Cultura & Attualità
Il governo difende il presidente della Repubblica
FAZ - Domenica la Faz, in un articolo intitolato «Si continua a sparare», aveva scritto: «Per alcuni in Italia la seconda guerra mondiale non è ancora finita, non lo è per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e nemmeno nel Palazzo di Giustizia di Roma». Il quotidiano se la prende in particolare con il discorso pronunciato da Napolitano a El Alamein sulla «insostenibilità delle motivazioni e degli obiettivi dell'impresa bellica nazi-fascista». «Da membro fedele dell'ex Pci, Napolitano ha continuato a condurre la guerra con mezzi politici quasi 70 anni dopo quegli eventi nell'evidente convinzione che il nazifascismo in Italia non può essere così morto da non dover continuare a essere perseguito». La Faz ha criticato anche l'autocompiacimento con cui gli organi d'informazione italiani «si sono affrettati a comunicare al popolo la lieta novella della possibile manna in arrivo dal nord» grazie alla sentenza della Cassazione. E ha osservato che, mentre «sfodera di nuovo la clava dei crimini nazisti» contro la Germania, l'Italia dovrebbe ricordarsi di non esser «stata solo vittima» di una guerra in cui «gli italiani entrarono con entusiasmo». Salvo poi fare la Resistenza - sostiene ancora il quotidiano tedesco - con attentati e azioni che spesso esponevano a dure rappresaglie la popolazione.
Ora, come giusto e come sempre fatto, la sinistra deve schierarsi con la stampa estera e criticare Berlusconi



Adonai,
a noi piacciono il Finalcial Times e The Economist

Giusto perché sei un socialista

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La Germania attacca l'Italia
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