Cultura & Attualità
non ho capito
cioè piccio', stai a dire che anziché sperare che anche i ricchi finiscano in prigione devo devo sperare che anche i poveri non ci vadano?
Oh bene!
Grazie al Piccioso ho appena scoperto di essere un ricco!
Atelkin,
l'ingiustizia sociale risiede nel fatto che i processi ai poveri, colpevoli o innocenti che siano, si fanno ed anche rapidamente e le condanne sono spesso anche pesanti. Ai ricchi i processi non si fanno e se si fanno si salvano con la prescrizione, con i riti alternativi, etc. che i loro bravi avvocati sono in grado di ottenere per loro. Quindi un'amnistia e un indulto rimettono le cose a pari, almeno dal punto di vista sociale.
E naturalmente non è vero: la Corte costituzionale ha sempre precisato che ogni intervento legislativo deve tener conto del corretto bilanciamento tra tutti gli interessi costituzionalmente garantiti; e ciò in particolare nel processo penale, dove il principio della ragionevole durata del processo deve essere contemperato con quello dell’accertamento della verità e della tutela delle parti offese; sicché privilegiare il rispetto della rapidità formale senza curarsi di accertare la verità dei fatti è non solo privo di senso ma anche non costituzionale.
E quindi è ragionevole pensare che anche questo nuovo parto della fantasia dei think tank berlusconiani farà la fine dei precedenti: una sentenza della Corte lo spazzerà via.
Ma poi quali sono i termini previsti? Variano, da 6 anni e mezzo per i processi che riguardano reati puniti con pena massima inferiore a 10 anni fino a 7 anni e mezzo per quelli puniti con più di 10 anni; per i soliti reati di mafia, terrorismo ecc. i termini massimi sono 10 anni.
Sembrerebbero termini ragionevoli: può un processo penale durare di più? Bè, no, non dovrebbe, anzi non deve. Quindi bisogna darsi da fare per evitare che duri tanto; il che non significa che la soluzione sia: se dura troppo non lo facciamo.
[..]
Dopodiché stabiliamo che il processo penale deve durare al massimo 6 anni e mezzo; anzi a questo punto anche 4 o 5 solamente: con qualche modifica che gente che sa come funziona un processo penale può elaborare in un mesetto (ma deve trattarsi di gente che non ha interessi personali o di categoria da difendere), la cosa è possibilissima. Ma se, lasciamo tutto così com’è, facciamo come se in ospedale ci fosse un tempo massimo per ogni operazione chirurgica: entro due ore deve essere conclusa; se no, si richiude la pancia del paziente e vada a morire da qualche parte. Vi pare ragionevole?
Ma poi, quali pazienti mandiamo a morire da qualche parte; voglio dire, quali processi rinunciamo a fare? Qui sta il bello. Come tutti sanno la durata media del processo penale italiano, con le leggi, l’organizzazione giudiziaria e le risorse che abbiamo, è di 8 anni.
Lo ha detto anche Alfano nella sua relazione al Parlamento sullo stato della giustizia in Italia. Durata media vuol dire risultante della durata di tutti i processi, dalla guida senza patente all’omicidio, dal furto al supermercato al traffico di droga, dall’oltraggio al vigile urbano fino alla frode fiscale.
Ed è evidente che un processo per guida senza patente si fa in un quarto d’ora e che quello per traffico di droga o frode fiscale richiede moltissimo tempo. Così durata media del processo significa che alcuni si concludono in poco tempo e altri in moltissimo. E quindi un gran numero di processi in effetti potranno essere conclusi prima della tagliola del "processo breve": tutti quelli che durano poco o niente. Mentre quelli più complicati, quelli che durano anni e anni (sono quelli che fanno salire la media) non si faranno mai.
Insomma, per continuare con la metafora dell’ospedale, si cureranno presto e bene quelli che hanno l’influenza e il raffreddore; per cancro e infarto, dopo due ore, via, che muoiano pure.
Adesso la domanda è: quali sono i processi più complicati? E, tra questi, quali sono quelli per reati puniti con una pena inferiore a 10 anni per cui si debbono obbligatoriamente concludere in 6 anni e mezzo? Nessuno si stupirà scoprendo che si tratta sempre dei soliti: sono i processi per corruzione, concussione, peculato, falsa testimonianza, falso in bilancio, frode fiscale ecc. ecc; insomma tutti quelli tanto cari alla classe dirigente del paese.
Proprio quei reati che sono puniti poco (pensate: il falso in bilancio di una società quotata in Borsa ha una pena massima di 4 anni; e parcheggiare la macchina utilizzando un tagliando di parcheggio contraffatto di 5) ma che richiedono processi lunghi e complicati.
Sicché il risultato del "processo breve" sarà questo: tutti i processi per i reati da quattro soldi si faranno regolarmente; e quelli per i reati veramente gravi per l’economia nazionale, per l’entità del danno cagionato alle parti offese, per la qualità degli imputati che proprio grazie a questi reati occupano cariche pubbliche rilevanti, si estingueranno per "prescrizione processuale", l’ultima salvaguardia di una classe dirigente inguaribilmente dedita al malaffare.
Ultima perla: gran parte della relazione che illustra il "processo breve" racconta di progetti di legge molto simili, elaborati negli anni passati da vari governi di sinistra (?). Come dire: "Trattasi di riforma condivisa; tanto è cosa buona e giusta che anche gli altri…". E poi si stupiscono se uno dice che questa opposizione ti fa incazzare.
Tralasciando la legge ad personam
( non mi frega un cazzo vederlo in galera o meno, per me può godersi tranquillamente gli ultimi anni di vita a navigare nell' oro... basta che non continua a distruggere la nostra nazione e a farci ridere dietro dal mondo.... )
ma io mi chiedo: possibile che TUTTI i magistrati so comunisti??
Se TUTTI sono d'accordo che quessa è una porcata che darà il colpo di grazia alla nostra già malfunzionante giustizia, possibile che TUTTI sono comunisti contro-berlusconi???
Un po' come leggere un titolo del genere:
FARSI LE PERE FA BENE, INTERVISTATI 8000 TOSSICI...
i dottori si sono sbagliati.
Non lo nego provo un certo disgusto.
Il disgusto nasce dal fatto che una "riforma" cosi' importante e sentita sia stata approntata in soli 3 mesi, che a beneficiarne siano soprattutto Berlusconi ed alcuni colletti bianchi, che venga approvata a maggioranza sebbene a subirne gli effetti sia tutto il popolo, che abbia effetti retroattivi (per salvare - mi sembra fin troppo evidente - uno solo).
Come scriveva ieri Giannini su Repubblica c'e' qualcosa che non quadra (un modo elegante per definire questa ciofeca).
Infatti nelle dichiarazioni di voti si parlava della necessita' di regolamentare i tempi dei processi (giusto, a mio avviso) e migliorare il rapporto tra giustizia e cittadino (sacrosanto, a mio avviso).
Poi pero', il primo firmatario di questo ddl (tale onorevole Maurizio Gasparri) confessa i reali motivi e se ne esce con: "ma queste modifiche riguarderanno solo l'1% dei processi".
Allora delle due l'una: o questa e' una riforma del sistema giustizia ( e in tal caso oltre a snellire i processi sarebbe stato opportuno anche semplificare le procedure processuali ed aumentare le risorse della magistratura e delle strutture investigative), oppure - come sembra evidente dai sorrisi di Berlusconi e dei suoi legali/parlamentari - questo ddl e' l'ennesima legge ad personam.
A me, e non solo, questa mi sembra l'ennesima furbata che per salvare il sedere di Berlusconi che finira' per rimettere in circolazione la crema della societa' con evidenti problemi di ordine pubblico che si cominceranno a manifestare a breve.
ma giustizia sociale de che? liberare chi è stato condannato è giustizia sociale?
quoto il piccioso nel penultimo intervento,e per ora non vado oltre

Ma quindi se mi gira e picchio qualcuno fino a portarlo in fin di vita, mi prendono, si fa il processo, chiamo a testimoniare 54389 persone e 232 animali parlanti, chiedo rinvii, invento prove false, sblocco il checkpoint per la condanna in I grado e me la scampo?

dipende da dove te la spalmi


l'italiano medio nasce già con una confezione di vasellina in dotazione ed è felice di spalmarsela per tutta la vita
se qualcosa è meno peggio, non significa che è fantastica
E la Giustizia?
Quella per le vittime.. tanto per intenderci?
Appunto, quindi non rompete contro gli indulti e le amnistie che fanno un po' di giustizia sociale in questo Paese.
...oppure pagare i propri avvocati-parlamentari per farsi fare le leggi per non finirci proprio in prigione
E' vero...
i ricchi la detenzione se la possono fare nella migliore delle ipotesi in Tunisia!
Ki,
fatti un giro per i penitenziari italiani e vedi quanti extracomunitari, tossicodipendenti, disadattati sociali ci sono. E poi conta anche i ricchi. Alla fine delle addizioni faremo la differenza...
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Editato da Il Piccioso il 21/01/2010 alle 14:03:50
interessante che a strillare in aula sia stata la Finocchiaro che anni fa firmò (o chi per ella) un disegno di legge molto più "ammazzagiustizia di questo", parlando di provvedimento giusto. Ai tempi.

Ormai si è andati aldilà perfino della protervia deliquenziale dei "socialisti" alla Bettino Craxi.
Siamo al livello dei gangsters di Chicago.


tanta povera gente
tutti santi quelli che stanno in galera, i delinquenti sono solo fuori a 'sto punto. ma che vai blaterando? povera gente?
finalmente!
cuscì finalmente c'aremanete solo voi delinquenti .
LA GIUSTIZIA E' MORTA

e si puzza muri' pure i giustizieri
ah era risuscitata
io mi riferivo, infatti, in precedenza solo all'indulto ed all'amnistia, non a quest'ultimo provvedimento.
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Editato da Il Piccioso il 20/01/2010 alle 20:33:35
infatti ci ricadranno certamente tutti quelli dei furbi...
I processi dei poveri sono velocissimi e non ricadono nella fattispecie in questione...
che cazzo di ragionamento è?

allora anche questa operazione darà sollievo a tanti che magari erano sotto processo da innocenti o poveracci costretti a pena pecuniaria che non possono sostenere...
andare a guardare il particolare solo quando conviene invece cosa è? prerogativa dei socialisti?
condone e questa porcata sono le belle soluzioni all'italiana, come al solito...
ma la cosa triste è vedere che ancora le si difende...
Micolao,
mi spiace ma l'indulto è un provvedimento che ha riguardato anche tanta povera gente che non poteva beneficiare di buoni avvocati e di leggi ad personam. Solo gli uomini di destra non considerano la giustizia sociale insita nei provvedimenti di amnistia ed indulto che ci sono stati nel corso dell'intera storia repubblicana italiana.
mo voj'avvedè se qualcuno tè lu curagge d'arecaccià il discorso dell'indulto.... visto che questo a conti fatti è lo stesso...
sempre le cose all'italiana...
se la cattiva giustizia (o meglio il sistema che deve farla funzionare) ci mette 40 anni per un processo che si fa?
Si mette mano al sistema?...
NO!
si accorciano i processi....
GENI...davvero...GENI
la giustizia è morta da tempo.
La nuova regola si applicherà a tutti i reati ma con diverse scansioni temporali: fino a un massimo di 6,5 anni per il primo grado per processi di mafia e terrorismo particolarmente complessi e con un elevato numero di imputati.
Inoltre, vengono eliminate le esclusioni oggettive e soggettive dalla norma, e verranno di fatto chiusi senza sentenza tutti i processi per reati commessi prima del 2 maggio 2006 e puniti con pena pecuniaria o fino ai 10 anni di reclusione che non siano arrivati a conclusione del primo grado.
Per i processi per reati con pena edittale pari o superiore ai 10 anni, la norma prevede un tempo di 4 anni per il primo grado, 2 per l’appello e 1 per la Cassazione. Per quanto riguarda i processi per reati di terrorismo e mafia, infine, i termini di durata salgono a 5 anni per il primo grado, 3 per il secondo e 2 anni per la Cassazione, con facoltà del giudice di prorogare questi termini fino a un terzo in più nel caso si tratti di procedimenti molto complessi e con elevato numero di imputati.
La norma transitoria di applicazione del ddl stabilisce un limite temporale di durata per tutti i processi in corso alla data di entrata in vigore della legge relativa ai reati commessi fino al 2 maggio 2006 (quelli cioè coperti dall’indulto) puniti con pena pecuniara o detentiva inferiore ai 10 anni. In questo caso, il giudice pronuncia il non doversi procedere per estinzione del processo se sono decorsi 2 anni da quando il pm ha avviato l’azione penale e se non è stato definito ancora il primo grado di giudizio. Con questa norma, quindi, lo stralcio del processo Mills che vede imputato Silvio Berlusconi verrebbe immediatamente chiuso.
Krotone,
non hai tutti i torti

non vi va mai bene niente...

a sto punto preferivo il lodo alfano e si salvava solo lui...
EVVIVA LA GIUSTIZIA!!
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LA GIUSTIZIA E' MORTA
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