricerca del miglior patrimonio genetico alla fine prevalga.

Molto più interessante invece è l'abbassamento del livello "qualitativo" della competizione (oramai si compete solo dal punto di vista estetico) e dunque della drastica riduzione dei mdelli "vincenti". E se i modelli vincenti sono pochi e ben impressi nella psiche dei consumatori (anche di sesso), è molto più facile "aprire il mercato" alle masse.

@Gipsy
proprio per il discorso di Luna ci si può rendere conto che il modello unico esiste invece ed è il vero obiettivo finale delle agenzie di promozione pubblicitaria e marketing.

La massa è rappresentata alla grande. Sono le mille sfumature che invece vengono annullate.

Ma questo discorso come hai giustamente notato vale solo per l'Italia in cui esiste una fortissima tendenza all'accentramento della comunicazione in poche mani.

Altrve dove invece esiste molto più pluralismo e libertà, si tentano nuove strade e si prorpongono nuovi modelli.

Ecco l'ultimo esempio proveniente dall' Inghilterra:


"Finalmente una rivista per l'erotismo delle donne"

Si chiama "Filament", che vuol dire filamento: conduttore che, riscaldato da corrente elettrica, emette la luce, oppure la parte sterile dello stame, la quale sorregge la parte fertile, secondo la definizione del dizionario.
Quale che sia l'interpretazione che si dà al titolo (volendo, se ne possono immaginare anche altre), il sottotitolo spiega meglio di cosa si tratta: "erotica for the thinking woman", ovvero erotismo per donne col cervello. In copertina, c'è un giovane uomo di spalle, schiena nuda, inginocchiato come per pregare, davanti a una fonte di luce. Dentro, foto di modelli seminudi, racconti erotici, articoli eruditi su temi di interesse generale e anche un paio di ricette di cucina. Cadenza: trimestrale, per adesso.

La formula è già stata tentata, in Gran Bretagna e altrove, senza grande successo. Riviste come "Playgirl" e "For Women" cercavano di fare per le donne quello che "Playboy" e "Penthouse", con tutti i loro imitatori, fanno per gli uomini (o facevano: tutto il settore dell'erotismo soft maschile, e anche quello hard, è stato messo in crisi dalla rivalità di internet). Hanno chiuso quasi tutte.

In Inghilterra ne resiste una, "Scarlet", descritta nell'ambiente come "Cosmopolitan con più sesso", ma non è esattamente la stessa cosa.
Secondo la editrice/direttrice di "Filament", la ragione dei fallimenti è che quelle pubblicazioni cercavano di offrire alle donne lo stesso tipo di erotismio offerto agli uomini. In genere, cioè, maschi muscolosi con il corpo cosparso di olio, tipo gli spogliarellisti culturisti di Chippendale. "Non funziona", spiega lei al quotidiano Independent, che l'ha intervistata. "Quelle riviste avevano più successo trai gay che fra le donne. Se vuoi eccitare una donna, devi prima chiederti cosa la eccita".





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