Cultura & Attualità

in difesa di Berlusconi
Messaggio del 25-05-2009 alle ore 09:34:24
Sono 15 anni che la sinistra attacca Berlusconi, ma il 50% (che sia il 48% o il 52%, non ha importanza) degli italiani continua a votarlo nonostante ciò.

Quando, tra qualche anno, Berlusconi non ci sarà più, ci renderemo conto della pochezza del dibattito politico a cui abbiamo assistito (sia da una parte che dall'altra) in numerose occasioni.
Messaggio del 23-05-2009 alle ore 19:59:48
papi
Messaggio del 23-05-2009 alle ore 18:50:57





Messaggio del 23-05-2009 alle ore 18:16:24
Seh...come il tuo pappozzo Papi...come il tuo pappozzo...
Messaggio del 23-05-2009 alle ore 18:05:34
giustamente, quando è veltroni a promettere una riforma costituzionale che riguardi il numero di parlamentari, tanto di cappello all'illuminato e avanguardista politico, all'Obama di noantri. Se lo propone Silvio c'è sicuramente un disegno piduista dietro.

La sinistra italiana non è stalinista, è idiota, che è diverso
Messaggio del 23-05-2009 alle ore 17:38:14



"Non ho MAi detto Parlamento inutile e dannoso. Il solito vizio stalinista di capovolgere
la realtà non è venuto meno.
La Finocchiaro e D’Alema si sono comportati in modo indegno, ignobile e spudorato attribuendomi parole che non ho mai pronunciato e se volete la prova chiedete a Brunetta che sedeva tra il pubblico ad ascoltarmi



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Editato da Animamundi il 23/05/2009 alle 17:39:09
Messaggio del 23-05-2009 alle ore 16:22:19
Alla fine vedi com'è? Il popolo balengo avrà sempre il coraggio di difendere l'indifendibile, ma questo è nel dna del nostro bel paese... Italianiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Aribonanott...
Messaggio del 22-05-2009 alle ore 21:29:06
beh...io dei figli degli sciacalli non mi fido






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Editato da Ki il 22/05/2009 alle 21:29:28
Messaggio del 22-05-2009 alle ore 20:24:45
ma dai che si scherza

se ti devo dare del parassita mica ti ci metto la faccetta
Messaggio del 22-05-2009 alle ore 20:17:54
Coniglio, hai scritto una puttanata e poi (non ancora contento) hai raddoppiato.





Messaggio del 22-05-2009 alle ore 20:08:01
e certo,non si può dire che berluskazzo corrompe e mente...sensibile com'è potrebbe immalinconirsi
Messaggio del 22-05-2009 alle ore 17:50:57
Giustizia, a sinistra 22/05/2009



Due esponenti della sinistra hanno colto con precisione il nostro allarme, circa l’errore che l’opposizione sta, ancora una volta, commettendo. Due segnali importanti, ma ancora troppo poco. Paolo De Castro, ex ministro prodiano e capolista del Pd nel sud, per le elezioni europee, dice: “non posso certo mettermi a

fare campagna elettorale sul caso Mills o su Noemi”. Nicola Latorre, senatore Pd, considerato dalemiano, vede bene la trappola: incalzare Berlusconi sulle faccende giudiziarie è un suicidio, conviene a lui, ma non a noi di sinistra. Giusto. Visto che ora dicono quel che noi scriviamo, cerchino di leggere quel che da tempo sosteniamo.
Il giustizialismo è non solo improduttivo, ma fascistoide. La sinistra che lo cavalca merita di essere spazzata via. Questo non significa, però, che non si debba parlare di giustizia. Non si parli dei singoli processi, neanche di quelli che D’Alema evita grazie all’immunità parlamentare europea, che, evidentemente, nel caso Unipol non è considerata scandalosa (difatti non lo è, mentre è scandaloso, anzi, furfantesco rimproverare altri che si giovano dell’immunità). Si parli, però, della giustizia che non funziona. La sinistra sfidi la maggioranza, affronti il governo sul terreno delle riforme, dica apertamente quello che tutte le persone intelligenti sanno alla perfezione: occorre smontare la corporazione e ridare senso al diritto, separare le carriere, rivedere l’obbligatorietà dell’azione penale, contingentare i tempi, scandagliare gli immani sprechi di denaro pubblico, semplificare il procedimento senza intaccare le garanzie, scoraggiare l’ostruzionismo giudiziario e punire la nullafacenza togata. Questo è il terreno della sinistra riformista.
Comporta la rottura con le meschinità del passato, con la doppia morale di chi plaude alle indagini ma suggerisce l’omertà ai propri uomini. Richiede la rottura con alleati che sono più vergognosi che scomodi. Presuppone il fare i conti con se stessi ed il passato recente. Ma offre un futuro e porta lo scontro sul piano delle idee e della coerenza, per poi denunciare l’inerzia del governo e le legislature passate invano.
De Castro, Latorre, Follini, dimostrano che a sinistra c’è chi ha capito. Ma leggete le parole dei capi che si sono scelti, e trovate il ritorno del sempre uguale.

Davide Giacalone
Messaggio del 22-05-2009 alle ore 17:42:24
sai Ki che pensavo a te sti giorni che mi danno dello schiavo e del leccaculo? Sei l'unico che prende soldi direttamente da Silvio e suoi sodali
Messaggio del 22-05-2009 alle ore 17:26:09

Lo ripeto e lo sottolineo: io non la penso e non la penserò mai come lui.



Ah! Siiii???

Ma se è un noto ruffiano di Bokassa!!!!






Messaggio del 22-05-2009 alle ore 17:08:45

di Vittorio Lussana

(articolo tratto dal sito web www.periodicoitaliano.info)

Mi dispiace di dover andare ‘controcorrente’ questa volta, ma non mi trovo del tutto convinto che sia una buona cosa innescare una serie di polemiche contro Silvio Berlusconi che poco o nulla hanno a che vedere con la vera politica, in particolar modo durante una campagna elettorale per il rinnovo del parlamento europeo. Chi mi conosce, sa che politicamente condivido ben poco dell’attuale presidente del Consiglio e del suo Pdl. Nonostante ciò, gradirei che il fronte progressista italiano riuscisse a vincere una competizione politica qualsiasi senza ‘aiutini’, convincendo semplicemente una buona parte degli italiani intorno alla bontà del proprio progetto politico. Una campagna elettorale passata a sentire una sequela interminabile di stupidaggini come questa volta, ancora non l’avevo mai vissuta: prima la vicenda di ‘sta ‘benedetta’ Noemi, poi le motivazioni della sentenza sul caso Mills, dopo ancora la messa in discussione del ‘lodo Alfano’, il quale, tra l’altro, congela solamente i procedimenti giudiziari, mica li annulla del tutto! Cosa dobbiamo ancora sentire da qui al 7 giugno? Che Berlusconi si guarda i ‘pornazzi’ sul computer di palazzo Chigi? Che Bonaiuti si è fumato un ‘cannone’ a sei cartine ascoltando Bob Marley a tutto volume? Che la Prestigiacomo, alla sera, va in discoteca a ballare sui ‘cubi’? Ma che due ‘palle’, ragazzi: quest’anno me le avete veramente ‘gonfiate’ a dismisura. Bisognava parlare di Europa, di future politiche continentali tipo la questione di una difesa comune, di una Carta costituzionale Ue da rivedere, di un’Unione che possa giungere, in un domani non troppo lontano, a diventare una grande federazione unitaria di popoli: gli Stati Uniti d’Europa. E invece no: ci siamo dovuti ‘beccare’ una serie interminabile di discussioni intorno a emerite ‘scempiaggini’, pontificate con aria seria e risoluta da tutti, come se si stessero trattando questioni fondamentali. Questa politica la farete voi, Franceschini e Di Pietro, non certo io! Può darsi che Berlusconi sia ormai sul viale del tramonto. Ma di certo mi garberebbe di più contestargli come sia costretto a dichiarare la propria contrarietà ad una società multietnica per blandire la Lega, piuttosto che gli piaccia la ‘gnocca’! Ma veramente a sinistra si pensa di poterlo sconfiggere col moralismo ‘bacchettone’ e tradizionalista? Rimane pur vero che una cultura ‘libertaria’ non corrisponda, nei fatti, a dei comportamenti ‘libertini’. Ma ciò, al limite, dovrebbe impedire a Silvio Berlusconi di andare al ‘Family Day’ per difendere dei ‘luoghi comuni’, come giustamente ci ha lasciato intendere Emma Bonino. Niente di più. Adesso c’è la sentenza Mills, che è tornata a ‘galla’ quando tutti quanti – e dico proprio tutti quanti – sappiamo benissimo di cosa si tratta da mesi e mesi. Ma dai, sinistra italiana: veramente non ti riconosco più! A furia di attaccarlo così, il ‘Berlusca’ me lo avete fatto diventare simpatico. Oggi mi piace: è uno che non ‘molla’ mai. E non mi pare di ricordare, in tutta la Storia dell’Italia democratica, un uomo così volenteroso, un personaggio politico così umano, sia nei suoi pregi, sia nei suoi difetti. Lo ripeto e lo sottolineo: io non la penso e non la penserò mai come lui. Tuttavia, gli debbo riconoscere che, in questo Paese, se qualcuno vuol veramente cercare di incidere con idee, progetti e programmi, anche se non condivisibili da tutti, è costretto a subirsi una ‘via crucis’ allucinante! Forse io sbaglio: sono rimasto ancorato allo stereotipo degli ‘amici – rivali’, tipo Coppi e Bartali. Tuttavia, io possiedo un’altra idea del confronto politico e della riflessione sugli interessi generali del Paese. Sono solamente un utopico? Pensatela come volete, ma non è più possibile continuare ad andare avanti con questo genere di ‘bassezze’, di ‘meschinerie’, di polemiche sollevate ad arte, che nulla hanno a che fare con i veri problemi dei cittadini. Un giorno questa guerra finirà: sarà un bel giorno per tutti quegli italiani che cercano una strada per essere felici di vivere nel nostro Paese e nella grande Europa unita. Ma il vero problema è che comincio a temere che quella strada, culturalmente parlando, non esista proprio più.

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