Cultura & Attualità
La memoria delle ciminiere
Messaggio del 31-01-2010 alle ore 17:47:55
scherzo io amo anna frank
scherzo io amo anna frank
Messaggio del 31-01-2010 alle ore 17:46:43
ma vaffanculo a anna frank e alla prosopopea del cazzo
ma vaffanculo a anna frank e alla prosopopea del cazzo
Messaggio del 27-01-2010 alle ore 16:02:02
Quel tipo di nuova generazione nasce da una vecchia generazione, se certi figli si comportano da idioti è perchè manca alla base il concetto del rispetto e della tolleranza.
E' la famiglia che deve fornire alla nuova generazione gli strumenti utili per vivere da persone civili e qs discorso vale x tt, indipendentemente dalla razza, colore, religione, credo politico o altro.
« "la gioventù in, in fondo è più solitaria della vecchiaia." Questa massima che, ho letto in qualche libro mi è rimasta in mente e l’ho trovata vera; è vero che qui gli adulti trovano maggiori difficoltà che i giovani? No, non è affatto vero. Gli anziani hanno un’opinione su tutto, e nella vita nono esitano più prima di agire. A noi giovani costa doppia fatica mantenere le nostre opinioni in un tempo in cui ogni idealismo è annientato e distrutto, in cui gli uomini si mostrano dal loro lato peggiore, in cui si dubita della verità, della giustizia e di Dio. Chi ancora afferma che qui nell’alloggio segreto gli adulti hanno una vita più difficile, non si rende certamente conto della gravità e del numero di problemi che ci assillano, problemi per i quali forse noi siamo troppo giovani, ma ci incalzano di continuo sino a che, dopo lungo tempo, noi crediamo di aver trovato una soluzione; ma è una soluzione che non sembra capace di resistere ai fatti, che la annullano. Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili.»
Anna Frank, op. cit. , 15 luglio 1944, pp 268-268.
Quel tipo di nuova generazione nasce da una vecchia generazione, se certi figli si comportano da idioti è perchè manca alla base il concetto del rispetto e della tolleranza.
E' la famiglia che deve fornire alla nuova generazione gli strumenti utili per vivere da persone civili e qs discorso vale x tt, indipendentemente dalla razza, colore, religione, credo politico o altro.
« "la gioventù in, in fondo è più solitaria della vecchiaia." Questa massima che, ho letto in qualche libro mi è rimasta in mente e l’ho trovata vera; è vero che qui gli adulti trovano maggiori difficoltà che i giovani? No, non è affatto vero. Gli anziani hanno un’opinione su tutto, e nella vita nono esitano più prima di agire. A noi giovani costa doppia fatica mantenere le nostre opinioni in un tempo in cui ogni idealismo è annientato e distrutto, in cui gli uomini si mostrano dal loro lato peggiore, in cui si dubita della verità, della giustizia e di Dio. Chi ancora afferma che qui nell’alloggio segreto gli adulti hanno una vita più difficile, non si rende certamente conto della gravità e del numero di problemi che ci assillano, problemi per i quali forse noi siamo troppo giovani, ma ci incalzano di continuo sino a che, dopo lungo tempo, noi crediamo di aver trovato una soluzione; ma è una soluzione che non sembra capace di resistere ai fatti, che la annullano. Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili.»
Anna Frank, op. cit. , 15 luglio 1944, pp 268-268.
Messaggio del 27-01-2010 alle ore 15:26:39
Uana, purtroppo è vero i più merdosi razzisti fanno parte del governo Bokassa.
Uana, purtroppo è vero i più merdosi razzisti fanno parte del governo Bokassa.


Messaggio del 27-01-2010 alle ore 13:26:03
peccato che i bambini italiani, poi, fanno e dicono cose del genere...
Ricordare non serve a un cazzo se poi abbiamo i migliori razzisti a capo del paese.
Ed ecco la bella generazione che sta venendo su...
peccato che i bambini italiani, poi, fanno e dicono cose del genere...
Ricordare non serve a un cazzo se poi abbiamo i migliori razzisti a capo del paese.
Ed ecco la bella generazione che sta venendo su...
Messaggio del 27-01-2010 alle ore 09:29:40
Ricordare.
«Per i morti ormai è troppo tardi, ma non lo è per vivi»
Ricordare.
«Per i morti ormai è troppo tardi, ma non lo è per vivi»
Messaggio del 27-01-2010 alle ore 09:17:21
«Le sofferenze che abbiamo patito non erano solo causate dal nemico, ma anche dall’indifferenza. Ricordate: il contrario dell’amore non è l’odio ma l’indifferenza, il contrario della vita non è la morte ma l’indifferenza»
Eli Wiesel ai bambini italiani
«Le sofferenze che abbiamo patito non erano solo causate dal nemico, ma anche dall’indifferenza. Ricordate: il contrario dell’amore non è l’odio ma l’indifferenza, il contrario della vita non è la morte ma l’indifferenza»
Eli Wiesel ai bambini italiani

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