Messaggio del 18-11-2008 alle ore 12:03:43
Beh credo che in parte sia normale "subire" l'influenza di ciò che ci circonda e sicuramente è difficile discernere i bisogni reali da quelli fittizi ma non impossibile
Ma credo anche che non sia un problema che riguardi solo la realtà attuale nel senso che l'uomo è allo stesso tempo artefice e fruitore quindi non può essere totalmente avulso dal contesto in cui vive ma questo non penso significhi essere plagiato o non essere in grado di pensare e decidere autonomamente.
Certamente posso essere d'accordo nel dire che in parte le sue scelte possono essere condizionate o "guidate" ma potrebbe non essere così???
Penso che la difficoltà sia proprio rendersi conto di quale siano le effettive priorità dell'uomo proprio stando all'interno di tale sistema perchè in fondo non ci si può sottrarre totalmente dalla realtà che viviamo ma cambiarla dall'interno...
Si lo so è facile parlare...ma è questo che intendo dire quando affermo che è già un passo avanti rendersi conto...aprire gli occhi...
Poi ripeto...la cosa migliore e auspicabile sarebbe agire...e qui mi sento colpevole ...
Forse c'è qualcosa nel dna dell'uomo he gli impedisce di agire
Messaggio del 18-11-2008 alle ore 11:42:01
Non si può smettere di stupirsi poichè lo stupore o l'indignazione credo sia il primo passo, la molla, che fa scattare qualcosa in noi,che ci fa pensare e riflettere sulle cose. Purtroppo spesso la riflessione resta fine a sè stessa e si fa molto poco.
Io sono la prima a sentirmi in questo senso colpevole della mia pigrizia mentale e di non fare nulla, e per questo a volte mi chiedo se ho il diritto di lamentarmi dello stato attuale delle cose quando non faccio niente nel mio piccolo per cambiarle
Però credo che già non farsi "plagiare" (se vogliamo usarequesto termine) e continuare a pensare con la propria testa sia qualcosa...o forse è solo una magra consolazione, una sorta di palliativo???
Messaggio del 18-11-2008 alle ore 10:25:51
un paio di mesetti fa ho visto un lungo documentario su youtube, cercatelo,
certe immagini ghiacciano il sangue.
In effetti, riguardo il plagio mentale, dopo aver visto queste cose stupirsi di ciò che accade ormai da anni in Italia è ridicolo.
Quote:
...verso la metà degli anni Settanta, cominciò a dare segni di squilibrio: si credeva la reincarnazione di Cristo e Lenin insieme, diceva di essere in grado di compiere miracoli e le prime voci di molestie sessuali nei confronti di alcuni adepti cominciarono a diffondersi.
Mi colpisce in particolare questo: più che il potere di vita e morte sugli esseri umani, ciò che interessa ai maniaci con delirio di onnipotenza è la loro dominazione sessuale.
Messaggio del 18-11-2008 alle ore 10:02:23
Dopo aver visto il 38 % di votanti in un paese, votare un mafioso ladro nano, non mi meraviglio più di nulla.
Messaggio del 18-11-2008 alle ore 09:50:58
Prima non ho avuto tempo di commentare
Stamattina ho visto il servizio su "La storia siamo noi" e sono rimasta particolarmente colpita. Sicuramente non si è trattato del primo caso nella storia dove uomini "poco sani di mente", (non trovo altri aggettivi...:rolleyes ) grazie al loro carisma e facendo leva ( plagio? )sui problemi, i bisogni ma anche l'ignoranza delle persone, sono riusciti ad assumere il totale controllo instaurando un vero e prorpio regime.
I meccanismi sono sempre gli stessi.
Di fronte a questi eventi mi pongo sempre la stessa domanda: ma è possibile essere plagiati totalmente (parliamo in questo caso di un migliaio di persone circa...ma ci sono casi + gravi nella storia) e non riuscire più a rendersi conto di quale sia la situazione reale???
Purtroppo queste cose accadono ancora oggi (parlo delle sette...dei regimi...)quindi ...
Non credo ci sia molta differenza nella prassi fra il capo di una setta e quello di un regime...i meccanismi e i modi d'agire sono più o meno gli stessi...
ma per i seguaci è più giusto parlare di fanatismo o di plagio???
Aspetto delucidazioni...
Forse ilmparagone è stato un p' azzardato ma è solo una mia riflessione