Cultura & Attualità

Incapacità della "sinistra"
Messaggio del 10-01-2009 alle ore 14:42:11
"oscurate da tv e giornali"

su 5 comunicati mandati in 30 giorni, personalmente ne ho trovato pubblicato 1 su una sola fonte (spedito ovunque)

se uno del pd, o pdl va al cesso, lo mettono in terza pagina...
Messaggio del 10-01-2009 alle ore 01:03:27
Il mio pc mi ha boicottato, la versione corretta

il visibile ?
è quello che si vede che conta: sarebbe come dire che la sinistra italiana non fa nulla ma cè brava gente che ha buone idee, non funziona vero?

oscurate da cosa?
- se sono un gruppo di volenterosi oscurati dalla sede centrale la cosa migliore è chiudere, del resto .. combattere la dittatura dall'interno è esserne già complice..

- i partiti principali si sono ben guardati da mantenere i vecchi ideali sostituendolo i vecchi slogan con decisamente più bipartisan
Messaggio del 10-01-2009 alle ore 00:59:31
supportare questa sinistra ? ma neanche morto, sono troppo comunista per farlo , per quando riguarda il mio partito di riferimento ... qualcuno gli dica che non siamo più in guerra con la germania , dato che la dialettica è rimasta quella della resistenza , magari un'aggiornatina non nuocerebbe a nessuno


daz, se uno osserva solo il "visibile" potresti aver ragione; ma ci sono tante persone al lavoro, oscurate da tv e giornali, che tentano di non far morire del tutto quest'idea.



il visibile ?
è quello che si vede che conta , sarebbe come dire be si la sinistra italiana non nulla ma cè brava gente che ha buone idee

oscurate da cosa?
- se sono un gruppo di volenterosi oscurati dalla sede centrale la cosa migliore è chiudere, del resto .. combattere la dittatura dall'interno è esserne già complice..

- i partiti principali si sono ben guardati da mantenere i vecchi ideali sostituendolo i vecchi slogan con decisamente più bipartisan
Messaggio del 09-01-2009 alle ore 17:03:25
Crasso,
gli ultimi due sono democristiani caduti in disgrazia ed abbandonati dal partito che hanno contribuito a fondare con tanti sacrifici personali
Messaggio del 09-01-2009 alle ore 16:38:39
non ci sono più i sinistri di una volta

















Messaggio del 09-01-2009 alle ore 16:08:12
basta con questa politica, non capite che siamo delle vittime di questi strozzini....io la chiamerei poLITIGA!!!! è diventato un massacro e intanto noi non sappiamo come risolvere i nosrti problemi.BASTA!!!!!
Messaggio del 09-01-2009 alle ore 16:03:40
daz, se uno osserva solo il "visibile" potresti aver ragione; ma ci sono tante persone al lavoro, oscurate da tv e giornali, che tentano di non far morire del tutto quest'idea.

Messaggio del 09-01-2009 alle ore 14:53:05
La sinistra in italia non esiste più ormai l'alternativa al pdl è l'espatrio o massicce dosi di assenzio
Messaggio del 09-01-2009 alle ore 14:47:05
per una volta, Onesolution, io e te siamo entrambi extraparlamentari e non siamo socialmente e politicamente pericolosi
Messaggio del 09-01-2009 alle ore 14:19:52
anima, qualcosa fuori ed al di sopra del parlamento eletto (o sotto, ma spesso chi è sotto ha la visuale del falco) accade.

negli anni '70 essere un extraparlamentare poteva essere un indice di pericolosità (...) sociale

essere un extraparlamentare oggi rende orgogliosi
Messaggio del 09-01-2009 alle ore 13:49:25
oh della "sinistra" non frega na cippa a nessuno...strano chissà come mai...



Messaggio del 09-01-2009 alle ore 10:40:49
Fermo restando che sono oramai convinto che in Italia NON SI POSSA PIU' PARLARE DI "sinistra", intesa come area ad indirizzo politico progressista, di innovazione e rinnovamento sociale, riporto uno stralcio di un articolo di Peter Gomez ("Lobby continua") alquanto illuminante sulle cause della disfatta della "sinistra" italiana e del trionfo del berlusconismo:


Fare politica vuol dire individuare i problemi e trovare le possibili soluzioni. È questo il motivo per cui andiamo a votare. È questa la ragione per cui (quando ci è ancora permesso) scegliamo il candidato "A" piuttosto che il candidato "B". Le domande che il cittadino si pone sono infatti semplici: mi posso fidare di quest'uomo?, di questo partito? E ancora: questo parlamentare o questo sindaco ha le capacità per migliorare le mie condizioni di vita o lo stato delle cose?
Anche quando la sfiducia nel sistema, o se preferite nella Casta, è generalizzata tutti finiscono per seguire più o meno questo ragionamento e alla fine la preferenza va a chi è considerato il meno peggio.
Così alle ultime elezioni gli Italiani si sono sconsolatamente rivolti al centro-destra ritenuto più affidabile, meno litigioso e più efficiente del centro-sinistra.
Il modo con cui il centro-sinistra (assolutamente analogo a quello del centro-destra) ha governato in molte realtà locali e gli scandali politico-affaristici che lo hanno coinvolto hanno poi finito per confermare negli elettori di Berlusconi la bontà della scelta a suo tempo presa. Detto volgarmente: se anche quelli di sinistra rubano non si vede perché debbano essere preferiti alla destra.

Ovviamente le cose sono molto più complicate, ma questi grosso modo sono i pensieri che passano per la testa dell'elettore medio.
Silvio Berlusconi, forte di trent'anni di esperienza nel modo dei media e della pubblicità, lo sa e si muove di conseguenza: non per niente sostiene di voler riformare le intercettazioni e la magistratura per risolvere i (falsi) problemi della privacy e della libertà dei cittadini.
Gioca cioè d'anticipo, individua quelli che secondo lui sono i mali, li pone al centro del dibattito, e propone soluzioni.

Il centro-sinistra invece non riesce nemmeno a segnalare con chiarezza le questioni da risolvere.
La riprova è in quello che accade in questi giorni. Tutti nel Pd, ma anche molti nel Pdl, dicono che i continui scandali sono dovuti a una generale la debolezza della politica nei confronti delle imprese.
Pur di garantirsi il consenso di amministratori locali e nazionali si vendono per due lire, nella speranza che l'imprenditore di turno sia in grado di appoggiarli nelle campagne elettorali future, e tessono fitte ragnatele di rapporti occulti che possano in qualche modo favorire le loro carriere. Questo generalizzato modo di fare ha ovviamente dei costi: l'amministrazione pubblica alla lunga diventa sempre più dispendiosa e inefficiente. Proprio perché governata direttamente da una politica che non si limita a fare le regole, ma interviene direttamente nelle scelte amministrative per favorire questo o quello.

Le soluzioni per tentare d'invertire questa tendenza però ci sono. E potrebbero essere oggetto di una grande campagna tesa a recuperare la fiducia degli elettori.

Il Pd, insomma, invece che inseguire Berlusconi sullo scivoloso campo della riforma della magistratura, dovrebbe proporre delle strade alternative.
Per esempio: una legge che sul modello di quanto accade in altri paesi regolamenti in maniera ferrea l'attività dei lobbisti. Quancuno storcerà il naso, lo so.
Negli Usa, dove la tradizione delle lobby corre di pari passo con la storia della democrazia, nonostante le leggi, gli scandali esplodono lo stesso. Ma almeno si sa chiaramente che cosa un uomo politico può fare e cosa no. Ma non basta: l'Italia ha firmato, ma non ancora ratificato, i trattati internazionali anti-corruzione.
Il Pd, per essere credibile, dovrebbe chiedere che il parlamento, prima di occuparsi d'intercettazioni, li ratificasse: in questo modo anche nel nostro Paese il traffico d'influenza diverrebbe reato. Infine dovrebbe essere proposta una legge che stabilisca una volta per tutte in che modo i partiti devono tenere la loro contabilità e che riabbassi la soglia, fatta scandalosamente salire fino a 50mila euro da Berlusconi, oltre la quale i finanziamenti devono essere dichiarati.

Il centro-sinistra, insomma, dovrebbe approfittare della crisi per imporre la propria agenda. Lo farà? Non credo. Le idee camminano sulle gambe degli uomini (e delle donne). E di uomini da quelle parti se ne vedono ormai gran pochi.


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