Cultura & Attualità
La cena di Nerone
Messaggio del 11-05-2009 alle ore 14:52:33
chi chi chi co co co di pippo franco!!!!
chi chi chi co co co di pippo franco!!!!
Messaggio del 08-05-2009 alle ore 13:12:22
ah mbhè, mò scì.
ah mbhè, mò scì.
Messaggio del 08-05-2009 alle ore 13:01:20
SIEG HEIL
SIEG HEIL
Messaggio del 08-05-2009 alle ore 12:45:01

Messaggio del 08-05-2009 alle ore 12:18:24
no Anima ci siamo liberati ache di quel femminiello di Pecoraro Scanio compresi i Verdi 1 volta per tutte se ne sono andati fuori dai Maroni, non trovi Bak che abbia fatti 1 collegamento?
no Anima ci siamo liberati ache di quel femminiello di Pecoraro Scanio compresi i Verdi 1 volta per tutte se ne sono andati fuori dai Maroni, non trovi Bak che abbia fatti 1 collegamento?
Messaggio del 08-05-2009 alle ore 10:51:05
ma a quelli di sinistra gli tira la minchia o la hanno completamente appassita?
ma a quelli di sinistra gli tira la minchia o la hanno completamente appassita?
Messaggio del 08-05-2009 alle ore 10:49:13
il cesso non si chiama luxuria ma vladimiro guadagno e con lui abbiamo toccato il fondo. insieme a gli altri due scorfani politicamente ridicoli e notoriamente cazzari basti ricordare la faccia di minchia della turco quando si vantava di aver creato i cpt su cui ora sputa addosso rappresentano il meglio a detta degli stessi sinistronzi che hanno. peccato che siamo riusciti a liberarci solo di quel pseudo uomo conservando invece le due pseudo donne.
ai sinistronzi piacciono molto in particolare vladimiro e insieme a molti altri aspirano più alla bindi e a guadagno che non alla carfagna.
rosicate.
ma chi si scopa vladimiro?
la cosa più bella che sto mezzo uomo o mezza donna che dir si volglia è una icona dei sinistronzi.
misteri.
il cesso non si chiama luxuria ma vladimiro guadagno e con lui abbiamo toccato il fondo. insieme a gli altri due scorfani politicamente ridicoli e notoriamente cazzari basti ricordare la faccia di minchia della turco quando si vantava di aver creato i cpt su cui ora sputa addosso rappresentano il meglio a detta degli stessi sinistronzi che hanno. peccato che siamo riusciti a liberarci solo di quel pseudo uomo conservando invece le due pseudo donne.
ai sinistronzi piacciono molto in particolare vladimiro e insieme a molti altri aspirano più alla bindi e a guadagno che non alla carfagna.
rosicate.
ma chi si scopa vladimiro?
la cosa più bella che sto mezzo uomo o mezza donna che dir si volglia è una icona dei sinistronzi.
misteri.
Messaggio del 08-05-2009 alle ore 10:27:41



Messaggio del 08-05-2009 alle ore 08:34:33
dida
secondo me hai evidenti problemi nel fare collegamenti logici
dida
secondo me hai evidenti problemi nel fare collegamenti logici
Messaggio del 07-05-2009 alle ore 13:52:15
Mentre invece gli stipendi della Bindi,Luxuria e la Turco chi li ha pagati? non mi sono sembrate tanto migliori della Carfagna ah dimenticavo pagavamo pure Pecoraro Scanio non ricordo per quale motivo ma era strapagato forse per i rifiuti a Napoli ma mi sfugge il motivo sè qualcuno nè sà di più sarei grato sè m'illuminasse confido in te Bak
Mentre invece gli stipendi della Bindi,Luxuria e la Turco chi li ha pagati? non mi sono sembrate tanto migliori della Carfagna ah dimenticavo pagavamo pure Pecoraro Scanio non ricordo per quale motivo ma era strapagato forse per i rifiuti a Napoli ma mi sfugge il motivo sè qualcuno nè sà di più sarei grato sè m'illuminasse confido in te Bak
Messaggio del 07-05-2009 alle ore 13:06:17
Io mi riferivo solo alla cena
La carfagna è un'altra storia!
Io mi riferivo solo alla cena

La carfagna è un'altra storia!

Messaggio del 07-05-2009 alle ore 11:49:39
un cadeau mi sembra il minimo
un cadeau mi sembra il minimo

Messaggio del 07-05-2009 alle ore 11:41:13
infatti lo stipendio della carfagna lo paga lui di persona
infatti lo stipendio della carfagna lo paga lui di persona

Messaggio del 07-05-2009 alle ore 11:36:43
Mi spiegate che c'è di male? HA i soldi, ed è giusto che li spenda come vuole (fino a quando sono i suoi)
Mi spiegate che c'è di male? HA i soldi, ed è giusto che li spenda come vuole (fino a quando sono i suoi)
Messaggio del 06-05-2009 alle ore 19:25:00
pfui!
megalomane...
con la crisi che c'è che ha portato a una crisi della liquidità, restando costante l'offerta di zoccolette a fronte di un calo della domanda, potrebbe invitarne il doppio con la metà della spesa
pfui!
megalomane...
con la crisi che c'è che ha portato a una crisi della liquidità, restando costante l'offerta di zoccolette a fronte di un calo della domanda, potrebbe invitarne il doppio con la metà della spesa
Messaggio del 06-05-2009 alle ore 17:46:44
Beh, meglio ste storie che quelle dei capi-cosca. A Travaglio converrà fare un corso d'aggiornamento.
Beh, meglio ste storie che quelle dei capi-cosca. A Travaglio converrà fare un corso d'aggiornamento.
Messaggio del 06-05-2009 alle ore 17:00:30
"Palazzo Grazioli. Tra Piatti e Bacetti"
Una festa tra le tante. 50 coperti a tavola perché al padrone piace
così. E molte donne giovani, sorridenti. E ripagate da gioielli e collane.
I coperti sono sempre 50. È un numero che probabilmente piace al Presidente del Consiglio, lo considera forse congruo per qualunque occasione, una riunione politica, un incontro d'affari, una festa. La tavola è situata al centro di un bellissimo salone, come quelli dei ristoranti di lusso, ma si trova a Palazzo Grazioli, l'abitazione privata di Berlusconi di fronte a Palazzo Venezia. Vuota, la sala fa un po' impressione, soprattutto quando gli invitati sono quattro o cinque e naturalmente si domandano il perché dei restanti coperti. Non è considerato un problema non arrivare a occupare tutti i posti, ma - si sa - l'attuale Presidente del Consiglio è anche uomo di fantasia, difficile non immaginare qualche sorpresa. Per avere la certezza che quella sera il premier non ha alcuna intenzione di parlare di politica o d'affari basta attendere qualche minuto. A un certo punto, infatti, si spalancano le porte ed ecco Berlusconi, accompagnato dal fido menestrello Apicella e scortato da una cinquantina di fanciulle. Sono tutte intorno ai vent'anni, sono poco vestite e adoranti al punto da intonare immediatamente l'inno personale del padrone di casa: «Meno male che Silvio c'è!». Silvio, tuttavia, non vuole essere soltanto spettatore, ma protagonista. Come sempre. Eccolo allora afferrare il microfono che sta a centro tavola e ricambiare l'omaggio con alcuni stornelli, accompagnato dal simpaticissimo Apicella. Sono le canzoni da osteria, dal doppio senso incorporato, che lasciano un po' sbigottiti alcuni tra i presenti. Le ragazze sembrano incantate da tanta bravura, ridono, scherzano tra loro e non nascondono la gioia per una serata che sarà sempre tra i loro migliori ricordi. Terminati gli stornelli, il presidente del consiglio, che forse anche per questo qualcuno definisce l'Imperatore, non ha difficoltà nell'andare incontro alle ragazze festanti, dare un bacetto a questa e una carezza a quella, invitare la giovane che sul momento ispira maggiormente i suoi sentimenti a sedergli sulle ginocchia. D'altronde, non mostra grande appetito. Il Presidente del Consiglio, infatti, si limita a una forchettata sola, una di numero. Poi più nulla. Eppure il cibo è ottimo. I camerieri, che indossano rigorosamente guanti bianchi, sembrano un po' svogliati e servono le ragazze quasi controvoglia: anziché appoggiare delicatamente le portate quasi le lasciano cadere. E poi non sembra loro affatto interessare se si tratti di aspiranti soubrette o future eurodeputate. Chiunque siano, infatti, saranno premiate in una misura di gran lunga superiore di quanto sia retribuito il lavoro dei domestici: a fine cena, i valletti entrano ancora una volta con i vassoi d'argento e porgono ad ogni ragazza un gioiello, una collana, un braccialetto. Le fanciulle saltellano, lanciano gridolini, ringraziano il loro generoso anfitrione, sebbene nessuna possa ancora permettersi di chiamarlo "papi". Forse più avanti. Questa storia sembra una fiaba, ma non è una fiaba: mi è stata raccontata da una persona che l'ha vissuta e che, comprensibilmente, preferisce rimanere nell'anonimato.
Riccardo De Gennaro 4.5.2009
"Palazzo Grazioli. Tra Piatti e Bacetti"
Una festa tra le tante. 50 coperti a tavola perché al padrone piace
così. E molte donne giovani, sorridenti. E ripagate da gioielli e collane.
I coperti sono sempre 50. È un numero che probabilmente piace al Presidente del Consiglio, lo considera forse congruo per qualunque occasione, una riunione politica, un incontro d'affari, una festa. La tavola è situata al centro di un bellissimo salone, come quelli dei ristoranti di lusso, ma si trova a Palazzo Grazioli, l'abitazione privata di Berlusconi di fronte a Palazzo Venezia. Vuota, la sala fa un po' impressione, soprattutto quando gli invitati sono quattro o cinque e naturalmente si domandano il perché dei restanti coperti. Non è considerato un problema non arrivare a occupare tutti i posti, ma - si sa - l'attuale Presidente del Consiglio è anche uomo di fantasia, difficile non immaginare qualche sorpresa. Per avere la certezza che quella sera il premier non ha alcuna intenzione di parlare di politica o d'affari basta attendere qualche minuto. A un certo punto, infatti, si spalancano le porte ed ecco Berlusconi, accompagnato dal fido menestrello Apicella e scortato da una cinquantina di fanciulle. Sono tutte intorno ai vent'anni, sono poco vestite e adoranti al punto da intonare immediatamente l'inno personale del padrone di casa: «Meno male che Silvio c'è!». Silvio, tuttavia, non vuole essere soltanto spettatore, ma protagonista. Come sempre. Eccolo allora afferrare il microfono che sta a centro tavola e ricambiare l'omaggio con alcuni stornelli, accompagnato dal simpaticissimo Apicella. Sono le canzoni da osteria, dal doppio senso incorporato, che lasciano un po' sbigottiti alcuni tra i presenti. Le ragazze sembrano incantate da tanta bravura, ridono, scherzano tra loro e non nascondono la gioia per una serata che sarà sempre tra i loro migliori ricordi. Terminati gli stornelli, il presidente del consiglio, che forse anche per questo qualcuno definisce l'Imperatore, non ha difficoltà nell'andare incontro alle ragazze festanti, dare un bacetto a questa e una carezza a quella, invitare la giovane che sul momento ispira maggiormente i suoi sentimenti a sedergli sulle ginocchia. D'altronde, non mostra grande appetito. Il Presidente del Consiglio, infatti, si limita a una forchettata sola, una di numero. Poi più nulla. Eppure il cibo è ottimo. I camerieri, che indossano rigorosamente guanti bianchi, sembrano un po' svogliati e servono le ragazze quasi controvoglia: anziché appoggiare delicatamente le portate quasi le lasciano cadere. E poi non sembra loro affatto interessare se si tratti di aspiranti soubrette o future eurodeputate. Chiunque siano, infatti, saranno premiate in una misura di gran lunga superiore di quanto sia retribuito il lavoro dei domestici: a fine cena, i valletti entrano ancora una volta con i vassoi d'argento e porgono ad ogni ragazza un gioiello, una collana, un braccialetto. Le fanciulle saltellano, lanciano gridolini, ringraziano il loro generoso anfitrione, sebbene nessuna possa ancora permettersi di chiamarlo "papi". Forse più avanti. Questa storia sembra una fiaba, ma non è una fiaba: mi è stata raccontata da una persona che l'ha vissuta e che, comprensibilmente, preferisce rimanere nell'anonimato.
Riccardo De Gennaro 4.5.2009

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