Cultura & Attualità
Il pavoncello...
Messaggio del 30-05-2011 alle ore 01:22:11
Eh eh eh eh eh!
Eh eh eh eh eh!
Messaggio del 29-05-2011 alle ore 19:13:37
non puoi essere il kristal perchè lo champagne scopa l'hai detto che non scopi quindi al massimo puoi fa l'esempio co le peroncine da 33
non puoi essere il kristal perchè lo champagne scopa l'hai detto che non scopi quindi al massimo puoi fa l'esempio co le peroncine da 33
Messaggio del 29-05-2011 alle ore 18:40:51
Ho uno stereo buonissimo. Una coppia di ProAc pilotate da un Monrio con un lettore Cambrige, ma non tutti quelli che vengono a casa mia lo apprezzano, perché il gusto è un vizio "a salire" che và raffinato, và viziato in modo tale da non poter tornare indietro (altrimenti non sarebbe un vizio). Molti amici che vengono a casa mia vedono che lo stereo è buono, lo ascoltano e dicono che ha un bel suono, ma in realtà non gli piace perché sono abituati ad ascoltare la musica con il cellulare o al massimo con l'autoradio. Per loro non c'è nessuna differenza tra la radiolina Marelli e il mio stereo. Tuttavia l'alta fedeltà è un imbroglio, perché ti vendono un valvolare stravagante a 5.000 euro dicendoti che è svedese (capirai la qualità svedese...) ma non ti dicono che l'amico auto costruttore che lavora in cantina ti vende un prodotto di qualità superiore a 400 euro. La differenza non è la qualità, ma è il nome, perché il valvolare svedese te lo rivendi dopo un anno a 4500 euro, il valvolare auto costruito che è nettamente superiore a chi lo vendi? Sono rare le persone che se ne intendono ed io, che non sono tra queste, preferisco acquistare il nome a caro prezzo. Quindi hai pienamente ragione sul Kristal, ma non è questo che volevo dire. Ho detto Kristal, ma potevo dire anche Dj Francesco, zio Antonio il "cafone" (senza offesa per nessuno) o i girasole di Van Gogh, il risultato sarebbe rimasto lo stesso. La metafora è parlare d'altro, ma spesso me ne dimentico e non capisco dove vogliono arrivare gli anziani quando mi raccontano le storielle. Mi pare di aver capito tutto, ma non capisco niente, lo capisco dopo, a distanza di anni...
Ho uno stereo buonissimo. Una coppia di ProAc pilotate da un Monrio con un lettore Cambrige, ma non tutti quelli che vengono a casa mia lo apprezzano, perché il gusto è un vizio "a salire" che và raffinato, và viziato in modo tale da non poter tornare indietro (altrimenti non sarebbe un vizio). Molti amici che vengono a casa mia vedono che lo stereo è buono, lo ascoltano e dicono che ha un bel suono, ma in realtà non gli piace perché sono abituati ad ascoltare la musica con il cellulare o al massimo con l'autoradio. Per loro non c'è nessuna differenza tra la radiolina Marelli e il mio stereo. Tuttavia l'alta fedeltà è un imbroglio, perché ti vendono un valvolare stravagante a 5.000 euro dicendoti che è svedese (capirai la qualità svedese...) ma non ti dicono che l'amico auto costruttore che lavora in cantina ti vende un prodotto di qualità superiore a 400 euro. La differenza non è la qualità, ma è il nome, perché il valvolare svedese te lo rivendi dopo un anno a 4500 euro, il valvolare auto costruito che è nettamente superiore a chi lo vendi? Sono rare le persone che se ne intendono ed io, che non sono tra queste, preferisco acquistare il nome a caro prezzo. Quindi hai pienamente ragione sul Kristal, ma non è questo che volevo dire. Ho detto Kristal, ma potevo dire anche Dj Francesco, zio Antonio il "cafone" (senza offesa per nessuno) o i girasole di Van Gogh, il risultato sarebbe rimasto lo stesso. La metafora è parlare d'altro, ma spesso me ne dimentico e non capisco dove vogliono arrivare gli anziani quando mi raccontano le storielle. Mi pare di aver capito tutto, ma non capisco niente, lo capisco dopo, a distanza di anni...
Messaggio del 29-05-2011 alle ore 15:28:04
una volta ho assaggiato il kristal, poi il krug, poi ho assaggiato il prosecco di eurospin ed ho tratto le seguenti conclusioni: di questa materia i ricchi non capiscono niente, quelli che fanno gli esperti capiscono ancora meno e danilo viene multato dalla ps per eccesso di alcoolemia...
una volta ho assaggiato il kristal, poi il krug, poi ho assaggiato il prosecco di eurospin ed ho tratto le seguenti conclusioni: di questa materia i ricchi non capiscono niente, quelli che fanno gli esperti capiscono ancora meno e danilo viene multato dalla ps per eccesso di alcoolemia...
Messaggio del 29-05-2011 alle ore 10:15:09
na bella CERES ghiacciata
na bella CERES ghiacciata
Messaggio del 28-05-2011 alle ore 22:14:03
Quando riuscirò a non giudicare più? A non criticare più? Non è meglio essere gradevoli? Boh, non capisco niente...
Quando riuscirò a non giudicare più? A non criticare più? Non è meglio essere gradevoli? Boh, non capisco niente...
Messaggio del 20-05-2011 alle ore 13:09:30
...allora avevo visto bene...stù rattuson
...allora avevo visto bene...stù rattuson
Messaggio del 20-05-2011 alle ore 12:59:38
se voi provate a dire a danilo che mette più vodka nei cocktail delle ragazze, egli vi apostroferà con parole grosse e grossolane, rifiutando la realtà
se voi provate a dire a danilo che mette più vodka nei cocktail delle ragazze, egli vi apostroferà con parole grosse e grossolane, rifiutando la realtà
Messaggio del 20-05-2011 alle ore 05:13:45
Le persone normali sono ben disposte ad ascoltare gli ipocriti e quando questi ultimi mentono, quelle prime fingono di credere in quello che ascoltano, e li prendono pure in giro...: "ma vaaa?"
Questo succede perché gli ipocriti si illudono di nascondere quello che sono, quando invece si percepisce benissimo sia dalle inclinazioni che dal comportamento...
L'ipocrita ha infatti uno stile manierato e si pone con un tono recitato perfino naturale, con lo sguardo studiato per sedurre, con il trucco e gli occhiali adatti che gli servono per ottenere un certo effetto: per mentire, per ingannare, per dimostrare di essere quello che non è.
Se l'ipocrita è invidioso di voi, cerca di dimostrare con ogni mezzo che siete voi ad essere invidiosi di lui.
Se è un ladro, cerca di dimostrare che i ladri siete voi.
Prima che lo accusiate di essere un ipocrita, è lui che accusa voi.
Se siete umili, vi dimostrerà che è umile lui...
Se siete colti, vi dimostrerà che è colto lui...
Le dimostrazioni che cerca di darvi non sono veritiere, ma sono ingannevoli e privi di senso, perché l'ipocrita non cerca la verità, ma la rifiuta. La sua abilità consiste nel saper parlare in un certo modo da dimostrare a parole (talvolta con l'aiuto di altri ipocriti) che ha ragione lui...
Se voi provate a dire a Danilo (nome di fantasia per un ipocrita qualunque) che il superbo sbatte la testa, lui (siccome rifiuta la verità e si illude che crediate nelle sue menzogne) cerca di dimostrare a parole che non è vero e quando vede un ipocrita come lui gli chiede: se un superbo? E quello gli risponde: sì! Poi gli chiede: hai sbattuto qualche volta la testa? E quello (che come lui rifiuta la realtà) gli risponde: no! E in questo modo Danilo dimostra a parole che i superbi non sbattono la testa e vi mette fuori strada per farvi essere superbi in modo tale che sbattiate la testa anche voi!
Le persone normali sono ben disposte ad ascoltare gli ipocriti e quando questi ultimi mentono, quelle prime fingono di credere in quello che ascoltano, e li prendono pure in giro...: "ma vaaa?"
Questo succede perché gli ipocriti si illudono di nascondere quello che sono, quando invece si percepisce benissimo sia dalle inclinazioni che dal comportamento...
L'ipocrita ha infatti uno stile manierato e si pone con un tono recitato perfino naturale, con lo sguardo studiato per sedurre, con il trucco e gli occhiali adatti che gli servono per ottenere un certo effetto: per mentire, per ingannare, per dimostrare di essere quello che non è.
Se l'ipocrita è invidioso di voi, cerca di dimostrare con ogni mezzo che siete voi ad essere invidiosi di lui.
Se è un ladro, cerca di dimostrare che i ladri siete voi.
Prima che lo accusiate di essere un ipocrita, è lui che accusa voi.
Se siete umili, vi dimostrerà che è umile lui...
Se siete colti, vi dimostrerà che è colto lui...
Le dimostrazioni che cerca di darvi non sono veritiere, ma sono ingannevoli e privi di senso, perché l'ipocrita non cerca la verità, ma la rifiuta. La sua abilità consiste nel saper parlare in un certo modo da dimostrare a parole (talvolta con l'aiuto di altri ipocriti) che ha ragione lui...
Se voi provate a dire a Danilo (nome di fantasia per un ipocrita qualunque) che il superbo sbatte la testa, lui (siccome rifiuta la verità e si illude che crediate nelle sue menzogne) cerca di dimostrare a parole che non è vero e quando vede un ipocrita come lui gli chiede: se un superbo? E quello gli risponde: sì! Poi gli chiede: hai sbattuto qualche volta la testa? E quello (che come lui rifiuta la realtà) gli risponde: no! E in questo modo Danilo dimostra a parole che i superbi non sbattono la testa e vi mette fuori strada per farvi essere superbi in modo tale che sbattiate la testa anche voi!
Messaggio del 19-05-2011 alle ore 05:15:44
Se io andassi a Recanati andrei a visitare la casa di Leopardi e guardare la consistenza dei suoi volumi, mica per visitare quell'arbusto secco che è la siepe dell'Infinito... La siepe è una metafora...
Se io andassi a Recanati andrei a visitare la casa di Leopardi e guardare la consistenza dei suoi volumi, mica per visitare quell'arbusto secco che è la siepe dell'Infinito... La siepe è una metafora...
Messaggio del 19-05-2011 alle ore 04:51:47
Veuve Clicquot
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Veuve Clicquot Ponsardin è una delle più grandi case produttrici di champagne (maison) del mondo con sede a Reims, nella regione Champagne-Ardenne.
Fondata nel 1772 da Philippe Clicquot-Muiron, ha svolto un ruolo fondamentale nell'affermazione dello champagne come uno dei vini preferiti negli ambienti dell'alta borghesia e della nobiltà europee.
Storia
Nato in una famiglia di banchieri e mercanti tessili, proprietario di numerosi vigneti, nel 1772 Philippe Clicquot decise di aprire un négoce de vin con l'insegna Clicquot, a complemento degli altri affari della famiglia Clicquot. Fedele al suo intento di espandere la nuova attività "al di là di tutti i confini", la prima consegna in assoluto della Maison venne effettuata a Venezia.
Nel 1775, la Maison effettuò la prima spedizione di Champagne Rosé, mentre nel 1780 una selezione dei suoi vini fu spedita per la prima volta a Mosca.
Nel 1798, Philippe Clicquot fece entrare in azienda il figlio François. Da poco sposato con Barbe-Nicole Ponsardin, François Clicquot era determinato ad ampliare l'attività e, nel 1801, assunse Louis Bohne come commesso viaggiatore. Bohne iniziò a viaggiare in Inghilterra e nei Paesi Bassi, perlustrando poi Germania, Austria, Ungheria e Italia.
La prematura morte di François Clicquot nel 1805, lasciò Madame Clicquot vedova alla giovane età di 27 anni. Intelligente, piena di risorse ed energica, la Veuve (vedova) Clicquot era una donna determinata, con il coraggio necessario ad affrontare quella sfida. Assunse la gestione della proprietà di famiglia e divenne una delle prime donne imprenditrici dei tempi moderni. Louis Bohne divenne il suo braccio destro. Quell'anno, furono spedite 110.000 bottiglie, di cui 25.000 in Russia.
Nel 1810, Madame Clicquot manifestò ancora una volta il suo spirito innovativo, producendo il primo champagne millesimato della regione della Champagne. Nel 1811, una vendemmia eccezionale (attribuita al passaggio di una cometa nel cielo della Champagne) favorì un'annata straordinaria.
Continuando a dimostrare grande audacia e un formidabile acume negli affari, Madame Clicquot sfidò il blocco continentale che paralizzava l'Europa dell'epoca e, nel 1814, riuscì a consegnare i suoi vini a San Pietroburgo. Lo Champagne fu accolto con enorme successo e creò grande fermento nell'aristocrazia russa.
L'evento segnò l'inizio di un fulmineo successo e la Maison continuò a crescere. La presenza di Madame Clicquot nella regione era così forte che ben presto divenne famosa presso gli altri operatori del settore vinicolo con l'appellativo di La Grande Dame de la Champagne. Gli ordini affluivano da ogni dove con un anno di anticipo e la Maison non riusciva sempre a tenere il passo con la domanda.
Grazie al suo notevole intuito, Madame Clicquot acquistò diversi appezzamenti di terra, oggi classificati comeGrand Cru. Controllava la qualità delle cuvée di persona e i suoi registri di cantina testimoniano il suo straordinario know-how.
Da sempre una vera perfezionista, nel 1816 inventò la prima table de remuage, una tavola che inclina le bottiglie, facendo gradualmente scivolare i sedimenti verso il collo della bottiglia, rendendo così lo Champagne limpido e notevolmente più nobile.
Nel 1963 la Veuve Clicquot Ponsardin divenne una società a responsabilità limitata, quotata in Borsa (Borsa dei Cambi francese).
Nel 1986 Veuve Clicquot è entrata a far parte del gruppo Louis Vuitton; l'anno successivo verrò fondata la Louis Vuitton Moët Hennessy S.A. (LVMH).
Veuve Clicquot ha ottenuto la certificazione ISO 22000 (qualità e sicurezza alimentare) nel luglio del 2008 e la certificazione ISO 14001 nel 2004 (rinnovata nel 2007).
cmq il meglio rimane sempre il vino rosso, quello buono di campagna che tanti odiano sti giorni.. il bianco fa male.
Veuve Clicquot
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Veuve Clicquot Ponsardin è una delle più grandi case produttrici di champagne (maison) del mondo con sede a Reims, nella regione Champagne-Ardenne.
Fondata nel 1772 da Philippe Clicquot-Muiron, ha svolto un ruolo fondamentale nell'affermazione dello champagne come uno dei vini preferiti negli ambienti dell'alta borghesia e della nobiltà europee.
Storia
Nato in una famiglia di banchieri e mercanti tessili, proprietario di numerosi vigneti, nel 1772 Philippe Clicquot decise di aprire un négoce de vin con l'insegna Clicquot, a complemento degli altri affari della famiglia Clicquot. Fedele al suo intento di espandere la nuova attività "al di là di tutti i confini", la prima consegna in assoluto della Maison venne effettuata a Venezia.
Nel 1775, la Maison effettuò la prima spedizione di Champagne Rosé, mentre nel 1780 una selezione dei suoi vini fu spedita per la prima volta a Mosca.
Nel 1798, Philippe Clicquot fece entrare in azienda il figlio François. Da poco sposato con Barbe-Nicole Ponsardin, François Clicquot era determinato ad ampliare l'attività e, nel 1801, assunse Louis Bohne come commesso viaggiatore. Bohne iniziò a viaggiare in Inghilterra e nei Paesi Bassi, perlustrando poi Germania, Austria, Ungheria e Italia.
La prematura morte di François Clicquot nel 1805, lasciò Madame Clicquot vedova alla giovane età di 27 anni. Intelligente, piena di risorse ed energica, la Veuve (vedova) Clicquot era una donna determinata, con il coraggio necessario ad affrontare quella sfida. Assunse la gestione della proprietà di famiglia e divenne una delle prime donne imprenditrici dei tempi moderni. Louis Bohne divenne il suo braccio destro. Quell'anno, furono spedite 110.000 bottiglie, di cui 25.000 in Russia.
Nel 1810, Madame Clicquot manifestò ancora una volta il suo spirito innovativo, producendo il primo champagne millesimato della regione della Champagne. Nel 1811, una vendemmia eccezionale (attribuita al passaggio di una cometa nel cielo della Champagne) favorì un'annata straordinaria.
Continuando a dimostrare grande audacia e un formidabile acume negli affari, Madame Clicquot sfidò il blocco continentale che paralizzava l'Europa dell'epoca e, nel 1814, riuscì a consegnare i suoi vini a San Pietroburgo. Lo Champagne fu accolto con enorme successo e creò grande fermento nell'aristocrazia russa.
L'evento segnò l'inizio di un fulmineo successo e la Maison continuò a crescere. La presenza di Madame Clicquot nella regione era così forte che ben presto divenne famosa presso gli altri operatori del settore vinicolo con l'appellativo di La Grande Dame de la Champagne. Gli ordini affluivano da ogni dove con un anno di anticipo e la Maison non riusciva sempre a tenere il passo con la domanda.
Grazie al suo notevole intuito, Madame Clicquot acquistò diversi appezzamenti di terra, oggi classificati comeGrand Cru. Controllava la qualità delle cuvée di persona e i suoi registri di cantina testimoniano il suo straordinario know-how.
Da sempre una vera perfezionista, nel 1816 inventò la prima table de remuage, una tavola che inclina le bottiglie, facendo gradualmente scivolare i sedimenti verso il collo della bottiglia, rendendo così lo Champagne limpido e notevolmente più nobile.
Nel 1963 la Veuve Clicquot Ponsardin divenne una società a responsabilità limitata, quotata in Borsa (Borsa dei Cambi francese).
Nel 1986 Veuve Clicquot è entrata a far parte del gruppo Louis Vuitton; l'anno successivo verrò fondata la Louis Vuitton Moët Hennessy S.A. (LVMH).
Veuve Clicquot ha ottenuto la certificazione ISO 22000 (qualità e sicurezza alimentare) nel luglio del 2008 e la certificazione ISO 14001 nel 2004 (rinnovata nel 2007).
cmq il meglio rimane sempre il vino rosso, quello buono di campagna che tanti odiano sti giorni.. il bianco fa male.
Messaggio del 19-05-2011 alle ore 04:12:29
il dom perignon non l'ho mai assaggiato e mi sta pure sul cazzo il nome il kristal stessa cosa lo nominano solo i vip,grezzi di sto cazzo.. l'ho assaggiato e non è niente di che, il Krug non l'ho mai assaggiato, poi c'è pure il Moet&Chandon con cui m'ero preso una post ubriacatura ed è buono
il dom perignon non l'ho mai assaggiato e mi sta pure sul cazzo il nome il kristal stessa cosa lo nominano solo i vip,grezzi di sto cazzo.. l'ho assaggiato e non è niente di che, il Krug non l'ho mai assaggiato, poi c'è pure il Moet&Chandon con cui m'ero preso una post ubriacatura ed è buono
Messaggio del 19-05-2011 alle ore 02:09:10
non è un brindisi senza il mio amico Dom Perignon!
non è un brindisi senza il mio amico Dom Perignon!
Messaggio del 19-05-2011 alle ore 01:05:03
lu sciambagnine cmq pure lu Veuve-Clicquot ni è male
lu sciambagnine cmq pure lu Veuve-Clicquot ni è male
Messaggio del 19-05-2011 alle ore 00:55:14
Gassosa BARBATI E CAROSELLI
Gassosa BARBATI E CAROSELLI
Messaggio del 19-05-2011 alle ore 00:05:39
Madonna Dicè avast.. li cunusceme tutti quanti gli ipocriti
Madonna Dicè avast.. li cunusceme tutti quanti gli ipocriti
Messaggio del 18-05-2011 alle ore 21:50:49
se è lui che invidia te, vuol dire che è matto o non è vero,picchè si ie lu vere,basta che dia tutti si soldi,vigne,appartamenti etc,,etc,, in beneficenza,e si mette al tuo livello,così non avrebbe più motivo per invidiarti
se è lui che invidia te, vuol dire che è matto o non è vero,picchè si ie lu vere,basta che dia tutti si soldi,vigne,appartamenti etc,,etc,, in beneficenza,e si mette al tuo livello,così non avrebbe più motivo per invidiarti
Messaggio del 18-05-2011 alle ore 21:46:39
il Krug è più buono del Krystal,POI è SEMPRE SOGGETTIVA LA COSA,ma Tarantino chi ni po sapè,da quando gli Yankee capiscono qualcosa di bere e mangiare
il Krug è più buono del Krystal,POI è SEMPRE SOGGETTIVA LA COSA,ma Tarantino chi ni po sapè,da quando gli Yankee capiscono qualcosa di bere e mangiare
Messaggio del 18-05-2011 alle ore 17:14:22
Innanzitutto vi faccio una domanda: avete mai bevuto il Kristal? Ve lo chiedo perché la gente senza valore è portata a svalutare le persone di valore (che sono tante).
Conosco un tale con il quale, tempo fa, ho avuto una discussione. Questa persona si è sposata in chiesa o al comune o convive, non lo so. So solo che porta una ragazza accanto con un passeggino e quando mi vede pavoneggia, e mi trasmette una strana sensazione: come se dovessi invidiarlo. Questo soggetto è un infelice e un ipocrita che vive in una famiglia di infelici e ipocriti. Ma se io sono felice e sincero, sulla base di che cosa lo devo invidiare?
Immaginiamo per un momento che lui sia il Tavernello ed io il Kristal. Può dimostrare (carte alla mano) che è molto più ricco di me, che guadagna più di me, che ha più terreni, ha più vigne, ha più cantine, che ha più mogli di me, ha più figli, ha donne più belle, che ha più titoli accademici e via dicendo. È sempre lui che invidia me e non il contrario, perché non è la quantità che suscita invidie, ma la qualità, perché il Kristal è sempre il Kristal. Infatti come diceva Tarantino in un film: «quando bevi Kristal dici: bevo Kristal e quando bevi champagne dici: bevo champagne, ma solo il Kristal è vero Champagne. Tutto il resto è solo piscio!»
Perché allora vuole essere invidiato da me? È molto semplice: gli ipocriti dimostrano all’esterno il contrario di quello che non sono dentro e si illudono pure che la gente gli crede! E allora che cosa fanno? Per far dimostrare a tutti che sono invidiosi, si illudono di dimostrare il contrario.
Innanzitutto vi faccio una domanda: avete mai bevuto il Kristal? Ve lo chiedo perché la gente senza valore è portata a svalutare le persone di valore (che sono tante).
Conosco un tale con il quale, tempo fa, ho avuto una discussione. Questa persona si è sposata in chiesa o al comune o convive, non lo so. So solo che porta una ragazza accanto con un passeggino e quando mi vede pavoneggia, e mi trasmette una strana sensazione: come se dovessi invidiarlo. Questo soggetto è un infelice e un ipocrita che vive in una famiglia di infelici e ipocriti. Ma se io sono felice e sincero, sulla base di che cosa lo devo invidiare?
Immaginiamo per un momento che lui sia il Tavernello ed io il Kristal. Può dimostrare (carte alla mano) che è molto più ricco di me, che guadagna più di me, che ha più terreni, ha più vigne, ha più cantine, che ha più mogli di me, ha più figli, ha donne più belle, che ha più titoli accademici e via dicendo. È sempre lui che invidia me e non il contrario, perché non è la quantità che suscita invidie, ma la qualità, perché il Kristal è sempre il Kristal. Infatti come diceva Tarantino in un film: «quando bevi Kristal dici: bevo Kristal e quando bevi champagne dici: bevo champagne, ma solo il Kristal è vero Champagne. Tutto il resto è solo piscio!»
Perché allora vuole essere invidiato da me? È molto semplice: gli ipocriti dimostrano all’esterno il contrario di quello che non sono dentro e si illudono pure che la gente gli crede! E allora che cosa fanno? Per far dimostrare a tutti che sono invidiosi, si illudono di dimostrare il contrario.
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